venerdì 31 dicembre 2021

Tre Ore del Panettone - Ferriere (PC) 18/12/2021

Una maratona culinaria, del tipo chi mangia più panettoni in tre ore?
O forse il panettone del titolo ha un'accezione più hot, tipo il big booty delle categorie di YouPorn? (non guardate da questa parte, lo sai perchè te l'ha spiegato un amico...)
Non ci crederete mai (uh, guarda), ma non si parla né di roba da mangiare, né di roba da palpeggiare, ma si parla di trail.

La biondina c'era già andata nel 2019 (1year BC, Before Covid) e te ne ha parlato talmente tanto e bene che quest'anno l'hai accompagnata. Il problema è che è piaciuta anche a te e rischia di diventare una tradizione natalizia della tua famiglia, al pari dell'albero e del presepe.

L'ultimo sabato prima di Natale il gruppo podistico Val Nure Running organizza una tre ore trail nell'alta Val Nure nella frazione di Groppallo del comune di Farini (sono circa un centinaio di km a sud di casa tua). Si tratta di un percorso ad anello di circa 3,5km attorno e sopra il promontorio che domina la frazione (il famoso panettone del titolo, ecco svelato l'arcano) da farsi quante volte si riesce nel tempo massimo delle tre ore. Il tutto reso ancora più interessante dal fatto che la partenza è alle tre del pomeriggio; questo vuol dire che l'ultimo giro si fa al buio con i passi illuminati dalla frontale.

Partenza da Sant'Angelo in macchina a mezzogiorno tu, la biondina e Ironbatta con la speranza nel cuore di lasciare in valle quella schifosa nebbia che da una settimana circa regna nella bassa. Fortunatamente i vostri desideri vengono esauditi e passate dagli 0 gradi umidi della pianura ai 7 gradi soleggiati dei 900 mslm della partenza. Una cosa tipo questa.


Arrivati nella piccola frazione ritrovate tutti gli amici della bassa che si sono dati appuntamento qui. E siete veramente tanti da Lodi, Codogno, Casalpusterlengo e paesi limitrofi, tanto da ricevere i ringraziamenti ufficiali dell'organizzazione per la partecipazione.


Alla partenza le coppie sono belle che fatte: la biondina corre con la Paoletta, e tu con Ironbatta.
Il percorso è bellissimo: si corre sulla neve, sul fango e su asfalto.
In salita e in discesa.
Su un sentiero di sassi e su una salita di fango.
In un canalone in ombra e su in sentiero esposto con il sole che si tuffa dietro le montagne ad ovest.

Tu e Marco correte bene, superate qualcuno e venite sverniciati dalle staffette che corrono a doppia velocità. Vi fermate a fare le foto sceme, ma soprattutto fate partire un paio di live su facebook in cui lovvate tutti i vostri followers. Tanto per capire quanto siete rilassati e presi bene.

Quando siete al quinto giro ti senti particolarmente bene, e ti senti di pronosticare sette giri in poco più di tre ore, ma l'arrivo del buio rende il tutto particolarmente duro e difficoltoso, pertanto decidete che 6 giri in 2 ore e 50 possono essere sufficienti.

L'ultima ora è stata veramente magica, con il sole che tramontava da una parte e la luna piena a rincorrerlo dall'altra. Molto scenografiche le torce accese lungo l'ultima salita, ad illuminare il sentiero, ma soprattutto a creare l'atmosfera.


All'arrivo l'atmosfera è molto rilassata e cordiale, e scaldati da un bel fuocherello e dal vin brûlé attendete le ragazze che via raggiungono poco dopo.

Qui la sorpresa è grande perchè le due, che hanno corso assieme tutto il tempo e sono arriate appaiate, si dividono anche il secondo posto assoluto femminile (su 15 partecipanti, niente male).
E quindi premiazioni e trofeo, che è una bellissima palla natalizia che fa ora bella mostra sul vostro albero.


Tra l'altro tra foto fatte da voi in gara, quelle fatte dal marito di Paola e quelle ufficiali dell'organizzazione (c'erano un sacco di volontari che hanno fatto un sacco di scatti) avete una montagna di foto anche molto belle.
E con queste hai montato un video con la musichetta natalizia.


Tornado in macchina verso la valle e la nebbia che vi aspettava feroce (tra l'altro con il vino caldo e uno spritz in corpo) eravate tutti d'accordo sul fatto che fosse stata una giornata memorabile a cui hanno contribuito molti fattori: la gara, il tempo, il panorama.
Ma soprattutto la compagnia.

martedì 7 dicembre 2021

Milano Half Marathon - Segrate 27/11/2021

Una mezza maratona a Milano?
Te e (soprattutto) la biondina, gente da trail ma soprattutto gente poco attratta dalla distanza della mezza, a correre in città che più in città non si può?
Certo che no!
Si chiama Milano Half Marathon, ma c'è il trucco...

