Mai fatti veglioni in piazza.
Mai fatte feste in discoteca o locali.
Ho sempre fatto feste private in casa di amici o casa mia.
Con poca gente, a volte anche solo in quattro.
Quest'anno (così come l'anno scorso, per la verità) ho superato il record e festeggio l'ultimo dell'anno in tre.
D'altronde, in tre è meglio!!
E poi, quando il bimbo è a letto, facciamo follie: si brinda con il fluimucil!!!
venerdì 31 dicembre 2010
mercoledì 29 dicembre 2010
Dàlli al piccolo untore!!!
Come direbbe il Manzoni!
Aggiornamento al post precedente:
Non solo ha avuto la splendida idea di ammalarsi a cavallo tra Natale e S. Stefano e di condividere, ma qui non si tratta solo di un raffreddore: il papà è sotto antibiotico per placche in gola e otite, e la mamma ha febbre e tosse persistente.
Dovevo andare in ferie per ammalarmi!!
Aggiornamento al post precedente:
Non solo ha avuto la splendida idea di ammalarsi a cavallo tra Natale e S. Stefano e di condividere, ma qui non si tratta solo di un raffreddore: il papà è sotto antibiotico per placche in gola e otite, e la mamma ha febbre e tosse persistente.
Dovevo andare in ferie per ammalarmi!!
domenica 26 dicembre 2010
San(t)o Natale
Babbo Natale quest'anno è stato molto generoso con il bimbo.
Si vede che ha fatto il bravo.
Giochi, vestiti, mance (finanche la classica busta della nonna con dentro la 100 euro).
Ma appunto perché è stato bravo ha ricevuto anche raffreddore, catarro, inappetenza e, ciliegina sulla torta, una bella otite che ci ha fatto passare la notte tra Natale e S. Stefano tra urla, pianti e coccole consolatorie.
E questo ottimo stato di salute lo ha voluto condividere anche con mamma e papà. Anche noi due abbiamo tosse e raffreddore, tanto che non siamo riusciti ancora a farci le (chiamiamole così) coccole delle feste ;-)
Inoltre qui si continua a mangiare tra pranzi e dolci, ma non si può andare a correre per smaltire. Che sfiga ...
Si vede che ha fatto il bravo.
Giochi, vestiti, mance (finanche la classica busta della nonna con dentro la 100 euro).
Ma appunto perché è stato bravo ha ricevuto anche raffreddore, catarro, inappetenza e, ciliegina sulla torta, una bella otite che ci ha fatto passare la notte tra Natale e S. Stefano tra urla, pianti e coccole consolatorie.
E questo ottimo stato di salute lo ha voluto condividere anche con mamma e papà. Anche noi due abbiamo tosse e raffreddore, tanto che non siamo riusciti ancora a farci le (chiamiamole così) coccole delle feste ;-)
Inoltre qui si continua a mangiare tra pranzi e dolci, ma non si può andare a correre per smaltire. Che sfiga ...
mercoledì 22 dicembre 2010
Happy Christmas
Io Natale lo adoro.
Certo, c'è il lavoro: un inferno, sembra che andare in ferie sia il momento entro cui si concentra tutto e prima di Natale bisogna protocollare tutto quello che non si è potuto fare nei mesi precedenti, presi da una frenesia da fine dell'anno che in effetti non ha ragione d'essere.
Certo, ci sono i regali: già non hai tempo neanche per respirare per via del punto precedente, ma devi pensare ai regali ai parenti e a chi vuoi bene, cercando di essere originale e fantasioso, quando sai che comunque qualcuno rimarrà insoddisfatto.
Certo, c'è il pranzo del 25: che quest'anno, visto che si farà a casa nostra, sarà una tempesta di nonne iperattive e ansiogene, bisnonne fuori dal mondo, zie con regali assurdi, zii molesti e nonni che non vedono l'ora di fare un pisolo.
Poi però c'è l'albero, il presepe, le lucine sul balcone, il panettone e il torrone.
Che già da sole sono cose che illuminano la vita.
Ma se ci aggiungi un sacco di tempo libero da passare con il bimbo tra Natale e l'Epifania, allora capisci perché io il Natale lo adoro.
Certo, c'è il lavoro: un inferno, sembra che andare in ferie sia il momento entro cui si concentra tutto e prima di Natale bisogna protocollare tutto quello che non si è potuto fare nei mesi precedenti, presi da una frenesia da fine dell'anno che in effetti non ha ragione d'essere.
Certo, ci sono i regali: già non hai tempo neanche per respirare per via del punto precedente, ma devi pensare ai regali ai parenti e a chi vuoi bene, cercando di essere originale e fantasioso, quando sai che comunque qualcuno rimarrà insoddisfatto.
Certo, c'è il pranzo del 25: che quest'anno, visto che si farà a casa nostra, sarà una tempesta di nonne iperattive e ansiogene, bisnonne fuori dal mondo, zie con regali assurdi, zii molesti e nonni che non vedono l'ora di fare un pisolo.
Poi però c'è l'albero, il presepe, le lucine sul balcone, il panettone e il torrone.
Che già da sole sono cose che illuminano la vita.
Ma se ci aggiungi un sacco di tempo libero da passare con il bimbo tra Natale e l'Epifania, allora capisci perché io il Natale lo adoro.
Regali di Natale
Quest'anno né io né la biondina scarteremo il regalo di Natale (parlo solo di quelli ufficiali che ci scambiamo noi, poi qualche pacchettino da parenti ed amici arriva sempre).
Noi il regalo ce lo siamo comprato assieme, ed anzi, l'abbiamo già usato!!
Questo è il mio.
Questo è quello della biondina.
Inoltre lei ha anche una piccola aggiuntina.
Che dite, siamo monotematici?
Beh, non sapete ancora le novità in fatto di sport che abbiamo studiato per il 2011.
Tra qualche giorno sveleremo anche questo segreto...
Noi il regalo ce lo siamo comprato assieme, ed anzi, l'abbiamo già usato!!
Questo è il mio.
Questo è quello della biondina.
Inoltre lei ha anche una piccola aggiuntina.
Che dite, siamo monotematici?
Beh, non sapete ancora le novità in fatto di sport che abbiamo studiato per il 2011.
Tra qualche giorno sveleremo anche questo segreto...
lunedì 20 dicembre 2010
Ehi tu
Ehi tu,
si dico a te, che fai l'indifferente.
A te che con il caschetto biondo appena tagliato sembri uno dei beatles e che quando dici di no ti si muove la frangetta. Io quando vedo quelle della tv con la frangetta fin quasi sugli occhi come va di moda non mi piacciono, ma su di te fa un certo effetto.
A te che sei vanitoso e ti piace farti il bagnetto, mettere le cremine su tutto il corpo, ma soprattutto appena asciutto vuoi a tutti i costi metterti il profumo sul collo come fosse un dopobarba.
A te che per addormentarti alla sera, se non hai sonno bisogna trasferirsi tutti e tre (più orso) nel lettone di mami e papi. Ma se qualche sera manca qualcuno perché è uscito, allora cominci a battere la mano sul cuscino e a chiamarlo indispettito / disperato. Ed allora solo le coccole ti calmano ed addormentano.
A te che hai una passione smodata per le giostrine dei centri commerciali. Almeno due/tre giri al giorno non te li leva nessuno (fintanto che ti portano i nonni e pagano loro ...) di cui: cavallo, macchinina, elicottero, trenino, clown, ecc.
A te che non sai cos'è la riservatezza e la vergogna: che ovunque ti trovi corri urlando e facendo le scivolate sulle ginocchia come i calciatori quando segnano un gol alla finale del campionato del mondo.
A te che ti sudano tantissimo i piedi a panzerotto, e di questo fatto sei molto orgoglioso. Infatti ogni occasione è buona per toglierti le scarpe e annusarti i calzini e farglieli annusare anche agli altri.
Si, sto parlando con te che ieri hai compiuto venti mesi.
Bene, volevo dirti che ho raggiunto un'illuminazione: non è possibile amare una persona in modo più intenso e assoluto di così.
Ma se vuoi provare a smentirmi durante i prossimi 50-60 anni (sono ottimista di natura) fai pure eh ...
PS: grazie elasti per l'idea.
E se volete vedere veramente come si scrive della propria famiglia con ironia e passione, fatevi un piacere, andate a leggere il suo blog ogni tanto.
si dico a te, che fai l'indifferente.
A te che con il caschetto biondo appena tagliato sembri uno dei beatles e che quando dici di no ti si muove la frangetta. Io quando vedo quelle della tv con la frangetta fin quasi sugli occhi come va di moda non mi piacciono, ma su di te fa un certo effetto.
A te che sei vanitoso e ti piace farti il bagnetto, mettere le cremine su tutto il corpo, ma soprattutto appena asciutto vuoi a tutti i costi metterti il profumo sul collo come fosse un dopobarba.
A te che per addormentarti alla sera, se non hai sonno bisogna trasferirsi tutti e tre (più orso) nel lettone di mami e papi. Ma se qualche sera manca qualcuno perché è uscito, allora cominci a battere la mano sul cuscino e a chiamarlo indispettito / disperato. Ed allora solo le coccole ti calmano ed addormentano.
A te che hai una passione smodata per le giostrine dei centri commerciali. Almeno due/tre giri al giorno non te li leva nessuno (fintanto che ti portano i nonni e pagano loro ...) di cui: cavallo, macchinina, elicottero, trenino, clown, ecc.
A te che non sai cos'è la riservatezza e la vergogna: che ovunque ti trovi corri urlando e facendo le scivolate sulle ginocchia come i calciatori quando segnano un gol alla finale del campionato del mondo.
A te che ti sudano tantissimo i piedi a panzerotto, e di questo fatto sei molto orgoglioso. Infatti ogni occasione è buona per toglierti le scarpe e annusarti i calzini e farglieli annusare anche agli altri.
Si, sto parlando con te che ieri hai compiuto venti mesi.
Bene, volevo dirti che ho raggiunto un'illuminazione: non è possibile amare una persona in modo più intenso e assoluto di così.
Ma se vuoi provare a smentirmi durante i prossimi 50-60 anni (sono ottimista di natura) fai pure eh ...
PS: grazie elasti per l'idea.
E se volete vedere veramente come si scrive della propria famiglia con ironia e passione, fatevi un piacere, andate a leggere il suo blog ogni tanto.
venerdì 17 dicembre 2010
Auguri Politically Correct
Io sottoscritto (d'ora in avanti "l'Augurante")
chiedo al mio interlocutore (d'ora in avanti "l'Augurato")
di accettare senz'alcun obbligo, implicito o esplicito, i voti più sinceri dell'Augurante (d'ora in avanti "gli Auguri") affinché l'Augurato possa trascorrere nel migliore dei modi (ove nella frase "migliore dei modi" si sottintende da parte dell'Augurante e si presuppone da parte dell'Augurato un atteggiamento che tenga conto delle problematiche di carattere sociale, ecologico e psicologico, che non sia causa di tensione e/o competizione, né comporti o favorisca alcun tipo di assuefazione o di discriminazione, sia sessista, sia di diverso carattere) la festività coincidente al Solstizio d'Inverno convenzionalmente nota come "Natale", ma che può essere chiamata e celebrata dall'Augurato secondo le sue tradizioni religiose e/o laiche, premesso il debito rispetto nei confronti delle tradizioni religiose e/o laiche di persone di qualunque razza, credo o sesso diverse dall'Augurato, ivi comprese coloro che non praticano alcuna tradizione religiosa e/o laica.
Qualsiasi riferimento a qualunque divinità, figura mitologica, personaggio tradizionale, reale o leggendario, vivo o morto che sia; a simboli (ove sono compresi tra l'altro - ma non limitativamente - canti e rappresentazioni artistiche, letterarie e sceniche) religiosi, mitologici o della tradizione che possa essere ravvisato direttamente o indirettamente nei presenti Auguri non implica da parte dell'Augurante alcun sostegno nei confronti della figura o del simbolo in questione.
L'Augurante chiede inoltre all'Augurato di accettare gli auguri per un felice (ove l'aggettivo "felice" viene definito tra l'altro - ma non limitatamente - come “gratificante dal punto di vista personale, sentimentale e finanziario e privo di complicazioni di carattere medico, dirette o indirette”) anno 2011.
L'Augurante sottolinea che la datazione "2011" è qui considerata come convenzionale, così com'è considerata convenzionale la data del 1° Gennaio come inizio dell'anno, e dichiara il suo assoluto rispetto per altri tipi di datazione legati alle differenti culture religiose e/o laiche di cui l'Augurante riconosce il prezioso contributo allo sviluppo dell'attuale società multietnica.
Augurante e Augurato convengono inoltre su quanto segue:
- Gli Auguri valgono a decorrere dalla data del presente accordo al 31 Dicembre 2010, dopodiché dovranno essere esplicitamente rinnovati da parte dell'Augurante.
- Gli Auguri non implicano alcuna garanzia che i voti di "felicità" espressi dall'Augurante trovino un effettivo riscontro nella realtà dell'Augurato, il quale non potrà attribuire all'Augurante alcuna responsabilità civile e/o penale e/o morale per la loro mancata attuazione.
- Gli Auguri sono trasferibili a terzi purché il testo originale non subisca modifiche o alterazioni. La libera diffusione del testo non implica tuttavia il pubblico dominio del testo stesso, i cui diritti appartengono in ogni caso al detentore del copyright.
- L'Augurante declina ogni responsabilità derivata dall'utilizzo degli Auguri al di fuori dai limiti prescritti; in particolare, l’Augurante declina ogni responsabilità per eventuali danni fisici o morali all'Augurato e/o a persone e/o sistemi informatici a lui collegati derivati dall'invio degli Auguri mediante E-Mail o qualunque altro metodo di trasmissione, elettronico o di diverso genere, attualmente in uso, in fase di sperimentazione o non ancora inventato.
Ciò stabilito,
Buon Natale e Buon 2011!
chiedo al mio interlocutore (d'ora in avanti "l'Augurato")
di accettare senz'alcun obbligo, implicito o esplicito, i voti più sinceri dell'Augurante (d'ora in avanti "gli Auguri") affinché l'Augurato possa trascorrere nel migliore dei modi (ove nella frase "migliore dei modi" si sottintende da parte dell'Augurante e si presuppone da parte dell'Augurato un atteggiamento che tenga conto delle problematiche di carattere sociale, ecologico e psicologico, che non sia causa di tensione e/o competizione, né comporti o favorisca alcun tipo di assuefazione o di discriminazione, sia sessista, sia di diverso carattere) la festività coincidente al Solstizio d'Inverno convenzionalmente nota come "Natale", ma che può essere chiamata e celebrata dall'Augurato secondo le sue tradizioni religiose e/o laiche, premesso il debito rispetto nei confronti delle tradizioni religiose e/o laiche di persone di qualunque razza, credo o sesso diverse dall'Augurato, ivi comprese coloro che non praticano alcuna tradizione religiosa e/o laica.
Qualsiasi riferimento a qualunque divinità, figura mitologica, personaggio tradizionale, reale o leggendario, vivo o morto che sia; a simboli (ove sono compresi tra l'altro - ma non limitativamente - canti e rappresentazioni artistiche, letterarie e sceniche) religiosi, mitologici o della tradizione che possa essere ravvisato direttamente o indirettamente nei presenti Auguri non implica da parte dell'Augurante alcun sostegno nei confronti della figura o del simbolo in questione.
L'Augurante chiede inoltre all'Augurato di accettare gli auguri per un felice (ove l'aggettivo "felice" viene definito tra l'altro - ma non limitatamente - come “gratificante dal punto di vista personale, sentimentale e finanziario e privo di complicazioni di carattere medico, dirette o indirette”) anno 2011.
L'Augurante sottolinea che la datazione "2011" è qui considerata come convenzionale, così com'è considerata convenzionale la data del 1° Gennaio come inizio dell'anno, e dichiara il suo assoluto rispetto per altri tipi di datazione legati alle differenti culture religiose e/o laiche di cui l'Augurante riconosce il prezioso contributo allo sviluppo dell'attuale società multietnica.
Augurante e Augurato convengono inoltre su quanto segue:
- Gli Auguri valgono a decorrere dalla data del presente accordo al 31 Dicembre 2010, dopodiché dovranno essere esplicitamente rinnovati da parte dell'Augurante.
- Gli Auguri non implicano alcuna garanzia che i voti di "felicità" espressi dall'Augurante trovino un effettivo riscontro nella realtà dell'Augurato, il quale non potrà attribuire all'Augurante alcuna responsabilità civile e/o penale e/o morale per la loro mancata attuazione.
- Gli Auguri sono trasferibili a terzi purché il testo originale non subisca modifiche o alterazioni. La libera diffusione del testo non implica tuttavia il pubblico dominio del testo stesso, i cui diritti appartengono in ogni caso al detentore del copyright.
