Giorno triste, ieri.
Ho appreso la notizia della morte di Sergio Bonelli dal telegiornale di canale cinque alle otto di sera, nel sommario all'inizio, e ho voluto assistere al "coccodrillo" per curiosità di capire come fosse trattato dalla stampa generalista un uomo così importante per la cultura italiana. Come immaginavo hanno riconosciuto il suo lavoro come editore, ma hanno fato un sacco di confusione tra editore, autore e disegnatore. A sentire il servizio sembrava morto il disegnatore di Tex.
Comunque, non è il caso di fare polemica con la televisione perché è una battaglia persa.
Questo è il momento di ringraziare una persona che ha scoperto e stimolato tanti autori e disegnatori che mi hanno regalato avventure straordinarie.
Non conosco il Bonelli autore (Zagor e Mister No non li ho mai letti e quindi non posso giudicare Guido Nolitta), ma lo devo ringraziare per il suo lavoro di moderno mecenate.
La sensazione che provo oggi è che le mie avventure preferite si sono esaurite, e che il mondo stia per diventare un poco meno entusiasmante.
Una sensazione simile l'ho avvertita il 6 aprile 1992, giorno della morte di Isaac Asimov.
Questo caso è diverso, perché la casa editrice e i suoi personaggi continueranno ad esistere (spero!). Ma comunque qualcosa è destinato a cambiare, e chissà quale strade prenderà il fumetto popolare in Italia.
Io spero che chiunque prenderà in mano la casa editrice abbia la stessa competenza e passione di questo distinto signore del fumetto.
Ho appreso la notizia della morte di Sergio Bonelli dal telegiornale di canale cinque alle otto di sera, nel sommario all'inizio, e ho voluto assistere al "coccodrillo" per curiosità di capire come fosse trattato dalla stampa generalista un uomo così importante per la cultura italiana. Come immaginavo hanno riconosciuto il suo lavoro come editore, ma hanno fato un sacco di confusione tra editore, autore e disegnatore. A sentire il servizio sembrava morto il disegnatore di Tex.
Comunque, non è il caso di fare polemica con la televisione perché è una battaglia persa.
Questo è il momento di ringraziare una persona che ha scoperto e stimolato tanti autori e disegnatori che mi hanno regalato avventure straordinarie.
Non conosco il Bonelli autore (Zagor e Mister No non li ho mai letti e quindi non posso giudicare Guido Nolitta), ma lo devo ringraziare per il suo lavoro di moderno mecenate.
La sensazione che provo oggi è che le mie avventure preferite si sono esaurite, e che il mondo stia per diventare un poco meno entusiasmante.
Una sensazione simile l'ho avvertita il 6 aprile 1992, giorno della morte di Isaac Asimov.
Questo caso è diverso, perché la casa editrice e i suoi personaggi continueranno ad esistere (spero!). Ma comunque qualcosa è destinato a cambiare, e chissà quale strade prenderà il fumetto popolare in Italia.
Io spero che chiunque prenderà in mano la casa editrice abbia la stessa competenza e passione di questo distinto signore del fumetto.
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