Da qualche anno, dopo la famosissima Stramilano (che comunque nell'aprile del 2008 ha visto il vostro debutto nella corsa per la non competitiva) a fine novembre c'è un'altra mezza maratona cittadina che richiama un sacco di atleti. Circuito Follow Your Passion: un importante brand che propone molte gare di discipline diverse tra running, cycling, swimming e naturalmente triathlon.
Questa gara in particolare, tra l'altro ha la fama di essere una gara molto veloce (anche se tu non sapresti bene, che ultimamente non ti interessa tanto "fare il tempo").
Quest'anno però hanno pensato (immagini causa Covid, ma secondo te potrebbero pensarci a riproporlo uguale anche a pandemia terminata) che gli spazi aperti e fuorimano dell'Idroscalo potevano risolvere alcuni problemi di assembramento.
Anche a te e alla biondina è sembrata una buona idea.

Voi all'idroscalo, al mare dei milanesi, ci volete bene. Sono anni che quando potete ci andate volentieri, prima a fare le passeggiate soli con il cane, poi è stato un parco giochi entusiasmante quando Luca era un nanetto attratto da gonfiabili e altalene. Alcune volte anche ad allenarvi.
Stavolta vi siete attaccati il pettorale.


Premessa divertente: prima del via fate qualche minuto di corsa blanda per scaldarvi (e per trovare un posticino appartato dove fare pipì) e la biondina non si smentisce. L'unico single track nel raggio di chilometri l'ha trovato lei.


La giornata è poco nuvolosa e la temperatura per correre è ok. Anzi, forse tu ti sei vestito un po' troppo, ma di questo te ne accorgerai solo a corsa inoltrata, quando quello spiraglio di sole ti farà maledire i guanti pesanti.
In partenza il primo paio di km si rimane un po' intruppati a causa della strada stretta, ma poi il gruppo di sgrana e riuscite a fare il vostro passo.
Il ballo è condotto dalla biondina, e tu gli vai dietro, che l'obbiettivo è di fagli fare il tempo. Tu ti sei già tolto le tue soddisfazioni un mese fa a Lodi, e adesso resti a sua disposizione.
Dove restare a sua disposizione significa correre al suo fianco e basta. Vietato parlargli di medie, proiezioni o altri calcoli, che la deconcentri e porti sfortuna.
Ti limiti a generici e blandi incitamenti.
Fa un po' ridere, ma alla fine ha ragione lei. L'unica cosa che conta è esserci e condividere impegno e sofferenza.

   

Gli ultimi due km circa ha dovuto combattere anche con una specie di crampo ai quadricipiti, ma alla fine l'arrivo (mano nella mano come solito) è quello che speravate: 1h 43' 30" sono un miglioramento del suo PB di circa 3 minuti. Un'infinità.


C'è voluta un'edizione speciale per far partecipare la biondina ad una mezza maratona su asfalto e senza salite, ma ne è proprio valsa la pena.

giovedì 11 novembre 2021

Laus Half Marathon - Lodi 30/10/2021

Ne hanno fatte sei edizioni.
Te adesso hai a casa sei medaglie.


Ecco, parliamone un secondo di queste medaglie. Perchè dopo quelle delle prime edizioni, sicuramente non brutte ma banali, a partire dall'anno scorso (fantastica la cupola del Tempio dell'Incoronata) l'organizzazione ha avuto l'idea vincente e sta realizzando dei bellissimi pezzi che terrai cari nella tua collezione.
Stavolta l'ispirazione è il rosone della chiesa di San Francesco in Piazza Ospedale.


Come hai avuto  modo di dire altre volte (qui tutti  gli altri post), correre la mezza maratona di Lodi è per te come correre nel cortile di casa. Ma in senso buono, non quelle vaccate che abbiamo fatto tutti nel lockdown tipo correre veramente e non figurativamente una mezza maratona nelle poche decine di metri del proprio cortile. Nel senso di sentirsi a casa.


Conosci ogni metro del percorso, conosci buona parte degli atleti presenti, ti diverti e chiacchieri amabilmente nei momenti prima della partenza (anzi, fai di tutto per essere lì molto in anticipo, per poterti godere quest'atmosfera) e saluti anche tanta gente che conosci e si trova sul percorso per veder passare la corsa (Max, Aurella, Andrea, Giuseppe, Bruno, ecc). Addirittura nel pomeriggio hai ricevuto  via WhatsApp la foto che ti ha fatto il sindaco, che conosci molto bene per lavoro, di uno dei paesi attraversati.


