Questo è il testo del messaggio che io e la biondina abbiamo inviato a una nostra amica prima della partenza.
Ma partiamo dall'inizio della telecronaca di una mattinata quantomeno folle.
Partenza alle 6.45 da casa in una giornata abbastanza fredda ma che comunque lasciava ben sperare: il cielo era coperto e noi eravamo pronti a incontrare dei "deboli piovaschi" (così come li aveva definiti meteo.it per la mattinata). Quando invece siamo entrati in tangenziale si è palesato il disastro che ci attendeva e le nuvole hanno aperto gli sciacquoni. Arrivati al parcheggio all'interno dell'autodromo, abbiamo dovuto aspettare dieci minuti in macchina ad aspettare che si calmasse un po' il diluvio e, in quei cinque minuti di tregua, siamo usciti e arrivati alla zona dei box camminando nel fango.
A quel punto non potevamo che aspettare e vedere come si sarebbe evoluta la situazione al riparo di una tettoia. Praticamente abbiamo aspettato quasi un'ora chiedendoci: che facciamo? prediamo il pacco gara e andiamo a casa?
Vorrei vedere voi in questa situazione cosa avreste fatto:
Penso anche che se fossimo stati solo noi due in macchina avremmo dato forfait.
Ma eravamo insieme a due nostri amici e ci sembrava di avere almeno l'obbligo morale di provarci. Però il tempo è migliorato, e tipo un quarto d'ora prima della partenza piovigginava e quindi non avevamo scuse.
Così ci siamo trovati ad aspettare lo start sulla linea di partenza dell'autodromo.
Partenza data con il semaforo della formula uno.
Eeeeee..... VIA!
Sembrava andare tutto per il meglio, ma dopo dieci minuti dalla partenza ricomincia il diluvio. Fortuna avevo preso il cappello con l'aletta altrimenti avrei avuto dei problemi a tenere aperti gli occhi (per dire!).
E' venuta talmente tanta acqua (per circa un quarto d'ora) che la protezione civile ha dovuto imporre un cambio di tracciato in corsa per evitare un sottopasso allagato. Ma altri due sottopassi con una spanna d'acqua erano obbligatori e quindi, ebbri d'ardimentoso coraggio, ci siamo buttati con la pozzanghera alle caviglie.
Eravamo circa al quinto kilometro quando siamo passati nelle vicinanze della partenza e, confesso, ho dovuto resistere alla tentazione di andarmene. Sono convinto che se fossi stato da solo l'avrei fatto.
Poi il tempo è migliorato (tranne un altro acquazzone tra il 18° e il 20°) e alla fine il risultato l'ho portato a casa con orgoglio, con l'aggravante che le modifiche al percorso hanno allungato la mezza fino a 22 km e 200 metri.
Tempo totale 1h 52' 35" mio e biondina in 2h 2' 18".
Sarebbe stato il suo personale se il percorso fosse stato di 21 km; questo fa ben sperare per la prossima mezza (quasi sicuramente Pavia).
Qualche appunto all'organizzazione, soprattutto per la gestione delle sacche gara, ma alla fine sono contento di averla fatta e di non essermi ritirato.
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