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martedì 31 dicembre 2019

Concerto di Natale

Non quello in sala Nervi in Vaticano.
Neanche più umilmente (neanche tanto) quello che facevi tu tutti gli anni quando suonavi nella banda.
Ma il concerto della scuola elementare di Luca.


Passati gli anni gloriosi dell'asilo, quando a fine dicembre c'erano ben due recite (una con la rappresentazione dei bambini e poi quella con i genitori, dove la biondina era sempre in prima fila a ballare), alle elementari queste cose non si fanno più.
Tranne in quinta. Dove la gloriosa maestra Giusy di religione, aiutata dalle colleghe, si carica le tre classi quinte e li prepara per il concertone.

Giovedì 19 dicembre alle ore 21 in basilica circa una cinquantina di bambini hanno accolto i papà, le mamme, i fratelli, i nonni e gli amici tutti con il loro sorriso e la maglietta rossa.
Quasi due ore di concerto dove i bambini, accompagnati da chitarra, basso batteria e tastiera, hanno cantato le classiche carole natalizie e le più sorprendenti canzoni in varie lingue del mondo. Compreso il dialetto sant'angiolino.
E' stata una serata bellissima per la fantastica atmosfera, per quanto erano bravi i bambini tutti e per quanto sono state perfette le maestre.

E il Luca?
Il Luca nelle settimane prima ha sempre cantato.
Già a Novembre a casa tua risuonava Jingle Bells o la Piva a manetta mentre si faceva la doccia.
Si sentiva Happy Xmas o Astro del Ciel mentre giocava.
Pensavate di aver ormai sentito tutto il repertorio in anteprima.
Invece vi ha fregato.
Perchè ha fatto una canzone da solista.


Nel segmento delle canzoni da tutto il mondo, dopo aver cantato in cinese, spagnolo, africano, ed altri, per la canzone in ebraico si fanno avanti al microfono Luca ed un'altra bambina della sezione A a cantare la parte solista di Gam Gam.
E lo stronzetto non vi aveva detto niente prima.
Non ti è caduta la mascella per la sorpresa solo perchè eri impegnato a registrare con il cellulare la performance che riposti qui.



La canzone (dalla storia particolare, tanto che molte persone la conoscevano solo grazie al remix dance di metà anni '90) era decisamente difficile e con note molto alte, ma ha cantato bene, tanto che tutti gli hanno fatto molti complimenti. Non ha preso né da mamma né da papà.

Ma alla fine siete stati tutti contentissimi della bella serata e felici per la particolare atmosfera che i bambini e le maestre hanno saputo creare.

lunedì 11 marzo 2019

4 Hoods Junior

Secondo post consecutivo che non parla di sport.
Un piccolo evento ultimamente, un po' perchè fai comunque fatica a scrivere in generale (mancanza di tempo e di stimoli), e poi questa storia ti piace tantissimo e dovevi assolutamente riportarla.

Partiamo da tutta la passione per i fumetti che hai in parte anche passato a tuo figlio.
Attraversiamo alcuni ragionamenti sul piacere dell'avventura scatenati da una vignetta del Rrobe.
Planiamo sulle gite da veri maschi a Cartoomics in generale e alle processioni allo stand Bonelli in particolare.
E arriviamo ai 4 Hoods (si legge FORUDZ).

Esattamente un anno fa usciva il primo numero di questa nuova collana dedicata al mondo young, e visto che i tempi sembravano maturi, l'hai comperato con l'idea di leggerlo assieme a Luca.
L'illuminazione è stata una delle pagine centrali (del numero 0) in cui si spiegava come si poteva disegnare facilmente i protagonisti.


Il passo successivo, mentre seguivate le avventure che uscivano in edicola, è stato quello di realizzare voi un fumetto, dal soggetto fino ai colori, in cui il protagonista fossero Luca e i suoi amici.
L'obbiettivo principale per tuo figlio (galvanizzato dalla recente visita a Cartoomics), era quello di "presentarlo" a Bonelli Editore la prima volta utile.

E allora avete scritto il soggetto (quasi tutto suo):



avete fatto i layout delle tavole (avete saltato la fase della sceneggiatura, che francamente ti sembrava troppo, e Luca si sarebbe annoiato a morte):


avete fatto le matite (quasi tutte Luca):


avete chinato (questo è il lavoro che hai fatto quasi interamente te) e avete colorato le tavole (con l'aiuto speciale anche della mamma):


Queste ultime settimane, dopo qualche tempo di stallo dovuto anche alla fine della presentazione in edicola delle storie nuove, avete dovuto fare tour de force per finire il lavoro in tempo, perchè non si era dimenticato del suo intento principale e voleva portarlo alla fiera del fumetto per "farglielo vedere a Sergio Bonelli" (beata innocenza).
Sabato pomeriggio siete andati a Cartoomics, ma essendo le pubblicazioni di 4Hoods sospese, non c'erano dei veri e propri firmacopie dedicati. Ma tu speravi nella benevolenza del Rrobe (che è l'ideatore dei personaggi) che era presente sabato pomeriggio allo stand dedicato a Dylan Dog.

