mercoledì 9 novembre 2011

Stile aziendale

Il 26 di ottobre è morto Sergio Bonelli, come ho già scritto qui.

Come tante, tantissime persone sono andato sul sito della casa editrice a scrivere una frase di commiato nello spazio a questo dedicato.
Non l'avevo mai fatto prima.
Non l'ho fatto neanche in altri casi recenti come per Jobs o Simoncelli, dove sembravano tutti impazziti e tutti hanno cambiato le loro immagini di facebook con la mela morsicata o il 58.

Si è visto in questi casi (con alcuni gradi di separazione dovuti alla telegenicità del protagonista) che c'è stato il trionfo dell'idea televisiva che ha travalicato (e di molto) gli indiscussi meriti dei personaggi. Gente che fino al giorno prima non sapevano chi fossero queste persone, hanno scritto su FB o su twitter cose come "non ti dimenticheremo mai" non sapendo nient'altro rispetto a quello letto nei precedenti due minuti.

Ecco, Bonelli in questo ha avuto la fortuna di essere meno conosciuto a livello mediatico e questo, a mio avviso, ha permesso di avere un approccio al lutto più misurato e elegante.

Prova ne è stata la mail che ho ricevuto l'altro giorno:

SERGIO BONELLI EDITORE


GRAZIE!

Caro lettore,
data la grandissima quantità di messaggi di cordoglio, di ricordo e di affetto che sono arrivati sull'apposita pagina del nostro sito Internet in queste settimane, contrariamente alla nostra tradizione, che prevede di rispondere a tutti coloro che ci scrivono con una lettera personale, abbiamo deciso di ricorrere a un'email di ringraziamento dal contenuto comune a tutti.
Siete stati davvero in tanti, con le vostre parole e il vostro pensiero, a dimostrarvi vicini alla famiglia di Sergio Bonelli e a tutti noi della redazione di via Buonarroti, e volevamo riuscire a dirvi sinceramente grazie.

La Redazione di Sergio Bonelli Editore

Ed allegato c'era un regalo, una tavola di quel genio di Celoni, molto poetica e divertente:

Clicca per ingrandire e leggere

Chiudiamo con una battuta di Spinoza:
Sergio Bonelli ci ha lasciato. Molte belle cose.

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