Come l'italiano medio, perdo tempo su internet, sia a casa che al lavoro.
Penso di essere nella media, comunque. Da che parte ti giri c’è sempre qualche ministro che stigmatizza questo o quello social network perche fa perdere produttività, tempo e PIL.
Quello che però nel mio caso è diverso è che io, finora, non ho quasi mai usato internet come rapporto diretto con altri. Non ho mai postato un commento ad un blog, non ho mai scritto un qualche pensiero su facebook (se non in risposta ad un messaggio diretto di altri), e non ho mai usato messanger o simili.
A suo tempo ci provai: saranno sati dodici anni fa e una chat di cui non ricordo niente ebbe il privilegio di ospitare due miei tentativi di inserirmi in un discorso sui segni zodiacali (!!?!).
Certo che anch’io ….
Però ultimamente leggo molti blog. Mi piace molto l’idea del diario che è segreto, ma anche no.
Blog di tutti i tipi: si va dagli autori e disegnatori di fumetti, al deejay famoso (ma che scrive da dio), alla mamma divertentissima alle prese con tre (tre! capito bionda?) figli maschi, fino al blog dell’astrofisico che fa divulgazione scientifica.
Ed ho scoperto che piacerebbe anche a me essere capace di scrivere di cose semplici o complicate, di vita normale o di passioni varie.
Ed alla tenera età di 36 anni, ho pensato che sarebbe bello scrivere qualcosa che non sia soltanto una relazione tecnica da allegare ad una istanza di autorizzazione paesaggistica (sic!), ma anche dei pensieri che possano essere utile per me e curiosi per gli altri (penso a mio figlio che tra – diciamo – 16 anni leggerà queste cose e riderà di me).
Quindi si comincia il blog senza frontiere: trois, deux, un, …. FFFFIIII!!!
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