L'hai corsa quasi tutta insieme ad IronBatta, con l'obbiettivo minimo di stare sotto l'ora e quaranta. Tempo che l'anno scorso avevi fatto abbastanza agevolmente, ma che questa volta ti sembrava piuttosto azzardato, viste le sensazioni piuttosto negative delle  tue ultime gare.
Invece siate partiti davanti ai palloncini del 1h40' e ci siete stai lì belli comodi.
Come dicevi, sarà il fatto che conosci bene il percorso, che hai incontrato comunque tante persone che ti hanno salutato, sarà che comunque 21 km sono una distanza che ti permette di spingere e divertirti senza arrivare al tuo limite, sei sempre stato in controllo.
Il buon Batta invece si vedeva che mordeva il freno. Stavate insieme ma lui chiaramente ne aveva di più.
Nel tuo unico momento in cui hai rallentato per prendere un gel e un goccio d'acqua, il ristoro dei 15 km, lui (che l'è un bel falsòn) ti ha preso qualche decina di metri e non sei più riuscito a richiudere. Come giusto che sia ne ha approfittato per farsi gli ultimi chilometri belli tirati, e ci vediamo al traguardo.

Ti stavi gustando il pensiero dell'arrivo sul corso con il pubblico che ti incita (uno dei motivi per cui corri) quando ti accorgi che stai raggiungendo la Paoletta che sta correndo da sola.
Non ti sembra vero, e la agganci a meno due.
Era un pochino in crisi, mentre tu ti sentivi proprio bene, allora sei restato con lei per accompagnarla ed incitarla.

L'arrivo in Piazza della Vittoria è stato entusiasmante, con anche PB di Paola e 1h36' per te, che sono un bel tempo, che non pensavi potessi ottenere quest'anno.

giovedì 4 novembre 2021

11 Colli Banini - San Colombano al Lambro (MI) 23/10/2021

Stai trattando questo evento a cui hai partecipato come una delle gare che fai di solito. Prova ne è anche l'etichetta gara in fondo al post ed il titolo del post stesso, che hai formattato come una di quelle cronache semiserie.
Però, come anche nelle intenzioni degli organizzatori, a ben vedere è stato tutto tranne che una gara.
Te, la Biondina e il Batta insieme ad altri 110 in giro per la bassa e per i colli banini insieme senza partenza, senza cronometro, senza assistenza, solo con la traccia GPS e la voglia di pedalare.
Praticamente le vostre tapasciate FIASP della domenica mattina, ma su ruote.


Piccola digressione preliminare sull'attrezzatura, che hai allineato in bella mostra in questa foto.


Per il tuo primo evento in bici da corsa non su asfalto, hai sfoderato il tuo acquisto di qualche mese fa (se ne parlava qui): la tua nuova BMC in alluminio a cui, dopo l'indigestione di asfalto per la preparazione dell'IronMan, stai dedicando qualche ora in più, compatibilmente con il tempo meteorologico.

Ma ci sono due novità da parte dei tuoi due compagni di sterrato: IronBatta e la biondina.
Il buon Marco qualche mese fa è entrato nel magico mondo della bici gravel e, attratto da questo nuovo modo di vivere il pedale, si è buttato nel cicloturismo.
Il primo giretto che ha fatto, perchè non è un uomo da mezze misure: a settembre ha percorso la via Francigena: da casa a Roma in 7 giorni (710 km e 8500 md+) da solo ed in autonomia.

E ora via verso nuove ed entusiasmanti avventure sterrate...

La biondina invece, dopo aver scandagliato per molti mesi tutti i siti di vendita dell'usato, da un paio di settimane è felice proprietaria di un nuovo mezzo entusiasmante: quella full in carbonio con ruote da 29" che cercava da tempo...


Si capirà che questa uscita è stata una novità assoluta per voi tre sotto tanti punti di vista.

Torniamo all'evento: fondamentalmente un'ottimo modo per far conoscere un po' di strade nuove ai ciclisti del posto e ai molti venuti da fuori. Si, perchè ne sono venti tanti, soprattutto dal milanese, con la scusa di fare una un giro e poi mangiare polenta e cinghiale in compagnia.
E da non sottovalutare lo scopo benefico, con la raccolta fondi in favore della Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori.
Voi avete evitato il pranzo, ma il caffè al bar Carelli prima dell'inizio l'hai fatto con molto piacere, anche perchè per te il ritorno al bar della tua infanzia, dove hai imparato a giocare a PacMan, è stato un tuffo al cuore.

Gli undici colli banini del titolo sono salite (alcune sterrate, altre asfaltate) che voi conoscete benissimo, e avete fatto spesso anche di corsa.


