venerdì 16 settembre 2016

Musica gggiovane

Era la seconda metà degli anni '80 (potresti azzardare un 1988) ed a casa tua cominciò l'era della musica portatile, grazie al PMB (Piccolo Mugnaio Bianco).


Altri tempi, altri supporti.
E altra musica.
Poi negli anni si sono susseguiti altri cassette players (di cui uno fichissimo con anche la radio) e addirittura un lettore CD portatile negli anni '00.
Ora però la musica è liquida e il supporto fisico si è sgretolato. Col tempo hai comperato una buona dose di lettori mp3 che ora sono anch'essi superati dallo smartphone.
Questi lettori di musica o sono spariti o non funzionano più.
Tranne uno: l'Ipod nano del 2006 che da qualche settimana è diventato proprietà del bimbo.


In queste vacanze estive il bimbo ne ha fatto un uso smodato. Ci ha fatto ascoltare le sue canzoni in auto (attaccando il suo Ipod alla presa aux della macchina) ed in casa (attaccato ad un altoparlante visto che non avevamo la televisione). Mentre in altre occasioni, come quando si fermava quella mezz'oretta in spiaggia, si attaccava le cuffiette e lo sentivi cantare.


Ma la cosa che ti preme sottolineare sono le canzoni che lui ti ha fatto caricare sul lettore. Per ora poche canzoni quasi tutte scelte dalle classifiche superpop di quest'estate (e su alcune avresti molte remore), ma con una chicca nel finale che salva tutta la playlist.

Ci sono i tormentoni italiani (e non) di questi anni, che se anche dopo un po' stufano, capisci la presa che hanno sui pree-teen. Parliamo di Rovazzi (Andiamo a comandare), Fedez e J Ax (Vorrei ma non posto), Baby K e Giusy Ferreri (Roma Bangkok), Sia e Sean Paul (Cheap thrills), J Ax (Maria salvador), Lukas Graham (Seven years  per via di questo).

C'è tutta la parte latina, che quest'anno è la volta del reggaeton e devi fartene una ragione. Parliamo di Enrique Iglesias (Duele el corazon) e Alvaro Soler (Sofia).

Ci sono un paio di canzoni a cui tu ti eri opposto, ma anche queste sono conosciutissime tra i giovanissimi e anche la biondina ci ha messo del suo. Parliamo di Alessandra Amoroso (Vivere a colori e Comunque andare).

Un paio di insospettabili, ma a casa tua questo cantante è molto citato e poi ha lo stesso nome del bimbo. Parliamo di Luca Carboni (Luca lo stesso e Happy).

Ma la chicca che nobilita il tutto e che ti fa ben sperare per il futuro dell'umanità è che ci sono ben 4 (quattro) canzoni degli ACDC (Shoot to thrill, Back in black, Thunderstruck, Highway to hell).

... e quando parte la chitarra di Angus Young, di default il livello del volume fa uno scatto verso l'alto!

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