venerdì 15 giugno 2018

Granfondo del Penice - Zavattarello (PV) 03/06/2018

Sono passati già più di dieci giorni dalla tua partecipazione alla granfondo che passa nel cuore delle colline piacentine/pavesi, ma qualcosina la dovevi pur scrivere, a ricordo di una bella giornata.


Prima di tutto bisogna sottolineare la prima uscita in gara con la divisa della Speedy Bike, che se è dall'inizio dell'anno che hai la loro tessera, alla GF di Sant'Angelo di due mesi abbondanti fa la maglieria ROSTI non aveva ancora evaso l'ordine per l'estate.
Niente da dire: materiali buoni e una grafica tutto sommato gradevole.
Si, ti piaci. Sei abbastanza figo con la nuova divisa.

Al paese della partenza, Zavattarello, ci arrivi in poco più di un'ora, e visto che la partenza è alle 9,30, il viaggio è comodo e arrivi con un buon margine.
Sei da solo in macchina, e sei da solo anche in gara.
Ci sarebbero un po' di persone che conosci nelle griglie di partenza, ma come quasi sempre capita, decidi di partire da solo perchè trovare qualcuno che ha esattamente il tuo passo è quasi impossibile, inoltre il profilo altimetrico non permette di guadagnare troppo dalla scia, quindi il gruppo è quasi inutile e non lo cerchi.

Alla partenza siete in 642 bici, e di queste 444 (più te) al bivio sul torrente Staffora girano a destra sul percorso breve.
Percorso breve che comunque comprende 82 km e 2000 m di dislivello, quindi piuttosto impegnativo. La prima salita la conosci abbastanza bene, anche se di solito te nel tuo giretto almeno annuale sul Passo Penice fai una strada secondaria e meno trafficata, e vai su bene, con un po' di ombra nella parte finale e senza sudare troppo. Comincia la discesa verso Bobbio e nonostante la strada sia bella grande e il fondo in condizioni buone, ti sorpassa un frappo di gente a velocità smodata che ti abbatte il morale sotto il livello di guardia. Una volta di più (ma questo comincia a diventare una scusa ricorrente) hai dimostrato di non saper guidare la bici. Per paura principalmente, ma temi che ci sia anche un problema di postura sul mezzo o addirittura di stabilità della bici stessa. Bisognerà approfondire nei prossimi mesi.

Da Bobbio la salita per Ceci e per il passo del Brallo non la conoscevi ancora, ma è una salita molto bella e scenografica. Ti sei trovato più di una volta ad alzare lo sguardo dal manubrio per spaziare sul panorama.
Cinquanta fantastiche sfumature di verde.
E Mr. Grey muto!



Successivamente c'è da segnalare che la discesa verso Varzi è stata un calvario. Circa 350 metri di dislivello negativo su una stradina veramente scandalosa per quanto riguarda il fondo stradale. Asfalto crepato, buche, ma soprattutto sabbia e ghiaia sulle curve. Hai dovuto adeguare la tua già scarsa velocità, e praticamente nel grafico di Strava non si vede la differenza tra questo tratto e la salita successiva.


Sei arrivato sotto il gonfiabile stanco ma non morto.
Sei ottimista perchè pensi che ne avevi ancora, non tanto per quanto riguarda la velocità ma i chilometri.
Perchè alla fine quest'anno lo vorresti fare un percorso lungo della granfondo.
Appuntamento al 23 settembre a Casteggio per i 132 km.

martedì 12 giugno 2018

Trail di Ponte Crenna - Bagnaria (PV) 02/06/2018

Post anomalo in quanto piuttosto breve e scrivi di una gara a cui non hai partecipato, ma che non la cogli l'occasione di postare una rarissima foto con il podio su questo blog?


La biondina sabato due giugno è andata a correre uno di quei trail che tanto gli piacciono ultimamente.


Decisione presa il giorno prima, grazie alla compagnia della zia stordita che ha approfittato per camminare/correre i 5 km della manifestazione parallela.


E come tutte le cose decise all'ultimo minuto si va un po' alla speraindio tanto per divertirsi e passare una mattinata diversa. Invece, mentre correva chiacchierando amabilmente con diverse persone conosciute sul percorso e mentre si fermava anche a fare le foto, all'ultimo ristoro gli dicono che quella ragazza che è appena passata e non si è fermata è la seconda assoluta.


Cioè, addirittura se non avesse perso tempo a guardarsi in giro e mettendo dentro un po' più di grinta,  quei due minuti li limava sicuramente e il gradino poteva essere il secondo.