- L'Augurante declina ogni responsabilità derivata dall'utilizzo degli Auguri al di fuori dai limiti prescritti; in particolare, l’Augurante declina ogni responsabilità per eventuali danni fisici o morali all'Augurato e/o a persone e/o sistemi informatici a lui collegati derivati dall'invio degli Auguri mediante E-Mail o qualunque altro metodo di trasmissione, elettronico o di diverso genere, attualmente in uso, in fase di sperimentazione o non ancora inventato.
Ciò stabilito,
Buon Natale e Buon 2011!
mercoledì 15 dicembre 2010
Il mercato delle vacche
Dalle nostre parti c'era una volta il mercato delle vacche. Mi hanno spiegato che chi voleva vendere si presentava al mercato con la vacca e i compratori, vedendola, facevano la loro offerta. Spesso i compratori erano tanti e quindi si creava una casino infernale che, a volte, portava ad aggiudicarsi l'acquisto non il compratore che faceva l'offerta più alta, ma quello che urlava di più.
Chi vusa pusè, la vaca l'è sua.
Ora, alla luce di questo illuminante aneddoto, non vedete le votazioni alla sfiducia del governo Berlusconi in un'ottica diversa?
Il voto in alcuni casi non è andato a chi faceva l'offerta migliore, ma a chi urlava più forte.
Chi vusa pusè, la vaca l'è sua.
Ora, alla luce di questo illuminante aneddoto, non vedete le votazioni alla sfiducia del governo Berlusconi in un'ottica diversa?
Il voto in alcuni casi non è andato a chi faceva l'offerta migliore, ma a chi urlava più forte.
lunedì 13 dicembre 2010
Postazione merenda
Poltroncina, kinder brioss e teletubbies.
Naturalmente prima s'è scolato anche un bibo (biberon) di latte.
Bella vita!
sabato 11 dicembre 2010
Clima natalizio
Il primo natale con bimbo interattivo per casa ha portato alla ribalta il problema delle decorazioni natalizie.
L'albero e il presepe li facciamo? E se si dove, in modo che non li distrugga?
La risposta alla prima domanda è stato da parte mia un si senza riserve, anche se la biondina non era tanto convinta, terrorizzata dall'immagine del bimbo schiacciato dalla mole dell'albero di natale che si sarebbe tirato in testa.
L'anno scorso l'avevamo scampata, ma i primi giorni di gennaio il bimbo ha scoperto il girello ed in effetti ha fatto in tempo a rompere un paio di palline prima dell'epifania.
Abbiamo deciso di fare sia albero che presepe, però di posizionarli al di fuori della sua portata, come si vede dalle due foto che la regia cortesemente vi mostra:
Sembra la soluzione ideale. Il bimbo apprezza e mostra a tutti quelli che entrano in casa questi capolavori, ma l'unica cosa che tocca è una delle palline più basse dell'albero (che è diventata la sua pallina) senza però cercare di tirarla via.
Spero di non dover postare in futuro la foto del bimbo con in testa l'albero.
Poi il te l'avevo detto chi lo sente?
L'albero e il presepe li facciamo? E se si dove, in modo che non li distrugga?
La risposta alla prima domanda è stato da parte mia un si senza riserve, anche se la biondina non era tanto convinta, terrorizzata dall'immagine del bimbo schiacciato dalla mole dell'albero di natale che si sarebbe tirato in testa.
L'anno scorso l'avevamo scampata, ma i primi giorni di gennaio il bimbo ha scoperto il girello ed in effetti ha fatto in tempo a rompere un paio di palline prima dell'epifania.
Abbiamo deciso di fare sia albero che presepe, però di posizionarli al di fuori della sua portata, come si vede dalle due foto che la regia cortesemente vi mostra:
Sembra la soluzione ideale. Il bimbo apprezza e mostra a tutti quelli che entrano in casa questi capolavori, ma l'unica cosa che tocca è una delle palline più basse dell'albero (che è diventata la sua pallina) senza però cercare di tirarla via.
Spero di non dover postare in futuro la foto del bimbo con in testa l'albero.
Poi il te l'avevo detto chi lo sente?
giovedì 9 dicembre 2010
Maledetti svedesi !!!
A differenza dell'italiano medio non mi dispiace andare per negozi, supermercati o centri commerciali assieme a mia moglie.
Forse anche perché lei non è una di quelle assillanti con lo shopping dei vestiti, articoli d'arredamento, ecc.
Certo, con le dovute eccezioni: al supermegaiper la domenica prima di Natale inventerò una scusa per non andarci.
C'è un negozio in particolare che mi è sempre piaciuto visitare, in parte per gli oggetti che vendono, in parte per l'atmosfera e per le attività collaterali che si possono svolgere. Anche a dispetto di quello che dicono come luogo comune molti comici monologhisti.
La temibile Ikea.
In modalità papi-mami-bimbo e in orari non di punta è addirittura un posto dove andare quando fa brutto e divertirsi tantissimo.
Prese le dovute cautele nei confronti dei reparti con vetro, ceramica e affini, il bimbo può scorrazzare quasi liberamente e toccare tutto. Può sdraiarsi su letti e divani. Può correre e urlare nei corridoi.
Arrivati al reparto giocattoli poi, c'è da piangere per tirarlo via.
Ottima idea dal punto di vista commerciale quella di far provare tutti i giochi ai nani, sia perché si divertono, sia perché poi naturalmente il gioco lo vogliono comperato!!
L'ultima volta, come si vede dalla foto, ha scoperto lavagnetta e gessetti colorati (assieme ad una bambina della sua età che però non si vede in foto), ma per ora, per l'incolumità dei nostri mobili e muri, abbiamo evitato.
E poi al bimbo piacciono tantissimo le polpettine svedesi, il filetto di salmone e lo sformatino di verdure.
venerdì 3 dicembre 2010
Interattivo
La parola del giorno è interattivo.
Il bimbo risponde ed interagisce con te.
Collegando, affermando, negando, indicando, scappando, informando, rubando, prendendo, colpendo, urlando, ridendo, aprendo, incastrando, chiamando, nascondendo, correndo.
Sempre meno a caso e sempre più con cognizione.
Come certi decoder, certi schermi di computer, certi dispositivi elettronici.
Ed io sono sempre più pazzo di lui.
Il bimbo risponde ed interagisce con te.
Collegando, affermando, negando, indicando, scappando, informando, rubando, prendendo, colpendo, urlando, ridendo, aprendo, incastrando, chiamando, nascondendo, correndo.
Sempre meno a caso e sempre più con cognizione.
Come certi decoder, certi schermi di computer, certi dispositivi elettronici.
Ed io sono sempre più pazzo di lui.
giovedì 2 dicembre 2010
Le dimensioni non contano
Questa foto è una dettagliata visione della più grande nursery stellare del nostro vicinato galattico.
Parliamo di un raggruppamento stellare relativamente giovane (qualche milione di anni) chiamato R136 e risiede nella nebulosa Tarantola, una regione turbolenta della Grande Nube di Magellano, una galassai satellite della nostra Via Lattea a circa 170.000 anni luce di distanza (1.615 miliardi di miliardi di metri).
Le stelle di colore blu vengono chiamate stelle di diamanti e sono tra le più massicce conosciute (oltre cento volte più dense del nostro sole).
L'immagine è stata scattata il 20/27 ottobre 2009 (un'esposizione di una settimana!!) dal telescopio spaziale Hubble.
...
non vi sentite piccoli piccoli?
lunedì 29 novembre 2010
La cucina della nonna
Domenica di acqua e freddo.
E' la sesta consecutiva, mi dicono quelli che fanno i conti.
Giornata ideale per pranzo dalla nonna al campo.
Non lo faccio tutte le domeniche (non sono mica calabro), ma mediamente una volta ogni due mesi. Ieri c'erano gli zii, la nonna bis e tutti i nonni.
Costine con le verze. Cotechino con il purè. Polenta.
Poi salame, grana, raspadura, gorgonzola.
Dolce: pasticcini, biscotti al cioccolato, crostata della nonna con frutta e cannella.
Naturalmente vino rosso del nonno, verdicchio per il dolce, caffè e grappa.
Che altro puoi fare alla fine di novembre con il brutto tempo? O vai in giro per centri commerciali o mangi.
Ieri ho mangiato.
Tanto.
E' la sesta consecutiva, mi dicono quelli che fanno i conti.
Giornata ideale per pranzo dalla nonna al campo.
Non lo faccio tutte le domeniche (non sono mica calabro), ma mediamente una volta ogni due mesi. Ieri c'erano gli zii, la nonna bis e tutti i nonni.
Costine con le verze. Cotechino con il purè. Polenta.
Poi salame, grana, raspadura, gorgonzola.
Dolce: pasticcini, biscotti al cioccolato, crostata della nonna con frutta e cannella.
Naturalmente vino rosso del nonno, verdicchio per il dolce, caffè e grappa.
Che altro puoi fare alla fine di novembre con il brutto tempo? O vai in giro per centri commerciali o mangi.
Ieri ho mangiato.
Tanto.
sabato 27 novembre 2010
[Religione II] Filosofia e religione
Finora ho cercato di spiegare che non credo nell'esistenza di un essere superiore che ci ha creato e che ci guarda dall'alto per vedere se righiamo dritto o sgarriamo, con l'intento di ricompensarci o di farcela pagare.
Oppure, per vederla da un altro punto di vista, non è necessaria la presenza di un Dio per giustificare tutto quello che vedo.
Allora tutto è inutile? Conviene buttarsi nel più bieco nichilismo e ripudiare qualunque indicazione di carattere religioso, dai comandamenti al semplice "ama il prossimo tuo come te stesso"?
No, non sarebbe giusto, o, al limite, non conveniente.
Blaise Pascal attorno al 1650 ideò la sua famosa scommessa: conviene credere a Dio perché se Dio esiste, si ottiene la salvezza; se ci sbagliamo, si è vissuto un'esistenza lieta rispetto alla consapevolezza di finire in polvere.
Qualcuno potrebbe arricciare il naso, considerandola una mostruosità logica, bassa, puerile e cinicamente utilitaria. Probabilmente è vero, soprattutto per quanto riguarda l'utilitarismo, ma senza dubbio va a braccetto con il mio pensiero razionalista.
Mettiamola così: se anche volessi infrangere tutti i comandamenti della bibbia, quasi sicuramente non passerei il resto dell'eternità nel fuoco dell'inferno, per il semplice motivo che i diavoli, che pure non esistono, hanno altro da fare. Ma io i comandamenti mi sforzerò comunque di seguirli, perchè sono comunque una condotta di vita che mi piace e che mi fa sentire bene.
Per chiudere con ironia un messaggio che vuole invitare a riflettere, con l'aggiunta di un pizzico di fiducia ed ottimismo in chiave umanista:
La cattiva notizia è che Dio non esiste.
Quella buona è che non ne hai bisogno.
Continua ...
Oppure, per vederla da un altro punto di vista, non è necessaria la presenza di un Dio per giustificare tutto quello che vedo.
Allora tutto è inutile? Conviene buttarsi nel più bieco nichilismo e ripudiare qualunque indicazione di carattere religioso, dai comandamenti al semplice "ama il prossimo tuo come te stesso"?
No, non sarebbe giusto, o, al limite, non conveniente.
Blaise Pascal attorno al 1650 ideò la sua famosa scommessa: conviene credere a Dio perché se Dio esiste, si ottiene la salvezza; se ci sbagliamo, si è vissuto un'esistenza lieta rispetto alla consapevolezza di finire in polvere.
Qualcuno potrebbe arricciare il naso, considerandola una mostruosità logica, bassa, puerile e cinicamente utilitaria. Probabilmente è vero, soprattutto per quanto riguarda l'utilitarismo, ma senza dubbio va a braccetto con il mio pensiero razionalista.
Mettiamola così: se anche volessi infrangere tutti i comandamenti della bibbia, quasi sicuramente non passerei il resto dell'eternità nel fuoco dell'inferno, per il semplice motivo che i diavoli, che pure non esistono, hanno altro da fare. Ma io i comandamenti mi sforzerò comunque di seguirli, perchè sono comunque una condotta di vita che mi piace e che mi fa sentire bene.
Per chiudere con ironia un messaggio che vuole invitare a riflettere, con l'aggiunta di un pizzico di fiducia ed ottimismo in chiave umanista:
La cattiva notizia è che Dio non esiste.
Quella buona è che non ne hai bisogno.
Continua ...
giovedì 25 novembre 2010
Le parole sono importanti
Penso che il bimbo sia mediamente indietro rispetto ai suoi coetanei con la favella.
Eppure qualcosa si muove.
Dice chiaramente e con cognizione di causa mamma (anzi, spesso urla, vista la sua scarsa pazienza) e io sono diventato il papapapapapà (esagerato!!).
Stiamo anche facendo dei progressi con nonna e nonno.
Ma le chicche sono due: tanto e ciao.
Se gli chiedi: quanto bene vuoi alla mamma? la risposta è un entusiasta ed entusiasmante TAN-TOM, con una boccuccia che è tutto un programma.
Invece, per quanto riguarda il saluto, lui è sempre stato una persona educata. Infatti da molti mesi già saluta chiunque con la manina (da mangiare!!) ma ora, grazie ad un lavaggio del cervello direttamente da teletubbyland, ci accompagna un convinto CIAU-CIAU.
Prossimo obbiettivo: l'uso corretto del congiuntivo !!!
Eppure qualcosa si muove.
Dice chiaramente e con cognizione di causa mamma (anzi, spesso urla, vista la sua scarsa pazienza) e io sono diventato il papapapapapà (esagerato!!).
Stiamo anche facendo dei progressi con nonna e nonno.
Ma le chicche sono due: tanto e ciao.
Se gli chiedi: quanto bene vuoi alla mamma? la risposta è un entusiasta ed entusiasmante TAN-TOM, con una boccuccia che è tutto un programma.
Invece, per quanto riguarda il saluto, lui è sempre stato una persona educata. Infatti da molti mesi già saluta chiunque con la manina (da mangiare!!) ma ora, grazie ad un lavaggio del cervello direttamente da teletubbyland, ci accompagna un convinto CIAU-CIAU.
Prossimo obbiettivo: l'uso corretto del congiuntivo !!!
mercoledì 24 novembre 2010
Disordine
La battaglia contro il disordine è persa in partenza.
C'è scritto in tutti i libri di fisica: ΔS≥0, dove S è l'entropia.
Secondo principo della termodinamica:
in un sistema isolato il disordine può soltanto aumentare o, al limite, rimanere invariato.
Corollario:
prendi una casa anche abbastanza grande ma con il brutto tempo fuori e mettici un bimbo (sistema isolato); il disordine aumentarà (per quanto tu ti sforzi di riordinare) o, al limite, può rimanere invariato (solo quando dorme).
C'è scritto in tutti i libri di fisica: ΔS≥0, dove S è l'entropia.
Secondo principo della termodinamica:
in un sistema isolato il disordine può soltanto aumentare o, al limite, rimanere invariato.
Corollario:
prendi una casa anche abbastanza grande ma con il brutto tempo fuori e mettici un bimbo (sistema isolato); il disordine aumentarà (per quanto tu ti sforzi di riordinare) o, al limite, può rimanere invariato (solo quando dorme).
domenica 21 novembre 2010
[Religione I] Scienza e religione
Ho già sfiorato il discorso della religione e ho affermato di non essere molto praticante.
Con questo e con altri post, seri ma non troppo, cercherò di chiarire il mio pensiero in proposito.
Non che il mio convincimento sia importante per il mondo, ma è importante per me e scriverlo mi aiuta a comprenderlo. Sembra stupido, ma un opinione non è effettivamente tale fino a quando non l'hai espressa.
Lo spunto è questo, tratto dai giornali di qualche giorno fa:
Non c’è bisogno di un Dio creatore dell’universo. Basta un sussulto della forza di gravità a generare tutto ciò che osserviamo.
Lo dice Stephen Hawking, il più famoso degli astrofisici, già titolare della cattedra che fu di Newton. E’ la tesi del suo ultimo libro, The grand design: il grandioso progetto.
Una piccola parentesi prima di addentrarmi nel ragionamento principale del post: Stephen Hawking è probabilmente una delle persone più geniali ed intelligenti attualmente viventi e ho un paio di suoi libri nella mia libreria. Il primo è Dal Big Bang ai buchi neri, libro illuminante che ho amato moltissimo, letto la prima volta attorno ai 20 anni nel pieno della fase in cui mi attirava la divulgazione scientifica, soprattutto fisica ed astronomica. Questa fase è durata relativamente poco, visto che la mia soglia di attenzione alla lettura è progressivamente scemata (infatti ora leggo principalmente fumetti). Questo è il motivo per cui il secondo libro che possiedo: L'universo in un guscio di noce, pur avendo bellissime illustrazioni esplicative, non sono riuscito a finirlo in quanto troppo complicato (in realtà il motivo principale è che effettivamente è un libro al di fuori della mia portata di comprensione: sono necessarie basi fisiche molto più solide delle mie).
