Post cumulativo per le mie ultime imprese sportive.
Cominciamo con il sabato pomeriggio in cui, come ogni anno, il comitato lodigiano FIASP organizza la staffetta 12xmezz'ora. Quest'anno si corre a Zivido, frazione di San Giuliano Milanese, e la novità è che oltre a me e la biondina, stavolta c'è anche la zia stordita, sempre più lanciata lungo la strada della perdizione podistica.
Anche quest'anno la nostra organizzazione presenta due squadre, ma stavolta la qualità degli atleti è molto inferiore. Alcuni sono infortunati, altri sono in prossimità di una gara importante, quindi non hanno (giustamente) voglia di rischiare la preparazione con una gara corta e tirata come questa. Il risultato è che il piazzamento della prima squadra è stato molto distante dall'esploit dell'anno scorso. Decimi su 22 squadre, con quindici km in meno rispetto ai primi classificati.
La cosa divertente della giornata è stata l'entusiasmo del bimbo (ma questa cosa oramai è la costante della mia vita). Appena arrivato gli hanno offerto fette di torta, caramelle e cioccolatini; che lui non ha rifiutato (sarebbe stato scortese). E poi correva: si è riscaldato sia con me che con la mamma. Gli piaceva tantissimo correre nel vicino campo di calcio e ogni tanto rotolarsi sull'erba. Gli piaceva tantissimo correre sul tartan morbido della pista con tutti che lo guardavano e sorridevano e dicevano: và che bravo! (Ah, no! a lui che la gente lo guardava non gli fregava niente. Quello orgoglioso ero io!).
E poi abbiamo fatto il tifo alla zia e alla mamma.
Cominciamo con il sabato pomeriggio in cui, come ogni anno, il comitato lodigiano FIASP organizza la staffetta 12xmezz'ora. Quest'anno si corre a Zivido, frazione di San Giuliano Milanese, e la novità è che oltre a me e la biondina, stavolta c'è anche la zia stordita, sempre più lanciata lungo la strada della perdizione podistica.
Anche quest'anno la nostra organizzazione presenta due squadre, ma stavolta la qualità degli atleti è molto inferiore. Alcuni sono infortunati, altri sono in prossimità di una gara importante, quindi non hanno (giustamente) voglia di rischiare la preparazione con una gara corta e tirata come questa. Il risultato è che il piazzamento della prima squadra è stato molto distante dall'esploit dell'anno scorso. Decimi su 22 squadre, con quindici km in meno rispetto ai primi classificati.
La cosa divertente della giornata è stata l'entusiasmo del bimbo (ma questa cosa oramai è la costante della mia vita). Appena arrivato gli hanno offerto fette di torta, caramelle e cioccolatini; che lui non ha rifiutato (sarebbe stato scortese). E poi correva: si è riscaldato sia con me che con la mamma. Gli piaceva tantissimo correre nel vicino campo di calcio e ogni tanto rotolarsi sull'erba. Gli piaceva tantissimo correre sul tartan morbido della pista con tutti che lo guardavano e sorridevano e dicevano: và che bravo! (Ah, no! a lui che la gente lo guardava non gli fregava niente. Quello orgoglioso ero io!).
E poi abbiamo fatto il tifo alla zia e alla mamma.
Invece domenica mattina sono andato a farmi una sgambata in un paesello del pavese. Da solo perché la biondina ha optato (obbligata) per lo stage di karate.
Il posto non era male: il paese lo conosco per motivi lavorativi (infatti siamo passati di fianco alla cava della mia ditta) e la campagna circostante in cui abbiamo corso era varia e interessante. Ma devo fare una polemica per il chilometraggio. Avevo già parlato qualche tempo fa della brutta abitudine di arrotondare in eccesso le percorrenze delle gare non cronometrate. A volte per errori di misurazione riportati negli anni, a volte per fare la figura di quelli bravi.
Stavolta la tesi dell'errore non regge. All'arrivo del percorso "lungo" di 18 km ci siamo guardati tutti in faccia perplessi: i gps segnavano poco più di 14 km.
Organizzazione bocciata senza appello!
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