Ma prima e dopo la parte con le salite, gli organizzatori hanno pensato a un po' di strade bianche nei dintorni. Ottima idea in effetti quella del riscaldamento e del defaticamento, che voi tre avete amplificato: infatti avete deciso che i 60 km della traccia Garmin non fossero sufficienti, e siete andati e tornati da casa al punto di ritrovo in bici.
Hai scoperto che 94 km in MTB alla fine sono una bella mazzata, e il ritorno sull'asfalto tirando un po' la velocità perchè eravate in ritardo lo hai proprio sofferto.



Come dicevi qualche tempo fa: dopo il periodo impegnativo sia fisicamente ma soprattutto di testa che hai passato per la preparazione dell'IronMan, hai proprio voglia di staccare un po', e queste uscite del sabato mattina in MTB in tre sono proprio quello che volevi...

domenica 31 ottobre 2021

UTLO: Ultra Trail del Lago d'Orta - Omegna (VB) 17/10/2021

Con il tuo solito ingiustificato (ed ingiustificabile) gap di due settimane, riporti qui la più recente gara di trail a cui avete partecipato te e la biondina.

La UTLO hai scoperto essere un'istituzione nel mondo trail, ed in effetti ad una manifestazione così grossa non avevi ancora mai preso parte.
Dici grossa nel senso di ricca e partecipata. Addirittura dura tre giorni e propone 5 chilometraggi (140, 100, 55, 31 e 18), un vertical e una passeggiata / nordic walking non competitiva.

La biondina ancora non si sente pronta ad affrontare un'ultra distanza, e tu sinceramente per ora non sei molto attratto da questa dimensione, per cui avete optato per la 31 (distanza per te perfetta, per la biondina ancora troppo corta).

Partenza ad orario disumano, perchè andare su il giorno prima e dormire sul posto è oggettivamente un po' complicato, e arrivate ad Omegna che fa ancora buio. Il paese è un gioiellino, parcheggiate direttamente sul lago e vi godete l'alba rilassandovi in attesa della partenza.


Fa un bel freschino e intruppato nelle transenne barbelli un bel po', ma dopo i primi due km dalla partenza bisogna già abbassare i manicotti, che l'aria si scalda subito.
Anche perchè dopo questi due km comincia la prima bella salitona.
Splendido percorso in un bosco, che aver il tempo ti era venuta la voglia di riempirti lo zainetto di quelle bellissime castagne di cui era pieno il sentiero.
Purtroppo era un single track piuttosto stretto, e il fatto che era all'inizio della corsa, e quindi ancora tutti avvicinati, vi ha fatto correre tutti in fila, impedendoti di goderti sia la corsa che l'ambiente.

Arrivati in cima però, appena fuori dal bosco, ad aspettarvi c'era un paesaggio bellissimo. La giornata era splendida, e quella vista sul lago da una parte, e sul Monte Rosa dall'altra vi ha riempito il cuore.





Naturalmente il tempo per fare le foto e i selfie va assolutamente trovato in gare simili, anche a discapito della (seppur modesta) performance.

Dal punto di vista altimetrico, a grandi linee si è trattato di una sola salita e di una successiva picchiata verso l'arrivo. E questo, se da una parte vi ha permesso di fare un ottimo tempo totale, dall'altra, questi chilometri abbastanza corribili in discesa vi hanno lasciato nei giorni successivi con dolori ai quadricipiti inenarrabili.
Cose che ancora al giovedì successivo facevi fatica a fare le scale in discesa.


Il crono è stato decisamente ottimo. La vostra solita metà classifica (biondina 49 su 109 donne, tu 254 su 292 uomini) vi soddisfa, ma quello che vi è piaciuto di più è stata la giornata in generale.
Beccare un tempo simile a metà ottobre in un posto famoso per la sua piovosità, è stato un enorme regalo.
E prima di tornare a casa avete avuto il tempo di mangiarvi un panino sul lungolago, al sole con la maglietta.
Senza prezzo.


lunedì 25 ottobre 2021

Dove eravamo rimasti... lo sport del Luca

Dopo aver fatto un post cumulativo per un po' del tuo periodo sportivo, e dopo aver riassunto anche alcune cose della biondina, è il momento di parlare di quello che ha fatto sudare tuo figlio negli ultimi mesi.