Detto questo, cercherò di spiegare la mia attuale visione della religione e dell'esistenza o meno di un Dio.
L'aggettivo attuale nella frase precedente è molto importante, infatti, come tutte le persone, ho cambiato spesso idea nella mia vita (su questa e su molte altre cose) e ho avuto la mia importante fase da chirichetto, da iscritto all'Associazione Cattolica e da assiduo frequentatore di chiese ed oratori.
Attualmente la mia idea si può riassumere così: mi piacerebbe con tutta la mia forza che il Dio dei Cristiani esistesse, ma sento, dal profondo del mio cuore, che non c'è un creatore e nessuno ci aspetta dopo.
Questo pensiero abbastanza comune, chiamato secolarizzazione, è un processo tipico della cultura occidentale contemporanea, che induce ad agire e a pensare (nei confronti della natura, del destino e della vita stessa) in modo sperimentale e utilitaristico, mai sacrale e trascendente.
Le motivazioni di questo sentimento penso si possano riassumere nell'impostazione scientifica che stà alla base della mia cultura, che mi porta a considerare quanto meno con scetticismo tutto quello che non è sperimentabile direttamente o indirettamente.
Perchè siamo fatti in questo modo? Non ad immagine e somiglianza di qualcuno, ma perchè siamo il risultato stupefaciente di miliardi di anni di evoluzione della vita.
Perchè esiste la vita? Non per qualche capriccio divino, ma perchè ad un certo punto della storia dell'universo era necessario ed inevitabile che si creassero le prime alghe monocellulari.
Perchè esiste l'universo? Non per un regalo supremo, ma perchè, in un preciso istante, le fluttuazioni dello spazio-tempo necessariamente e inevitabilmente hanno creato materia ed energia (chiedo scusa a chiunque sappia effettivamente qualcosa di fisica e rabbrividisca a questa mia affermazione come minimo superficiale).
Ho iniziato con Hawking, mi sembra giusto finire con Einstein:
Io non posso concepire un Dio che ricompensa e punisce le sue creature, e che esercita una volontà simile a quella che noi sperimentiamo su noi stessi. Nè so immaginarmi e desiderare un individuo che sopravviva alla sua morte fisica: lasciamo che di tali idee si nutrano, per paura o per egoismo, le anime fiacche. A me basta il mistero della vita, la coscienza e il presentimento della mirabile struttura del mondo in cui viviamo, insieme con lo sforzo incessante per comprendere una particella, per piccola che sia, della Ragione che si manifesta nella natura.
Continua ...
Con questo e con altri post, seri ma non troppo, cercherò di chiarire il mio pensiero in proposito.
Non che il mio convincimento sia importante per il mondo, ma è importante per me e scriverlo mi aiuta a comprenderlo. Sembra stupido, ma un opinione non è effettivamente tale fino a quando non l'hai espressa.
Lo spunto è questo, tratto dai giornali di qualche giorno fa:
Non c’è bisogno di un Dio creatore dell’universo. Basta un sussulto della forza di gravità a generare tutto ciò che osserviamo.
Lo dice Stephen Hawking, il più famoso degli astrofisici, già titolare della cattedra che fu di Newton. E’ la tesi del suo ultimo libro, The grand design: il grandioso progetto.
Una piccola parentesi prima di addentrarmi nel ragionamento principale del post: Stephen Hawking è probabilmente una delle persone più geniali ed intelligenti attualmente viventi e ho un paio di suoi libri nella mia libreria. Il primo è Dal Big Bang ai buchi neri, libro illuminante che ho amato moltissimo, letto la prima volta attorno ai 20 anni nel pieno della fase in cui mi attirava la divulgazione scientifica, soprattutto fisica ed astronomica. Questa fase è durata relativamente poco, visto che la mia soglia di attenzione alla lettura è progressivamente scemata (infatti ora leggo principalmente fumetti). Questo è il motivo per cui il secondo libro che possiedo: L'universo in un guscio di noce, pur avendo bellissime illustrazioni esplicative, non sono riuscito a finirlo in quanto troppo complicato (in realtà il motivo principale è che effettivamente è un libro al di fuori della mia portata di comprensione: sono necessarie basi fisiche molto più solide delle mie).
Detto questo, cercherò di spiegare la mia attuale visione della religione e dell'esistenza o meno di un Dio.
L'aggettivo attuale nella frase precedente è molto importante, infatti, come tutte le persone, ho cambiato spesso idea nella mia vita (su questa e su molte altre cose) e ho avuto la mia importante fase da chirichetto, da iscritto all'Associazione Cattolica e da assiduo frequentatore di chiese ed oratori.
Attualmente la mia idea si può riassumere così: mi piacerebbe con tutta la mia forza che il Dio dei Cristiani esistesse, ma sento, dal profondo del mio cuore, che non c'è un creatore e nessuno ci aspetta dopo.
Questo pensiero abbastanza comune, chiamato secolarizzazione, è un processo tipico della cultura occidentale contemporanea, che induce ad agire e a pensare (nei confronti della natura, del destino e della vita stessa) in modo sperimentale e utilitaristico, mai sacrale e trascendente.
Le motivazioni di questo sentimento penso si possano riassumere nell'impostazione scientifica che stà alla base della mia cultura, che mi porta a considerare quanto meno con scetticismo tutto quello che non è sperimentabile direttamente o indirettamente.
Perchè siamo fatti in questo modo? Non ad immagine e somiglianza di qualcuno, ma perchè siamo il risultato stupefaciente di miliardi di anni di evoluzione della vita.
Perchè esiste la vita? Non per qualche capriccio divino, ma perchè ad un certo punto della storia dell'universo era necessario ed inevitabile che si creassero le prime alghe monocellulari.
Perchè esiste l'universo? Non per un regalo supremo, ma perchè, in un preciso istante, le fluttuazioni dello spazio-tempo necessariamente e inevitabilmente hanno creato materia ed energia (chiedo scusa a chiunque sappia effettivamente qualcosa di fisica e rabbrividisca a questa mia affermazione come minimo superficiale).
Ho iniziato con Hawking, mi sembra giusto finire con Einstein:
Io non posso concepire un Dio che ricompensa e punisce le sue creature, e che esercita una volontà simile a quella che noi sperimentiamo su noi stessi. Nè so immaginarmi e desiderare un individuo che sopravviva alla sua morte fisica: lasciamo che di tali idee si nutrano, per paura o per egoismo, le anime fiacche. A me basta il mistero della vita, la coscienza e il presentimento della mirabile struttura del mondo in cui viviamo, insieme con lo sforzo incessante per comprendere una particella, per piccola che sia, della Ragione che si manifesta nella natura.
Continua ...
venerdì 19 novembre 2010
Tante coccoleeeee
Sulle alte colline, non molto lontano, giocano tenendosi per mano.
Sono quattro.
Tinky Winky, Dipsy, Laa-Laa, e Po.
Vivono a Teletubbylandia.
Mangiano solo tubbiepappa e sporcano in giro, tanto c'è l'aspirapolvere Noo-Noo che pulisce tutto.
Si fanno taaaante cooooccoleeee e si vogliono taaaanto beneeeee.
Passano giornate a giocare a nascondino, a dormire sotto gli alberi, a inseguire cappelli volanti, a guardarsi allo specchio, ed altre divertentissime ed interessantissime attività.
E' la nuova moda del bimbo, scoperta prima su youtube, poi con due DVD.
Oggi ha mangiato davanti alla televisione poi, mentre il papà e la mamma mangiavano in cucina, è stato tutto il tempo buono buono seduto su un tappeto per terra in sala a guardare rapito la vita a teletubbyland.
Va tutto bene, piacciono ai bambini e sono stati studiati per loro da uno psicologo cognitivo.
L'unico dubbio: ma se Tinky Winky è maschio, ma perchè cavolo se ne va in giro con una borsetta rossa sotto braccio? Ma chi è? Il cantante delle Scissor Sisters?
Il sole tramonta, gioca a nascondino. Ciao ciao Teletubbies, è l'ora del lettino
Sono quattro.
Tinky Winky, Dipsy, Laa-Laa, e Po.
Vivono a Teletubbylandia.
Mangiano solo tubbiepappa e sporcano in giro, tanto c'è l'aspirapolvere Noo-Noo che pulisce tutto.
Si fanno taaaante cooooccoleeee e si vogliono taaaanto beneeeee.
Passano giornate a giocare a nascondino, a dormire sotto gli alberi, a inseguire cappelli volanti, a guardarsi allo specchio, ed altre divertentissime ed interessantissime attività.
E' la nuova moda del bimbo, scoperta prima su youtube, poi con due DVD.
Oggi ha mangiato davanti alla televisione poi, mentre il papà e la mamma mangiavano in cucina, è stato tutto il tempo buono buono seduto su un tappeto per terra in sala a guardare rapito la vita a teletubbyland.
Va tutto bene, piacciono ai bambini e sono stati studiati per loro da uno psicologo cognitivo.
L'unico dubbio: ma se Tinky Winky è maschio, ma perchè cavolo se ne va in giro con una borsetta rossa sotto braccio? Ma chi è? Il cantante delle Scissor Sisters?
Il sole tramonta, gioca a nascondino. Ciao ciao Teletubbies, è l'ora del lettino
mercoledì 17 novembre 2010
SMS di servizio
Io il cellulare lo uso il meno possibile.
Certo, tantissimo per lavoro, ma l'uso privato è molto limitato.
Mia sorella, qualche amico, poco altro.
Ogni tanto qualche SMS con la biondina.
I suoi messaggi sono di tipo pratico, raramente contemplano effusioni (d'altronde anche io faccio fatica ad essere molto affettuoso col cell).
Ma l'ultimo che mi è arrivato l'altro giorno è servito ad informarmi della consistenza delle deiezioni di mio figlio.
Ecco, mi tocca dare ragione a Berlusconi: è assolutamente necessario impedire le intercettazioni telefoniche
... sai che figura se qualcuno legge i miei SMS!!
Certo, tantissimo per lavoro, ma l'uso privato è molto limitato.
Mia sorella, qualche amico, poco altro.
Ogni tanto qualche SMS con la biondina.
I suoi messaggi sono di tipo pratico, raramente contemplano effusioni (d'altronde anche io faccio fatica ad essere molto affettuoso col cell).
Ma l'ultimo che mi è arrivato l'altro giorno è servito ad informarmi della consistenza delle deiezioni di mio figlio.
Ecco, mi tocca dare ragione a Berlusconi: è assolutamente necessario impedire le intercettazioni telefoniche
... sai che figura se qualcuno legge i miei SMS!!
lunedì 15 novembre 2010
Sala giochi alternativa
In casa abbiamo due bagni: quello piccolo con accesso dalla camera da letto matrimoniale (piccolo per modo di dire) che è quello che abbiamo usato praticamente sempre da quando esiste la casa, e quello "bello": grande, con i mobili fichissimi e la vasca da bagno olimpionica.
Fino a qualche tempo fa il bagno grande lo usavano soltanto gli ospiti.
E, nelle occasioni speciali, io e la bionda quando d'inverno volevamo farci una coccola e ci si faceva il bagno insieme. Con la schiuma, la musica di sottofondo, la luce spenta e le candele profumate.
Se quella vasca potesse parlare ...
Il tifone hobbit che si è abbattuto sulla nostra casa ha rivoluzionato anche questa cosa. Ora è diventato il "suo" bagno. C'è il suo fasciatoio, il bagnetto lo fa nel lavandino (ancora per poco: ancora qualche centimetro e non ci starà più) e ogni tanto il bagno nella vasca lo fa lui.
Ultimamente è anche diventato la sua sala giochi. Si nasconde nella doccia o dietro la porta e vuole che andiamo a cercarlo. Entra con la testa nella lavatrice (spenta!) e ci mette tutto quello che ha in mano (più di una volta ci abbiamo trovato orso). Ma il più bel posto del mondo per giocare è la vasca vuota, con le palline, gli animaletti, le paperelle e tutti gli altri giochini.
Povera vasca.
Dai sali da bagno alle palline.
Dalle candele profumate a leoni, giraffe e rinoceronti.
Da due innamorati a un bimbo scatenato che salta e scalcia.
Se quella vasca potesse parlare ...
Fino a qualche tempo fa il bagno grande lo usavano soltanto gli ospiti.
E, nelle occasioni speciali, io e la bionda quando d'inverno volevamo farci una coccola e ci si faceva il bagno insieme. Con la schiuma, la musica di sottofondo, la luce spenta e le candele profumate.
Se quella vasca potesse parlare ...
Il tifone hobbit che si è abbattuto sulla nostra casa ha rivoluzionato anche questa cosa. Ora è diventato il "suo" bagno. C'è il suo fasciatoio, il bagnetto lo fa nel lavandino (ancora per poco: ancora qualche centimetro e non ci starà più) e ogni tanto il bagno nella vasca lo fa lui.
Ultimamente è anche diventato la sua sala giochi. Si nasconde nella doccia o dietro la porta e vuole che andiamo a cercarlo. Entra con la testa nella lavatrice (spenta!) e ci mette tutto quello che ha in mano (più di una volta ci abbiamo trovato orso). Ma il più bel posto del mondo per giocare è la vasca vuota, con le palline, gli animaletti, le paperelle e tutti gli altri giochini.
Povera vasca.
Dai sali da bagno alle palline.
Dalle candele profumate a leoni, giraffe e rinoceronti.
Da due innamorati a un bimbo scatenato che salta e scalcia.
Se quella vasca potesse parlare ...
venerdì 12 novembre 2010
Facciamo la lotta
Ultimi aggiornamenti sui divertimenti hobbit.
Adesso mi accompagna con la manina in cameretta, vuole che mi sdraio supino e mi cavalca saltando come un matto sulla mia pancia. Ridendo.
Questo per lui è fare la lotta.
Naturalmente la colpa è mia che gli ho insegnato questo spassosissimo passatempo.
E' abbastanza impegnativo, ma nel dopopasto diventa impossibile.
Adesso mi accompagna con la manina in cameretta, vuole che mi sdraio supino e mi cavalca saltando come un matto sulla mia pancia. Ridendo.
Questo per lui è fare la lotta.
Naturalmente la colpa è mia che gli ho insegnato questo spassosissimo passatempo.
E' abbastanza impegnativo, ma nel dopopasto diventa impossibile.
giovedì 11 novembre 2010
Compassione
Viene da "cum-passio" = passione insieme (pathos = sentimento) e significa: patire insieme.
Ho scoperto il vero significato di questa parola in questi giorni in cui il bimbo è malato.
Il poveretto si è svegliato ieri pomeriggio dal sonnellino ed era calmo e tranquillo. Troppo. Si vedeva che non stava bene ed alle sette di sera aveva 39 e mezzo.
Niente pappa, solo tanta acqua e tachipirina, che lui odia.
Serata pesante passata tra pianti inconsolabili, lacrime e vomito.
Notte agitata con altro passaggio di tachipirina alle 3, pianti e nanna nel lettone tra mamma e papà.
Oggi, dopo una mattinata comunque a letto, sembra stia meglio e la febbre è troppo poca per l'antipiretico. A pranzo ha anche mangiato circa metà della sua pappa.
Non avendo altri sintomi, diamo la colpa ai soliti denti che stanno spuntando, e aspettiamo tempi migliori.
Ho scoperto che in questi momenti preferirei morire piuttosto che vederlo in questo stato, lui che normalmente ride, corre, balla.
Invece ieri sembrava uno straccetto buttato sul divano.
Ho scoperto il vero significato di questa parola in questi giorni in cui il bimbo è malato.
Il poveretto si è svegliato ieri pomeriggio dal sonnellino ed era calmo e tranquillo. Troppo. Si vedeva che non stava bene ed alle sette di sera aveva 39 e mezzo.
Niente pappa, solo tanta acqua e tachipirina, che lui odia.
Serata pesante passata tra pianti inconsolabili, lacrime e vomito.
Notte agitata con altro passaggio di tachipirina alle 3, pianti e nanna nel lettone tra mamma e papà.
Oggi, dopo una mattinata comunque a letto, sembra stia meglio e la febbre è troppo poca per l'antipiretico. A pranzo ha anche mangiato circa metà della sua pappa.
Non avendo altri sintomi, diamo la colpa ai soliti denti che stanno spuntando, e aspettiamo tempi migliori.