E' andata bene: avete fatto pochissima fila (che le code veramente importanti erano per i disegni dedicati di Stano e di Roi) e Roberto è stato gentilissimo.
Vi ha dedicato qualche minuto, molti complimenti e un disegnino di Verde.


Sono stati solo pochi minuti (in cui lui naturalmente non ha spiaccicato parola, se non un semplice "ciao") ma è stata per lui un'emozione veramente forte, e non ha ancora smesso di raccontare a tutti i suoi conoscenti dei complimenti che gli ha fatto Recchioni, quello che ha inventato i 4Hoods.

Qui di seguito, per chi vuole farsi due risate, il fumetto completo.
















Extra e commento dell'autore:
- Gli eroi sono Luca (naturalmente il capo del gruppo), Isabel (la sua ex??!?!??!?? fidanzata), Viola (la sua amica di scuola che non hai mai capito perchè non l'ha voluta fare viola, creando confusione) e il suo amico Ale (quello che facendo la figura del pasticcione risolve la situazione).
- Il perfido re Gigno è il nonno Virginio, detto il brontolone (da qui brontoworld).
- Rocky il terribile 38° è una sua citazione di Fantozzi e si riferisce ad uno dei cani del nonno.
- La principessa Becky è un'altra dei cani del nonno, un cucciolino ai tempi dell'inizio della storia.
- La barca di K-Way solido è una roba talmente WTF che fa il giro a assume una sua dignità inappuntabile.
- Risolvere il climax finale a colpi di scorregge è una cosa che poteva venire in mente solo al regista di Alvaro Vitali o ad un bambino. Che forse sono la stessa cosa.

In attesa che a tuo figlio vengano ancora voglia e idee per creare un altro fumetto, e aspettando le nuove storie di 4Hoods, ti godi questa cosa che avete fatto insieme, e cercherai di coltivare la sua passione per queste cose che vi accomunano.

martedì 7 marzo 2017

Alla fiera del fumetto hai visto tutto, tranne i fumetti

Sabato scorso tu e il bimbo avete passato un pomeriggio a Cartoomics, quello che sul sito viene descritto come "Salone del Fumetto, Cartoons, Cosplay, Fantasy e Collezionismo".


C'eri già stato due volte negli anni scorsi (ne parlavi qui), ma per te allora era solo "la fiera del fumetto", che del resto poco te ne importava. Ma col tempo, inevitabilmente lo spazio dedicato alla nona arte è stato eroso dalle altre forme di entertainment e il salone del fumetto si è rivolto anche e principalmente ad altri.
Ora è ostentazione dell'orgoglio nerd.

Fatta questa premessa, capirete perchè il bimbo, quando gli hai parlato di Star Wars, Lego, Supereroi e tutto quel mondo lì, ha aderito con entusiasmo alla tua proposta di una gita per soli maschi (che la biondina non apprezza moltissimo).
E in effetti si è divertito come un matto.
Di seguito la visita divisa per argomenti, con una smitragliata di fotine di un certo livello.

Lego
E' stata la prima area tematica incontrata, e già non voleva andarsene, tra esposizione di lego city, gli immancabili Star Wars, le bancarelle che vendevano scatole nuove e enormi e le collezioni infinite di omini di tutti i tipi.
C'era anche l'angolo in cui ti potevi sedere e, da alcuni cestoni enormi, scegliere i tuoi pezzi e costruire il tuo lego (anche qui ci avete passato un buon quarto d'ora, ma più che altro per riposarvi un poco).






Unico acquisto fatto: un fichissimo omino IronMan che adesso sta facendo a botte con Batman. Tony contro Bruce per capire chi è più ricco e chi si è fatto le supertizie più pheeghe (Natasha o Selina ... parliamone).




Star Wars
C'erano in un unico stand i figuranti della 501st Italica Garrison (imperiali), della Rebel Legion Italian Base (ribelli) e della ITALY Stronghold – Mandalorian Mercs Costume Club (mandaloriani), più i piccoli cadetti della Galactic Academy. C'erano i "combattenti" con la spada laser: Saber Guild, Jedi Generation  e Ludosport (accademie di combattimento sportivo con “spada laser).
Poi statue, oggetti, gadget e esibizioni.
... la forza è con me e io sono un tutt'uno con la forza ...








