Dopo aver partecipato ad una gara per te lunghissima come il 70.3 di Rimini, non vedevi l'ora di sfogarti e divertirti in una competizione più corta. E l'occasione era quella di tornare nei luoghi che hanno visto il tuo esordio nell'olimpico l'anno scorso.
L'idea era quella di andare senza la famiglia e in compagnia tra amici, ma il tuo socio Bako (che finora aveva condiviso tutte le tue avventure triatletiche) quest'anno ti ha mollato e dopo aver scelto di esordire nel mondo del 70.3 in quel di Pescara e non a Rimini, ha pensato bene di infortunarsi il giorno prima di Sirmione.
Niente di male, perchè hai condiviso il viaggio, le interminabili ore prima della partenza, e il dopogara con l'ottimo Vittorio. E comunque Bako sul lago ci è venuto lo stesso a respirare triathlon, che senza gli manca l'aria.
Visto che sei recidivo, conosci bene sia il percorso che la logistica delle zone cambio e tutto il resto dell'organizzazione.
Ma una sorpresa i giudici te l'hanno fatta lo stesso: muta vietata.
Era la prima volta che nuotavi in acque libere senza la muta, e la differenza l'hai sentita tanto. Non c'erano onde, se non qualche increspatura della superficie, ma senza la spinta idrostatica della muta hai fatto molta più fatica del previsto a fare quel chilometro e mezzo. Ventinove minuti e quaranta secondi non sono un tempo di cui andare particolarmente fieri.
Sicuramente hai gioito in T1 per non aver dovuto litigare con la muta.
Poi in bici ti sei divertito.
Il percorso ti piace molto: bello vallonato, con un paio di strappi belli decisi che fanno selezione.
La prima metà dei 40 km l'hai passata a tirare, che avevi beccato un paio di ciclisti, ma questi, molto onestamente, ti hanno affiancato e ti hanno detto qualcosa del tipo: Bravo, stai andando fortissimo! Mi dispiace ma non riesco a darti il cambio a queste velocità!
Anzi, un tipo ad un certo punto ti fa: Per fortuna ci sono le rotonde, che sennò ti perdevo! Infatti puoi migliorare quanto vuoi, ma quella tua incapacità di affrontare con decisione le curve, i rondò ed altri tratti tecnici, continuerà a penalizzarti.
Dopo la prima metà del percorso, da dietro ti ha raggiunto un bel gruppetto di una decina di ciclisti belli decisi, e da lì alla fine hai ciucciato la ruota.
Un ora e quattro minuti sono un buon tempo, ma a freddo sei deluso, perchè è circa il tempo che hai fatto l'anno scorso, e mentre pedalavi invece le sensazioni erano più promettenti.
La tua rivincita te la sei presa nell'ultima frazione, dove sei riuscito a correre come volevi e come sai. I poco più di nove chilometri li hai percorsi ad un passo medio di circa 4'40" (ci sono pareri discordanti tra il tuo garmin e il cronometraggio ufficiale, sia in termini di distanza che di passo).
Sarà stato che faceva si caldo, ma non era eccessivo come l'anno scorso.
Sarà stato che stavolta hai mangiato giusto prima della partenza e ti sei integrato bene in gara.
Sarà stato che avevi un'esperienza diversa rispetto al tuo debutto.
Sarà stato semplicemente perchè ti sei allenato di più e meglio.
... fatto stà che hai finito con il tempo di 2h22'50" e hai fatto fare la figura del cioccolataio a quello sfigato di te stesso di un anno fa, rifilandogli quasi sette minuti di distacco.
Di seguito i risultati ufficiali e la traccia Garmin.
In conclusione: giornata ottima, buona compagnia, bei posti, gara eccellente e per finire, il miglior recupero post gara possibile:
L'idea era quella di andare senza la famiglia e in compagnia tra amici, ma il tuo socio Bako (che finora aveva condiviso tutte le tue avventure triatletiche) quest'anno ti ha mollato e dopo aver scelto di esordire nel mondo del 70.3 in quel di Pescara e non a Rimini, ha pensato bene di infortunarsi il giorno prima di Sirmione.
Niente di male, perchè hai condiviso il viaggio, le interminabili ore prima della partenza, e il dopogara con l'ottimo Vittorio. E comunque Bako sul lago ci è venuto lo stesso a respirare triathlon, che senza gli manca l'aria.
Capitano, aiutami tu! |
Visto che sei recidivo, conosci bene sia il percorso che la logistica delle zone cambio e tutto il resto dell'organizzazione.
Ma una sorpresa i giudici te l'hanno fatta lo stesso: muta vietata.
Era la prima volta che nuotavi in acque libere senza la muta, e la differenza l'hai sentita tanto. Non c'erano onde, se non qualche increspatura della superficie, ma senza la spinta idrostatica della muta hai fatto molta più fatica del previsto a fare quel chilometro e mezzo. Ventinove minuti e quaranta secondi non sono un tempo di cui andare particolarmente fieri.
Sicuramente hai gioito in T1 per non aver dovuto litigare con la muta.
Poi in bici ti sei divertito.
Il percorso ti piace molto: bello vallonato, con un paio di strappi belli decisi che fanno selezione.
La prima metà dei 40 km l'hai passata a tirare, che avevi beccato un paio di ciclisti, ma questi, molto onestamente, ti hanno affiancato e ti hanno detto qualcosa del tipo: Bravo, stai andando fortissimo! Mi dispiace ma non riesco a darti il cambio a queste velocità!
Anzi, un tipo ad un certo punto ti fa: Per fortuna ci sono le rotonde, che sennò ti perdevo! Infatti puoi migliorare quanto vuoi, ma quella tua incapacità di affrontare con decisione le curve, i rondò ed altri tratti tecnici, continuerà a penalizzarti.
Dopo la prima metà del percorso, da dietro ti ha raggiunto un bel gruppetto di una decina di ciclisti belli decisi, e da lì alla fine hai ciucciato la ruota.
Un ora e quattro minuti sono un buon tempo, ma a freddo sei deluso, perchè è circa il tempo che hai fatto l'anno scorso, e mentre pedalavi invece le sensazioni erano più promettenti.
La tua rivincita te la sei presa nell'ultima frazione, dove sei riuscito a correre come volevi e come sai. I poco più di nove chilometri li hai percorsi ad un passo medio di circa 4'40" (ci sono pareri discordanti tra il tuo garmin e il cronometraggio ufficiale, sia in termini di distanza che di passo).
Posa da esaltato |
Sarà stato che stavolta hai mangiato giusto prima della partenza e ti sei integrato bene in gara.
Sarà stato che avevi un'esperienza diversa rispetto al tuo debutto.
Sarà stato semplicemente perchè ti sei allenato di più e meglio.
... fatto stà che hai finito con il tempo di 2h22'50" e hai fatto fare la figura del cioccolataio a quello sfigato di te stesso di un anno fa, rifilandogli quasi sette minuti di distacco.
La soddisfazione, gente. La soddisfazione ... |
Di seguito i risultati ufficiali e la traccia Garmin.
In conclusione: giornata ottima, buona compagnia, bei posti, gara eccellente e per finire, il miglior recupero post gara possibile:
Sette magnifici minuti da goderti nella consapevolezza d'essere più forte di un anno fa: questa è la spinta mentale necessaria per raggiungere il meglio di se stessi... Bravo!
RispondiEliminaAnche a tavola puoi fare di meglio: superare l'hamburger, umiliare le patatine fritte... A pensarci bene, però, non serve tanto aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni. Quindi, buona corsa e buona mangiata!