Narni a settembre, Roma a ottobre, Lucca a novembre, Mantova a febbraio, Milano a marzo, Napoli ad aprile, Rimini a luglio.
Non è il calendario di viaggio di un circo ma è, grossomodo, l'elenco degli appuntamenti che un vero appassionato non dovrebbe perdere: le principali fiere del fumetto italiane.
Poi c'è da dire le persone che seguono assiduamente queste fiere nel corso dell'anno si possono classificare in due categorie: gli addetti al lavoro (editori, disegnatori, autori, ecc.) e i pazzi furiosi (collezionisti e cosplayer).
Io non sono così addentro nel fumettomondo per andare a queste manifestazioni con assiduità, anche perchè non conosco direttamente persone che condividono con me questa passione (ci sarebbe al limite lo zio daniele, ma anche lui si limita a leggere i suoi fumetti preferiti senza interessarsi più di tanto di quello che gira intorno).
Però negli anni sono andato ben due volte a Cartoomics, la fiera di Milano, una volta da solo un sabato pomeriggio (era il 2004) e una domenica di due anni dopo, visto che pioveva e non sapevamo cosa fare, sono riuscito a portarmi dietro anche la biondina. Alla fine ha dovuto ammettere che è stata una gita interessante: tra la mostra del fumetto erotico, le bancarelle che vendevano gadget e merchandising di fumetti, film, serie televisive e cartoni animati, quegli alienati dei cosplayer, non ci si poteva certo annoiare.
Ma ora voglio parlare dell'altra visita, quella che feci da solo, e quindi con del tempo da perdere in cose che altrimenti non avrei fatto. Si, perché persi più di mezz'ora in fila per conoscere e farmi fare un disegno dal mio fumettaro (autore e disegnatore) preferito: Luca Enoch.
In casa attualmente ho l'opera completa di Sprayliz ristampata dalla Edizioni BD e tutti i suoi lavori per Bonelli, che sono: gli albi di Legs, tutto Gea, il romanzo a fumetti di Dragonero, tutto quello attualmente stampato di Lilith. Mi mancano Hit Moll (che comunque conto di recuperare) e Morgana (che ho sfogliato e non credo che acquisterò perché mi sembra una collana non all'altezza del suo prezzo).
Piccolo excursus per immagini. Luca Enoch è questo qui:
Questa è la cifra stilistica del personaggio, attendendo la nuova serie mensile Bonelli Dragonero che uscirà tra poco di cui però il nostro sarà soltanto il coautore. Però il fantasy non mi ha mai entusiasmato, e su questa cosa sono un po' freddo in partenza.
Perché Enoch ha un talento particolare per le figure femminili, sia come autore che, soprattutto, come disegnatore.
Per questo quando quel sabato pomeriggio lo incontrai, dopo avergli fatto i miei complimenti per il suo lavoro e per il suo blog, gli chiesi se poteva regalarmi un disegnino di Gea.
Per me che sono un assoluto analfabeta nel disegno artistico, è impressionante vedere come, in cinque minuti e con tre pennarelli, si possa realizzare una cosa come questa.
Non è il calendario di viaggio di un circo ma è, grossomodo, l'elenco degli appuntamenti che un vero appassionato non dovrebbe perdere: le principali fiere del fumetto italiane.
Poi c'è da dire le persone che seguono assiduamente queste fiere nel corso dell'anno si possono classificare in due categorie: gli addetti al lavoro (editori, disegnatori, autori, ecc.) e i pazzi furiosi (collezionisti e cosplayer).
Io non sono così addentro nel fumettomondo per andare a queste manifestazioni con assiduità, anche perchè non conosco direttamente persone che condividono con me questa passione (ci sarebbe al limite lo zio daniele, ma anche lui si limita a leggere i suoi fumetti preferiti senza interessarsi più di tanto di quello che gira intorno).
Però negli anni sono andato ben due volte a Cartoomics, la fiera di Milano, una volta da solo un sabato pomeriggio (era il 2004) e una domenica di due anni dopo, visto che pioveva e non sapevamo cosa fare, sono riuscito a portarmi dietro anche la biondina. Alla fine ha dovuto ammettere che è stata una gita interessante: tra la mostra del fumetto erotico, le bancarelle che vendevano gadget e merchandising di fumetti, film, serie televisive e cartoni animati, quegli alienati dei cosplayer, non ci si poteva certo annoiare.
Ma ora voglio parlare dell'altra visita, quella che feci da solo, e quindi con del tempo da perdere in cose che altrimenti non avrei fatto. Si, perché persi più di mezz'ora in fila per conoscere e farmi fare un disegno dal mio fumettaro (autore e disegnatore) preferito: Luca Enoch.
In casa attualmente ho l'opera completa di Sprayliz ristampata dalla Edizioni BD e tutti i suoi lavori per Bonelli, che sono: gli albi di Legs, tutto Gea, il romanzo a fumetti di Dragonero, tutto quello attualmente stampato di Lilith. Mi mancano Hit Moll (che comunque conto di recuperare) e Morgana (che ho sfogliato e non credo che acquisterò perché mi sembra una collana non all'altezza del suo prezzo).
Piccolo excursus per immagini. Luca Enoch è questo qui:
1992: nasce Sprayliz. Un fumetto che parla di tematiche sociali, street art e un tocco di erotismo soft che non fa mai male. |
1996: Liz abbandona le fumetterie e si comincia a disegnare Legs. Grazie a Bonelli incontro per la prima volta i disegni di Enoch. |
1999 nuovo personaggio: Gea, baluardo contro le incursioni extradimensionali. Una tipa tosta che fa a cornate con i diavoli. |
E viaggia, quasi dieci anni prima, in mondi che ricordano molto Pandora. Ma questo non è un pregio di Enoch quanto un difetto di Avatar. |
Con i suoi amici che sono il riassunto della poetica sociale di Enoch:
Leo il "fidanzato" paraplegico e Sif, l'amico omosessuale giocatore di hockey |
2008 Lilith Fumetto molto meno divertente (nel senso della commedia) e molto più cupo. |
Perché Enoch ha un talento particolare per le figure femminili, sia come autore che, soprattutto, come disegnatore.
Per questo quando quel sabato pomeriggio lo incontrai, dopo avergli fatto i miei complimenti per il suo lavoro e per il suo blog, gli chiesi se poteva regalarmi un disegnino di Gea.
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