Secondo giorno della vacanza in alta montagna.
Qui il quadro generale.
Qui il day one.
Dopo la bella giornata (anche e soprattutto dal punto di vista meteorologico) del lunedì, il secondo giorno ti svegli presto, che stà ancora albeggiando, per farti una corsettina in altura.
Il tempo è buono e la tua oretta di trail è un'epifania di fatica e bellezza.
Arrivi all'albergo e, tempo di svegliare la famiglia, doccia e colazione, quando uscite il tempo è cambiato e comincia a piovere. E non smetterà più.
L'idea è quella di andare al Col Alto e passeggiare sull'altipiano, ma vista l'acqua che scende e visto che non accenna smettere, optate per una salita in ovovia, tanto per evitarvi l'ascesa bagnata. Arrivati al capolinea dell'ovovia avevate due possibilità per arrivare al Piz La Ila, il rifugio che avevate scelto, ed entrambi i sentieri erano classificati sulla cartina del centro turistico come facili. Questa caratteristica era irrinunciabile, anche perchè il tempo era proprio orrendo.
Ma naturalmente avete scelto il sentiero sbagliato.
Avete camminato per un po addentrandovi nel bosco (con la strada che ad ogni passo si faceva più impervia e difficoltosa per colpa del fango e dell'acqua) fino a quando, arrivati nel punto della foto successiva, avete deciso di aver sbagliato strada e siete tornati indietro.
Che poi a guardare su google (l'immagine a inizio post) non mancava molta strada al punto in cui il sentiero sarebbe migliorato, ma in quel momento non lo potevi sapere e sinceramente di trovarti in una situazione pericolosa o semplicemente scomoda con il bimbo al seguito, proprio non te la sei sentita.
A questo punto avete preferito accorciare la strada usando la seggiovia, che comunque è stata un'avventura con la biondina e il bimbo in una panchina e te in quella successiva a tenere zaino e passeggino.
Arrivati al bellissimo rifugio vi fiondate dentro a mangiare, non già per la fame, ma per la voglia di scaldarsi ed asciugarsi. Impressionante poi vedere i ciclisti temerari che giravano comunque in MTB nonostante il tempo da lupi e scendevano dalla sella che sembravano dei pupazzi di fango.
Poi finalmente il miracolo e alle due circa smette di piovere.
Questo vi permette di passare un po di tempo facendo divertire il bimbo nel parco del rifugio, con laghetto, giochi, percorso di arrampicata, attrezzi ginnici e altre attrazioni veramente ben fatte e divertenti.
E il bimbo vi fa anche le foto.
Poi si scende con l'altra ovovia che vi porta al paese di La Villa. Breve passeggiata nel centro e poi sentiero verso l'albergo, passando per il bosco e prendendo ancora una dose di pioggia. E qui il bimbo aveva deciso di essere stanco e si è addormentato sotto la plastica antipioggia.
Alla fine è stata una passeggiata bella ma rovinata dalla pioggia. La vista da lassù probabilmente deve essere qualcosa di fenomenale, ma puoi soltanto ipotizzarlo. Il bimbo stavolta ha camminato pochissimo, ma è stato meglio lasciarlo al riparo nel passeggino. Ci sarà poi tempo di ritornare sull'altopiano e farlo camminare di più.
... continua ...
Qui il quadro generale.
Qui il day one.
Dopo la bella giornata (anche e soprattutto dal punto di vista meteorologico) del lunedì, il secondo giorno ti svegli presto, che stà ancora albeggiando, per farti una corsettina in altura.
Il tempo è buono e la tua oretta di trail è un'epifania di fatica e bellezza.
Arrivi all'albergo e, tempo di svegliare la famiglia, doccia e colazione, quando uscite il tempo è cambiato e comincia a piovere. E non smetterà più.
L'idea è quella di andare al Col Alto e passeggiare sull'altipiano, ma vista l'acqua che scende e visto che non accenna smettere, optate per una salita in ovovia, tanto per evitarvi l'ascesa bagnata. Arrivati al capolinea dell'ovovia avevate due possibilità per arrivare al Piz La Ila, il rifugio che avevate scelto, ed entrambi i sentieri erano classificati sulla cartina del centro turistico come facili. Questa caratteristica era irrinunciabile, anche perchè il tempo era proprio orrendo.
Ma naturalmente avete scelto il sentiero sbagliato.
Avete camminato per un po addentrandovi nel bosco (con la strada che ad ogni passo si faceva più impervia e difficoltosa per colpa del fango e dell'acqua) fino a quando, arrivati nel punto della foto successiva, avete deciso di aver sbagliato strada e siete tornati indietro.
Che poi a guardare su google (l'immagine a inizio post) non mancava molta strada al punto in cui il sentiero sarebbe migliorato, ma in quel momento non lo potevi sapere e sinceramente di trovarti in una situazione pericolosa o semplicemente scomoda con il bimbo al seguito, proprio non te la sei sentita.
A questo punto avete preferito accorciare la strada usando la seggiovia, che comunque è stata un'avventura con la biondina e il bimbo in una panchina e te in quella successiva a tenere zaino e passeggino.
Arrivati al bellissimo rifugio vi fiondate dentro a mangiare, non già per la fame, ma per la voglia di scaldarsi ed asciugarsi. Impressionante poi vedere i ciclisti temerari che giravano comunque in MTB nonostante il tempo da lupi e scendevano dalla sella che sembravano dei pupazzi di fango.
Poi finalmente il miracolo e alle due circa smette di piovere.
Questo vi permette di passare un po di tempo facendo divertire il bimbo nel parco del rifugio, con laghetto, giochi, percorso di arrampicata, attrezzi ginnici e altre attrazioni veramente ben fatte e divertenti.
E il bimbo vi fa anche le foto.
Poi si scende con l'altra ovovia che vi porta al paese di La Villa. Breve passeggiata nel centro e poi sentiero verso l'albergo, passando per il bosco e prendendo ancora una dose di pioggia. E qui il bimbo aveva deciso di essere stanco e si è addormentato sotto la plastica antipioggia.
Alla fine è stata una passeggiata bella ma rovinata dalla pioggia. La vista da lassù probabilmente deve essere qualcosa di fenomenale, ma puoi soltanto ipotizzarlo. Il bimbo stavolta ha camminato pochissimo, ma è stato meglio lasciarlo al riparo nel passeggino. Ci sarà poi tempo di ritornare sull'altopiano e farlo camminare di più.
... continua ...
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