Buona la seconda!
La prima gara di triathlon del 2016 (solo due settimane fa) ti aveva lasciato con l'amaro in bocca.
Ma il lago di Garda ti porta fortuna e dopo aver esordito nell'olimpico e aver fatto il tuo PB a Sirmione, sabato scorso a solo una decina di chilometri di distanza, hai portato a casa una prestazione con i fiocchi!
Prima bisogna parlare della preparazione.
Che se anche qualchestron [sciocchino] qualche tempo fa ti aveva tirato un brutto scherzo, tu hai comunque una famiglia che ti vuole bene e in anticipo sul tuo compleanno ti ha regalato (di nuovo) uno splendido zaino per l'attrezzatura della zona cambio. Da aggiungere alla tua fichissima borsa per la muta che arriva da un tuo viaggio a Mallorca.
L'unica nota stonata della giornata è che eri da solo nella tua trasferta.
Stavolta la biondina non ha potuto assentarsi tutto il giorno da casa, e quindi, visto che neanche stavolta c'erano atleti della tua squadra e non conoscevi nessun altro, hai fatto il viaggio e hai fatto passare tutta l'attesa in perfetta solitudine, con la compagnia delle tue playlist preferite sparate in cuffia.
Prima differenza grossa rispetto a Forte dei Marmi: c'erano quasi il triplo delle persone, partenti circa 1100 atleti tra maschile e femminile.
Un po' l'hai sentito in acqua, dove nella tua batteria (160 persone) alla partenza e attorno alla prima boa c'era da scombattere per conquistarsi il proprio spazio. E' appunto passando vicino alla prima boa che un tuo collega ti ha dato una manata che ti ha tolto gli occhialini. Fermarsi per rimetterli a posto senza farsi travolgere è stato difficile.
Comunque buon tempo per questi 1500 metri nuotati in scioltezza e in progressione (26 minuti), con la nota positiva dello splendido passaggio del canale nel centro città e quella negativa dell'enorme quantità di alghe che ti sei trovato anche in faccia nuotando.
L'alto numero di partecipanti invece non è stato un problema in bici, anzi!
A parte una decina di chilometri in partenza in cui hai anche tirato per lunghi tratti, alla fine hai beccato un gruppone enorme che ti ha portato alla T2 con una media spettacolare di quasi 37 Km/h. Percorso senza salite ma bello vallonato, molto simile a Sirmione (#egraziealcazzo, sono vicinissimi) e che ti ha fatto divertire come un bambino.
L'unica cosa da dire è che i ciclisti in gruppo sono pericolosi! Con le strade non totalmente chiuse al traffico, c'era comunque gente che si allargava talmente tanto da finire sulla corsia opposta, lasciando completamente libero lo spazio a destra dell'asfalto. Come in autostrada, dove ci sono un sacco di cartelli che ricordano di occupare la corsia libera più a destra, ma niente, questa è sempre vuota, mentre in terza corsia si rischia il tamponamento.
Sei sceso dalla bici con delle buone sensazioni nelle gambe, e la temperatura era buona per quei dieci chilometri. Ma quei cinque strappi altimetrici sul percorso ti hanno impedito di fare il tempone, anche se non hai mai camminato (e di questo fatto ti bulli un casino).
Tanto per fare il fenomeno, all'arrivo hai chiamato a gran voce l'incitamento del pubblico, e questo ti ha risposto entusiasta applaudendo. Purtroppo non ci sono immagini o meglio video del tuo arrivo, e quindi vi dovete fidare se dici che il sorriso che c'era sulla tua faccia non era compatibile con quasi due ore e mezza di gara.
Sembra impossibile, ma anche questa è la magia del triathlon.
Tempo finale ottimo!
Non è il tuo PB ma poco ci manca. Con un percorso run più piatto, avresti tolto due minuti comodi.
Ma il fatto di essere arrivato 385° su 950 partenti maschi, ti gratifica enormemente rispetto alla grigia prestazione di Forte dei Marmi.
Quest'anno la tua (striminzita) stagione di triathlon finisce qui, con una buona gara.
Che questa soddisfazione sia di buon auspicio per gli anni a venire e per le prossime sfide.
PS: Ancora un colpo da maestro la magliettina della manifestazione, e l'idea di farne quattro simili per le tappe del circuito TriO.