Supereroi
Anche qui i cosplayer a catturare l'attenzione di tutti, poi statue, gadget e oggettini di un certo livello nerd tipo gli accordi di Sokovia (peccato però che la tua foto DE-FI-NI-TI-VA sia venuta mossa).







Anime vintage
Questi naturalmente il bimbo non li ha capiti (era più attratto dalle bancarelle con la paccottiglia Pokemon), ma hanno fatto breccia nel tuo arido e vecchio cuore.
Quelle vetrinette sono qualcosa di pornografico. Cliccare per allargare le immagini e godere meglio.






Wrestling
Si, perchè c'era anche un ring su cui avete assistito prima ad una Royal Rumble, e il bimbo si è sganasciato dalle risate a vedere questi omoni (alcuni decisamente panzuti) che si tiravano sberle e si buttavano fuori facendosi volare sopra le corde. Dopo un'oretta, dietro diretta insistenza del bimbo, siete dovuti ritornare al ring e avete assistito ad un incontro uno contro uno classico, con il villanzone di turno che insultava tutti e gliele menava secche allo smilzo agile e buono, che alla fine con scatto felino ed agile mossa ribaltava le sorti dell'incontro e schienava l'avversario tra le urla di giubilo del pubblico.
Unico problema è che hai dovuto stare fermo per una decina di minuti con circa 26 chili sulle spalle, una sudata che neanche a fare potenziamento muscolare.




E queste sono le cose principali. Poi c'erano l'area giochi da tavolo (con alcuni giochini adatti anche ai bimbi di otto anni), l'area videogiochi (con un'imponente ricostruzione - c'era addirittura un elicottero precipitato a grandezza naturale - di un pezzo di Resident Evil con zombi e l'esercito dell'Umbrella Corporation) e l'area fantasy.

L'unico tuo rimpianto è non aver dedicato il giusto tempo all'area fumetti, perchè soltanto passandoci dentro hai incrociato Leo Ortolani, Emiliano Mammuccari e Diego Cajelli.
Ma il colpo più duro è stato passare davanti allo stand Bonelli proprio mentre facevano il firmacopie uno seduto di fianco all'altro due dei migliori disegnatori italiani: Enoch e Olivares, e non potersi fermare a fare la fila, che il bimbo ti avrebbe (giustamente) sfiancato.
L'unico sfizio che ti sei tolto è stato comprare la versione variant dell'albo di Dragonero che va in edicola domani, con all'interno il poster disegnato proprio da Olivares.

Va' che meraviglia!

Si, il poster da appendere in cameretta, come una quattordicenne ai tempi di Cioè.

sabato 17 dicembre 2016

Luca Carboni III: Sono sempre Luca lo stesso

Come si può intuire dal titolo, questo è il terzo post che scrivi su Luca Carboni.
Qui il primo e qui il secondo, dove, dopo considerazioni nostalgiche e le tue solite cazzate, riportavi la cronaca degli ultimi due suoi concerti che te e la biondina avete visto.

Settimana scorsa siete andati a sentire il concerto di uno dei più begli album di musica italiana di quest'anno. Ce l'hai in alta rotazione sul tuo cellulare e ti accompagna spesso quando sei solo a correre.
E dopo il passaggio a Milano del tour qualche mese fa che vi siete persi (cantava all'Alcatraz, e la biondina non ama quel tipo di locale dove lei, essendo bassa, non riesce a godersi il concerto), alla notizia che tornava per una data al teatro degli Arcimboldi, avete deciso che non si poteva mancare.
Ma visto che oramai non possiamo più contare sui nonni per lasciare il bimbo a casa la sera come avremmo fatto fino a un paio di anni fa, e visto che ci sono molte canzoni che anche lui sa a memoria perchè le ha caricate sull'ipod (e quasi otto anni probabilmente è l'età giusta) abbiamo assistito alla prima volta del Luca nel mondo dei concerti dal vivo di musica pop, con il tour del suo omonimo.


Comprarsi tre biglietti non è proprio uno scherzo dal punto di vista economico, e quindi abbiamo optato per i prezzi popolari della seconda galleria (da dove comunque si vedeva tutto molto bene) invece che la platea numerata che ci concediamo di solito.

Il bimbo si è comportato esattamente come potevate aspettarvi: all'inizio entusiasmo per le cose nuove, per le dimensioni della sala, per il palco con gli strumenti, per l'inizio del concerto. Poi, quando si è accorto che conosceva pochissime canzoni di quelle che Carboni cantava, ha cominciato ad annoiarsi ed a contorcersi sulla poltrona.

