giovedì 26 luglio 2018

Drei Zinnen


Da quest'anno si ricomincia a fare la vacanza vera e propria in montagna.
E nel luogo più perfetto quando si pensa alla montagna: la Val Pusteria ed il comprensorio delle Tre Cime di Lavaredo, le Drei Zinnen (da leggere con un pronunciato accento tedesco).
Poi ci sarà tempo ad agosto di andare qualche WE al mare, ma per come si stanno sviluppando le vostre passioni era inevitabile che decideste di passare qualche giorno sulle dolomiti.
Ma la cosa che ti ha fatto più piacere è che non solo tu o la biondina vi siete divertiti, ma anche la minoranza della famiglia (che per definizione è sempre all'opposizione), ha mooooolto apprezzato.
Tipo così:


Avete deciso di tornare in Val Pusteria come tre anni fa e come l'anno scorso per la DSB, ma visto che non c'è budget in famiglia, era necessario trovare un appartamento fuori dai paesi principali per poter risparmiare. Avete trovato il residence Schneiderhof a Prato alla Drava, frazione di San Candido e ultimo paesino prima dell'Austria. Praticamente avete alloggiato a 200 metri in linea d'aria dal confine e quando andavi a correre alla mattina un giretto al di là lo facevi sempre, giusto per lo sfizio di vedere i nomi stranieri sui segmenti di Strava.

Partenza venerdì mattina prima dell'alba per arrivare (dopo cinque ore senza troppo traffico) al rifugio Auronzo, che per prima cosa avevate promesso a Luca di portarlo a fare il giro delle Tre Cime di Lavaredo. Ancora una volta il posto vi ha stregati e vi ha divertiti. L'unico problema è che siete passati da zero a +2.400 mslm in poche ore e il Luca ha avuto un po' di mal di testa, mentre la biondina proprio sbarellava dalla fatica (non è certo da lei). Ma oh, cinque giorni in tutto, non ti puoi permettere il lusso dell'acclimatazione.


Non starai a frantumarle con tutte le gite fatte, ma vuoi ricordare almeno che domenica siete andati sul Monte Piana, che oltre ad essere un posto panoramicamente incredibile, è stato teatro di anni di guerra di trincea tra italiani ed austriaci ed attualmente è sede di un museo a cielo aperto sulla prima guerra mondiale, a 100 anni tondi tondi dalla fine del conflitto.


Detto che la strada per arrivarci (partendo dal lago di Misurina, in parte nel bosco e in parte arrampicata sul fianco della montagna seguendo il percorso dell'antica strada militare) era di una bellezza imbarazzante, il camminare tra le trincee, nelle postazioni delle mitragliatrici, entrare nelle baracche di legno dei soldati e scoprire che per quella insignificante riga sulla mappa sono morti circa 14.000 soldati da una parte e dall'altra ti ha messo addosso un po' di magone.
Tuo figlio invece, con la spensieratezza dei suoi nove anni, dopo che gli hai raccontato a grandi linee la storia, è antrato in modalità ninja e attraversava le trincee acquattato facendo finta di sparare agli austriaci sul lato nord del monte.

Bang!! Ptiu, ptiu! Bang! BOOOOOM!!!!!

Ecco, durante il ritorno alla macchina avete preso gli unici dieci minuti d'acqua della vacanza, in cui il quadrupede della famiglia ha approfittato della borsa trasportino e si è fatto un bel pezzo comodo e all'asciutto sulle spalle della biondina. Vita da cani.


Poi ci sono stati anche i due temporaloni che sono venuti durante due sere/notti, ma lì, sinceramente, chissenefrega. Dal punto di vista meteo siete stati veramente fortunati.

Versante sport.
Anche qui, con cinque giorni a disposizione e con a seguito figlio e cane, non è che si poteva fare molto, e poi le passeggiate che facevate durante il giorno potevano anche essere sufficienti.
Ma te sei riuscito a ritagliarti un paio di mattine per andare a correre verso le sette. Ma soprattutto, il giorno che eravate in quota ai Prati di Croda Rossa, mentre il Luca si divertiva con i giochi collegati al rifugio, ti sei preso un'ora per provare lo skyrunning. Correre con i bastoncini in salita e a perdifiato in discesa su un sentiero che dominava la Val Fiscalina è semplicemente entusiasmante. Un po' meno tutti i dolori muscolari che hai avuto nei giorni successivi.


La biondina invece s'è portata dietro la MTB con un duplice obbiettivo: fare qualche uscita di un paio di ore al pomeriggio alla fine della passeggiata giornaliera (è tornata un giorno da Carbonin e un giorno da Sesto facendosi una bella deviazione sui Baranci), ma soprattutto di farsi un'uscita con guida di una giornata intera.
E in effetti lunedì si è presentata a Sesto al Bike School Alta Pusteria e ha partecipato al giro delle malghe con guida. Ottima scelta, che si sono presentate solo lei e una ragazza tedesca e accompagnate dalla guida del posto (quindi perfettamente bilingue) si sono fatte la loro personale giro corto della Dolomiti SuperBike con un totale di 60 km e 1500 md+
Con anche il bonus di alcuni consigli tecnici dell'istruttore. Ottimo!


Una delle cose che ti ha fatto più piacere in assoluto di questa vacanza è stata però l'entusiasmo di Luca. Gli è piaciuto tutto di quello che gli avete fatto fare, e ha camminato veramente tanto, nonostante la pigrizia insita della sua età. E non gli bastava mai: ha continuato ad insistere che avrebbe voluto anche lui portare la MTB per allenarsi e per fare un giro sulle ciclabili austriache.
Ad esempio, questo è lo spirito con cui ha affrontato da solo l'adrenalinica  discesa del Funbob di Baranci.

