martedì 11 agosto 2020

Ricominciamo a scrivere

Non scrivi da gennaio, e anche negli ultimi mesi precedenti non è che eri un fulmine di guerra...

I motivi sono principalmente due: il meno tempo e la meno voglia. Meno tempo perchè il tuo lavoro ha avuto un'importante modifica, meno voglia perchè semplicemente stai invecchiando...

Però ti sei accorto che ti manca scrivere. Sei pigro ad iniziare, ma quando parti poi ti lasci trascinare dal flusso, ed alla fine ti fa star bene.

Mettiamola così: complice il periodo di ferie, ti sei preso l'impegno di scrivere ancora, e alla sera prima di andare a dormire troverai qualche ora da dedicare a questa cosa. Anche perchè in un futuro prossimo ci sarà mooolto da scrivere riguardo al motivo principale per cui esiste questo blog: la tua passione per lo sport e il triathlon.

Questo è un piccolo restarting point (racchiuso in un lungo post che ne contiene molti) in cui vuoi recuperare un po' le fila del discorso e riassumere brevemente alcune delle cose importanti che sono successe in questa prima parte dell'anno più infame nella storia degli anni infami.

Keep Calm e ricominciamo a scrivere... finchè non ti stufi di nuovo.



10 anni di blog

Il 3 luglio scorso megliointre compiva dieci anni. Partito come blog famigliare per celebrare la nascita di tuo figlio (e del te padre) è diventato negli anni cosa altra. E in questo post qui spiegavi pressappoco cosa è successo in questo tempo. E' il caso di celebrarlo e di onorarlo ripartendo da qui.



Lo studio di ingegneria

Come hai accennato con un post carico di amarezza, dalla fine del 2019 non sei più dipendente, ma sei un ingegnere libero professionista. Cambiamento molto importante, e carico di aspettative. Dal punto di vista economico sei quasi certo che sarà un passo indietro, almeno nel breve periodo di un paio d'anni circa. Saprai essere più preciso alla fine dell'anno, quando tirerai la riga dei conti (quella virtuale di excel) e capirai quanto ti rimane del fatturato. Ci sono comunque anche degli innegabili vantaggi tra cui riporti il miglioramento netto dei rapporti con quello che era il tuo datore di lavoro e che ora è il tuo committente principale, e la flessibilità del tuo orario di lavoro.

Ma principalmente l'inizio di una nuova collaborazione con l'associazione ANEPLA in cui credi molto e che speri possa evolversi in qualcosa di più strutturato. AD MAIORA!!



Non ce n'è Coviddi!

Non puoi non parlare di questo tsunami che, per la tua generazione, potrà e in parte già ha avuto un impatto devastante pari ad una crisi post bellica.

La tua famiglia finora non ha avuto lutti diretti, pur abitando a ridosso della prima zona rossa. Conosci persone che invece la malattia e la morte l'hanno toccata con mano (a partire da Mattia, il paziente uno).

Che altro dire... potresti fare un elenco lungo (e triste) come una quaresima di brutte cose che il coronavirus ti ha messo sulle spalle: il lock-down, la crisi economica e sociale, l'annullamento della tua già misera vita sociale, tutte le gare sportive cancellate (quasi), l'odiata mascherina...

Ma tra tutte le conseguenze, una di quelle che pesa di più alla tua famiglia e alla biondina in particolare è che da sei mesi non può assistere come si deve sua mamma ricoverata in casa di riposo.

Le prospettive nel breve periodo non sono molto buone. Continuerà ad andare ancora un po' male, prima che, finalmente, andrà tutto bene!



La crapata

Un fatto che ti è successo in questo periodo di emergenza sanitaria devi riportarlo bene, perchè è stato molto importante e significativo.

E' il 03 marzo, Codogno è già zona rossa e qualche giorno dopo partirà il lock-down per tutta l'Italia. In questa pesante situazione di emergenza sanitaria, ti alzi dal letto come tutte le mattine poco prima delle 7 per andare in ufficio, ma dopo aver fatto tre passi verso il bagno ti si spegne un interruttore nel cervello e cadi come un fico maturo. All'indietro. Sbattendo la testa contro il pavimento. La botta ti procura un taglio in testa, perdi i sensi e in pochi secondi inondi le piastrelle del tuo preziosissimo sangue.

E qui le cose si fanno fosche, perchè te non ricordi nulla di quei secondi (hai solo un'immagine distinta di te qualche minuto dopo seduto a terra nel tuo sangue, per avere la memoria totalmente recuperata dovrai aspettare qualche ora dopo al pronto soccorso) e tua moglie e tuo figlio, svegliati dalla botta, hanno dovuto affrontare lo shock di vederti a terra svenuto in un lago di sangue (e di urina, che lo svenimento provoca anche questo). Chiamare l'ambulanza per farti portare in ospedale in quei giorni di crisi è stato complicato. Sei finito al Pronto Soccorso di Pavia in cui nelle 36 ore prima di dimetterti ti hanno ricucito, ti hanno fatto due tac al cervello e una ecografia a cuore e carotidi.

Questo alla fine è tutto quello che hai da raccontare, perchè anche agli esami che hai fatto successivamente non è emerso niente di anomalo. Tutti i medici che hai incontrato (compreso cardiologo e neurologo) propendono per un fatto sporadico di abbassamento repentino di pressione, magari dovuto a problemi legati alla digestione.

Fatto sta che te lo saresti tranquillamente evitato, soprattutto in un momento di emergenza sanitaria come quello. E la povera biondina ha perso qualche anno di vita dallo spavento.



Scuola on line

Se per voi adulti il periodo di quarantena è stato duro, per un bambino di 11 anni (compiuti tra l'altro chiuso in casa) è qualcosa di devastante. Cancellati gli incontri con gli amici, la partita all'oratorio, la squadra di calcio, le gare di atletica, le feste di compleanno, gli incontri di catechismo, tutto.

E' rimasta solo la scuola, da seguire on-line.

Di questo secondo quadrimestre si tramanderanno i video su youtube delle maestre, le dispense da stampare, le mail da inviare il venerdì con le scansioni dei compiti, le verifiche con l'autovalutazione. E poi le urla tue e di sua madre nel tentativo di vederlo impegnato e concentrato.

A lui probabilmente rimarrà il grande rammarico di aver perso tutte le emozioni legate alla fine di un ciclo importante come quello delle scuole elementari. Perchè nulla lo ripagherà della grave perdita emotiva della fine della quinta, dell'abbracciare i suoi compagni e del ringraziare le sue splendide maestre.


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