Per i non padani (linguisticamente parlando, sia chiaro) significa giro delle madonnine di Ombriano (CR).
Sono ritornato a correre le campestri la domenica mattina, come allenamento alla maratona e poi perché correre sempre negli stessi luoghi rompe un po'.
Giro lungo da 28 km, che però poi erano 27 al conteggio del Garmin, più una deviazione di 3 km per un totale di una trentina di asfalto e pochissimo sterrato.
Tempo infame. Esco di casa alle 6,45 e mi accorgo che sta piovendo. Sai che allegria!!
Allenamento più che soddisfaciente: forse perché ho preso subito il ritmo giusto e mi sono fermato a tutti i ristori, fosse anche solo per camminare qualche metro e bere un bicchiere di the caldo. Ma alla fine sentivo di averne ancora da spendere, sia come passo medio che come chilometraggio.
Non mi sono risparmiato però una figura barbina: a duecento metri dall'arrivo, praticamente in centro al paesello davanti alle nonnine che uscivano da chiesa, mi fermo bruscamente perché mi sembrava di aver visto delle persone che conoscevo in una via laterale. Solo che l'asfalto era viscido per la pioggia e sono franato come un sacco di patate in una pozzanghera.
Mi sono rimesso in piedi con una velocità che sembravo una molla e con una nonscialans da signori, ma mi sa che prima di sera mi verrà un bel bozzo nero sull'anca destra.
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