Io Natale lo adoro.
Certo, c'è il lavoro: un inferno, sembra che andare in ferie sia il momento entro cui si concentra tutto e prima di Natale bisogna protocollare tutto quello che non si è potuto fare nei mesi precedenti, presi da una frenesia da fine dell'anno che in effetti non ha ragione d'essere.
Certo, ci sono i regali: già non hai tempo neanche per respirare per via del punto precedente, ma devi pensare ai regali ai parenti e a chi vuoi bene, cercando di essere originale e fantasioso, quando sai che comunque qualcuno rimarrà insoddisfatto.
Certo, c'è il pranzo del 25: che quest'anno, visto che si farà a casa nostra, sarà una tempesta di nonne iperattive e ansiogene, bisnonne fuori dal mondo, zie con regali assurdi, zii molesti e nonni che non vedono l'ora di fare un pisolo.
Poi però c'è l'albero, il presepe, le lucine sul balcone, il panettone e il torrone.
Che già da sole sono cose che illuminano la vita.
Ma se ci aggiungi un sacco di tempo libero da passare con il bimbo tra Natale e l'Epifania, allora capisci perché io il Natale lo adoro.
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