Atletica
Già dall'autunno 2019 Luca è iscritto alla squadra di atletica del tuo paese, l'ASD Airone, e già allora avevi parlato dei suoi primi passi nelle gare di corsa campestre, con le cronache delle gare condivise con te (qui il link).
La seconda parte di quella stagione fu naturalmente azzerata dal Covid.
Ricordiamo anzi qui l'ultima gara da lui fatta, dopo lo stop invernale, a Castiglione d'Adda il 9 febbraio 2020. Chi ha buona memoria può cominciare a tremare, perchè il buon Mattia (il paziente 1 che ora tutti conoscono, e che tu e tutti i podisti  della tua zona conoscevate già prima) è proprio di quel paese e 8 giorni dopo si presentava la prima volta in ospedale con brutti sintomi...
Vabbè, al di là di questi aneddoti che vi racconterete nei prossimi anni, torniamo all'atletica.
Naturalmente il 2020 ve lo siete fumato, e si è ricominciato solo in primavera 2021.
Vanno però ricordati una serie di gare a Lodi e i campionati regionali su pista a Como a cui Luca ha partecipato con risultati alterni.
A Como è stata una comunque bella esperienza, accompagnato dalle allenatrici e condivisa con i suoi compagni.




Nelle gare di Lodi invece ha partecipato ai 60 metri, ai 1000 metri e al salto in lungo.
E lì, un po' a sorpresa, è salito sul podio per il salto in lungo.



Con il ritorno delle scuole, è iniziata anche la nuova stagione di atletica, e lui ha voluto ancora partecipare agli allenamenti per due volte alla settimana.
Per ora le prospettive sono nebulose, cha ad oggi non si sa ancora se potranno ricominciare almeno le gare di corsa campestre. Sia lui che tu sperate che ripartano il prima possibile, che quelle domeniche alternative che avete vissuto due anni fa erano divertenti...


Ciclismo
Qualche mese fa hai usato biecamente la scusa di tuo figlio che ha cominciato ad andare in MTB per comprarti una bici nuova, come ricordavi qui.
In uno strano contrappasso poi anche lui ha usato la stessa scusa, e si è comprato la bici nuova.



Si è comprato è un po' esagerato, diciamo che per l'acquisto ti sei fatto dare una percentuale che ha coperto con le mance del suo compleanno. E comunque con la sua Cube usata da 29 pollici fa la sua porca figura e gli piace molto.
Ma l'altro evento da scrivere sotto questo paragrafo chiamato ciclismo è che, dopo tanto promettere, quest'estate Luca ha fatto il suo primo giro in bici da corsa.
La Wilier vecchia della biondina veniva usata finora per i rulli, ma nei prossimi anni tornerà probabilmente a solcare l'asfalto. Per ora il 18 luglio (data da segnare con la matita rossa sull'agenda) si è fatta 23 km tra Sant'Angelo e San Colombano (siete andati a trovare la zia) con grande soddisfazione degli orgogliosi genitori.




La salita al ritorno era bella tosta per un neofita, ma lui, con l'irruenza e l'incoscienza dell'inesperienza, l'ha fatta senza risparmiarsi e quasi tutta in piedi. E' riuscito  ad arrivare in cima fuori giri ed è sceso dalla sella per riprendersi che boccheggiava.
In famiglia naturalmente siete solo che contenti di questo interesse per le due ruote, e farete di tutto l'anno prossimo per farlo crescere e farlo diventare passione.


Calcio
La Junior non c'è più.
O meglio: la gloriosa squadra dell'Oratorio San Luigi (la Junior, appunto) in cui il Luca ha militato da quando aveva solo 5 anni, a settembre non si è più fatta.
Finora la Junior arrivava fino a 11 anni, poi solitamente i bambini che volevano continuare a giocare a pallone, andavano altrove. Quelli bravi al Sant'Angelo Calcio (o nelle squadre più strutturate dei paesi vicini). Gli altri andavano nel San Rocco: la squadra dell'altro oratorio del paese.
Luca naturalmente è andato al San Rocco...


Ok, è leggermente più complicata di come l'hai descritta te qua sopra, ma pressappoco è finita così.

Luca e alcuni suoi amici della vecchia squadra si sono ritrovati nell'oratorio dell'altra parrocchia (che detta così...) con nuovi compagni, nuovi allenatori e anche, per assurdo, un nuovo sport. Perchè da quest'anno si gioca a 11.

Da novembre 2019 praticamente non hanno più giocato a calcio, se non qualche allenamento sporadico nei mesi tra i due lockdown.
Ricominciare quest'anno è difficilissimo per loro, per un sacco di motivi, per cui ci si aspetta almeno una ripartenza piuttosto complicata.

Sabato scorso si è disputata la prima partita del campionato giovanissimi provinciale, e in effetti il pronostico è stato rispettato.


Non scrivi il risultato finale, ma diciamo che hanno perso tanto a zero.

Tantissime le novità: allenamenti più intensi e organizzati, partite con arbitro e guardialinee, convocazioni durante la settimana in base (anche) al rendimento e all'impegno...
Ma una cosa non è cambiata: anche stavolta l'hanno messo in porta.

