sabato 30 agosto 2014

Alta montagna

Ritorni dall'assenza sul blog a causa ferie, parlando delle ferie.
Due settimane di vacanze lavorative sono il minimo sindacale che uno dovrebbe avere per poter un attimo staccare la testa e ricaricarsi.
Che poi quando si avvicina il giorno in cui si deve ricominciare uno si deprime e quei quattordici giorni sembrano volati, quello è un altro discorso.
La prima settimana, quella di ferragosto, tu e la biondina l'avete passata, tra le altre cose, ad allenarvi: quindici ore tra corsa e bici. Son cose che non son cose.

La settimana successiva avete fatto una cosa che erano anni che aspettavi: siete stati cinque giorni in montagna a Corvara, in alta val Badia. Che è nel 2006 l'ultima volta che te e la biondina avete passato qualche giorno a Cervinia a passeggiare ore e ore per i sentieri di alta montagna. Certo, ci sono stati dei precedenti più recenti anche con il bimbo come la gita in Austria e i week end lunghi quando il bimbo aveva due anni (Molveno e Folgaria), ma ora che il bimbo ha cinque anni vi siete trovati di fronte a uno spartiacque molto importante: lo zaino portabimbo è ormai fuori misura e ora il piccolo ha la sua personalità ingombrante e non puoi più fargli fare solo ed esclusivamente quello che piace a te, ma devi seguire anche le sue esigenze e preferenze.
E se poi sui sentieri si annoia e non vuole camminare?
Capirete anche voi che poteva andare in due modi: avrebbe potuto essere una noia mortale di giornate nei parchetti e piccole passeggiate in paese, oppure quelle belle passeggiate in alta quota tra laghetti, rifugi e sentieri impervi.

Siete riusciti a spostare l'ago della bilancia sulla seconda possibilità, facendo la piccola concessione del passeggino. Cioè: il suo passeggino è uno di quelli tecnici e robusti, con tre ruote molto grandi, e non ha grossi problemi su sentieri sterrati, tranne quando le strade diventano mulattiere.
E quindi voi si partiva alla mattina e si stava fuori tutto il giorno, indipendentemente dal tempo che trovavate, e il bimbo un po' camminava, e un po' stava sul suo passeggino (a volte protetto dalla sua plastica trasparente anti pioggia) a guardare il panorama o a dormire.
Un po' così ...
... e un po' così!

Con questo escamotage siete riusciti a  fare passeggiare non troppo impegnative e godervi la montagna come piace a voi. La sfortuna è stata che il tempo non vi ha aiutato molto, soprattutto il secondo giorno, quando ha piovuto quasi tutto il periodo in cui siete stati fuori. Ma fa niente, vi siete divertiti uguale.

Avete alloggiato in un bed & breakfast molto carino, il garni Karin, quasi in centro a Corvara, camera ordinata, pulitissima, con un bagno che sembrava appena ristrutturato e un gusto per l'arredamento delle zone comuni molto apprezzato.
Vista dalla sala colazione.

Avete scelto una struttura con pernottamento e prima colazione, perchè il vostro ragionamento era che a pranzo avreste mangiato panini facendo il picnic lungo le rive di stupendi laghi, in cima a splendide montagne o su prati assolati e alla sera avreste fatto follie nei ristoranti del paese. Invece di assolato non avete visto niente, allora a pranzo mangiavate specialità locali nelle baite d'alta quota che raggiungevate (e nel frattempo vi riscaldavate e asciugavate), mentre alla sera (visto che il budget a disposizione per il vitto era già stato dilapidato a mezzogiorno) vi siete arrangiati in camera vostra, cucinando qualcosa con il fornelletto da campeggio.

Avete fatto delle bellissime passeggiate nella valle, cinque giorni senza prendere la macchina, ma raggiungendo sempre luoghi diversi e bellissimi. Stai preparando dei report anche delle singole giornate con i percorsi e le impressioni giornaliere.
L'unica volta che avete usato la macchina è stato giovedì sera che avete raggiunto, a dieci chilometri dove eravate, il paese di Arabba, dove in camper c'erano dei cari amici con i loro figli che si trovavano anche loro in vacanza, per passare una serata insieme mangiando una pizza stretti (ma poi neanche tanto) sulla loro casetta mobile.
Devi dire che il bimbo era entusiasta di questa cosa, sia dei due amici, ma soprattutto del camper, tanto che il giorno dopo, durante il viaggio di ritorno in pianura, quando hai chiesto al bimbo quale fosse stata la cosa più bella delle ferie, lui ti ha risposto felice: Sofia, Matteo e il loro camper!