Ho scoperto che in questi momenti preferirei morire piuttosto che vederlo in questo stato, lui che normalmente ride, corre, balla.
Invece ieri sembrava uno straccetto buttato sul divano.
mercoledì 10 novembre 2010
DINK
Qualche tempo fa avevo scritto un post che si intitolava NIMBY.
C'è un altro acronimo che ho scoperto solo recentemente ma che mi ha fatto prima ridere, poi pensare.
DINK
Double Income No Kids. Doppio stipendio niente figli.
Wikipedia: individua un sempre più diffuso status di coppia (marito e moglie o partner), in cui la scelta di non avere figli risponde all’esigenza di concentrarsi totalmente su sé stessa, in una vera e propria simbiosi coniugale.
I dink rappresentano un nuovo ceto di riferimento sociale e consumistico, che vive l'assenza di prole come un vantaggio, piuttosto che come una mancanza o un fallimento.
Mi ha fatto ridere perché la capacità di sintesi e l'evocatività di certi acronimi è sempre divertente.
Poi mi ha fatto pensare: si stava meglio quando eravamo dei dink o adesso con il bimbo?
Domandina da niente.
La risposta stà nel titolo del blog.
Una di queste sere io e la biondina stavamo giocando con il bimbo e, come capita spesso, stavamo ridendo come dei matti.
Ad un certo punto mi è uscita un'esclamazione, subito condivisa dalla biondina.
Ma che due palle ci tiravamo quando eravamo solo noi due?
C'è un altro acronimo che ho scoperto solo recentemente ma che mi ha fatto prima ridere, poi pensare.
DINK
Double Income No Kids. Doppio stipendio niente figli.
Wikipedia: individua un sempre più diffuso status di coppia (marito e moglie o partner), in cui la scelta di non avere figli risponde all’esigenza di concentrarsi totalmente su sé stessa, in una vera e propria simbiosi coniugale.
I dink rappresentano un nuovo ceto di riferimento sociale e consumistico, che vive l'assenza di prole come un vantaggio, piuttosto che come una mancanza o un fallimento.
Mi ha fatto ridere perché la capacità di sintesi e l'evocatività di certi acronimi è sempre divertente.
Poi mi ha fatto pensare: si stava meglio quando eravamo dei dink o adesso con il bimbo?
Domandina da niente.
La risposta stà nel titolo del blog.
Una di queste sere io e la biondina stavamo giocando con il bimbo e, come capita spesso, stavamo ridendo come dei matti.
Ad un certo punto mi è uscita un'esclamazione, subito condivisa dalla biondina.
Ma che due palle ci tiravamo quando eravamo solo noi due?
lunedì 8 novembre 2010
Delikatessen hobbit
Aperitivo (e in qualsiasi momento della giornata):
Ora, non giudicateci come dei genitori senza sentimenti: tutto quello che ho riportato lo mangia solo in piccole dosi (salvo eccezioni come i wurlstel) mentre a pasto ha una dieta molto più equilibrata e completa.
Il fatto è che è uguale a suo padre: una buona forchetta con derive compulsive.
- Pringles: per ora solo gusto original light, per gusti più decisi tipo paprika è meglio aspettare (anzi, meglio evitare del tutto).
- Sfogliatine di mais: tipo crakers, ed in effetti sono molto più salutari delle patatine, e lui sembra apprezzare molto.
- Wurlstel mini: oramai sono una vera droga. Ha cominciato al lago, forse sotto l'influenza dei tedeschi, ed ora ne mangia circa 10 al giorno. Di solito li chiede lui appiccicandosi al frigorifero ed ululando.
- Sottilette: oltre che ad insaporire ed arricchire anche la sua pappa normale, ne mangia sempre qualcuna a morsi.
- Formaggio duro in generale: pecorino, grana, raspadura, emmental, ecc.
- Olive: verdi, nere, crude, cotte, l'importante che siano senza nocciolino.
- Cioccolato: in tutte le forme, ma principalmente barrette kinder.
- Albicocche disidratate: da mangiare quasi come se fosse una caramella.
- Wafer al cioccolato: una delle ultime scoperte.
- Acqua sgarzolina: è l'acqua frizzante dei grandi, da bere con il bicchiere di vetro o direttamente a canna dalla bottiglia grande.
- Baby drink: bottigliette da 250 ml con tappo apposta per bimbi ai gusti: the (pesca, limone e cola), camomilla e mandarancio, camomilla e fragola, camomilla e mela. Gusti improbabili e tutti dolcissimi, ma abbiamo bottiglie sparse per tutta casa.
- Bibite dei grandi: Pepsi senza caffeina, ginger, chinotto o Sprite zero, anche queste da bere a canna dalla bottiglia.
Ora, non giudicateci come dei genitori senza sentimenti: tutto quello che ho riportato lo mangia solo in piccole dosi (salvo eccezioni come i wurlstel) mentre a pasto ha una dieta molto più equilibrata e completa.
Il fatto è che è uguale a suo padre: una buona forchetta con derive compulsive.
Codice di Procedura Penale II
Negli ultimi due mesi ho incontrato:
- Polizia Locale
- Polizia Provinciale
- Polizia Mineraria
- Guardia di Finanza
- Polizia Forestale
- Carabinieri
- Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico)
- DIA (Direzione Investigativa Antimafia)
E anche oggi ho saltato il pranzo.
AAArrggggghhh !!!!...
- Polizia Locale
- Polizia Provinciale
- Polizia Mineraria
- Guardia di Finanza
- Polizia Forestale
- Carabinieri
- Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico)
- DIA (Direzione Investigativa Antimafia)
E anche oggi ho saltato il pranzo.
AAArrggggghhh !!!!...
venerdì 5 novembre 2010
Legàmi
Quest'estate, prima al mare e poi al lago, abbiamo comprato dalle bancarelle (o erano i marocchini? ... non ricordo più) dei braccialettini di cotone tutti colorati, quelli che dovrebbero "portare fortuna".
Come si vede ne abbiamo uno a testa io e la biondina, mentre il bimbo ne ha due.
A volte, senza apparente motivo, interrompe qualsiasi attività stia facendo e si alza la manica in modo da indicarli con il dito e esplodere in un oohhh di stupore e meraviglia misto a soddisfazione. Di seguito indica il braccio mio e della sua mamma con la stessa baldanza, felice che anche noi condividiamo con lui questo tesoro.
A volte cerca il braccialetto anche sui polsi dei nonni, o degli zii, ma non trovandoli non si stupisce, come ci si potrebbe aspettare, quasi che consideri questi come un simbolo distintivo della nostra famiglia, ed è normale che nessun'altro li abbia.
Poche certezze nella vita, ma il legame che ci unisce, simboleggiato dai braccialetti, è più forte di un filo di cotone.
PS: il mio braccio è quello peloso ;-)
mercoledì 3 novembre 2010
Preghiera
Mi vo' sü da la scala
per l'amur del Signur
quand l'è andai sul calvar
a purtaa l'umis al pecatur
mi vo' en lett
cun l'angiul perfett
du da pè e du da cò
e la Madona en mess c'la diss
dorm o bimbo e riposa
e non pensa a nisuna cosa
fa che la not el dì
sia seper in cumpagnia cun ti
Acqua Santa che te bagna
Spiritu Santo che te cumpagna
bruta bestia va' via da chi
Gesù Bambin ve' via cun mi
Traduzione:
Io salgo la scala (vado a letto)
per l'amore del Signore,
quando andò sul calvario
per portare la remissione (dei peccati) al peccatore.
Vado a letto con l'angelo perfetto
due in testa al letto e due in fondo
e la Madonna in mezzo che dice
dormi o bimbo (o altro nome) e riposa
e non pensare a niente
fa che sia di giorno che di notte
sia sempre in tua compagnia.
Acqua Santa che ti bagna,
Spirito Santo che ti accompagna,
Diavolo vai via di qui
Gesù Bambino vieni con me.
Avevo circa cinque anni quando recitavo insieme a mio padre questa preghiera mentre, la sera, mi accompagnava a letto portandomi sulle spalle.
Ora abito in una casa di un solo piano e non ho la scala per andare in camera da letto, ma recito questa preghiera per il mio bimbo mentre siamo nel lettone prima che si addormenti.
Non sono molto religioso (è un eufemismo) ma questa è più di una comune preghiera. E' trasmettere al bimbo cultura e radici di suo padre, del padre di suo padre, del nonno di suo padre e indietro con i secoli.
C'è la religione, ma anche la cultura contadina semplice e ingenua.
Spero che tra molti anni il bimbo rievochi questi momenti e li ricordi con affetto.
E trasmetta questa semplice poesia a suo figlio.
Come un regalo prezioso.
PS: Chiedo scusa per la grammatica, sicuramente errata, ma come tutte le cose antiche anche questa è destinata alla sola tradizione orale. E già il fatto che ora io l'abbia scritta le toglie un briciolo di poesia.
per l'amur del Signur
quand l'è andai sul calvar
a purtaa l'umis al pecatur
mi vo' en lett
cun l'angiul perfett
du da pè e du da cò
e la Madona en mess c'la diss
dorm o bimbo e riposa
e non pensa a nisuna cosa
fa che la not el dì
sia seper in cumpagnia cun ti
Acqua Santa che te bagna
Spiritu Santo che te cumpagna
bruta bestia va' via da chi
Gesù Bambin ve' via cun mi
Traduzione:
Io salgo la scala (vado a letto)
per l'amore del Signore,
quando andò sul calvario
per portare la remissione (dei peccati) al peccatore.
Vado a letto con l'angelo perfetto
due in testa al letto e due in fondo
e la Madonna in mezzo che dice
dormi o bimbo (o altro nome) e riposa
e non pensare a niente
fa che sia di giorno che di notte
sia sempre in tua compagnia.
Acqua Santa che ti bagna,
Spirito Santo che ti accompagna,
Diavolo vai via di qui
Gesù Bambino vieni con me.
Avevo circa cinque anni quando recitavo insieme a mio padre questa preghiera mentre, la sera, mi accompagnava a letto portandomi sulle spalle.
Ora abito in una casa di un solo piano e non ho la scala per andare in camera da letto, ma recito questa preghiera per il mio bimbo mentre siamo nel lettone prima che si addormenti.
Non sono molto religioso (è un eufemismo) ma questa è più di una comune preghiera. E' trasmettere al bimbo cultura e radici di suo padre, del padre di suo padre, del nonno di suo padre e indietro con i secoli.
C'è la religione, ma anche la cultura contadina semplice e ingenua.
Spero che tra molti anni il bimbo rievochi questi momenti e li ricordi con affetto.
E trasmetta questa semplice poesia a suo figlio.
Come un regalo prezioso.
PS: Chiedo scusa per la grammatica, sicuramente errata, ma come tutte le cose antiche anche questa è destinata alla sola tradizione orale. E già il fatto che ora io l'abbia scritta le toglie un briciolo di poesia.
martedì 2 novembre 2010
Kimi
Due giorni fa con la famiglia, siamo andati a trovare una coppia di amici (che ora, con due figliole, sono diventati una famiglia di amici) che vediamo raramente perchè abitano a 150 km.
Ci siamo divertiti, abbiamo riso e scherzato, abbiamo ricordato quando eravamo giovani e ci siamo conosciuti, mentre il bimbo veniva spupazzato dalle due sorelline.
Il papà di famiglia, grande appassionato di Formula 1, dopo aver squadrato bene il bimbo, dice che ha trovato una somiglianza: è uguale (soprattutto gli occhi) a Kimi Raikkonen.
Io ho sempre associato il bimbo, visti i suoi colori di capelli e occhi, a un austriaco o, al limite, ad un californiano.
Al figlio finlandese non avevo mai pensato.
sabato 30 ottobre 2010
Voglia di gridare
Anch'io mi allineo all'andazzo generale e parlo di Avetrana.
Non posso esimermi. Un pensiero lo devo esprimere.
C'è un aspetto di questa vicenda che voglio analizzare.
Il solo fatto di scrivere Avetrana all'interno del post mi farà schizzare in alto i contatti al blog e i link su google, ma questo ragionamento è esattamente quello che stanno facendo i mezzi di informazione generalisti in Italia.
Sfruttare il lato morboso dell'animo umano per tenere incollato il pubblico alla tv.
Continuare a parlarne, anche quando non c'è niente da dire e si è già detto tutto.
Ma questo continuare a parlarne ha anche una conseguenza che mi fa paura.
Su iternet si è levato un coro di indignazione verso l'assassino che travalica il comprensibile sgomento, e sfocia nella ricerca della vendetta.
Non cercate di farla passare per giustizia ... la giustizia implica equilibrio, e io in certi gruppi di facebook di equilibrio non ne vedo:
Datelo alla folla ...
No alla pena di morte! Si alla tortura a vita!
Quello che merita è una pallottola.
E così via ...
Posso essere anch'io indignato per quello che è successo, ma invocare la vendetta è la risposta sbagliata.
Urlare la violenza è ancora più sbagliato.
Leggete attentamente cosa scrive e canta chi è più bravo di me con le parole.
Daniele Silvestri. Voglia di gridare.
Ti è mai venuto in mente che a forza di gridare
la rabbia della gente non fa che aumentare
la forza certamente deriva dall'unione
ma il rischio è che la forza soverchi la ragione
Immagina uno slogan detto da una voce sola
è debole, ridicolo, è un uccello che non vola
ma lascia che si uniscano le voci di una folla
e allora avrai l'effetto di un aereo che decolla
La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente
Non mi devi giudicare male
anch'io ho tanta voglia di gridare
ma è del tuo coro che ho paura
perché lo slogan è fascista di natura
Quando applaudi in un teatro, quando preghi in una chiesa
quando canti in uno stadio oppure in una discoteca
Sei tu quello che canta, è il tuo fiato che esce
ma il suono intorno è immenso e cresce, cresce
Il numero è importante, dà peso alle parole
per questo tu ogni volta prima pensale da sole
e se ci trovi il minimo indizio di violenza
ricorda che si eleverà all'ennesima potenza
La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente
Non mi devi giudicare male
anch'io ho tanta voglia di gridare
ma è del tuo coro che ho paura
perché lo slogan è fascista di natura
Non posso esimermi. Un pensiero lo devo esprimere.
C'è un aspetto di questa vicenda che voglio analizzare.
Il solo fatto di scrivere Avetrana all'interno del post mi farà schizzare in alto i contatti al blog e i link su google, ma questo ragionamento è esattamente quello che stanno facendo i mezzi di informazione generalisti in Italia.
Sfruttare il lato morboso dell'animo umano per tenere incollato il pubblico alla tv.
Continuare a parlarne, anche quando non c'è niente da dire e si è già detto tutto.
Ma questo continuare a parlarne ha anche una conseguenza che mi fa paura.
Su iternet si è levato un coro di indignazione verso l'assassino che travalica il comprensibile sgomento, e sfocia nella ricerca della vendetta.
Non cercate di farla passare per giustizia ... la giustizia implica equilibrio, e io in certi gruppi di facebook di equilibrio non ne vedo:
Datelo alla folla ...
No alla pena di morte! Si alla tortura a vita!
Quello che merita è una pallottola.
E così via ...
Posso essere anch'io indignato per quello che è successo, ma invocare la vendetta è la risposta sbagliata.
Urlare la violenza è ancora più sbagliato.
Leggete attentamente cosa scrive e canta chi è più bravo di me con le parole.
Daniele Silvestri. Voglia di gridare.
Ti è mai venuto in mente che a forza di gridare
la rabbia della gente non fa che aumentare
la forza certamente deriva dall'unione
ma il rischio è che la forza soverchi la ragione
Immagina uno slogan detto da una voce sola
è debole, ridicolo, è un uccello che non vola
ma lascia che si uniscano le voci di una folla
e allora avrai l'effetto di un aereo che decolla
La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente
Non mi devi giudicare male
anch'io ho tanta voglia di gridare
ma è del tuo coro che ho paura
perché lo slogan è fascista di natura
Quando applaudi in un teatro, quando preghi in una chiesa
quando canti in uno stadio oppure in una discoteca
Sei tu quello che canta, è il tuo fiato che esce
ma il suono intorno è immenso e cresce, cresce
Il numero è importante, dà peso alle parole
per questo tu ogni volta prima pensale da sole
e se ci trovi il minimo indizio di violenza
ricorda che si eleverà all'ennesima potenza
La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente
Non mi devi giudicare male
anch'io ho tanta voglia di gridare
ma è del tuo coro che ho paura
perché lo slogan è fascista di natura
giovedì 28 ottobre 2010
Karate
Finora non ne avevo ancora parlato, ma c'è un altro sport che costa fatica, impegno e soldi alla famiglia.
Il karate. Stile shito ryu.