Che classe, che stile... che sciatteria!


In famiglia sperate tanto che di tutti questi inizi, qualcosa si porti avanti...

martedì 19 ottobre 2021

Ecomaratona del Basso Lodigiano - Senna Lodigiana (LO) 03/10/2021

Come avevi già detto, dopo l'IronMan di Cervia eri si contento, ma ti era rimasto quel retrogusto amaro della maratona camminata quasi per metà. Spingendo sul pedale dell'assurdo, hai detto a qualcuno che la mattina dopo (domenica mattina ancora al mare) ti era venuta voglia di correre quella maratona così come andava corsa.
Ma naturalmente non l'hai fatto, perchè era una bella cazzata correre una maratona il giorno dopo.

... ma due settimane dopo?


La biondina si era già iscritta, come appuntamento se non il più importante, almeno il più lungo in termini chilometrici della sua stagione, e allora l'hai voluta fare con lei.

Già fatta tre anni fa, nella sua prima edizione, e a questo link spieghi quanto sono fighi gli organizzatori in generale e Cesare in particolare. Anche per questo hai voluto partecipare: perchè lo sforzo organizzativo di questi ardimentosi va sempre onorato e ringraziato, e purtroppo sono stati in pochi a pensarla come te.
Infatti, dopo i 140 arrivati nel 2018, quest'anno si sono iscritti poco meno di 100 atleti. Certo, Cesare e gli altri potevano anche passare la mano per quest'anno, vista l'incertezza del momento (che probabilmente ha spinto tanta gente a non tesserarsi per il 2021, visto che c'era solo la seconda parte della stagione). E invece hanno voluto fortemente che si facesse, e secondo te hanno avuto ragione.

Alla fine è stata una bellissima festa tra amici.
Hai chiacchierato e riso con un sacco di gente prima della partenza, tipo la mitica Paoletta (poi arrivata seconda donna assoluta).


Si, hai voluto fare il fenomeno e ti sei presentato con la maglietta da Finisher di Cevia (più cappellino e portapettorale). Scusate...
E con la scusa di tutti amici e tutti ti vogliono bene, hai ricevuto un sacchissimo di complimenti per il tuo recente risultato sportivo. Anzi, il più bel regalo l'hai ricevuto alla fine, con lo striscione realizzato dalla biondina e dal Luca appeso alle transenne di fianco all'arrivo.


Ma sei scappato già alla fine...
Prima di parlare della parte sportiva vuoi riportare almeno un'altra bella foto di circa metà percorso con il passaggio sul sabbiale del grande fiume.


Ma soprattutto una delle cose più belle e divertenti della mattina: due tra i più importati e intraprendenti gruppi di podisti dei dintorni (Cassale e Codogno) si sono occupati dei punti ristoro.
Ma occuparsi non rende bene l'idea...
Il ristoro di metà corsa è diventato qualcosa di epico, dove un gruppetto di pazzi ha inscenato una festa psichedelica molto anni '60 con anche il bus dell'amore per la foto ricordo. Da morire dal ridere...



Parlando di numeri, piace sottolineare che il tuo obbiettivo era di farlo con la biondina, ed accompagnarla al suo personal best sulla maratona (dopo ben sei anni dall'altra sua unica esperienza a Firenze). Lei è in formissima in questo momento (alla fine ti ha tirato lei, che tu non ne avevi proprio più) e infatti, nonostante il percorso molto sterrato non adatto per i tempi stellari, ha migliorato di quasi un quarto d'ora il suo limite.
Peccato solo non essere riusciti a scendere sotto le 4 ore, anche solo per una trentina di secondi...


Tempo che comunque, gli è valso il 4 posto assoluto donne.
Se poi l'arrivo è questo, cosa vuoi di più?

martedì 28 settembre 2021

IronMan Cervia 18/09/2021


Un sogno che è durato tre anni.
Da quando (era il 1 ottobre 2018) ti iscrivevi al tuo primo Triathlon distanza lunga, e iniziavi una lunga rincorsa verso l'arco con la M pallinata in cima.
Sapevi che sarebbe stata lunga, questa rincorsa, ma non immaginavi così tanto.

E comunque si: era già buio, erano già passate le otto e mezza di sera, ma lo speaker alla fine l'ha detto:
Massimo, YOU ARE AN IRONMAN!!!

