martedì 5 ottobre 2010

Peter Pan e la sua crisi di mezza età

Non ho mai sofferto, almeno non consciamente, della sindrome di Peter Pan.
Tradotto: non sono mai scappato dalla realtà degli adulti e dalle sue regole comportamentali, ma l'ho sempre affrontata con serietà (a pensarci bene forse non era serietà ma arroganza).
Non ho paura di crescere perché non mi spaventa.
Perché so di aver raggiunto un equilibrio emotivo che mi permette di affrontare i problemi grossi e quelli piccoli senza farmi prendere dal panico (attenzione: non ho detto di saper risolvere ogni problema, ma semplicemente non fuggo).

Ma ora sono ad un punto di svolta.
Infatti, se fino a poco fa ero punto di riferimento per me stesso e solo parzialmente per la biondina, ora ho un età per cui quelli a cui prima mi appoggiavo cominciano ad aver bisogno di me, mentre esiste qualcuno che dipende totalmente da me.
Ora sono io l'adulto a cui chedere aiuto, consiglio e supporto.

Siamo nel mezzo del cammin di nostra vita o, come diceva l'altro sommo vate, siamo come il sole a mezzogiorno, senza più nessuna ombra intorno, baby.



Oddio che confusione ...
... d'altronde cosa ci si può aspettare da uno che oggi compie 36 anni?

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