martedì 29 novembre 2011

Piccoli allevatori crescono 3

Altra puntata del serial sul futuro dell'agricoltura nella bassa lodigiana.
Perchè un conto è dare da mangiare alle mucche, un conto è raccogliere l'erba per i coniglietti, ma adesso stiamo imparando pure a fare il pastore.
Ma non il pastore di pecore o di capre (peraltro comunque presenti in cascina e prima o poi faremo anche quello) ma pastore di maiali.
Più precisamente maialini nani vietnamiti.
Più precisamente peggy.


Ma appena peggy accenna a voltarsi indietro, lo vedi scappare a gambe levate!

venerdì 25 novembre 2011

Medicina alternativa

Questi giorni mi sto portando dietro una fastidiosissima sindrome parainfluenzale.
Che vuol dire raffreddore, mal di gola, catarro a strafottere e addirittura due (due!) giorni di malattia a casa dal lavoro.
Non capitava dal 2008.

Per fortuna che c'è chi pensa alla mia salute con rimedi naturali di medicina alternativa a base di fantasia, coccole e risate.

no bimbo, oggi non posso uscire in cortile a giocare, ho il mal di gola.
ah, ba meglio, aspetta che mettiamo il cerotto ...

va a ravanare nei cassetti e torna con il rotolone dello scotch di carta

etto tatto, così poi passa il bibi

mercoledì 23 novembre 2011

Sketchbook

Il bimbo scrive.
C'ha preso gusto e, oltre ad arcobalenarsi le mani, sul suo tavolino da artista crea capolavori che poi dona a tutti i suoi congiunti.

Sarà dritto? ... bho!
Il giochino è questo: qualche tempo fa mi ha creato uno i questi (... hem ... quadri, scritti, disegni, installazioni?) e me lo ha portato tutto contento. Io ho esclamato felice: ooohh, grazie bimbo, è un bellissimo regalo!, lo tengo qua vicino a me.
Da allora spesso, e senza un motivo preciso, mentre sta facendo qualcosa, ad un certo punto si alza e va in camera dicendo: papà (o mamma, o nonni) aspetta lì, vado a farti il tuo regalo!

Questo dovrebbe essere un elicottero (!!?!?!?)
E quando ritorna e ti ha consegnato il capolavoro, se tu non dici niente si mette li davanti con l'espressione interrogativa, le mani dietro la schiena e, con la modestia che lo contraddistingue, ti chiede riscontri: ti piace? è bello eh?

Si bimbo, è bello-bellissimo.
Grazie.

lunedì 21 novembre 2011

Midi-chlorian

Qualche giorno fa. Non mi ricordo più neanche quale fosse la situazione contingente, o cosa stavamo facendo, ma ad un certo punto ricordo con precisione questo dialogo:

Bimbo aspetta, vengo ad aiutarti ...
no papà, io sono un bimbo grande, io sono un cavaliere jedi.

Un tuffo al cuore ... bellodepapà.
Passato il momento emozione, non ho potuto far altro che rotolarmi a terra dal ridere.

Sapevo che i midi-chlorian erano in concentrazione elevata nella mia linea di sangue, e che mio figlio era un bambino speciale, ma che addirittura sia destinato a portare l'equilibrio nella forza ...

Da oggi comincia l'apprendistato: io sono il suo maestro jedi e lui è il mio allievo padawan.

... e che la forza sia con noi!

venerdì 18 novembre 2011

Lodi relay marathon - 13/11/2011

Domenica scorsa, prima mattina effettiva di inverno, sveglia ad orario antelucano per essere alle 7 in centro a Lodi.
A far che?
Ma che domande, a correre.



Il GS marciatori lodigiani insieme alla sezione lodigiana del Movimento per la Lotta alla Fame del Mondo si è inventata un ibrido interessante tra una campestre (come ce ne sono tante nei dintorni) e una corsa podistica vera e propria. Praticamente una maratona a staffetta non competitiva in cui una squadra di quattro "atleti" percorre i 42 su un circuito di 10,300 km (la prima frazione invece è di 11,300, per far quadrare i conti) tra città e strade sterrate lungo l'Adda.
Io e la biondina siamo stati cooptati dalla nostra associazione podistica per far parte delle quattro squadre che poi hanno partecipato, io nella squadra di quelli che vanno forte (yeee, come sono figoooo) e la biondina in quella dei pensionati (buuuu).
Siamo partiti insieme nella prima batteria e il mio percorso l'ho completato in un ottimo 51' 16" (passo 4' 32" /km). Bello il percorso e ben presidiato da vigili, volontari e protezione civile. Ottimo pacco gara (in rapporto ai miseri 3€ versati) comprendente anche la medaglia e una maglietta.