Quindi avete passato qualche giorno tra panorami stupendi, anche se offuscati dalle nuvole ...



... il bimbo ha scalato sistematicamente tutte le rocce che trovava, che per lui andare in montagna significa fare free-climbing ...

... avete mangiato una buona quantità di dolci locali, sia in baita che alla sera dopo la vostra tappa fissa giornaliera in pasticceria ...
Torta di grano saraceno e cioccolata.
Ma gli strudel ...

... voi due grandi vi siete alternati un giorno per uno ad uscire la mattina presto per assaporare, seppur brevemente, la bellezza della corsa in alta montagna (e scoprire un'altra insana passione) ...
Piccoli assaggi di trail.
... chissà ...

... invidiare fortissimamente quelle migliaia di persone in bici da corsa sui passi della Maratona dles Dolomites e del Sellaronda  o quelli con le mtb sui sentieri e sulle strade sterrate ...
Il nuovo materiale per i telai, altro che carbonio!

Insomma, le dolomiti non le conoscevate bene, ma, come da previsione, vi hanno rubato il cuore.

giovedì 14 agosto 2014

Febbre a '80

Allora, passata la fase dei Puffi, quella di Pippi Calzelunghe, della Pimpa, di Doraemon, eccetera, la compagnia dei cartoni vintage che piacciono al bimbo si allarga, e finalmente cominciano ad entrare in casa tua anche le produzioni giappo di un certi livello.

Boing, canale 40 del digitale terrestre di cui hai già parlato in tempi non sospetti, ha capito una cosa semplicissima, e cioè che per quanto riguarda lo spettatore la fascia d'età da coccolare non è solo quella scolare / prescolare, ma anche e soprattutto i papà e le mamme. Quei trenta - quarantenni cresciuti negli anni ottanta da Bim Bum Bam. E quindi tutte le sere, in seconda serata, passano le repliche di alcuni cartoni della vostra giovinezza, nel contenitore Febbre a '80. Non hai capito ancora bene le dinamiche di orario, ma ultimamente sono passati a rotazione: Hello Spank, Mila e Shiro, Le avventure di Lupin III, Georgie, Kiss me Licia, Belle e Sebastien, Pollon, Anna dai capelli rossi.
Quando vede Spank si spacca dalle risate, gli piace Georgie anche se a te provoca l'orticaria, non capisce molto Pollon mentre il papà ride, si esalta con la pallavolo, rimane incantato dalla katana di Goemon e dalla pistola di Jigen, e così via.
Ma soprattutto è entusiasta di Holly e Benji.
Tutte le sere nell'immediato dopocena, il tuo digestivo è una partita a calcio in cortile uno contro l'altro, dove tu di solito sei la Muppet e lui la NewTeam, e chi arriva a dieci gol vince.
Lui è quel precisino di Holly e tu quel tamarro di Mark Lenders. Con tanto di telecronaca concitata e tifo da parte del pubblico (i nonni).
La sigla è il nuovo inno di casa tua.


Sempre per restare in tema di sigle, poi c'è una sorpresa.
Nel vostro abituale pellegrinaggio a Leolandia / Minitalia quest'estate avete scelto una giornata particolare: sabato scorso alla sera prima della chiusura del parco, era previsto il concerto di un'icona per voi quarantenni. Quel juke-box vivente di sigle animate che è Cristina D'Avena.
Voi eravate da qualche parte lì sulla sinistra.
Il bimbo era sulle tue spalle con in alto le mani a urlare a squarciagola.
Poco più di una mezz'ora di amarcord. Alcune canzoni (non molte in verità) le conosceva anche il bimbo, come i Puffi, Doraemon e Pollon. Alcune facevi fatica a conoscerle pure te, come Sailor Moon o Detective Conan. Ma alla fine sono saltate fuori anche alcune chicche mica da ridere come Kiss me Licia, Denver e soprattutto Occhi di Gatto.

