martedì 10 luglio 2018

Primi calci alla Junior

Post riassuntivo e piuttosto lunghino dell'annata sportiva del bimbo.

La leva calcistica del 2009 della Junior Calcio ASD, quest'anno ha fatto faville!


Dopo tre stagioni in cui il Luca ha giocato a calcio nella squadra dell'oratorio (ma attenzione, l'aggettivo dell'oratorio non è assolutamente da considerarsi come un dispregiativo) con risultati che andavano dal disastroso all'imbarazzante, passando per tutte le sfumature del fastidio, quest'anno la squadra ha preso un bell'andazzo e si è tolta più di una soddisfazione.
Non stai esagerando. Fino all'anno scorso i risultati della squadra erano molto scarsi: si può stimare circa una vittoria ogni dieci sconfitte. Dove le sconfitte erano robe tipo venti a zero, e le uniche vittorie erano contro squadre di scappati di casa che avevano visto il pallone la prima volta due giorni prima.
Invece, già da settembre scorso, si capiva che in campo erano messi meglio: hanno cominciato a giocare da squadra.
Voi genitori siete rimasti molto piacevolmente colpiti da questa novità, e l'assistere alle partite si è trasformato da quel rito orchiclastico tipo via crucis, ad un divertente spettacolo che invoglia anche al tifo.

Naturalmente non è che sono diventati di colpo dei campioni, ma diciamo che poco più della metà delle partite giocate le hanno vinte. E questo sia durante il campionato del sabato pomeriggio, ma soprattutto in quella lunga teoria di tornei a cui la squadra ha partecipato da aprile fino alla settimana scorsa.
Tornei che duravano una giornata intera (di solito quadrangolari dalla mattina alle 9 fino al pomeriggio alle cinque), o tornei che duravano svariati giorni con un girone di andata e di ritorno.
Un bell'impegno che ha messo a dura prova i ragazzi (ma loro neanche tanto, che era tutto divertimento), gli allenatori, ma soprattutto la capacità organizzativa delle famiglie dei piccoli calciatori.
La mensola in camera del Luca sta diventando pericolosamente piena di coppe e medaglie di partecipazione.


Parlando di tuo figlio, ormai la sua carriera di portiere è decollata, e anche lui, come tutta la squadra, è migliorato molto. Certo, ha molte lacune tecniche, dovute principalmente al fatto che non fa allenamenti specifici per il suo ruolo, come invece potrebbe fare in una scuola calcio più strutturata. Ma, ragazzi, è una squadra dell'oratorio, stanno facendo miracoli con le poche risorse che hanno.
Il suo punto forte è senza dubbio la spettacolarità del gesto atletico: anche (e soprattutto) se non ce n'è bisogno, la sua parata è sempre in tuffo con posa plastica.

E questo nonostante lo scorso febbraio, in uno di questi tuffi all'inseguimento del pallone durante un allenamento, la sua arcata sopracciliare ha impattato contro il ginocchio di un suo incolpevole compagno.
Te eri presente (per fortuna! se ci fosse stata la biondina bisognava soccorrere anche lei alla vista del sangue) e dopo aver tamponato alla meno peggio il copioso flusso sanguigno, siete andati al PS dove lui è stato esemplare e si è fatto mettere tre punti senza anestesia e senza il minimo lamento.


Eroico!
Tanto che sul gruppo WhatsApp sono partiti arditi paragoni.


Ecco, è il caso però adesso di svelare il segreto.
Il feticcio magico che ha infuso coraggio e incredibili capacità portieristiche (neologismo) a Luca.
... e se non sapete chi sia Genzo Wakabayashi, probabilmente avete vissuto la vostra infanzia su Marte.



Esaurite le cose divertenti, bisogna dire anche due cose sul lato umano del gruppo.
Luca è entusiasta e c'è da dire che si è formato proprio un bel gruppetto di bambini affiatati e uniti. Sono tutti amici e sono tutti dei bravi ragazzi.
Per dire, se questa sarà la compagnia che tuo figlio si porterà anche nell'adolescenza, tu non potrai che essere soddisfatto e tranquillo. Sono tutti ragazzi di "buona famiglia", dove per buona famiglia non si intende certo dal punto di vista economico, se capite quello che intendi.
E anche tra voi genitori e gli allenatori, dopo alcune incomprensioni dell'anno scorso (figlie anche del fastidio di vedere sempre i ragazzi perdere male) c'è una bella complicità che comprende tra le altre cose anche alcune serate alcoliche tra i papà e l'organizzazione del torneo del vostro oratorio, con la gestione del ristoro con il contributo di tutti (menzione speciale per il lavoro enorme fatto da Tony e Enzo, maestri di barbecue).

Per concludere, quest'anno dal punto di vista sportivo è andata bene, ma non è tanto quello l'importante. E' pur sempre una squadra dell'oratorio, e l'obbiettivo non è tanto il risultato ma il percorso.

E poi, da settembre si passa da primi calci a pulcini e si cambia da calcio a cinque a calcio a sette. Proprio adesso che avevate cominciato ad ingranare.
... vuoi vedere che si ricomincia a perdere venti a zero?

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