Terzo giorno della vacanza in alta montagna.
Qui il quadro generale.
Qui il day one.
Qui il day two.
Al terzo giorno tocca alla biondina svegliarsi presto per andare a fare una corsetta sui sentieri. Cosa che lei naturalmente fa con entusiasmo e divertendosi, anche se poi nei giorni successivi si lamenterà per i dolori dovuti alla dinamica muscolare diversa da quella cui siete abituati.
La giornata non è male e ci sono solo delle brevi pioggerelle alla mattina che non danno molto fastidio, perciò decidete di tornare sull'altopiano del Col Alto e di raggiungere il Piz Soraga, un altro rifugio che vi dicono essere un piccolo paradiso per i nani.
E stavolta evitiamo aiutini come le funivie, che in montagna si va per camminare, cribbio!
La salita è si piuttosto ripida ma niente di impegnativo, perciò cercate di convincere il bimbo a camminare il più possibile, e riuscite ad alternare passeggino e gambe in un soddisfacente 50 e 50.
Rispetto al giorno precedente a camminare c'è molta più gente (soprattutto superata la fase più ripida che quasi tutti fanno in funivia) e nel boschetto che attraversate, dove la strada si fa sentiero, sembra di essere in città all'ora di punta. Ma questo non scalfisce minimamente la magia dei posti, che rende tutti più romantici.
Arrivati poi alla vostra meta, la sorpresa è stata quella di trovare praticamente un piccolo parco dei divertimenti a tema gratuito in alta quota. Perchè oltre ai classici giochi da parchetto, c'erano una serie di attività per bambini e non dedicate a un abitatore preistorico di quelle valli: l'orso delle caverne. E quindi avete passato un bel po di tempo a giocare a un minigolf molto ecocompatibile.
Ma soprattutto il paleontologo che si è impossessato del bimbo non voleva più staccarsi dagli scavi archeologici per riportare alla luce quello che a lui sembrava un fossile di dinosauro.
E per finire, dopo pranzo (mentre cominciava a piovere), ha giocato in una vera caverna, con orsi, pipistrelli, ma soprattutto con una tana tipo gonfiabile perfetta per rotolarsi e fare le capriole.
Non voleva più andarsene e nei giorni successivi ha chiesto più volte se lo portavamo ancora dove c'era l'orso.
Alla fine siete riusciti a trascinarlo via e, visto che il tempo peggiorava, siete tornati a valle non camminando, ma con la seggiovia. Arrivati a San Cassiano avete dovuto attendere circa quindici minuti perchè passasse l'inevitabile acquazzone, poi avete proseguito su un sentiero quasi totalmente in piano che vi ha portato prima a La Villa poi a Corvara.
Questa è stata la giornata in cui avete camminato di più. Complice un tempo discreto e un percorso vario e fattibile senza grossi problemi anche con il passeggino.
Fossero tutti così ...
... continua ...
Qui il quadro generale.
Qui il day one.
Qui il day two.
Al terzo giorno tocca alla biondina svegliarsi presto per andare a fare una corsetta sui sentieri. Cosa che lei naturalmente fa con entusiasmo e divertendosi, anche se poi nei giorni successivi si lamenterà per i dolori dovuti alla dinamica muscolare diversa da quella cui siete abituati.
La giornata non è male e ci sono solo delle brevi pioggerelle alla mattina che non danno molto fastidio, perciò decidete di tornare sull'altopiano del Col Alto e di raggiungere il Piz Soraga, un altro rifugio che vi dicono essere un piccolo paradiso per i nani.
E stavolta evitiamo aiutini come le funivie, che in montagna si va per camminare, cribbio!
La salita è si piuttosto ripida ma niente di impegnativo, perciò cercate di convincere il bimbo a camminare il più possibile, e riuscite ad alternare passeggino e gambe in un soddisfacente 50 e 50.
Rispetto al giorno precedente a camminare c'è molta più gente (soprattutto superata la fase più ripida che quasi tutti fanno in funivia) e nel boschetto che attraversate, dove la strada si fa sentiero, sembra di essere in città all'ora di punta. Ma questo non scalfisce minimamente la magia dei posti, che rende tutti più romantici.
Arrivati poi alla vostra meta, la sorpresa è stata quella di trovare praticamente un piccolo parco dei divertimenti a tema gratuito in alta quota. Perchè oltre ai classici giochi da parchetto, c'erano una serie di attività per bambini e non dedicate a un abitatore preistorico di quelle valli: l'orso delle caverne. E quindi avete passato un bel po di tempo a giocare a un minigolf molto ecocompatibile.
Ma soprattutto il paleontologo che si è impossessato del bimbo non voleva più staccarsi dagli scavi archeologici per riportare alla luce quello che a lui sembrava un fossile di dinosauro.
E per finire, dopo pranzo (mentre cominciava a piovere), ha giocato in una vera caverna, con orsi, pipistrelli, ma soprattutto con una tana tipo gonfiabile perfetta per rotolarsi e fare le capriole.
Non voleva più andarsene e nei giorni successivi ha chiesto più volte se lo portavamo ancora dove c'era l'orso.
Alla fine siete riusciti a trascinarlo via e, visto che il tempo peggiorava, siete tornati a valle non camminando, ma con la seggiovia. Arrivati a San Cassiano avete dovuto attendere circa quindici minuti perchè passasse l'inevitabile acquazzone, poi avete proseguito su un sentiero quasi totalmente in piano che vi ha portato prima a La Villa poi a Corvara.
Questa è stata la giornata in cui avete camminato di più. Complice un tempo discreto e un percorso vario e fattibile senza grossi problemi anche con il passeggino.
Fossero tutti così ...
... continua ...
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