Osservazioni:
Vabbè che era una non competitiva, ma una maratona a stafetta avrebbe avuto molto più senso con una classifica d'arrivo. Non dico le singole frazioni, ma almeno il tempo finale cumulativo di tutta la squadra si poteva prendere con poco sforzo e una sola persona con un cronometro: alla fine erano solo 80 team.
Altro suggerimento: il percorso secondo me avrebbe dovuto passare in centro, in modo da dare risalto alla cosa, soprattutto visto lo scopo benefico della vicenda. Magari con un gazebo dell'associazione MLFM nella piazza principale che spiegava la manifestazione e chiedeva fondi.

Bella.
Mi è piaciuta.
L'anno prossimo ancora.

mercoledì 16 novembre 2011

Nobel per la letteratura

Il signor Tomas Tranströmer, poeta svedese premio nobel per la letteratura quest'anno, io non lo conosco.
Magari è lo scrittore perfetto, colui che ha scritto cose che possono portare l'arte a livelli che io non potrò mai neanche immaginare. La persona che con la sua scrittura ha elevato noi poveri mortali ad un livello superiore.

Ma per quanto posso sforzarmi, io non riesco a immaginare un libro più importante, più fondamentale, più perfetto di questo qui:

E' uno dei numerosi libri del bimbo, ma questo gli piace talmente tanto che tocca leggerglielo continuamente, anche svariate volte di fila una dietro l'altra.
Lo ha ascoltato talmente tante volte che lo ha imparato a memoria.

Dice: oohh, ... esagerato!
E allora ecco la prova:


PS: E se qualcuno si era chiesto dove ero finito e perchè non postavo più niente da quasi una settimana, i motivi sono due: il primo è banalmente il lavoro, il secondo è che mi sono messo ad editare questo video, ed io che di queste cose non ne avevo mai fatte, ci ho messo una vita.

mercoledì 9 novembre 2011

Stile aziendale

Il 26 di ottobre è morto Sergio Bonelli, come ho già scritto qui.

Come tante, tantissime persone sono andato sul sito della casa editrice a scrivere una frase di commiato nello spazio a questo dedicato.
Non l'avevo mai fatto prima.
Non l'ho fatto neanche in altri casi recenti come per Jobs o Simoncelli, dove sembravano tutti impazziti e tutti hanno cambiato le loro immagini di facebook con la mela morsicata o il 58.

Si è visto in questi casi (con alcuni gradi di separazione dovuti alla telegenicità del protagonista) che c'è stato il trionfo dell'idea televisiva che ha travalicato (e di molto) gli indiscussi meriti dei personaggi. Gente che fino al giorno prima non sapevano chi fossero queste persone, hanno scritto su FB o su twitter cose come "non ti dimenticheremo mai" non sapendo nient'altro rispetto a quello letto nei precedenti due minuti.

Ecco, Bonelli in questo ha avuto la fortuna di essere meno conosciuto a livello mediatico e questo, a mio avviso, ha permesso di avere un approccio al lutto più misurato e elegante.

Prova ne è stata la mail che ho ricevuto l'altro giorno:

SERGIO BONELLI EDITORE


GRAZIE!

Caro lettore,
data la grandissima quantità di messaggi di cordoglio, di ricordo e di affetto che sono arrivati sull'apposita pagina del nostro sito Internet in queste settimane, contrariamente alla nostra tradizione, che prevede di rispondere a tutti coloro che ci scrivono con una lettera personale, abbiamo deciso di ricorrere a un'email di ringraziamento dal contenuto comune a tutti.
Siete stati davvero in tanti, con le vostre parole e il vostro pensiero, a dimostrarvi vicini alla famiglia di Sergio Bonelli e a tutti noi della redazione di via Buonarroti, e volevamo riuscire a dirvi sinceramente grazie.

La Redazione di Sergio Bonelli Editore

Ed allegato c'era un regalo, una tavola di quel genio di Celoni, molto poetica e divertente:

Clicca per ingrandire e leggere

Chiudiamo con una battuta di Spinoza:
Sergio Bonelli ci ha lasciato. Molte belle cose.

domenica 6 novembre 2011

Minchia!!

Uno dei suoni più innocenti che mi viene in mente è la voce di un bambino di due anni e mezzo (uno a caso) che parla con il ciuccio in bocca.
Dà una sensazione di candore.
Bene.
Adesso provate a pensare quella stessa vocina impastata e candida che dice le parolacce!!

L'altra sera ho sentito con le mie orecchie la cosa più strana, più fuori luogo e più contraddittoria della mia vita. Stavamo vedendo paperissima sprint (forse l'unico programma che lo incanta che non venga trasmesso da rai yoyo) quando, all'ennesima caduta per terra del solito bambino giapponese, ha esclamato (con il ciuccio):
Minchia che botta!!