Da un'idea di Cleto La Triplice:
Il triatleta non mangia, si nutre!
Il triatleta non beve, si idrata!
Il triatleta non dorme, recupera!
Il triatleta non mente, esagera!
La prima gara di triathlon del 2016 (solo due settimane fa) ti aveva lasciato con l'amaro in bocca.
Ma il lago di Garda ti porta fortuna e dopo aver esordito nell'olimpico e aver fatto il tuo PB a Sirmione, sabato scorso a solo una decina di chilometri di distanza, hai portato a casa una prestazione con i fiocchi!
Prima bisogna parlare della preparazione.
Che se anche qualche
L'unica nota stonata della giornata è che eri da solo nella tua trasferta.
Stavolta la biondina non ha potuto assentarsi tutto il giorno da casa, e quindi, visto che neanche stavolta c'erano atleti della tua squadra e non conoscevi nessun altro, hai fatto il viaggio e hai fatto passare tutta l'attesa in perfetta solitudine, con la compagnia delle tue playlist preferite sparate in cuffia.
Prima differenza grossa rispetto a Forte dei Marmi: c'erano quasi il triplo delle persone, partenti circa 1100 atleti tra maschile e femminile.
Un po' l'hai sentito in acqua, dove nella tua batteria (160 persone) alla partenza e attorno alla prima boa c'era da scombattere per conquistarsi il proprio spazio. E' appunto passando vicino alla prima boa che un tuo collega ti ha dato una manata che ti ha tolto gli occhialini. Fermarsi per rimetterli a posto senza farsi travolgere è stato difficile.
Comunque buon tempo per questi 1500 metri nuotati in scioltezza e in progressione (26 minuti), con la nota positiva dello splendido passaggio del canale nel centro città e quella negativa dell'enorme quantità di alghe che ti sei trovato anche in faccia nuotando.
L'alto numero di partecipanti invece non è stato un problema in bici, anzi!
A parte una decina di chilometri in partenza in cui hai anche tirato per lunghi tratti, alla fine hai beccato un gruppone enorme che ti ha portato alla T2 con una media spettacolare di quasi 37 Km/h. Percorso senza salite ma bello vallonato, molto simile a Sirmione (#egraziealcazzo, sono vicinissimi) e che ti ha fatto divertire come un bambino.
L'unica cosa da dire è che i ciclisti in gruppo sono pericolosi! Con le strade non totalmente chiuse al traffico, c'era comunque gente che si allargava talmente tanto da finire sulla corsia opposta, lasciando completamente libero lo spazio a destra dell'asfalto. Come in autostrada, dove ci sono un sacco di cartelli che ricordano di occupare la corsia libera più a destra, ma niente, questa è sempre vuota, mentre in terza corsia si rischia il tamponamento.
Sei sceso dalla bici con delle buone sensazioni nelle gambe, e la temperatura era buona per quei dieci chilometri. Ma quei cinque strappi altimetrici sul percorso ti hanno impedito di fare il tempone, anche se non hai mai camminato (e di questo fatto ti bulli un casino).
Tanto per fare il fenomeno, all'arrivo hai chiamato a gran voce l'incitamento del pubblico, e questo ti ha risposto entusiasta applaudendo. Purtroppo non ci sono immagini o meglio video del tuo arrivo, e quindi vi dovete fidare se dici che il sorriso che c'era sulla tua faccia non era compatibile con quasi due ore e mezza di gara.
Sembra impossibile, ma anche questa è la magia del triathlon.
Come combattere la disidratazione post-gara. |
Non è il tuo PB ma poco ci manca. Con un percorso run più piatto, avresti tolto due minuti comodi.
Ma il fatto di essere arrivato 385° su 950 partenti maschi, ti gratifica enormemente rispetto alla grigia prestazione di Forte dei Marmi.
Che questa soddisfazione sia di buon auspicio per gli anni a venire e per le prossime sfide.
PS: Ancora un colpo da maestro la magliettina della manifestazione, e l'idea di farne quattro simili per le tappe del circuito TriO.
Da un'idea di Cleto La Triplice:
Il triatleta non mangia, si nutre!
Il triatleta non beve, si idrata!
Il triatleta non dorme, recupera!
Il triatleta non mente, esagera!
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