Alla fine è stata una bella serata. Voi due vi siete goduti un bel concerto come non capitava da quasi tre anni, e il Luca alla fine si è divertito, tanto che all'uscita voleva la maglietta del tour. Naturalmente la macchina del marketing non ha pensato a preparare delle magliette taglia otto anni, ma un bel ricordo se l'è portato a casa lo stesso, ed ora fa bella mostra di se attaccato sopra il suo letto.



lunedì 10 ottobre 2016

Andiamo ad allenarci (Andiamo a comandare - triathlon remix)



Quest'estate tutta Italia è andata a comandare.
E se ai primi, diciamo, dieci ascolti ti sei divertito, alla millemillesima visione del video volevi chiedere asilo politico alla Svizzera.
Se poi hai un preadolescente che gira per casa, bisogna moltiplicare il fastidio per dieci.
Ma tant'è ...

Ad un certo punto ti è passata per il cervelletto quest'insana idea della parodia, che all'inizio sembrava una divertente stupidata.
Perchè a te, e a tutti quei matti a te simili, comandare non interessa tanto. Per voi drogati di endorfine l'importante è allenarsi.
Solo che non sei un paroliere, non sei un cantante, non sai usare WindowsMovieMaker, e quindi per partorire questo video ci hai messo due mesi buoni, quando questa canzone quasi non si sente più nelle radio.
Bravo ma lento, l'hai sempre saputo.

Si tratta di un altro tassello della tua ricerca della perdita definitiva della dignità.
Ma si fa per il LOL, siate comprensivi.


E a tutti gli amici a cui sale costantemente il valore dell'andare ad allenarsi, condividete su tutti i socialcosi che conoscete.
Gridate al mondo che siete dei pazzi, e vi divertite ad esserlo.

mercoledì 18 maggio 2016

Mostre stellari

Forse sei un pochino monotematico, sempre a parlare delle stesse cose.
... sbagliato, stavolta non stai parlando di sport.
Stai parlando di Star Wars!

SIGLA!


Su queste pagine virtuali hai scritto del mondo inventato da Lucas già un sacco di volte, a partire dagli albori del 2011 fino alla recente recensione del risveglio della forza. Tanto che non sarebbe inutile creare il tag apposito. Ma soprattutto è sulla tua bacheca di facebook, che è tutto un susseguirsi di lego SW, video, link, foto e molto altro, e qualcuno ne avrà anche abbastanza.

Prima dell'uscita dell'ultimo film, hai talmente rotto il pazzo,
che qualche caro amico te l'ha fatto notare con questa grafica.
Ma visto che è una cosa che, a livelli diversi, avete in comune te e il bimbo, fatevene una ragione perchè andiamo a riparlarne.

Dopo la mostra su SW a cui hai assistito nel lontano 2005 assieme alla biondina, i tempi erano maturi per portare anche il bimbo a visitare la sua prima mostra, e l'occasione perfetta si è presentata con una combo eccezionale: Star Wars in mostra: dal fumetto al cinema ... e ritorno allo Spazio WOW (il museo del fumetto a Milano).


Mostra piccola ma molto interessante e ben fatta, dove tu hai apprezzato tantissimo la parte fumetto, con disegni originali (tra cui uno stupendo quadro del maestro Manara che ha fatto diventare Ray ancora più bella di quello che è) e la storia delle pubblicazioni da Marvel a Dark Horse e ritorno.
Questa parte il bimbo l'ha saltata a piè pari, com'era prevedibile, ma è stato ipnotizzato dalle statue presenti (vorresti portarti a casa e esporre in salotto un certo blocco di grafite) e soprattutto dai diorami LEGO.


La sorpresa finale è stata che all'uscita c'erano dei veri cavalieri jedi e sith che insegnavano ai bambini presenti a maneggiare una spada laser, o anche solamente per fare una foto ricordo.
C'era un Darth Maul eccezionale con un costume perfetto in ogni dettaglio e una cazzimma all'altezza del personaggio.


E per finire un Darth Vader altero e spaventoso, che con la sua sola presenza e senza bisogno di dire una sola parola (anche se aveva l'effetto sonoro del ben famoso respiro) creava il vuoto attorno a se. Il bimbo da solo non voleva assolutamente avvicinarsi a lui, e hai dovuto prenderlo in braccio per fare la foto di rito.


Menzione speciale al di fuori della mostra: la presenza nell'area libri del museo di quadri e statue di un certo livello, raffiguranti idoli assoluti dei fumetti e della televisione della tua infanzia.
Qui ad esempio ti sei ritratto con colui che lotta contro il male, combatte solo la malvagità (e se avete più di 30 anni, scommetti che questa frase l'avete letta cantando).