lunedì 7 settembre 2020

Ma ci saresti riuscito?

Questa è la terza parte del trittico dedicato al mancato IronMan.
Facciamo che è l'ultimo post, poi parliamo d'altro, che ti stai sulle palle da solo...


Perchè va bene la delusione, la frustrazione e tutti gli altri -ione, ma te, se l'avessero fatta, ci saresti riuscito?
E' questa la domanda a cui, con tutta onestà, hai provato a rispondere in questi giorni.

Hai capito che tanti atleti hanno apprezzato molto l'annullamento, anzi nei mesi precedenti lo caldeggiavano a gran voce.
Quindi non è che tanta gente non voleva farlo perchè non si era allenata?
Così fosse ci sono da considerare naturalmente quelli in buona fede (che possono esserci stati oggettivi impedimenti per qualcuno all'allenamento intensivo del triathlon) e quelli che invece colpevolmente si sono lasciati andare nel lockdown e nei mesi successivi, convinti che comunque non si sarebbe svolta la gara.

Te invece ti dispiace proprio che abbiano rimandato. Ed eri molto fiducioso che l'avrebbero fatta, perchè va bene il rischio contagio, i divieti di assembramento e tutto quello che volete, ma se proviamo a paragonare una manifestazione di questo tipo con una qualunque serata d'agosto nel cuore della "movida" (dio, come odi questa parola!) della riviera romagnola, non è che i fattori di rischio sono molto diversi.
Quindi in questi mesi hai sputato l'anima ammucchiando ore e ore di allenamento.
Nel lockdown spinning, tapis roulant e un sacco di allenamenti di potenziamento a corpo libero.
Da maggio invece allenamenti fatti come si deve, con minimo dieci ore a settimana fino al record di diciassette in agosto.




Quindi sulla quantità ti senti in pace con te stesso.
Sulla qualità nutri qualche dubbio in più (allenandoti da solo, senza qualcuno esperto che ti segue) ma possiamo riassumere il tutto così:


NUOTO
Naturalmente c'è stato il lungo stop per la chiusura delle piscine che è durato da fine febbraio al 14 giugno.
Ma al 15 giugno, al day one dell'apertura delle vasche del tuo paese, te eri lì, pronto e impaziente di ricominciare.


Quel giorno eri felice all'ingresso ma eri distrutto all'uscita. L'acqua non perdona, e ti sei sentito proprio una merda. Non riuscivi a fare più di cento metri di fila e ti bruciavano le spalle dalla fatica.
Poi i giorni successivi è andata meglio, e nel giro di un mesetto riuscivi a nuotare tranquillamente i 3000 e un paio di volte hai toccato anche il traguardo dei 3800.
Sei sicuro di aver perso qualcosa in termini di passo medio, ma non è che te ne frega molto.
L'ultima novità è che anche tuo figlio in agosto un paio di volte è venuto in vasca con te, e stavolta non solo a giocare, ma ad allenarsi. Chissà se riuscirai a farglielo fare anche più avanti...


Per finire parliamo del nuoto in mare.
Te che sei un uomo di pianura, il mare quando va bene lo vedi una volta l'anno. Quest'anno l'hai visto una volta.
A metà agosto (sicuramente parlerai delle ferie in un post a parte) sei andato quattro giorni in riviera di ponente, e hai fatto le tue brave prove con la muta. E qui naturalmente le cose si fanno dure.
Hai fatto solo due chilometri di fila, e non hai fatto molta fatica (muta e acqua saltata aiutano molto) se non fosse che le onde ti hanno dato fastidio. Non erano un granchè, ma non si può dire che il mare era piatto, e tu, da sfigato quale sei, hai avvertito il disturbo tipico del mal di mare.

Che tuffo schifoso... Le gambe, cazzo. Trattieni le gambe!

Quindi a parte questo problema del mal di mare se questo si muove (e tendenzialmente lo fa) sei pronto per fare i tuoi 3800 metri decentemente.


BICI
A Natale hai regalato alla biondina dei nuovi rulli interattivi della Tacx. Mai regalo è stato più azzeccato.
Durante il lockdown non avevate molto da fare, e facevate almeno un'ora di rulli al giorno. Allenamenti di potenziamento o simulazioni di percorsi da seguire sul tablet. Ti hanno aiutato molto e ti hanno permesso di far girare la gamba bene e con continuità.


Però devi ammettere che il cinque maggio, alla prima pedalata vera della fase due, hai proprio goduto.
E da lì sei convinto di aver fatto un buon lavoro.
Con la BDC il primo mese a far fondo, poi con la crono a far ore su ore, sei arrivato a sommare ad oggi la bellezza di 5.300 km dall'inizio dell'anno. Per te un record assoluto, e pensi un buon risultato oggettivo.

Hai fatto, soprattutto a giugno, tante belle uscite in compagnia sul piacentino e sul pavese. Hai pedalato spesso durante la settimana al pomeriggio tardi in compagnia della biondina. Hai fatto tante uscite lunghe il sabato mattina in solitaria con la crono, spesso combinate a una corsa. Hai fatto il record di chilometri pedalati in una uscita (158) e il record di dislivello (2.500).



CORSA
Durante quei mesi fetenti hai fatto anche te le tue belle cazzate, tipo correre dieci chilometri nel parcheggio deserto dietro casa tua (ma c'è chi ha fatto di peggio, tipo una mezza maratona nel box, vero IronBatta?).


Il tapis roulant l'hai usato poco, anche perchè è molto vecchio e il tuo ragguardevole peso l'avrebbe rovinato più di quello che già è. L'ha usato la biondina, ma oramai ha un avvallamento al centro talmente marcato che quando corri poi ti fanno male le caviglie. Per il prossimo inverno bisognerà fare un ragionamento.

Poi è andata meglio, hai cominciato a correre con costanza e adesso puoi dire di essere discretamente allenato.
Da segnalare un paio di uscite lunghe poco sopra i trenta chilometri fatti la domenica mattina, quando il sabato avevi già fatto un bel combinato e per cui valgono doppio.
E poi, al pari con il nuoto, ultimamente hai compagnia in alcune uscite serali. Che il Luca, con la scusa di portarti la borraccia, ha cominciato a seguirti in MTB, e mentre corri ti racconta tutti i particolari delle sue battle su Fortnite e di come shoppa le skin della nuova season. Qualunque cosa voglia dire.


Alla fine circa 1.200 km dall'inizio dell'anno. E ci sono ancora quattro mesi per segnare un altro bel record.




Questo è tutto.
Non sei mai stato così in forma, e hai raggiunto una forma invidiabile.
Hai anche perso tre chili e, per la prima volta in vita tua, si intuisce anche la forma degli addominali.
Ma, purtroppo, anche stavolta è andata male e tutto questo allenamento non è servito a niente.
L'anno prossimo bisognerà ricominciare da capo.

E tutti questi watt andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia...

Come direbbe il saggio Roy

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