Ne parlo in terza persona perchè il karateca non sono io, ma la biondina. Per la precisione cintura nera secondo dan.
Frequenta il tatami da circa vent'anni (20 ANNI ??!?!?!!?) con alcuni picchi di eccellenza quando era ancora single e una carriera alle spalle di istruttrice per i ragazzini cintura bianca.
Ha fatto delle gare a livello interregionale di kata (gare di stile, mai di combattimento), e ha anche fatto dei corsi organizzati dalla Regione per l'insegnamento della disciplina sportiva in generale.
Ora, causa l'interesse sempre maggiore per altri sport (lei è una polisportiva, ma non nel senso di associazione) e la giovinezza che se ne va e non ritorna più (tradotto: bimbo), va' solo una volta a settimana all'allenamento e non insegna più.
Ha iniziato con curiosità e gli è subito piaciuto. Penso che sia una via di mezzo tra uno sport di squadra e uno individuale, con i vantaggi dei due e pochi svantaggi. Inoltre insegna anche una disciplina utile alla vita.
Il problema è quando voleva allenarsi e io dovevo incassare i mawashi-geri.
Questo quando ero grasso e flaccido. Ora ho muscoli d'acciaio e a picchiarmi si fa male lei.
Okkei, ritenetevi avvisati.
Non fatela incazzare.
martedì 26 ottobre 2010
Pazienza ... ma tanta
Poverino, è stanco ...
Tesoro, chissà che fastidio in bocca ...
Guardalo, è smorto e con le occhiaie ...
Ma questo bambino sta dimagrendo a vista d'occhio ...
Sei sicuro che sono solo i denti ... non è che è ammalato ?
Ansia. Ansia. Ansia.
E incazzatura.
Ieri sera stavamo cominciando a cantar vittoria perché aveva mangiato con gusto.
Invece a pranzo non ha voluto la sua pappa con l'omogeneizzato di carne, non ha voluto il filetto di pesce che ieri sera ha divorato, non ha voluto niente.
E piangeva.
Di più ... urlava e si dibatteva come un vitello al mattatoio.
Tanto che quando si è calmato un attimo si è addormentato secco sul seggiolone, come neanche i bambini piccoli.
Ci sono alcuni momenti in cui non lo si sopporta più.
Come mi manca il mio bel bimbo sereno.
Che però è sempre lì ... vero che si è soltanto nascosto e torna presto ????
Tesoro, chissà che fastidio in bocca ...
Guardalo, è smorto e con le occhiaie ...
Ma questo bambino sta dimagrendo a vista d'occhio ...
Sei sicuro che sono solo i denti ... non è che è ammalato ?
Ansia. Ansia. Ansia.
E incazzatura.
Ieri sera stavamo cominciando a cantar vittoria perché aveva mangiato con gusto.
Invece a pranzo non ha voluto la sua pappa con l'omogeneizzato di carne, non ha voluto il filetto di pesce che ieri sera ha divorato, non ha voluto niente.
E piangeva.
Di più ... urlava e si dibatteva come un vitello al mattatoio.
Tanto che quando si è calmato un attimo si è addormentato secco sul seggiolone, come neanche i bambini piccoli.
Ci sono alcuni momenti in cui non lo si sopporta più.
Come mi manca il mio bel bimbo sereno.
Che però è sempre lì ... vero che si è soltanto nascosto e torna presto ????
lunedì 25 ottobre 2010
Denti
Noioso.
Scontroso.
Antipatico.
Inappetente.
E pure un po stronzo.
Se ad un bimbo normalmente simpatico e bravo spuntano contemporaneamente due dentoni, allora il suddetto angioletto si trasforma in un ottimo motivo per desiderare di essere single.
Ma poi passa.
Scontroso.
Antipatico.
Inappetente.
E pure un po stronzo.
Se ad un bimbo normalmente simpatico e bravo spuntano contemporaneamente due dentoni, allora il suddetto angioletto si trasforma in un ottimo motivo per desiderare di essere single.
Ma poi passa.
venerdì 22 ottobre 2010
NIMBY
Gli ammerigani, per dare dignità di fenomeno ad un atteggiamento, gli affibbiano un acronimo.
Not In My Back Yard.
Letteralmente: non nel mio cortile.
Figurativamente: ok, è vero, è una cosa utile, forse anche indispensabile, facciamola. Ma lontano da qui che a me dà noia.
E' un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite, come ad esempio grandi vie di comunicazione, cave, sviluppi insediativi o industriali, termovalorizzatori, discariche, depositi di sostanze pericolose, centrali elettriche e simili.
L'atteggiamento consiste nel riconoscere come necessari, o comunque possibili, gli oggetti del contendere ma, contemporaneamente, nel non volerli nel proprio territorio a causa delle eventuali controindicazioni sull'ambiente locale.
Lasciando perdere wikipedia, qualsiasi telegiornale ha una notizia di cronaca locale, politica interna, politica internazionale, o a volte addirittura cronaca nera, che parla di battaglie della popolazione contro qualcosa.
C'è stata la TAV e i centri di smaltimento e stoccaggio scorie radioattive.
Ora ci sono la Tangenziale Esterna Est Milano e le centrali nucleari.
E naturalmente le cave. Anche se dalle nostre parti, visto che il rischio di dissesto idrogeologico è vicino allo zero, le motivazioni del no in questo caso sono puramente di carattere ecologista.
Oggi al telegiornale c'è la discarica di Terzigno per i rifiuti di Napoli.
Politica.
Camorra.
Interessi economici.
E la salute pubblica imbracciata come un'arma.
Io non riesco a prendere posizione.
Ho sempre pensato: non è possibile trovare una soluzione che non scontenti nessuno; è necessario che qualcuno perda in questa battaglia.
Se tutti dicono di no e se io che devo decidere dove dò ragione a tutti, questa cosa non si farà mai. E allora saranno tutti scontenti.
Di una cosa però sono sicuro.
Se a scegliere dove come e quando sono solo i politici, allora la scelta sarà sbagliata.
A scegliere dovrebbero essere i tecnici.
Ingegneri, geologi, naturalisti, biologi.
Perchè a mediare le ragioni della scienza con quelle della politica, la decisione bastarda che ne scaturirà sarà sempre figlia di nessuno.
Not In My Back Yard.
Letteralmente: non nel mio cortile.
Figurativamente: ok, è vero, è una cosa utile, forse anche indispensabile, facciamola. Ma lontano da qui che a me dà noia.
E' un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite, come ad esempio grandi vie di comunicazione, cave, sviluppi insediativi o industriali, termovalorizzatori, discariche, depositi di sostanze pericolose, centrali elettriche e simili.
L'atteggiamento consiste nel riconoscere come necessari, o comunque possibili, gli oggetti del contendere ma, contemporaneamente, nel non volerli nel proprio territorio a causa delle eventuali controindicazioni sull'ambiente locale.
Lasciando perdere wikipedia, qualsiasi telegiornale ha una notizia di cronaca locale, politica interna, politica internazionale, o a volte addirittura cronaca nera, che parla di battaglie della popolazione contro qualcosa.
C'è stata la TAV e i centri di smaltimento e stoccaggio scorie radioattive.
Ora ci sono la Tangenziale Esterna Est Milano e le centrali nucleari.
E naturalmente le cave. Anche se dalle nostre parti, visto che il rischio di dissesto idrogeologico è vicino allo zero, le motivazioni del no in questo caso sono puramente di carattere ecologista.
Oggi al telegiornale c'è la discarica di Terzigno per i rifiuti di Napoli.
Politica.
Camorra.
Interessi economici.
E la salute pubblica imbracciata come un'arma.
Io non riesco a prendere posizione.
Ho sempre pensato: non è possibile trovare una soluzione che non scontenti nessuno; è necessario che qualcuno perda in questa battaglia.
Se tutti dicono di no e se io che devo decidere dove dò ragione a tutti, questa cosa non si farà mai. E allora saranno tutti scontenti.
Di una cosa però sono sicuro.
Se a scegliere dove come e quando sono solo i politici, allora la scelta sarà sbagliata.
A scegliere dovrebbero essere i tecnici.
Ingegneri, geologi, naturalisti, biologi.
Perchè a mediare le ragioni della scienza con quelle della politica, la decisione bastarda che ne scaturirà sarà sempre figlia di nessuno.
mercoledì 20 ottobre 2010
Alieno
Ero convinto che ci stesse studiando.
Che stesse prendendo tempo per non fare il passo più lungo della gamba.
Che prima di spiaccicare la sua prima parola che non sia solo mamma o papà (appellativi attribuiti peraltro o ad oggetti inanimati, o al primo cane che passa), volesse essere sicuro di parlare corretamente e di dire qualcosa di epocale.
Poi ieri sera l'illuminazione.
Il bimbo parla perfettamente!!
La colpa è solo mia che non conosco il klingon!
Che stesse prendendo tempo per non fare il passo più lungo della gamba.
Che prima di spiaccicare la sua prima parola che non sia solo mamma o papà (appellativi attribuiti peraltro o ad oggetti inanimati, o al primo cane che passa), volesse essere sicuro di parlare corretamente e di dire qualcosa di epocale.
Poi ieri sera l'illuminazione.
Il bimbo parla perfettamente!!
La colpa è solo mia che non conosco il klingon!
martedì 19 ottobre 2010
Lunatico
La sera, quando il bimbo esce di casa, la prima cosa che fa è scrutare il cielo per vedere se ci sono, nell'ordine, la luna, le stelle o un aereo di passaggio.
Sorvoliamo sul discorso degli oggetti volanti, perchè probabilmente questa passione deriva dalla frequentazione costante delle giostrine, soprattutto elicotteri o aeroplanini.
Quando vede la luna e le stelle è tutto contento e me le indica sorridendo, mentre se invece ci sono le nuvole è visibilmente contrariato.
Bene, da grande farà l'astrofisico.
O il poeta.
domenica 17 ottobre 2010
Corso di nuoto
E' già il terzo anno di fila che ai primi di ottobre, in concomitanza con la brutta stagione, inizia la stagione di nuoto.
Prima in inverno mi chiudevo in palestra a fare pesi ed addominali, ma i risultati non sono mai stati troppo eclatanti, e poi con i miei malanni cronici alla schiena mi è stato straconsigliato il nuoto.
Il primo anno poi è stato bellissimo, perché andavo al corso di nuoto insieme alla biondina con il pancione che lievitava a vista d'occhio (è stato per tre - quattro mesi, poi per lei è diventato troppo pesante e ha fatto due mesi di nuoto per gestanti).
Il corso è lunedì e giovedì dalle 19.30 alle 20.30, e si fa mezzora a terra con riscaldamento, ginnastica e stretching e mezzora in vasca da 25 metri a nuotare.
In acqua si è divisi in corsie a seconda del grado di preparazione e io, dopo aver impiegato il primo anno per passare dalla prima corsia (quella per chi sta imparando a nuotare) alla quarta (quella degli squali), attualmente condivido stabilmente l'ultima corsia con altri tre compari.
Il gruppo è un'allegra congrega di cazzoni, alcuni anche di una certa età, per cui ci si diverte, si scherza ed almeno una volta l'anno si esce a cena a ridere e mangiare. Memorabile è stata quella volta in cui due si sono presentati alla ginnastica con il costume intero da donna (e ci hanno pure nuotato!!).
Sarà ben difficile che torni in palestra ora che ho scoperto la piscina.
Inoltre abbiamo gettato le basi ... il futuro è il triathlon!!
sabato 16 ottobre 2010
Il Grande Fardello
Su Radio DeeJay (la frequenza che ascolto praticamente sempre) dalle 12 alle 13 c'è Collezione Privata con Vic.
Format semplice ma geniale: si invita una persona conosciuta e la si intervista attraverso una play-list di 7 canzoni da lui scelte e si chiacchiera di musica, di vita e di quant'altro.
Spesso è molto interessante e divertente, un po' perché il Veec è proprio bravo, e un po' perché le persone che intervengono sono quasi sempre portatori sani di idee.
Qualche giorno fa c'era Mauro Marin, vincitore del Grade Fratello 10.
Di solito, quando sento odore di vaccata giro canale, perché non mi piace, anzi mi fa sentire leggermente a disagio, sentire parlare di nulla, anche e soprattutto in televisione.
Ad esempio, generalmente non mi piace C'è posta per te, non mi piace Verissimo, non mi piacciono le carrambate. Anzi, mi irritano. Chiedete alla biondina.
Stavolta mi sono detto: no, voglio ascoltare, perché altre volte mi sono dovuto ricredere su dei personaggi che credevo stupidi o comunque non interessanti e invece, trasportati in un contesto diverso e comunque stimolante come potrebbe essere la radio, si sono dimostrati invece simpatici ed intelligenti (cito Taricone, tanto per restare nel GF o, nella musica, Fabri Fibra).
Bè, stavolta è la prima impressione quella che conta!
Quest'uomo è il concentrato di quanto di più insulso e banale può presentarci la società italiana oggi.
Si vanta dei suoi tanti contatti su faccialibro (secondo lui misura del suo successo), parla solo ed esclusivamente della sua esperienza in TV, il massimo del divertimento di quest'estate per lui erano le serate in discoteca dove firmava autografi e faceva stage diving.
Nel parlare usa un entusiasmo senza misura, becero e fastidioso. Forse lui è così di natura, ma in altri questa carica indisponente l'avrei associata ad uno stato alterato figlio dell'abuso di cocaina.
Vogliamo parlare della musica?
I want it all - Queen (un classico dei truzzi: o quello o qualsiasi canzone di Vasco degli anni '80)
Never say goodbye - Bon Jovi (il lentone immancabile che non capa un cazzo)
Io vagabondo - Nomadi (aargg...)
21 Guns - Green Day (non la loro migliore, ma almeno la sufficienza)
My father's eye - Eric Clapton (che sarebbe anche una bella canzone, ma è stata rovinata dallo spiegone sull'affetto per suo padre che è orgoglioso di lui, che lo ha sempre appoggiato, bla bla ...)
Aereoplano - Caterina & 883 (oddio...)
Din Don Dan - Mauro Marin (una chicca: pure ai cani fanno fare il tormentone dance dell'estate)
Bene, direi che c'è tutto per confermare quanto pensavo della televisione moderna.
Tranne alcuni fortunati casi, il popolo del grande fratello, dell'isola, di Veline-Velone (quello poi ...) e in parte anche il mondo dei telent-show è un mondo di persone vuote e inutili.
Il mio obbiettivo per i prossimi anni è far capire questa cosa anche al bimbo. Oddio ... c'è tempo, eh ... magari non comincio domani.
PS: non è che non lavoro e ascolto la radio tutto il giorno, solo che ero a Milano e tornando ho trovato traffico ...
Format semplice ma geniale: si invita una persona conosciuta e la si intervista attraverso una play-list di 7 canzoni da lui scelte e si chiacchiera di musica, di vita e di quant'altro.
Spesso è molto interessante e divertente, un po' perché il Veec è proprio bravo, e un po' perché le persone che intervengono sono quasi sempre portatori sani di idee.
Qualche giorno fa c'era Mauro Marin, vincitore del Grade Fratello 10.
Di solito, quando sento odore di vaccata giro canale, perché non mi piace, anzi mi fa sentire leggermente a disagio, sentire parlare di nulla, anche e soprattutto in televisione.
Ad esempio, generalmente non mi piace C'è posta per te, non mi piace Verissimo, non mi piacciono le carrambate. Anzi, mi irritano. Chiedete alla biondina.
Stavolta mi sono detto: no, voglio ascoltare, perché altre volte mi sono dovuto ricredere su dei personaggi che credevo stupidi o comunque non interessanti e invece, trasportati in un contesto diverso e comunque stimolante come potrebbe essere la radio, si sono dimostrati invece simpatici ed intelligenti (cito Taricone, tanto per restare nel GF o, nella musica, Fabri Fibra).
Bè, stavolta è la prima impressione quella che conta!
Quest'uomo è il concentrato di quanto di più insulso e banale può presentarci la società italiana oggi.
Si vanta dei suoi tanti contatti su faccialibro (secondo lui misura del suo successo), parla solo ed esclusivamente della sua esperienza in TV, il massimo del divertimento di quest'estate per lui erano le serate in discoteca dove firmava autografi e faceva stage diving.
Nel parlare usa un entusiasmo senza misura, becero e fastidioso. Forse lui è così di natura, ma in altri questa carica indisponente l'avrei associata ad uno stato alterato figlio dell'abuso di cocaina.
Vogliamo parlare della musica?
I want it all - Queen (un classico dei truzzi: o quello o qualsiasi canzone di Vasco degli anni '80)
Never say goodbye - Bon Jovi (il lentone immancabile che non capa un cazzo)
Io vagabondo - Nomadi (aargg...)