FUCK YEA!!

E niente, come dicevi all'inizio, la tua famiglia è proprio tagliata per le vacanze in montagna!

martedì 10 luglio 2018

Primi calci alla Junior

Post riassuntivo e piuttosto lunghino dell'annata sportiva del bimbo.

La leva calcistica del 2009 della Junior Calcio ASD, quest'anno ha fatto faville!


Dopo tre stagioni in cui il Luca ha giocato a calcio nella squadra dell'oratorio (ma attenzione, l'aggettivo dell'oratorio non è assolutamente da considerarsi come un dispregiativo) con risultati che andavano dal disastroso all'imbarazzante, passando per tutte le sfumature del fastidio, quest'anno la squadra ha preso un bell'andazzo e si è tolta più di una soddisfazione.
Non stai esagerando. Fino all'anno scorso i risultati della squadra erano molto scarsi: si può stimare circa una vittoria ogni dieci sconfitte. Dove le sconfitte erano robe tipo venti a zero, e le uniche vittorie erano contro squadre di scappati di casa che avevano visto il pallone la prima volta due giorni prima.
Invece, già da settembre scorso, si capiva che in campo erano messi meglio: hanno cominciato a giocare da squadra.
Voi genitori siete rimasti molto piacevolmente colpiti da questa novità, e l'assistere alle partite si è trasformato da quel rito orchiclastico tipo via crucis, ad un divertente spettacolo che invoglia anche al tifo.

Naturalmente non è che sono diventati di colpo dei campioni, ma diciamo che poco più della metà delle partite giocate le hanno vinte. E questo sia durante il campionato del sabato pomeriggio, ma soprattutto in quella lunga teoria di tornei a cui la squadra ha partecipato da aprile fino alla settimana scorsa.
Tornei che duravano una giornata intera (di solito quadrangolari dalla mattina alle 9 fino al pomeriggio alle cinque), o tornei che duravano svariati giorni con un girone di andata e di ritorno.
Un bell'impegno che ha messo a dura prova i ragazzi (ma loro neanche tanto, che era tutto divertimento), gli allenatori, ma soprattutto la capacità organizzativa delle famiglie dei piccoli calciatori.
La mensola in camera del Luca sta diventando pericolosamente piena di coppe e medaglie di partecipazione.


Parlando di tuo figlio, ormai la sua carriera di portiere è decollata, e anche lui, come tutta la squadra, è migliorato molto. Certo, ha molte lacune tecniche, dovute principalmente al fatto che non fa allenamenti specifici per il suo ruolo, come invece potrebbe fare in una scuola calcio più strutturata. Ma, ragazzi, è una squadra dell'oratorio, stanno facendo miracoli con le poche risorse che hanno.
Il suo punto forte è senza dubbio la spettacolarità del gesto atletico: anche (e soprattutto) se non ce n'è bisogno, la sua parata è sempre in tuffo con posa plastica.

E questo nonostante lo scorso febbraio, in uno di questi tuffi all'inseguimento del pallone durante un allenamento, la sua arcata sopracciliare ha impattato contro il ginocchio di un suo incolpevole compagno.
Te eri presente (per fortuna! se ci fosse stata la biondina bisognava soccorrere anche lei alla vista del sangue) e dopo aver tamponato alla meno peggio il copioso flusso sanguigno, siete andati al PS dove lui è stato esemplare e si è fatto mettere tre punti senza anestesia e senza il minimo lamento.


Eroico!
Tanto che sul gruppo WhatsApp sono partiti arditi paragoni.


Ecco, è il caso però adesso di svelare il segreto.
Il feticcio magico che ha infuso coraggio e incredibili capacità portieristiche (neologismo) a Luca.
... e se non sapete chi sia Genzo Wakabayashi, probabilmente avete vissuto la vostra infanzia su Marte.



Esaurite le cose divertenti, bisogna dire anche due cose sul lato umano del gruppo.
Luca è entusiasta e c'è da dire che si è formato proprio un bel gruppetto di bambini affiatati e uniti. Sono tutti amici e sono tutti dei bravi ragazzi.
Per dire, se questa sarà la compagnia che tuo figlio si porterà anche nell'adolescenza, tu non potrai che essere soddisfatto e tranquillo. Sono tutti ragazzi di "buona famiglia", dove per buona famiglia non si intende certo dal punto di vista economico, se capite quello che intendi.
E anche tra voi genitori e gli allenatori, dopo alcune incomprensioni dell'anno scorso (figlie anche del fastidio di vedere sempre i ragazzi perdere male) c'è una bella complicità che comprende tra le altre cose anche alcune serate alcoliche tra i papà e l'organizzazione del torneo del vostro oratorio, con la gestione del ristoro con il contributo di tutti (menzione speciale per il lavoro enorme fatto da Tony e Enzo, maestri di barbecue).

Per concludere, quest'anno dal punto di vista sportivo è andata bene, ma non è tanto quello l'importante. E' pur sempre una squadra dell'oratorio, e l'obbiettivo non è tanto il risultato ma il percorso.

E poi, da settembre si passa da primi calci a pulcini e si cambia da calcio a cinque a calcio a sette. Proprio adesso che avevate cominciato ad ingranare.
... vuoi vedere che si ricomincia a perdere venti a zero?