Diamo scontato tutto il prima.
Diamo per scontate le settimane con 16 ore di allenamento, i quattro chili persi in sei mesi, i sabato mattina sempre fuori in bici, ogni maledetto mercoledì, gli allenamenti in vasca che sono arrivati a un picco di 5 km, le ripetute in pista in Z4, i giorni in cui correvi alla mattina alle 6 e pedalavi alla sera alle 6, le ripetute in bici sulla provinciale per Santa Cristina in Z5, i rulli a luglio...
Diamo per scontato che il tuo IronMan lo hai affrontato e conquistato in questi lunghi mesi di preparazione, e che a Cervia sei andato solo a ritirare la medaglia, che tutto quello che c'era da dimostrare l'avevi già dimostrato a te stesso.

Diamolo pure per scontato, ma comunque tra te e la tua medaglia di Finisher c'erano ad aspettarti quei 226km da nuotare, pedalare e correre.
E adesso parliamo di questi.
Con una premessa: volevi scrivere questo post dividendolo in due parti distinte e contrastanti, esattamente come i sentimenti che hai provato a gara finita. Senza arrivare a scrivere il paragrafo chiamato Bicchiere Mezzo Pieno Edition ed inevitabilmente il suo complementare, sei sicuro che comunque i due sentimenti sono ben presenti.
Alla fine si capirà il perchè e tireremo le somme.

I momenti prima della partenza sono sempre quelli più impegnativi dal punto di vista emozionale.
Un crescendo che parte con il controllo della bici che fa ancora buio, con l'attesa seduto sulla sdraio della spiaggia a guardare l'alba in solitudine e quasi in meditazione, con l'incontro con gli altri ragazzi della squadra, con l'intruppamento nelle transenne, con la musica che parte dalla banda che suona l'Inno, alle power song come Thunderstruck che ti mandano a palla il cuore che sei ancora fermo, con l'infilarsi nella tua corsia, e finisce con il fischio del giudice di gara che ti da il via.

Quel primo passo al di là del tappeto è un'emozione che, seppur l'hai provata altre volte, stavolta ti ha travolto e tramortito. Per fortuna l'occhiale da nuoto nasconde l'occhio gonfio.

SWIM
Il nuoto l'hai fatto come dovevi. La media di 2 minuti ogni 100 metri è quello che ti serviva per rimanere rilassato e in controllo per tutta l'ora e 17 minuti. Il mare era tranquillo tranne gli ultimi 400 metri, quando ti sei girato perpendicolare alla spiaggia, che l'onda lunga ti alzava e abbassava dandoti quella brutta sensazione di mal di mare. Fortuna che eri quasi arrivato, che se avessi dovuto nuotare più tempo in quella situazione, probabilmente saresti uscito dall'acqua con la nausea da uomo di pianura.


L'unico problema nel nuoto sono state le meduse.
Un sacco di meduse piccole e innocue che ti davano la sensazione dei nuotare nel BubbleTea, ma all'interno di queste ne hai beccate un paio magari diverse che ti hanno urticato il polso sinistro e il collo. Quella sul collo, complice anche il bordo della muta e l'acqua salata, non ti ha dato molto fastidio, ma ti ha lasciato un bel segno rosso.

   





BIKE
La zona cambio è interminabile. Un tappeto rosso lungo 600 metri corso a piedi nudi con la famiglia e gli amici che ti incitano.


Finita la T1 hai le uniche foto con la bici che ti ha fatto Lorenzo, e sono le foto più belle che hai di tutta la giornata.



La frazione in bici la puoi definire come una tranquilla seduta di allenamento lunga.
180km pedalati con il cuore quasi sempre tra i 120 e i 130 bpm. Primo pezzo carino di fianco alle saline, molto bello il passaggio a Forlimpopoli e molto apprezzata la salita di Bertinoro, che sembrava di essere sulle tue colline dell'Oltrepò pavese.
Il resto dei 180, su una strada a scorrimento veloce chiusa al traffico per il vostro passaggio non era molto stimolante, ma assolutamente funzionale a quello che dovevate fare.
Qui ti sei alimentato regolarmente e hai bevuto sia le tue tre borracce con i sali, che una bottiglia di Gatorade (forse questo è stato un primo errore: hai bevuto troppo e mischiato cose che magari non stavano bene insieme).
Gli ultimi 20 km hai dovuto spingere un po' di più che tornando verso il mare hai trovato vento in direzione ostinata e contraria.

Quel totale di 5 ore e 33 minuti (32km/h) ti inorgoglisce un bel po', e pensi di aver fatto un buon lavoro.





RUN
E qui arriva la parte amara.
L'arrivo in T2 ti fa bene a corpo e spirito. Rivedi Lorenzo che ti fa le foto, c'è l'incitamento del pubblico (che tu richiedi ad alta voce, come si vede nelle foto) e ci sono gli speaker che ti salutano. Va tutto come deve andare.