21 Guns - Green Day (non la loro migliore, ma almeno la sufficienza)
My father's eye - Eric Clapton (che sarebbe anche una bella canzone, ma è stata rovinata dallo spiegone sull'affetto per suo padre che è orgoglioso di lui, che lo ha sempre appoggiato, bla bla ...)
Aereoplano - Caterina & 883 (oddio...)
Din Don Dan - Mauro Marin (una chicca: pure ai cani fanno fare il tormentone dance dell'estate)
Bene, direi che c'è tutto per confermare quanto pensavo della televisione moderna.
Tranne alcuni fortunati casi, il popolo del grande fratello, dell'isola, di Veline-Velone (quello poi ...) e in parte anche il mondo dei telent-show è un mondo di persone vuote e inutili.
Il mio obbiettivo per i prossimi anni è far capire questa cosa anche al bimbo. Oddio ... c'è tempo, eh ... magari non comincio domani.
PS: non è che non lavoro e ascolto la radio tutto il giorno, solo che ero a Milano e tornando ho trovato traffico ...
giovedì 14 ottobre 2010
martedì 12 ottobre 2010
Feticista
Ve le ricordate le ciabatine hobbit?
Ora le usiamo per andare in piscina il lunedì mattina.
E ne è innamorato, anche se cominciano ad andargli un po' strette.
Speriamo di ritrovarle la misura più grande.
lunedì 11 ottobre 2010
Mezza maratona Pavia 10/10/2010
Terza volta in assoluto che corro 21km e 97m. Entusiasmo a pacchi.
Partiamo dalla fine e diciamo che ho migliorato il mio personale di un minuto e mezzo per scendere sotto 1h e 40min (anche solo per una manciata di secondi); passo medio 4' 42" al km. Tempo certificato dal chip e dal mio nuovo fiammante Garmin Forerunner 205; così ora corro anch'io con il GPS.
Anche la biondina ha migliorato il suo personale di circa un minuto, ed anche lei ha infranto il muro psicologico delle due ore.
Questi miglioramenti sono stati raggiunti anche se il percorso non fosse dei più adatti, infatti ci sono stati una serie di saliscendi non impegnativi dal punto di vista altimetrico ma comunque debilitanti (come quello al 18°km) e il fondo in alcuni punti era spaccapiedi (oltre al classico pavè e al bolognino alla fine c'erano delle viuzze con l'acciottolato).
Pavia la conosco benino per averci frequentato l'università (anche se la mia facoltà era in periferia e l'unica cosa che conosco bene della città è la stazione) ed è stupenda per una corsa simile, sia nella parte fuori del centro abitato, come l'argine del Ticino, sia nella parte più centrale, con viette adorabili.
Ora sono ad un bivio: continuo così con il mio allenamento e le mie mezze ogni tanto o tento il grande salto e comincio ad allenarmi seriamente per una maratona intera? Oggi, con i muscoli doloranti, il pensiero dei lunghi da 36 km che dovrei fare la domenica mattina mi uccide. Nonostante l'entusiasmo del momento, la mia anima pigra sta' prendendo il sopravvento.
Nota di colore: il tracciato passava spesso sulle alzaie del naviglio e mentre ero da una parte ho visto dall'altra la biondina. La indico al Max (che ha corso tutto il tempo con me, ma l'ho fregato allo sprint per 10 secondi) e lui: però che vista!! e io: ma in questo caso non ho usato gli occhi ... ma il cuore.
(... che tenero ...)
sabato 9 ottobre 2010
I ragazzi della III C(amerata)
Rubo da un blog che leggo ogni tanto:
Si chiama “Allenati per la vita”, e non si capisce se il verbo sia un imperativo o un participio. È il nome di un programma rivolto agli studenti delle scuole superiori italiane e promosso grazie a un protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Difesa: anzi, per dirla come recitano i powerpoint che girano per le scuole italiane, “è supportata dalla sinergia che viene sempre di più sospinta dal Ministro Gelmini e dal Ministro La Russa”. Parliamo di un corso – facoltativo e valido come credito formativo, quindi utile a migliorare il punteggio della maturità – che propone agli studenti alcune attività “come stimolo per toccare con mano i valori della lealtà, dello spirito di corpo e di squadra, oltre ad acquisire senso di responsabilità e rispetto delle regole e dei principali valori della vita”. Scrive Famiglia Cristiana nell’articolo che racconta il progetto:
Dopo le lezioni teoriche “che possono essere inserite nell’attività scolastica di “Diritto e Costituzione” seguiranno corsi di primo soccorso, arrampicata, nuoto e salvataggio e “orienteering”, vale a dire sopravvivenza e senso di orientamento. Non solo, ma agli studenti si insegnerà a tirare con l’arco e a sparare con la pistola (ad aria compressa). E in più “percorsi ginnico-militari”.
Praticamente i regazzi delle superiori verranno, cito testualmente, divisi in pattuglie (!) e, armati di fucili ad aria compressa (fucili?!), impareranno a sparare (a sparare????????!!!!!!), a sopravvivere in ambienti ostili (ostili a chi????!!!!!!!), a conoscere la cultura e le basi della tecnica militare (militare????!!!!).
Io sono stato a mio tempo obiettore di coscenza e quando vedo una persona con una pistola alla cintura, o peggio con una mitraglietta in braccio, al più innocuo dei posti di blocco della stradale ho una leggera sensazione di fastidio e inquietudine.
Forse l'idea era anche buona in principio, ma se proprio si volesse fase dei corsi che aiutino i ragazzi a crescere, proponiamo si i corsi di "Diritto e Costituzione", sviluppiamo le lezioni di educazione civile, ok al primo soccorso ed all'attività fisica come il nuoto, ma alla fine, invece di portarli al poligono, proponiamogli di fare volontariato in una casa di riposo, in un centro psichiatrico, o anche in un canile.
Vabbè ... ridiamoci sopra
Varato il nuovo protocollo scolastico Gelmini-La Russa, ispirato all’addestramento militare. Una novità che tornerà molto utile per la conquista dell’Abissinia.
Nelle scuole presto prenderà il via un corso paramilitare. Potranno parteciparvi tutti gli studenti che non siano stati gettati dalla rupe da piccoli.
I nuovi corsi risolveranno il problema del bullismo. Trasformandolo in nonnismo
PS: il titolo del post l'ha capito solo chi ha più di trent'anni e un'animo pop.
giovedì 7 ottobre 2010
Al parchetto
Quanto ci si diverte al parchetto!!
I giochi più apprezzati sono stati all'inizio l'altalena dei piccoli (quella che si vede in foto con l'imbragatura), poi i cavalcabili con la molla, ed ultimamente lo scivolo.
Solo che lo scivolo è piuttosto impegnativo per me che accompagno il bimbo, infatti bisogna sollevarlo e metterlo seduto in cima e, stando attenti che non si lanci, accompagnarlo a terra. Da ripetere fino allo sfinimento. Il mio.
Sono andato in definitiva poche volte (ha più esperienza la biondina in questo campo), ma le volte che ci sono stato ho incontrato naturalmente altri bambini accompagnati, sia più grandi e (anche se raramente) più piccoli.
Mi chiedo: ma è possibile che mentre gli altri bambini restavano per tutto il tempo buoni buoni nel passeggino mentre la mamma leggeva un libro sulla panchina, sull'altalena mentre il papà chiacchierava con altri papà, sulla giostrina mentre la mamma chicchierava al telefono di quello che gli era successo la sera precedente, io dovevo continuamente correre, inseguire, gridare e stancarmi?
Confermo, ha la vitalità e la pazienza di sua madre!!!
'cci sua!!
martedì 5 ottobre 2010
Peter Pan e la sua crisi di mezza età
Non ho mai sofferto, almeno non consciamente, della sindrome di Peter Pan.
Tradotto: non sono mai scappato dalla realtà degli adulti e dalle sue regole comportamentali, ma l'ho sempre affrontata con serietà (a pensarci bene forse non era serietà ma arroganza).
Non ho paura di crescere perché non mi spaventa.
Perché so di aver raggiunto un equilibrio emotivo che mi permette di affrontare i problemi grossi e quelli piccoli senza farmi prendere dal panico (attenzione: non ho detto di saper risolvere ogni problema, ma semplicemente non fuggo).
Ma ora sono ad un punto di svolta.
Infatti, se fino a poco fa ero punto di riferimento per me stesso e solo parzialmente per la biondina, ora ho un età per cui quelli a cui prima mi appoggiavo cominciano ad aver bisogno di me, mentre esiste qualcuno che dipende totalmente da me.
Ora sono io l'adulto a cui chedere aiuto, consiglio e supporto.
Siamo nel mezzo del cammin di nostra vita o, come diceva l'altro sommo vate, siamo come il sole a mezzogiorno, senza più nessuna ombra intorno, baby.
Oddio che confusione ...
... d'altronde cosa ci si può aspettare da uno che oggi compie 36 anni?
Tradotto: non sono mai scappato dalla realtà degli adulti e dalle sue regole comportamentali, ma l'ho sempre affrontata con serietà (a pensarci bene forse non era serietà ma arroganza).
Non ho paura di crescere perché non mi spaventa.
Perché so di aver raggiunto un equilibrio emotivo che mi permette di affrontare i problemi grossi e quelli piccoli senza farmi prendere dal panico (attenzione: non ho detto di saper risolvere ogni problema, ma semplicemente non fuggo).
Ma ora sono ad un punto di svolta.
Infatti, se fino a poco fa ero punto di riferimento per me stesso e solo parzialmente per la biondina, ora ho un età per cui quelli a cui prima mi appoggiavo cominciano ad aver bisogno di me, mentre esiste qualcuno che dipende totalmente da me.
Ora sono io l'adulto a cui chedere aiuto, consiglio e supporto.
Siamo nel mezzo del cammin di nostra vita o, come diceva l'altro sommo vate, siamo come il sole a mezzogiorno, senza più nessuna ombra intorno, baby.
Oddio che confusione ...
... d'altronde cosa ci si può aspettare da uno che oggi compie 36 anni?
lunedì 4 ottobre 2010
In piscina col papi
Un tempo la biondina chiamava il bimbo il mio ranino. Succedeva quando era piccolo piccolo e aveva le gambe sottili e sempre piegate, sembrava una rana a pancia in su'.
Poi è cresciuto ('nzomma) e adesso ha due belle gambotte dritte e cicciottose.
Non si può più chiamarlo ranino.
Stamattina il bimbo ha cominciato il suo corso di acquaticità: tre quarti d'ora nella piscina dei piccoli (profondità circa un metro, temperatura dell'acqua che manco ai caraibi) a giocare con altri 10 nani anfibi con palline, pesciolini, braccioli, secchielli, ed altri ammennicoli colorati e divertenti.
Ogni nano era aggrappato a uno tra mamma, papà, nonna.
Stamattina l'ho accompagnato io perché la biondina oggi non poteva entrare in acqua, ma è stata una cosa estemporanea e le prossime volte il salvagente lo fa la mamma.
Ci siamo divertiti un sacco e abbiamo imparato a mettere i braccioli e a scalciare per andare in una direzione.
E' tornato ad essere il mio ranino.
Poi è cresciuto ('nzomma) e adesso ha due belle gambotte dritte e cicciottose.
Non si può più chiamarlo ranino.
Stamattina il bimbo ha cominciato il suo corso di acquaticità: tre quarti d'ora nella piscina dei piccoli (profondità circa un metro, temperatura dell'acqua che manco ai caraibi) a giocare con altri 10 nani anfibi con palline, pesciolini, braccioli, secchielli, ed altri ammennicoli colorati e divertenti.
Ogni nano era aggrappato a uno tra mamma, papà, nonna.
Stamattina l'ho accompagnato io perché la biondina oggi non poteva entrare in acqua, ma è stata una cosa estemporanea e le prossime volte il salvagente lo fa la mamma.
Ci siamo divertiti un sacco e abbiamo imparato a mettere i braccioli e a scalciare per andare in una direzione.
E' tornato ad essere il mio ranino.
domenica 3 ottobre 2010
Sfide: storie di sport
Se mi chiedete il momento più emozionante dello sport che ho vissuto (naturalmente da spettatore, il capitolo atleta invece lo scriverò un'altra volta) non vi risponderò con la finale Italia Francia dei mondiali di calcio 2006, nè con la tripletta dell'Inter del 2010 (anche se ...).
Atene 29 agosto 2004.
In una calda domenica sera di fine estate si concludono i giochi olimpici nel modo più perfetto che si possa concepire: arrivo nel vecchio stadio olimpico Panathinaikò della maratona maschile, la gara più emblematica dell'atletica leggera in generale e della mitologia greca in particolare.
Il tempo non era da record (2.10.55) ma l'arrivo in solitaria di Stefano Baldini in quello stadio illuminato dalla torcia olimpica mi ha fatto venire gli occhi lucidi.
Barcellona 1 agosto 2010.
Agli Europei di atletica Stefano si è ritirato, perchè a 39 anni il confronto con chi ne ha 30 cominica a farsi pesante. A fine gara si è compostamente scusato con tutti per non aver terminato la gara e ha ufficializzato il suo ritiro dalle gare sui 42km.
Un signore si vede soprattutto nel momento del commiato.
E di signori il mondo dell'atletica ne è pieno.
L'invincibile non è quello che vince sempre, ma quello che anche se perde non è vinto mai.
venerdì 1 ottobre 2010
mercoledì 29 settembre 2010
Non sono mai stato all'Oktoberfest ... peccato
Il mondo sta diventando una piatta società di vegetariani, astemi e puritani.
Io credo nella carne rossa, nella buona birra e nelle belle donne.
lunedì 27 settembre 2010
La vita è qui
Finora sono riuscito a impedirgli l'accesso ai miei preziosissimi fumetti, ma da qualche giorno il bimbo sembra molto interessato ad alcuni libri presenti sullo scaffale basso del mobile della sua cameretta.
Cameretta sua, ma i libri sono miei.
L'altra sera eravamo seduti sul tappeto in camera a giocare e il bimbo si è alzato di scatto per andare a far danno.
- Bimbo, portami un libro che leggiamo.
La vita è altrove di Milan Kundera.
Me lo porge e si siede in mezzo alle mie gambe.
Io apro il libro a caso e comincio a leggere. Lui ascolta in silenzio un poco, poi gira pagina e mi fa segno col il dito dove devo continuare.
E' andata avanti così per qualche minuto, poi naturalmente la soglia di attenzione di un bambino di un anno e mezzo è sopraggiunta e mi ha lasciato in asso per il suo aereo colorato e luminoso: oggettino di finezza e sobrietà tutta cinese.
A costo di sembrare stupido, confesso che è stato un momento molto bello. Naturalmente non ha capito niente di quello che stavamo facendo, ma ai miei occhi è stato un attimo di condivisione molto profondo.
Spero (con il tempo) di riuscire a trasmettergli l'idea che leggere è una gioia discreta.
Magari sarà il caso che sostituisca lo scrittore ceco con cose più adatte.
Libri con poche parole e tante figure.
no, non intendevo quello ... NO BIONDINA! I MIEI FUMETTI NO!
Cameretta sua, ma i libri sono miei.
L'altra sera eravamo seduti sul tappeto in camera a giocare e il bimbo si è alzato di scatto per andare a far danno.
- Bimbo, portami un libro che leggiamo.
La vita è altrove di Milan Kundera.
Me lo porge e si siede in mezzo alle mie gambe.
Io apro il libro a caso e comincio a leggere. Lui ascolta in silenzio un poco, poi gira pagina e mi fa segno col il dito dove devo continuare.
E' andata avanti così per qualche minuto, poi naturalmente la soglia di attenzione di un bambino di un anno e mezzo è sopraggiunta e mi ha lasciato in asso per il suo aereo colorato e luminoso: oggettino di finezza e sobrietà tutta cinese.
A costo di sembrare stupido, confesso che è stato un momento molto bello. Naturalmente non ha capito niente di quello che stavamo facendo, ma ai miei occhi è stato un attimo di condivisione molto profondo.
Spero (con il tempo) di riuscire a trasmettergli l'idea che leggere è una gioia discreta.
Magari sarà il caso che sostituisca lo scrittore ceco con cose più adatte.
Libri con poche parole e tante figure.
no, non intendevo quello ... NO BIONDINA! I MIEI FUMETTI NO!
domenica 26 settembre 2010
Pausa pranzo
Due anni fa (circa): torno a casa a pranzo e ad accogliermi trovo il cane che mi saluta svogliatamente e la biondina che ha cinque minuti prima di ripartire per tornare al lavoro.
Ora: torno a casa a pranzo e prima di tutti arriva di corsa il bimbo con un sorriso enorme che vuole abbracciare il suo papà; il cane che, forse gelosa del bimbo, mi corre incontro, mi fa le feste e mi lecca, e la biondina a mia disposizione che mi serve a tavola mentre mangio.