Presi alla sprovvista dall'espressione, io e la biondina abbiamo fatto l'unica cosa sbagliata che avremmo potuto fare: abbiamo riso.
Però mi sono ripreso subito.
E le (poche)  altre volte che l'ho sentito finora l'ho ripreso con fermezza, ma senza esagerare.

Ma la cosa principale che dovremo fare per evitare che dica le parolacce, banalmente, sarà non dirne noi. Perché, come ho già scritto, il bimbo imparerà che cosa è giusto e sbagliato non con le prediche, ma solo con il buon esempio.

E quindi da oggi in avanti in casa nostra le parole d'ordine saranno sobrietà, serietà e rigore.
E basta parolacce!!!


... eccheccazzo.

venerdì 4 novembre 2011

Che facciamo stasera?

Da quando ha cominciato a fare freddo la sera, tutte le sere che dio manda in terra (mediamente, perchè il mercoledì di solito vado a suonare alla banda), il bimbo vuole giocare con il suo papà.
E dalle 8,30 fino alle 10,30 se mi cercate mi troverete nella sua cameretta seduto per terra a urlare, costruire, farmi saltare sulla pancia, colorare, guardare cartoni e video insulsi sul computer, ed altre amenità.

Qualche esempio fotografico:

Ahh, le costruzioni!!
Un fantastico box per trattore e camion dei pompieri.
Con la torre in cima da costruire centinaia di volte perchè la parte più bella
di tutta la vicenda è farla crollare non appena in piedi.

Il tappetino si chiama "lo stretching", un lampante caso in cui
l'oggetto diventa tutt'uno con la sua funzione.
I questa foto è utilizzato come rampa di lancio per, nell'ordine,
il tamiut (che sarebbe il camion), la macchinina rossa
e la motoniera (che sarebbe la betoniera a motore).

Questa è la sua scrivania.
Ci sarà spazio in un post dedicato per descrivere quello che crea.

Il tatami, che diventa, per ore e ore, un fantastico puzzle.

Ed è bellissimo e divertentissimo passare la sera con il bimbo e con i suoi giochini.
Una sera.
Due sere.
Anche la terza sera,

... ma alla quarta sera consecutiva ti tiri due palle!

mercoledì 2 novembre 2011

Violàti

Non sono andati troppo per il sottile. Hanno scardinato il cancello con un badile e il portone di legno (non blindato) di casa con un altro ferro.
I cani probabilmente avranno abbaiato come dei matti, ma alla fine sono dei cagnolini che non mordono e se anche fanno casino chissenefrega se sei in una cascina isolata.
Non si sono interessati di quello che c'era in cucina o in sala (in effetti poca cosa se non le televisioni e pochi contanti), ma sono andati subito nelle camere da letto.
Non hanno visto (o forse li hanno visti ma non sapevano che farsene) i fucili da caccia, che comunque avrebbero meritato un nascondiglio migliore.
Hanno aperto solo i comodini e il cassettone delle camere, sparpagliando poi sul pavimento e sul letto il contenuto.

Mia sorella ieri pomeriggio è andata a casa dei nonni (che, ricordiamo, è una cascina isolata in cui vivono ora soltanto loro due) e ha trovato le luci accese, la porta spalancata, la serratura scardinata per terra in mezzo al cortile e ha avuto, giustamente, una paura fottuta.

Noi siamo andati subito a vedere quello che era successo e non abbiamo potuto far altro che constatare i danni.
Ad un primo veloce inventario sembra abbiano portato via solo l'oro. Alla fin fine poca cosa col metro del valore economico, che gli frutterà probabilmente qualche centinaia di euro al vendoro del paese tra qualche giorno.
Se non è casa tua la reazione è improntata al razionalismo: vabbè mamma, fattene una ragione e non pensarci, il danno alla fine è minimo e hanno rubato poco in valore, soltanto un po' di oro che comunque non avresti messo mai.
Se invece è casa tua, la brutta sensazione che ti rimane addosso ti può far piangere di rabbia, di frustrazione e di impotenza.

Quando capitano queste cose a te o a chi ti sta vicino, cominci a pensare che il mondo è un posto meno bello di quello che pensavi e popolato da stronzi.

martedì 1 novembre 2011

Piccole chicche linguistiche sparse 3

Il senso del tempo
Dai bimbo, vieni qui che dobbiamo tagliare le unghie delle mani.
Nooo, dai! Oggi no.
Evvabbè, allora quand'è che lo facciamo?
Oggisera, quando c'è il sole!

Di bene in meglio
Bimbo, mi porti quella cosa?
Oh, si. Ba meglio papà!
(il bimbo non dice va bene, ma dice va meglio. Si vede che il bene non è un concetto sufficiente per descrivere il giusto)

Participio passato
Papà, tieni il giornale, io l'ho già leggiuto.