Quarto giorno della vacanza in alta montagna.
Qui il quadro generale.
Qui il day one.
Qui il day two.
Qui il day three.
Fatti nei giorni precedenti i tre percorsi che sapevi ti avrebbero dato soddisfazione senza creare particolari problemi dal punto di vista della viabilità con il passeggino, al quarto giorno ti ritrovi a dover chiedere consiglio al gestore del tuo albergo per un percorso non troppo impegnativo ma comunque interessante.
Le tue alternative erano o verso il passo gardena o verso il piz boè, e lei ti dice che il sentiero per il boè non è molto interessante perchè tutto nel bosco, mentre la strada per il passo è fattibile e divertente.
E quindi partiamo con entusiasmo, anche perchè il cielo sembra discreto.
Si fa una strada diversa per arrivare a Colfosco e dopo poco tempo arrivate alla funivia che, con una sosta a metà, vi porta al rifugio Jimmy, poco sopra al valico alpino.
Arrivati in cima vi rendete conto che più di tanto al cielo non si può chiedere visto che le nuvole hanno cancellato tutto l'azzurro, e che i sentieri che partono da lì o sono impraticabili con il passeggino, o tornano verso valle.
Allora, come nei film d'azione nel momento in cui il cattivo stà inseguendo i protagonisti, esclamate: dividiamoci!
Tu e il bimbo passate un'oretta a giocare con i giochi messi a disposizione dal rifugio (non ti stancherai mai di sottolineare come sono belli, in ordine e funzionali i giochi di quei posti),
mentre la biondina si fa una passeggiata a caso tra gli innumerevoli sentieri (più precisamente verso il passo Cir).
Passato mezzogiorno c'è spazio per un entusiasmante piatto di tagliatelle ai funghi porcini e spek nel rifugio, mentre il cielo comincia a piangere.
Passato un po' di tempo per far calmare il temporale, cominciate a scendere a valle, ma la strada non è esattamente come speravate. E' un sentiero di montagna piuttosto piccolo e sconnesso, con l'aggravante dell'acqua che è appena scesa a rendere il tutto più difficile e scivoloso. Il bimbo ha evitato di fare troppo il noioso e ha camminato tutto il tempo con la mano a sua madre, ma a te è toccato il compito più gravoso: il passeggino in molti tratti è stato necessario chiuderlo e sollevarlo. Considerate che pesa come un demonio ed è scomodissimo da trasportare, capirete che non ti sei goduto molto la passeggiata.
Passate le cascate del Pisciadù, il sentiero migliora enormemente e il bimbo si fa anche un pezzo di passeggino sonnecchiando.
Si arriva in albergo abbastanza provati dalla passeggiata impegnativa, ma non c'è tanto tempo per rilassarsi, perchè alla sera siete invitati ad una festa di compleanno. Infatti (come hai riportato anche qui) raggiungete una famiglia di amici nel paese vicino e (dopo aver fatto sfogare il bimbo e i suoi due amici nel parchetto del paese) passate una bellissima serata sul camper a mangiare pizza e biscotti, a chiacchierare e a sfidare il limite fisico della confusione.
Quanto vi siete divertiti!
... continua ...
Qui il quadro generale.
Qui il day one.
Qui il day two.
Qui il day three.
Fatti nei giorni precedenti i tre percorsi che sapevi ti avrebbero dato soddisfazione senza creare particolari problemi dal punto di vista della viabilità con il passeggino, al quarto giorno ti ritrovi a dover chiedere consiglio al gestore del tuo albergo per un percorso non troppo impegnativo ma comunque interessante.
Le tue alternative erano o verso il passo gardena o verso il piz boè, e lei ti dice che il sentiero per il boè non è molto interessante perchè tutto nel bosco, mentre la strada per il passo è fattibile e divertente.
E quindi partiamo con entusiasmo, anche perchè il cielo sembra discreto.
Si fa una strada diversa per arrivare a Colfosco e dopo poco tempo arrivate alla funivia che, con una sosta a metà, vi porta al rifugio Jimmy, poco sopra al valico alpino.
Arrivati in cima vi rendete conto che più di tanto al cielo non si può chiedere visto che le nuvole hanno cancellato tutto l'azzurro, e che i sentieri che partono da lì o sono impraticabili con il passeggino, o tornano verso valle.
Allora, come nei film d'azione nel momento in cui il cattivo stà inseguendo i protagonisti, esclamate: dividiamoci!
Tu e il bimbo passate un'oretta a giocare con i giochi messi a disposizione dal rifugio (non ti stancherai mai di sottolineare come sono belli, in ordine e funzionali i giochi di quei posti),
mentre la biondina si fa una passeggiata a caso tra gli innumerevoli sentieri (più precisamente verso il passo Cir).
Passato mezzogiorno c'è spazio per un entusiasmante piatto di tagliatelle ai funghi porcini e spek nel rifugio, mentre il cielo comincia a piangere.
Passato un po' di tempo per far calmare il temporale, cominciate a scendere a valle, ma la strada non è esattamente come speravate. E' un sentiero di montagna piuttosto piccolo e sconnesso, con l'aggravante dell'acqua che è appena scesa a rendere il tutto più difficile e scivoloso. Il bimbo ha evitato di fare troppo il noioso e ha camminato tutto il tempo con la mano a sua madre, ma a te è toccato il compito più gravoso: il passeggino in molti tratti è stato necessario chiuderlo e sollevarlo. Considerate che pesa come un demonio ed è scomodissimo da trasportare, capirete che non ti sei goduto molto la passeggiata.
Passate le cascate del Pisciadù, il sentiero migliora enormemente e il bimbo si fa anche un pezzo di passeggino sonnecchiando.
Si arriva in albergo abbastanza provati dalla passeggiata impegnativa, ma non c'è tanto tempo per rilassarsi, perchè alla sera siete invitati ad una festa di compleanno. Infatti (come hai riportato anche qui) raggiungete una famiglia di amici nel paese vicino e (dopo aver fatto sfogare il bimbo e i suoi due amici nel parchetto del paese) passate una bellissima serata sul camper a mangiare pizza e biscotti, a chiacchierare e a sfidare il limite fisico della confusione.
Quanto vi siete divertiti!
... continua ...
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