Eh si ... meglio in tre.
PS naturalmente non è sempre così: ci sono i giorni che torno e già in cortile si sentono i pianti del bimbo che non ha voglia di mangiare, la bionda che urla: tieniti tuo figlio, oggi è insopportabile!!, e magari il cane non sta bene e ha appena vomitato sul divano.
Life is a rollercoaster, man!
Ora: torno a casa a pranzo e prima di tutti arriva di corsa il bimbo con un sorriso enorme che vuole abbracciare il suo papà; il cane che, forse gelosa del bimbo, mi corre incontro, mi fa le feste e mi lecca, e la biondina a mia disposizione che mi serve a tavola mentre mangio.
Eh si ... meglio in tre.
PS naturalmente non è sempre così: ci sono i giorni che torno e già in cortile si sentono i pianti del bimbo che non ha voglia di mangiare, la bionda che urla: tieniti tuo figlio, oggi è insopportabile!!, e magari il cane non sta bene e ha appena vomitato sul divano.
Life is a rollercoaster, man!
giovedì 23 settembre 2010
Apriamo la stagione ciclistica su terra
La biondina ha perso il lavoro.
E noi che facciamo?
Festeggiamo investendo parte della liquidazione in un regaluccio da 1.200 €.
Siamo degli sconsiderati.
Però abbiamo l'attenuante della buona occasione: trattasi di due mountain bike della Decathlon in offerta in quanto fine serie.
Inoltre delle due vecchie bici ibride, la mia l'ho già venduta e quella della bionda è in trattativa.
Era un po che avevamo voglia di comprare delle MTB vere, non le ibride che avevamo. Mancava solo l'offerta giusta e quando c'è capitata l'abbiamo colta al volo.
Già provata e ho confermato la sensazione che anche pedalare in fuoristrada dà soddisfazioni. Non vedo l'ora, magari l'anno prossimo, di sfruttarla appieno in un qualche strada di montagna. Penso a certe stradine di Cervinia e mi viene l'acquolina in bocca.
Ultima considerazione: io pensavo che fosse nera, poi la biondina mi ha fatto notare che in effetti è color prugna scuro. A quel punto non potevo non comprarla.
E noi che facciamo?
Festeggiamo investendo parte della liquidazione in un regaluccio da 1.200 €.
Siamo degli sconsiderati.
Però abbiamo l'attenuante della buona occasione: trattasi di due mountain bike della Decathlon in offerta in quanto fine serie.
Inoltre delle due vecchie bici ibride, la mia l'ho già venduta e quella della bionda è in trattativa.
Era un po che avevamo voglia di comprare delle MTB vere, non le ibride che avevamo. Mancava solo l'offerta giusta e quando c'è capitata l'abbiamo colta al volo.
Già provata e ho confermato la sensazione che anche pedalare in fuoristrada dà soddisfazioni. Non vedo l'ora, magari l'anno prossimo, di sfruttarla appieno in un qualche strada di montagna. Penso a certe stradine di Cervinia e mi viene l'acquolina in bocca.
Ultima considerazione: io pensavo che fosse nera, poi la biondina mi ha fatto notare che in effetti è color prugna scuro. A quel punto non potevo non comprarla.
mercoledì 22 settembre 2010
Chiudiamo la stagione ciclistica su strada
In questo periodo, come tutti gli altri anni, appendo la bici da corsa al chiodo. Si va in letargo e ci si risveglierà attorno ad aprile dell'anno prossimo.
Bilancio:
Quest'anno più di una volta ho pensato la tipica frase un'acidente anca a la bici, ades la tro' n'del rivon.
E il motivo è presto detto: in circa 2.000 km mi è esploso (!!!?!??!) un copertone e ho bucato 6 (si, avete capito bene) camere d'aria.
La prima volta, con il copertone rotto e la camera d'aria che toccava l'asfalto, non ho potuto fare altro che tornare lentamente e mestamente verso casa. Vabbè, cose che capitano, e il copertone in effetti era vecchio e forse anche logoro. Copertoni nuovi e ripartiamo con slancio.
Un calvario.
Si usciva e prima mi abbandonava la ruota anteriore, poi la posteriore. Una volta ho bucato tre volte, e quindi non ho potuto far altro che aspettare che la biondina arrivasse a casa da sola per poi tornare a riprendermi con la macchina.
Ora il negoziante - ciclista giura di aver risolto il problema: sembrerebbe dato dal bordo del copertone nuovo con uno spigolo vivo che pizzicava la camera d'aria. Ne riparleremo l'anno prossimo.
Questi inconvenienti però non mi hanno fatto perdere la passione per le sudate su due ruote (sul lungo termine, perchè sul breve erano solo imprecazioni).
Si possono scoprire e gustare posti bellissimi, come le colline dell'oltrepò pavese.
Più che uno sport, è una mini vacanza.
Bilancio:
Quest'anno più di una volta ho pensato la tipica frase un'acidente anca a la bici, ades la tro' n'del rivon.
E il motivo è presto detto: in circa 2.000 km mi è esploso (!!!?!??!) un copertone e ho bucato 6 (si, avete capito bene) camere d'aria.
La prima volta, con il copertone rotto e la camera d'aria che toccava l'asfalto, non ho potuto fare altro che tornare lentamente e mestamente verso casa. Vabbè, cose che capitano, e il copertone in effetti era vecchio e forse anche logoro. Copertoni nuovi e ripartiamo con slancio.
Un calvario.
Si usciva e prima mi abbandonava la ruota anteriore, poi la posteriore. Una volta ho bucato tre volte, e quindi non ho potuto far altro che aspettare che la biondina arrivasse a casa da sola per poi tornare a riprendermi con la macchina.
Ora il negoziante - ciclista giura di aver risolto il problema: sembrerebbe dato dal bordo del copertone nuovo con uno spigolo vivo che pizzicava la camera d'aria. Ne riparleremo l'anno prossimo.
Questi inconvenienti però non mi hanno fatto perdere la passione per le sudate su due ruote (sul lungo termine, perchè sul breve erano solo imprecazioni).
Si possono scoprire e gustare posti bellissimi, come le colline dell'oltrepò pavese.
Più che uno sport, è una mini vacanza.
martedì 21 settembre 2010
Baby Park
Riuscite a immaginare circa 200 nani da 1 a 10 che urlano, saltano, sudano, corrono e devastano tutti in un solo luogo?
Esiste una pizzeria in un paese vicino al nostro che ha anche un "Baby Park" e sabato sera siamo andati con una coppia di amici seienne muniti.
Pizza senza infamia e senza lode, ma nel dopocena, alla modica cifra di 5 €, si schiudono le porte del paradiso hobbit.
In un locale grande come una palestra al coperto, ci sono gonfiabili enormi con gli scivoli, piscine con le palline, casette e animali di gommapiuma a grandezza quasi naturale, disegni da colorare e matite.
Il bimbo naturalmente ha apprezzato tutto quello che c'era alla sua portata (soprattutto la casetta) e avrebbe volentieri interagito anche con quanto palesemente fuori target (è stato dei minuti interminabili davanti ai tappati elastici a invidiare i nani grandi).
Il top della serata è stata l'entrata in scena della mascotte del locale: un gattone blu alto due metri e mezzo che sopra le note di una canzone fatta apposta per lui (manco gardaland) distribuiva liquirizie.
Bimbo esausto ma felice.
Genitori ancora più esausti dal rincorrerlo ma felicissimi nel vederlo.
Sono coscente che è un'infernale trappola per genitori, e che tra qualche tempo sarà come una droga per il bimbo, ma sono contento di aver scoperto una via d'uscita per le interminabili domeniche pomeriggio invernali.
Esiste una pizzeria in un paese vicino al nostro che ha anche un "Baby Park" e sabato sera siamo andati con una coppia di amici seienne muniti.
Pizza senza infamia e senza lode, ma nel dopocena, alla modica cifra di 5 €, si schiudono le porte del paradiso hobbit.
In un locale grande come una palestra al coperto, ci sono gonfiabili enormi con gli scivoli, piscine con le palline, casette e animali di gommapiuma a grandezza quasi naturale, disegni da colorare e matite.
Il bimbo naturalmente ha apprezzato tutto quello che c'era alla sua portata (soprattutto la casetta) e avrebbe volentieri interagito anche con quanto palesemente fuori target (è stato dei minuti interminabili davanti ai tappati elastici a invidiare i nani grandi).
Il top della serata è stata l'entrata in scena della mascotte del locale: un gattone blu alto due metri e mezzo che sopra le note di una canzone fatta apposta per lui (manco gardaland) distribuiva liquirizie.
Bimbo esausto ma felice.
Genitori ancora più esausti dal rincorrerlo ma felicissimi nel vederlo.
Sono coscente che è un'infernale trappola per genitori, e che tra qualche tempo sarà come una droga per il bimbo, ma sono contento di aver scoperto una via d'uscita per le interminabili domeniche pomeriggio invernali.
lunedì 20 settembre 2010
Un simpatico umorista
Per quanto riguarda la parola, con il bimbo siamo ancora in alto mare, ma anche con i pochi suoni che produce, ha iniziato a fare le battute.
Qualcuno potrebbe non credermi:
- Bimbo, come si chiama la nonna?
- ma ma
- Bimbo, come si chiama il cane?
- ma ma
- Bimbo, come si chiama la zia?
- ma ma
- Bimbo, come si chiama la mamma?
- pa pa .... he he (risata sardonica)
Ma te possino ...
Qualcuno potrebbe non credermi:
- Bimbo, come si chiama la nonna?
- ma ma
- Bimbo, come si chiama il cane?
- ma ma
- Bimbo, come si chiama la zia?
- ma ma
- Bimbo, come si chiama la mamma?
- pa pa .... he he (risata sardonica)
Ma te possino ...
venerdì 17 settembre 2010
Codice di Procedura Penale
Undici ore in un cantiere polveroso in compagnia di funzionari provinciali, funzionari Arpa e agenti di polizia Provinciale, sequestro dell'area, notifica di reato per due reati ambientali e nomina a custode dell'area sequestrata.
E ho anche saltato il pranzo.
Giornata di merda.
E ho anche saltato il pranzo.
Giornata di merda.
lunedì 13 settembre 2010
Fuochi d'artificio
Ma i bambini non dovrebbero avere paura dei rumori forti e inaspettati?
Settimana scorsa noi tre eravamo ad una festa di paese tra bancarelle, giochi gonfiabili in mezzo al prato (per ora solo da guardare e non toccare), pesca di beneficienza e un sacco di gente attorno.
Dopo aver corso come un matto tutta sera ed essersi stancato (ma forse il papà era più stanco di lui), stiamo per andarcene e siamo già in modalità rilassamento: passeggino, ciuccio e orso.
Qui cominciano i botti.
Pensavamo: adesso questo cominica a strillare come un'aquila in mezzo a tutti.
Invece è stato tutto il tempo incantato con lo sguardo in aria e l'espressione di chi si stà godendo lo spettacolo e si sente a suo agio. Alla fine sembrava fin dispiaciuto.
Erano belli i fuochi?
Non lo so, ho passato tutto il tempo a guardare gli occhi di mio figlio che scintillavano.
venerdì 10 settembre 2010
ER - medici in prima linea
Già supponevo che il mestiere del medico, dottore, infermiere e affini sia quanto di più difficile, pericoloso e complicato si possa fare nella vita.
Qualche giorno fa in ditta abbiamo fatto il corso di primo soccorso obbligatorio per legge: presenti, oltre a me altri sette colleghi, il medico inviato dalla croce rossa.
Ho scoperto che le cose che si possono fare in situazione di emergenza, sono praticamente solo il chiamare il 118 e restare sul posto (tra l'altro è quello che richiede anche dalla legge). Tutto il resto che puoi fare in attesa dell'ambulanza è soltanto tranquillizzare il malcapitato, nel caso sia cosciente.
Se la sfiga vuole che sia anche incoscente, le cose si fanno veramente complicate.
E qui cominciano le manovre di rianimazione.
BLS cioè Basic Life Support
ABC cioè Airways Breathing Circulation
ACC cioè Arresto Cardio Circolatorio
PLS cioè Posizione Laterale di Sicurezza
RCP cioè Rianimazione Cardio Polmonare
...... aiuto!!!
Se mai mi dovrà capitare di assistere qualcuno che ha bisogno di soccorso, stare calmo mi sarà impossibile.
Andrà a finire che dovrò seguirlo anch'io sull'ambulanza, ma non come accompagnatore.
Qualche giorno fa in ditta abbiamo fatto il corso di primo soccorso obbligatorio per legge: presenti, oltre a me altri sette colleghi, il medico inviato dalla croce rossa.
Ho scoperto che le cose che si possono fare in situazione di emergenza, sono praticamente solo il chiamare il 118 e restare sul posto (tra l'altro è quello che richiede anche dalla legge). Tutto il resto che puoi fare in attesa dell'ambulanza è soltanto tranquillizzare il malcapitato, nel caso sia cosciente.
Se la sfiga vuole che sia anche incoscente, le cose si fanno veramente complicate.
E qui cominciano le manovre di rianimazione.
BLS cioè Basic Life Support
ABC cioè Airways Breathing Circulation
ACC cioè Arresto Cardio Circolatorio
PLS cioè Posizione Laterale di Sicurezza
RCP cioè Rianimazione Cardio Polmonare
...... aiuto!!!
Se mai mi dovrà capitare di assistere qualcuno che ha bisogno di soccorso, stare calmo mi sarà impossibile.
Andrà a finire che dovrò seguirlo anch'io sull'ambulanza, ma non come accompagnatore.
mercoledì 8 settembre 2010
Signor Sindaco, ha cinque minuti? Avrei un problema da esporle.
Ho sempre pensato che chi ricopre cariche in un'amministrazione pubblica di livello medio basso (parliamo, ad esempio di sindaco di un piccolo paese, di assessore provinciale, ecc), sia un pazzo furiuso o, quantomeno, un masochista.
Nel senso che se uno fa il raffronto costi - benefici (economici, tempo libero, ringraziamenti, ecc) il bilancio è largamente ed inesorabilmente negativo.
Poi, passati un certo livello di importanza, ho la sensazione che sa bilancia passi dalla parte del positivo, soprattutto spinta dalla componente economica.
Questa mia considerazione deriva da conoscenza personale.
Infatti per lavoro incontro e frequento molti di questi amministratori.
Oggi pomeriggio appuntamento con il sindaco di un paese vicino per esporre un progetto della mia ditta. Questo ragazzo ha poco meno della mia età e un lavoro gratificante di un certo livello. Il suo hobby necessariamente è la politica e il comune che amministra.
Finito l'incontro ufficiale, mentre chiacchieravamo prima di andarmene gli espongo questa mia teoria (naturalmente usando altre parole che non pazzo furioso) e lui mi da pienamente ragione: la parte economica, tolte le spese vive, è esigua; il tempo da togliere al tempo libero è enorme; le gratificazioni morali sono poche e sempre parziali.
Lui lo chiama "il mio volontariato laico".
Come battuta butto la' un "chissà poi cosa ti dice la donna di tutto questo".
Lui: "l'anno scorso dopo quattro anni di fidanzamento e la casa pronta per la convivenza mi ha lasciato. Diceva che non c'ero mai e quando c'ero parlavo solo di delibere e giunte."
Appunto.
Qualcuno ha detto: comandare è meglio che scopare.
Ho dei grossi dubbi.
A meno che ti chiami Berlusconi, allora riesci a fare entrambe le cose a livelli galattici.
Nel senso che se uno fa il raffronto costi - benefici (economici, tempo libero, ringraziamenti, ecc) il bilancio è largamente ed inesorabilmente negativo.
Poi, passati un certo livello di importanza, ho la sensazione che sa bilancia passi dalla parte del positivo, soprattutto spinta dalla componente economica.
Questa mia considerazione deriva da conoscenza personale.
Infatti per lavoro incontro e frequento molti di questi amministratori.
Oggi pomeriggio appuntamento con il sindaco di un paese vicino per esporre un progetto della mia ditta. Questo ragazzo ha poco meno della mia età e un lavoro gratificante di un certo livello. Il suo hobby necessariamente è la politica e il comune che amministra.
Finito l'incontro ufficiale, mentre chiacchieravamo prima di andarmene gli espongo questa mia teoria (naturalmente usando altre parole che non pazzo furioso) e lui mi da pienamente ragione: la parte economica, tolte le spese vive, è esigua; il tempo da togliere al tempo libero è enorme; le gratificazioni morali sono poche e sempre parziali.
Lui lo chiama "il mio volontariato laico".
Come battuta butto la' un "chissà poi cosa ti dice la donna di tutto questo".