Ora, sia per quanto riguarda i cartoni animati che anche le sigle, vuoi che sia chiara una cosa: d'accordo gli anni ottanta, d'accordo i cartoni divertenti e quelli per ragazze, ma cara Boing, qui si aspettano gli anime quelli seri, quelli che hanno forgiato un'intera generazione di uomini tutti d'un pezzo e con una giusta scala di valori.
Qui stiamo aspettando i robottoni!!

mercoledì 6 agosto 2014

Marcia tra boschi e castelli - Momeliano di Gazzola (PC) 02/08/2014

La campestre di sabato sera non ti era ancora capitata.
Di solito per le corse organizzate (intendi non gli allenamenti) te e la biondina cercate di fare toccata e fuga il più in fretta possibile, per non pesare eccessivamente sulla disponibilità dei nonni con il bimbo. Ma quest'occasione era troppo ghiotta: uscire in compagnia dei nonni e del bimbo, lasciarli soli un'oretta intanto che correte e poi passare il resto della serata insieme anche ad altre persone in una festa di paese.
Il paese della corsa è una piccola frazione sulle prime colline della val Trebbia, di cui fino ad una settimana fa non sapevi neanche della sua esistenza, ma stimolati dal tuo gruppo podistico che è anni che si presenta alla manifestazione, decidete di passare un sabato sera diverso.


Partenza alle 18 e la gente non è tantissima. Della tua società siete solo in otto, metà dei quali camminerà il percorso corto da cinque chilometri, mentre voi due con Angelo e Giancarlo correrete il percorso lungo. Ma come hai detto anche da altre parti, raramente ad una campestre ti metti a tirare il tempo. Anzi, di solito preferisci goderti il paesaggio e la compagnia. Tanto più se come questa volta il paesaggio era degno di nota: dopo tante strade di campagna piatte e noiose, un bel percorso nervoso e con dei panorami molto belli. E quindi avete corso da soli te e la biondina, fermandovi a tutti i ristori, ad ammirare il panorama e a farsi anche i selfie (ma quelli non li metti qui perchè vi sono venute le facce da scemi).




Ma l'immagine più bella della corsa purtroppo non è diventata una foto. Correndo in salita, con da una parte i filari di viti e dall'altra un boschetto, sentite un fruscio tra i cespugli e ad un tratto, ad un metro dalla biondina, dalla boscaglia scappa un animale probabilmente infastidito da tutta questa gente e si mette a correre tra le vigne. Solo che se capita dalle tua parti l'animale in questione può essere una lepre, un fagiano o, se sei particolarmente fortunato, una volpe. In questo caso si è trattato di un capriolo!!

Circa nove chilometri e poco più di 200 metri di dislivello, una buona corsa con le nuvole che continuavano a girare intorno ma che vi hanno graziato. In compenso un'afa mostruosa che ti ha fatto arrivare praticamente da strizzare. Fortunatamente una bella doccia gelata ti ha permesso poi di goderti la serata e la mangiata di pisarei e faṡö (pronuncia: [pisa'ʁe:j efa'zø] o [pisaʁ'e:j efa'zœ]), salumi tipici e torta casereccia. Con l'ortrugo.

Prima di iniziare la serata danzereccia (ma voi con il lissio non è che andate molto d'accordo), c'è stata la premiazione dei gruppi podistici presenti e anche voi, che pure eravate pochini, siete rientrati nei primi venti e, come tradizione, l'organizzazione vi ha omaggiato di una coppa ricordo.
E siete andati te e il bimbo a ritirarla.
Al bimbo non sembrava vero. Sembrava avesse vinto la medaglia d'oro alle olimpiadi e, quando poi il presidente gli ha detto che quella coppa poteva tenerla lui, ha passato tutta sera ad abbracciarla, a fare le prove di come si alza al cielo, a lucidarla con il fazzoletto.
Temevi volesse portarsela anche a letto.
Fortunatamente si è limitato a appoggiarla nella sua cameretta.

Papà, mettiamola su quel mobile. Però poi dobbiamo lasciare lo spazio per quelle che vincerò l'anno prossimo ...