Il primo giro di 10 km lo fai in un passo tra i 5'30" e i 5'40". L'ideale.
Saluti gli atleti che incontri e che conosci e anche il pubblico. Mangi un gel, e ti idrati. Sceglierai di bere la cola ai ristori, convinto che un po' di bollicine ti facciano bene e ti aiutino a gestire quel senso di nausea che cominci ad avere. Probabilmente il tuo errore più grande.


All'inizio del secondo giro, quelle nuvolone che arrivavano dall'entroterra e brontolavano (scoprirai dopo che tanta gente ha preso una bella lavata in bici) raggiungono la spiaggia e ti rovesciano addosso un quarto d'ora circa d'acqua bella abbondante. All'inizio quelle quattro gocce che arrivavano le hai benedette, ma quando la portata d'acqua ha cominciato a peggiorare, l'hai sofferta. Ti sei trovato quasi a tremare dal freddo.
Questo giro hai calato la velocità e hai girato oltre i 6' costantemente.

Dal terzo giro l'inferno.


La nausea peggiora, e non riesci più né a mangiare né a bere.
Al 24°km ti devi appoggiare ad un cassonetto un po' nascosto che sei squassato dai conati di vomito. Dopo provi a corricchiare, ma non c'è modo. Da qui in avanti hai praticamente camminato per 15 km.
Passato per l'ultima volta al giro di boa spieghi alla biondina cosa sta succedendo, e per fortuna attorno al 32km fai in tempo ad uscire un poco dalla zona con tanto pubblico, e ti chini ancora una volta ad innaffiare un'aiuola di fiori.

Questo è stato il momento peggiore. Stava cominciando ad imbrunire, il tempo previsto d'arrivo si allontanava inesorabilmente sia dalle previsioni entusiastiche che avevi fatto alla fine del primo giro, ma anche dal target onesto e plausibile che ti eri prefissato delle 12 ore.
C'è stato anche un momento in cui ti si sono chiuse le orecchie, quella sensazione di testa leggera che non promette niente di buono. Ma fortunatamente (dopo l'ultima sosta a bordo strada attorno ai 38km) ti è passato e hai proseguito.

Ecco, c'è di buono che lo spirito era comunque combattivo.
Nonostante il morale fosse sotto le suole delle Kayano, non hai mai, mai preso in considerazione l'idea di abbandonare.
C'era la tua famiglia e i tuoi amici ad aspettarti all'arrivo, e gli saresti andato incontro.
Costi quel che costi.

 

Arrivato agli ultimi 400 metri prima del  traguardo, ti raggiunge dalle retrovia Aurella, ragazza della tua squadra con molta più grinta ed energia di te, che ha la bontà di prenderti per mano e spronarti per condividere con te quel tappeto rosso e l'urlo dello speaker.


La biondina, poverina, è lì che ti aspetta da quasi due ore per il tuo ultimo giro senza avere notizie, e quindi anche un poco preoccupata, che ha visto gente portata via in barella e ambulanze passare.

In quel momento però la gioia è grande.
Soprattutto tua, che all'arrivo devi prenderti qualche secondo prima di ritirare la medaglia con la faccia nascosta nelle mani per la commozione.


La faccia all'arrivo è francamente sconvolta ma felice.
Purtroppo non sei riuscito a festeggiare bene l'arrivo con tutti quelli che erano lì per te, perchè non stavi bene. Sei riuscito solo ad andare in albergo per una doccia (in cui hai avuto ancora problemi di stomaco) e a metterti a letto.

Quindi finisce così, un po' sommessamente, il tuo viaggio 
12 ore e 41 minuti sono un tempo che onestamente non ti piace neanche un po'.
Per questo parlavi di bicchiere mezzo vuoto.
Perchè sai che vali almeno un ora di meno. Forse anche di più.

Tutti (dal tuo coach Stefano ai tuoi compagni di squadra, dalla Biondina al Batta) ti hanno detto che il bicchiere invece è bello pieno. Che è il primo IronMan, che comunque l'obiettivo era finirlo, che se non avessi avuto problemi facevi un tempone, che comunque hai vinto!

Si, hanno ragione. Hai vinto te!

Ora non sai se in futuro rifarai una gara di Triathlon lungo. Sei troppo combattuto tra il voler rifarla domani per dimostrare a te stesso che vali di più e non volerla rifarla mai più per l'impegno enorme sotto tanti punti di vista.

Per ora ti porti a casa le forti emozioni e due grossi insegnamenti:
L'IronMan è il momento in cui paure e sogni collidono.
Non sai quanto sei forte, fino a quando essere forti è la tua sola alternativa.

Tu sei riuscito a prendere in mano le tue paure e i tuoi sogni, per poi portarli oltre il traguardo con la forza della determinazione.