Lui: "l'anno scorso dopo quattro anni di fidanzamento e la casa pronta per la convivenza mi ha lasciato. Diceva che non c'ero mai e quando c'ero parlavo solo di delibere e giunte."
Appunto.
Qualcuno ha detto: comandare è meglio che scopare.
Ho dei grossi dubbi.
A meno che ti chiami Berlusconi, allora riesci a fare entrambe le cose a livelli galattici.
martedì 7 settembre 2010
Lista della spesa
In questi giorni superenalotto vale più di 120.000.000 €
Ogni tanto gioco e, nel caso, alcuni piccoli appunti:
- Lasciare il lavoro perché, come ho detto prima, il tempo libero è il lusso più grande. Sono sicuro che c'è gente che invece investirebbe buona parte di quei soldi in un'impresa, io non ci riuscirei mai: il mio sogno non è guadagnare di più, ma lavorare di meno.
- Imparare a suonare il pianoforte perché è sempre stato un mio desiderio e poi penso che sia una di quelle attività che uno fa soltanto per se stesso, senza un ulteriore fine concreto se non il proprio piacere personale.
- Spendere un sacco di soldi in tecnologia perché di portatili, i-phone, i-pad, blue-ray, reflex digitali non ce n'è mai abbastanza.
- Fumetti, fumetti e fumetti perché sò apprezzare la letteratura, se poi è disegnata bene, meglio ancora.
- Due nuove biciclette: una da corsa e una mountain-bike, perchè sudare è bello, e la bici è uno degli sport più belli al mondo.
- Quattro viaggi all'anno, soprattutto mare e America del Nord.
- Una baby-sitter per poter fare tutto quello che c'è ai punti precedenti. Se possibile più stile tata Francesca che tata Lucia.
Solo a pensare questa lista sono stanco .... oltre alla baby-sitter dovrei aggiungere qualcuno che scriva i post al posto mio.
lunedì 6 settembre 2010
12 x mezz'ora FIASP Casalpusterlengo 04/09/2010
Oddio, dottore cos'è? Sarà mica grave ???
Niente paura, il titolo del post significa che sabato scorso si è disputata in un paese vicino al nostro, una staffetta podistica a squadre della durata di 6 ore. Ogni squadra doveva percorrere più giri possibile di un circuito di 500 metri alternando un corridore ogni 30 minuti, per un totale di 12 atleti (atelti??!!?!??!).
La sigla invece significa semplicemente Federazione Italiana Amatori Sport Per tutti.
Bene, diciamo subito che di questa gara io non ne sapevo neanche l'esistenza, ma settimana scorsa un nostro conoscente (occasionale compagno di corse) ha chiesto alla biondina se volesse partecipare, perchè il regolamento prevedeva all'interno delle squadre almeno una donna, e l'associazione podistica del nostro paese (a cui non siamo iscritti) non ha associate femmine (o forse le ha anche, ma sono fondamentalmente marciatrici, non runner).
La biondina ha giustamente accettato, solo che hanno iscritto anche me.
Prima gara a squadre della mia vita, se escludiamo qualche partita a calcio all'oratorio, dove ero sempre l'ultimo a essere scelto alla formazione delle squadre.
Ambiente rilassato ed amichevole, tanto che ci abbiamo portato il bimbo che si è divertito a correre anche lui nel prato adiacente.
Risultato soddisfacente: la squadra alla fine si è piazzata 11 su 26 con un totale di 74 km. La prima classificata ha totalizzato il record di 90 km, praticamente 7,5 km a testa.
Considerazione sul tempo personale: ho fatto 14 giri in poco più dei 30 minuti della mia frazione. Se riesco a mantenere questo ritmo, riesco a fare la Deejay Ten attorno ai 44 minuti. Sarebbe una grande soddisfazione.
venerdì 3 settembre 2010
Favoreggiamento dell'evasione
Il bimbo ha imparato ad aprire il cancello del recinto dei cani da caccia. Sai, oramai sono diventati suoi amici, e gli dispiace vederli chiusi ...
Ma deve stare attento: il favoreggiamento mi sa che è un reato penale.
Ma deve stare attento: il favoreggiamento mi sa che è un reato penale.
giovedì 2 settembre 2010
Desperate housewives
La biondina alla fine è diventata una casalinga 24/7.
Speriamo non sia per sempre, speriamo di trovare un'altra sistemazione, ma da quando la ditta ha chiuso, siamo ufficialmente una famiglia monoreddito.
Siamo stati fortunati nella sfortuna, nel senso che non si è trattato di un vero e proprio fallimento, di quelli che la ditta non ha più soldi per nessuno e magari ci rimetti pure la liquidazione, ma una ristrutturazione di una ditta internazionale complessivamente sana. Questo si è tradotto con una buonuscita tutto sommato soddisfacente, che permette al dipendente un briciolo di serenità anche nella ricerca di una nuova sistemazione.
C'è da dire che la ricerca di un nuovo lavoro per la biondina non è nelle mie priorità; principalmente perché un po' di tempo a casa con il bimbo farà solo bene ad entrambi, e poi il momento non è dei migliori, se uno cerca un lavoro part-time.
Però, a pensarci bene, forse è un ragionamento sbagliato, perché durante l'anno di liquidazione è in effetti più probabile trovare impiego per via delle agevolazioni fiscali all'ipotetico datore di lavoro.
Detto questo, una considerazione: potremmo vivere tranquillamente solo con il mio stipendio, ma sarebbe giusto?
Anche la biondina in effetti mi ha detto che non ha intenzione di rimanere senza lavoro per il resto della vita.
Sono d'accordo con lei, principalmente per un fattore di autostima: una persona è completa quando ha anche altri interessi al di fuori della famiglia e degli svaghi (sport, hobby, ecc) e il lavoro, oltre a nobilitare, gratifica.
Per adesso mi godo la mia famiglia completamente a mia disposizione.
Un lusso a cui ho fatto presto ad abituarmi.
Speriamo non sia per sempre, speriamo di trovare un'altra sistemazione, ma da quando la ditta ha chiuso, siamo ufficialmente una famiglia monoreddito.
Siamo stati fortunati nella sfortuna, nel senso che non si è trattato di un vero e proprio fallimento, di quelli che la ditta non ha più soldi per nessuno e magari ci rimetti pure la liquidazione, ma una ristrutturazione di una ditta internazionale complessivamente sana. Questo si è tradotto con una buonuscita tutto sommato soddisfacente, che permette al dipendente un briciolo di serenità anche nella ricerca di una nuova sistemazione.
C'è da dire che la ricerca di un nuovo lavoro per la biondina non è nelle mie priorità; principalmente perché un po' di tempo a casa con il bimbo farà solo bene ad entrambi, e poi il momento non è dei migliori, se uno cerca un lavoro part-time.
Però, a pensarci bene, forse è un ragionamento sbagliato, perché durante l'anno di liquidazione è in effetti più probabile trovare impiego per via delle agevolazioni fiscali all'ipotetico datore di lavoro.
Detto questo, una considerazione: potremmo vivere tranquillamente solo con il mio stipendio, ma sarebbe giusto?
Anche la biondina in effetti mi ha detto che non ha intenzione di rimanere senza lavoro per il resto della vita.
Sono d'accordo con lei, principalmente per un fattore di autostima: una persona è completa quando ha anche altri interessi al di fuori della famiglia e degli svaghi (sport, hobby, ecc) e il lavoro, oltre a nobilitare, gratifica.
Per adesso mi godo la mia famiglia completamente a mia disposizione.
Un lusso a cui ho fatto presto ad abituarmi.
Frodo Baggins
Lo hobbit è un abitante della terra di mezzo.
Le sue caratteristiche fisiche principali sono la bassezza (è praticamente un nano) e i piedi grossi e pelosi.
Mancano i peli sul dorso del piede, ma tutto il resto c'è.
Sono le ciabattine più belle del mondo, all'incredibile cifra di 3 euri al fiordaliso.
lunedì 30 agosto 2010
Babydance
Nelle ridenti località di villeggiatura del lago di Garda, oltre alle gioie dei tuffi in piscina, il bimbo ha scoperto e perfezionato le sue doti di ballerino hip-hop.
Sul lungolago, alla sera praticamente ogni bar era dotato di cantante di piano-bar, alcuni anche decisamente bravi. Il bimbo prima ha cominciato, dal passeggino, a scalciare e ondeggiare la testa poi, quando si è trovato in piedi, è stato tutto un ancheggiare, battere i piedi, battere le mani, mani in alto, ecc.
La gente che era attorno non ascoltava neanche più la musica e rideva vedendolo.
Il clou si è raggiunto sabato sera quando hanno montato in piazza un palco con le luci e gli autoparlanti per uno spettacolo che si sarebbe svolto poco dopo. Non gli sembrava vero al bimbo avere tutto quel pubblico per esibirsi.
Giuro: io, la biondina e i nonni avevamo le lacrime agli occhi dal ridere.
Le sue hit? Tutta Lady Gaga, la Waka-Waka e il rock&roll degli anni '50 dei Baseball.
Mooolto tamarro!
Sul lungolago, alla sera praticamente ogni bar era dotato di cantante di piano-bar, alcuni anche decisamente bravi. Il bimbo prima ha cominciato, dal passeggino, a scalciare e ondeggiare la testa poi, quando si è trovato in piedi, è stato tutto un ancheggiare, battere i piedi, battere le mani, mani in alto, ecc.
La gente che era attorno non ascoltava neanche più la musica e rideva vedendolo.
Il clou si è raggiunto sabato sera quando hanno montato in piazza un palco con le luci e gli autoparlanti per uno spettacolo che si sarebbe svolto poco dopo. Non gli sembrava vero al bimbo avere tutto quel pubblico per esibirsi.
Giuro: io, la biondina e i nonni avevamo le lacrime agli occhi dal ridere.
Le sue hit? Tutta Lady Gaga, la Waka-Waka e il rock&roll degli anni '50 dei Baseball.
Mooolto tamarro!
domenica 29 agosto 2010
Le vacanze al lago sono da sfigati !!!
... e invece no !!!
O meglio: probabilmente sono da sfigati se hai 20 anni, una cumpa di amici e l'ormone a palla. Ma se di anni ne hai qualcuno di più e la tua compagnia sono moglie bionda e bimbo poco più che unenne, allora ci si può divertire, rilassare, abbronzare e non annoiarsi.
Appartamento in un residence molto bello con piscina per piccoli (dove il bimbo era in paradiso) e piscina per grandi di circa 15 metri dove allenarsi alla virata per lo stile libero ;-) Peccato che di 16 appartamenti noi fossimo l'unico dove si parlava italiano, circondati per la maggior parte da tedeschi, poi austriachi, svizzeri ed inglesi (comunque il bimbo, alla faccia delle difficoltà linguistiche, ha fatto amicizia con Yelena, amazzone svizzera di due anni di un cantone germanico).
Alla mattina corsetta (a giorni alterni con la biondina) sul lungolago da Garda verso Bardolino, poi in piscina a giocare e, quando il bimbo dorme, prendere il sole. Che spettacolo!!
Da segnalare gita allo zoo-parco-safari e a Gardaland.
In conclusione: bellissimi posti, ideali per la famiglia, ma non sarebbe male neanche ritornarci per un week-end romantico con la biondina (naturalmente con la bici).
martedì 17 agosto 2010
Orso
Il bimbo fa la nanna sul passeggino con Orso.
Si, lo so, Orso non è un nome molto fantasioso per un orsacchiotto di peluche, ma dopotutto io chiamo Sorella mia sorella!!!
ps: il rapporto tra il bimbo e orso è arrivato a livelli di morbosità allarmanti: dà più bacini a lui che ai suoi genitori !!!
lunedì 9 agosto 2010
Vita Smeralda
Quando il buon dio o chi per esso ha costruito il paradiso, prima ha fatto una prova in Sardegna. E gli è venuta decisamente bene!!
Viaggio faticoso, ma tutto sommato divertente con il bimbo che è letteralmente impazzito di gioia sul traghetto e correva come un matto ridendo di qualsiasi cosa. All'andata dormire su un letto singolo io e lui non ha fatto molto bene, soprattutto alla mia schiena, ma comunque è stato bravissimo.
Il paese si è rivelato essere un insieme di strutture turistiche di un certo livello attorno ad un porticciolo ed una chiesetta. Probabilmente a novembre sembrerà un paese fantasma, ma ad agosto è un posto adorabile e rilassante. In più la presenza di alcune discoteche, tra cui l'estivo dell'Hollywood (si, quello di Corso Como), garantiva in ceri orari lo spettacolo di alcune giovani donne in assetto da gara.
Siamo stati in uno degli appartamenti migliori che mi sia mai capitato di abitare. Probabilmente sovradimensionato per 2/3 persone, con mobili nuovi e belli. Ma la cosa migliore della struttura era la posizione stessa: a 200 metri dalla spiaggia e dal "centro" del paese eravamo praticamente in campagna, infatti silenzio assoluto di notte e nello splendido giardino ho visto rane, gechi, conigli, tartarughe e addirittura i cinghiali che di notte venivano a distruggere il prato alla ricerca di cibo!!
Di solito si gira in macchina e ogni giorno si visita una caletta diversa (tutte le volte che sono stato in Sardegna ho fatto così). Quest'anno col bimbo naturalmente abbiamo preferito non spostarci e prendere un ombrellone nella spiaggia convenzionata con la struttura. Scelta vincente. Mare da cartolina, spiaggia comoda e tranquilla, piccoli angoli con acqua bassa a misura di bimbo dove lo stesso si divertiva con stelle marine, paguri e lumache marine.
Se proprio devo trovare dei lati negativi, posso sottolineare la presenza di tante di quelle zanzare che sembrava di stare nelle risaie del vercellese. Le ultime due notti ho dormito molto poco per colpa loro, ma soprattutto il bimbo è tornato che sembrava con la varicella.
Tra i momenti no mettiamoci pure uno dei soliti, e sempre più frequenti, scazzi tra me e la biondina che partono durante una scena isterica del bimbo (poverino, lui non c'entra niente) per poi sfociare in un allegro sfanculamento incrociato. Capita anche alle coppie migliori.
Alla fine una vacanza bellissima, e ritornare a lavorare oggi, dopo aver passato una settimana 24h con il bimbo è stata moooolto dura.
Viaggio faticoso, ma tutto sommato divertente con il bimbo che è letteralmente impazzito di gioia sul traghetto e correva come un matto ridendo di qualsiasi cosa. All'andata dormire su un letto singolo io e lui non ha fatto molto bene, soprattutto alla mia schiena, ma comunque è stato bravissimo.
Il paese si è rivelato essere un insieme di strutture turistiche di un certo livello attorno ad un porticciolo ed una chiesetta. Probabilmente a novembre sembrerà un paese fantasma, ma ad agosto è un posto adorabile e rilassante. In più la presenza di alcune discoteche, tra cui l'estivo dell'Hollywood (si, quello di Corso Como), garantiva in ceri orari lo spettacolo di alcune giovani donne in assetto da gara.
Siamo stati in uno degli appartamenti migliori che mi sia mai capitato di abitare. Probabilmente sovradimensionato per 2/3 persone, con mobili nuovi e belli. Ma la cosa migliore della struttura era la posizione stessa: a 200 metri dalla spiaggia e dal "centro" del paese eravamo praticamente in campagna, infatti silenzio assoluto di notte e nello splendido giardino ho visto rane, gechi, conigli, tartarughe e addirittura i cinghiali che di notte venivano a distruggere il prato alla ricerca di cibo!!
Di solito si gira in macchina e ogni giorno si visita una caletta diversa (tutte le volte che sono stato in Sardegna ho fatto così). Quest'anno col bimbo naturalmente abbiamo preferito non spostarci e prendere un ombrellone nella spiaggia convenzionata con la struttura. Scelta vincente. Mare da cartolina, spiaggia comoda e tranquilla, piccoli angoli con acqua bassa a misura di bimbo dove lo stesso si divertiva con stelle marine, paguri e lumache marine.
Se proprio devo trovare dei lati negativi, posso sottolineare la presenza di tante di quelle zanzare che sembrava di stare nelle risaie del vercellese. Le ultime due notti ho dormito molto poco per colpa loro, ma soprattutto il bimbo è tornato che sembrava con la varicella.
Tra i momenti no mettiamoci pure uno dei soliti, e sempre più frequenti, scazzi tra me e la biondina che partono durante una scena isterica del bimbo (poverino, lui non c'entra niente) per poi sfociare in un allegro sfanculamento incrociato. Capita anche alle coppie migliori.
Alla fine una vacanza bellissima, e ritornare a lavorare oggi, dopo aver passato una settimana 24h con il bimbo è stata moooolto dura.
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