Comunque portare a casa il premio corrispondente in un buono spesa Decathlon e un buono sconto per un agenzia viaggi è una sensazione nuova.


Tanto per far capire ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, chi è veramente forte in famiglia.



Certo, sicuramente non c'erano le più brave.
Certo, c'erano poche donne alla partenza.
Certo, tutto quello che volete ...
... ma che figa è la biondina sul podio?

martedì 5 giugno 2018

Triathlon Olimpico - 27/05/2018 Pietra Ligure (SV)

E' un anno sottotono per quanto riguarda l'attività sportiva, e i fasti dell'anno scorso pensi siano difficilmente raggiungibili.
Però non è che proprio restiamo sul divano, è ora di darsi una mossa e ricominciare con il Triathlon!


Quest'anno hai deciso che con la tessera FITRI combinerai pochino: qualche gara non più lunga dell'olimpico. Perchè non hai molto tempo per allenarti, perchè la condizione è in ritardo e perchè ogni tanto lasciamo a maggese, dai.
Questa però la dovevi fare. Anni di ferie in riviera, quelle salite in bici che sono il tuo pane durante l'estate, logistica comoda e a gennaio ti eri già iscritto. Per la verità a gennaio pensavi di andare in due, che il buon IronBatta l'ha già fatta un paio di volte e gli piaceva molto l'idea di gareggiare insieme, ma è qualche anno che lui è messo peggio di te quanto a livello di sfighe.
Visto lo stato di forma non brillantissimo, avevi paura di ripetere la prova del settembre 2016 quando, dopo l'operazione al ginocchio e relativo stop, rientravi alle gare con l'Olimpico di Forte dei Marmi. Allora una giornata molto calda e una frazione di bici con due belle salite secche ti avevano spento la lampadina in corsa.
Stavolta però eri pronto.
Questo triathlon ha la caratteristica di essere piuttosto duro in bici, che mille metri di dislivello sono difficili da ammucchiare in soli quaranta chilometri in una gara sul mare. Ma nel punto in cui le Alpi marittime si trasformano in Appennini, succede anche questo.


La gara inizia nel primo pomeriggio: prima batteria donne prevista alle 13, poi a seguire le altre due, ma un ritardo organizzativo (non era ancora arrivata la staffetta delle moto della Polizia Stradale, e senza di loro non si parte per motivi di sicurezza) lascia tutti gli atleti sulla spiaggia una ventina di minuti in attesa. Che non ci sarebbe niente di male, se non che fa un bel caldo e con la muta si suda copiosamente. La muta era facoltativa ma caldamente (ah, ah) consigliata dall'organizzazione, vista la presenza di un bel po' di meduse sparse sul percorso. Te fortunatamente ti sei evitato l'incontro ravvicinato con queste bestiacce, e le uniche meduse che hai visto erano le meduse morte con cui giocavano i bambini sulla spiaggia.
Parti all'una e mezza e per quanto riguarda il nuoto non hai molto da dire, se non che riconfermi la tua mediocrità natatoria e la difficoltà nell'approccio alle pur modeste onde. Il mare non è decisamente il tuo elemento preferito.
La bici è andata esattamente come ti aspettavi: buone sensazioni e ottimo fiato in salita, ma scarsissima padronanza del mezzo nelle discese piuttosto tecniche, dove venivi letteralmente sverniciato da corridori che avevi appena superato in salita.
Comunque molto bello il circuito. Non avete percorso le strade più panoramiche che ci sono in zona, ma è stato molto stimolante.

Il circuito run da ripetere due volte, invece, faceva discretamente ca'a.
Pietra Ligure non ha un lungo lungomare (questa era l'ultima, lo giuri) che permette di correrci, pertanto si è imboccata una strada verso l'interno e anche un paio di stradine strette tra due muretti di pietra in cui non girava un filo d'aria e il sole era implacabile.
Ecco, lì al secondo giro hai avuto una crisi e hai dovuto camminare qualche centinaio di metri fino al ristoro dove hai messo la testa sotto la canna dell'acqua.
Rinfrancato, sei riuscito a raggiungere l'arrivo con un passo discreto e una faccia non sconvolta ma addirittura sorridente (o almeno credi).




Sei soddisfatto della tua performance, e ti sei riconfermato nella precisa metà classifica, generale e di categoria.
Ti porti a casa una bella sudata, una maglietta fichissima, una scottatura su coppino e spalle e un bel pomeriggio di sport.

Niente, stai rivalutando il tuo progetto di fare poco triathlon quest'anno.