E' un anno sottotono per quanto riguarda l'attività sportiva, e i fasti dell'anno scorso pensi siano difficilmente raggiungibili.
Però non è che proprio restiamo sul divano, è ora di darsi una mossa e ricominciare con il Triathlon!
Quest'anno hai deciso che con la tessera FITRI combinerai pochino: qualche gara non più lunga dell'olimpico. Perchè non hai molto tempo per allenarti, perchè la condizione è in ritardo e perchè ogni tanto lasciamo a maggese, dai.
Questa però la dovevi fare. Anni di ferie in riviera, quelle salite in bici che sono il tuo pane durante l'estate, logistica comoda e a gennaio ti eri già iscritto. Per la verità a gennaio pensavi di andare in due, che il buon IronBatta l'ha già fatta un paio di volte e gli piaceva molto l'idea di gareggiare insieme, ma è qualche anno che lui è messo peggio di te quanto a livello di sfighe.
Visto lo stato di forma non brillantissimo, avevi paura di ripetere la prova del settembre 2016 quando, dopo l'operazione al ginocchio e relativo stop, rientravi alle gare con l'Olimpico di Forte dei Marmi. Allora una giornata molto calda e una frazione di bici con due belle salite secche ti avevano spento la lampadina in corsa.
Stavolta però eri pronto.
Questo triathlon ha la caratteristica di essere piuttosto duro in bici, che mille metri di dislivello sono difficili da ammucchiare in soli quaranta chilometri in una gara sul mare. Ma nel punto in cui le Alpi marittime si trasformano in Appennini, succede anche questo.
La gara inizia nel primo pomeriggio: prima batteria donne prevista alle 13, poi a seguire le altre due, ma un ritardo organizzativo (non era ancora arrivata la staffetta delle moto della Polizia Stradale, e senza di loro non si parte per motivi di sicurezza) lascia tutti gli atleti sulla spiaggia una ventina di minuti in attesa. Che non ci sarebbe niente di male, se non che fa un bel caldo e con la muta si suda copiosamente. La muta era facoltativa ma caldamente (ah, ah) consigliata dall'organizzazione, vista la presenza di un bel po' di meduse sparse sul percorso. Te fortunatamente ti sei evitato l'incontro ravvicinato con queste bestiacce, e le uniche meduse che hai visto erano le meduse morte con cui giocavano i bambini sulla spiaggia.
Parti all'una e mezza e per quanto riguarda il nuoto non hai molto da dire, se non che riconfermi la tua mediocrità natatoria e la difficoltà nell'approccio alle pur modeste onde. Il mare non è decisamente il tuo elemento preferito.
La bici è andata esattamente come ti aspettavi: buone sensazioni e ottimo fiato in salita, ma scarsissima padronanza del mezzo nelle discese piuttosto tecniche, dove venivi letteralmente sverniciato da corridori che avevi appena superato in salita.
Comunque molto bello il circuito. Non avete percorso le strade più panoramiche che ci sono in zona, ma è stato molto stimolante.
Il circuito run da ripetere due volte, invece, faceva discretamente ca'a.
Pietra Ligure non ha un lungo lungomare (questa era l'ultima, lo giuri) che permette di correrci, pertanto si è imboccata una strada verso l'interno e anche un paio di stradine strette tra due muretti di pietra in cui non girava un filo d'aria e il sole era implacabile.
Ecco, lì al secondo giro hai avuto una crisi e hai dovuto camminare qualche centinaio di metri fino al ristoro dove hai messo la testa sotto la canna dell'acqua.
Rinfrancato, sei riuscito a raggiungere l'arrivo con un passo discreto e una faccia non sconvolta ma addirittura sorridente (o almeno credi).
Sei soddisfatto della tua performance, e ti sei riconfermato nella precisa metà classifica, generale e di categoria.
Ti porti a casa una bella sudata, una maglietta fichissima, una scottatura su coppino e spalle e un bel pomeriggio di sport.
Niente, stai rivalutando il tuo progetto di fare poco triathlon quest'anno.
Però non è che proprio restiamo sul divano, è ora di darsi una mossa e ricominciare con il Triathlon!
Quest'anno hai deciso che con la tessera FITRI combinerai pochino: qualche gara non più lunga dell'olimpico. Perchè non hai molto tempo per allenarti, perchè la condizione è in ritardo e perchè ogni tanto lasciamo a maggese, dai.
Questa però la dovevi fare. Anni di ferie in riviera, quelle salite in bici che sono il tuo pane durante l'estate, logistica comoda e a gennaio ti eri già iscritto. Per la verità a gennaio pensavi di andare in due, che il buon IronBatta l'ha già fatta un paio di volte e gli piaceva molto l'idea di gareggiare insieme, ma è qualche anno che lui è messo peggio di te quanto a livello di sfighe.
Visto lo stato di forma non brillantissimo, avevi paura di ripetere la prova del settembre 2016 quando, dopo l'operazione al ginocchio e relativo stop, rientravi alle gare con l'Olimpico di Forte dei Marmi. Allora una giornata molto calda e una frazione di bici con due belle salite secche ti avevano spento la lampadina in corsa.
Stavolta però eri pronto.
Questo triathlon ha la caratteristica di essere piuttosto duro in bici, che mille metri di dislivello sono difficili da ammucchiare in soli quaranta chilometri in una gara sul mare. Ma nel punto in cui le Alpi marittime si trasformano in Appennini, succede anche questo.
La gara inizia nel primo pomeriggio: prima batteria donne prevista alle 13, poi a seguire le altre due, ma un ritardo organizzativo (non era ancora arrivata la staffetta delle moto della Polizia Stradale, e senza di loro non si parte per motivi di sicurezza) lascia tutti gli atleti sulla spiaggia una ventina di minuti in attesa. Che non ci sarebbe niente di male, se non che fa un bel caldo e con la muta si suda copiosamente. La muta era facoltativa ma caldamente (ah, ah) consigliata dall'organizzazione, vista la presenza di un bel po' di meduse sparse sul percorso. Te fortunatamente ti sei evitato l'incontro ravvicinato con queste bestiacce, e le uniche meduse che hai visto erano le meduse morte con cui giocavano i bambini sulla spiaggia.
Parti all'una e mezza e per quanto riguarda il nuoto non hai molto da dire, se non che riconfermi la tua mediocrità natatoria e la difficoltà nell'approccio alle pur modeste onde. Il mare non è decisamente il tuo elemento preferito.
La bici è andata esattamente come ti aspettavi: buone sensazioni e ottimo fiato in salita, ma scarsissima padronanza del mezzo nelle discese piuttosto tecniche, dove venivi letteralmente sverniciato da corridori che avevi appena superato in salita.
Comunque molto bello il circuito. Non avete percorso le strade più panoramiche che ci sono in zona, ma è stato molto stimolante.
Il circuito run da ripetere due volte, invece, faceva discretamente ca'a.
Pietra Ligure non ha un lungo lungomare (questa era l'ultima, lo giuri) che permette di correrci, pertanto si è imboccata una strada verso l'interno e anche un paio di stradine strette tra due muretti di pietra in cui non girava un filo d'aria e il sole era implacabile.
Ecco, lì al secondo giro hai avuto una crisi e hai dovuto camminare qualche centinaio di metri fino al ristoro dove hai messo la testa sotto la canna dell'acqua.
Rinfrancato, sei riuscito a raggiungere l'arrivo con un passo discreto e una faccia non sconvolta ma addirittura sorridente (o almeno credi).
Sei soddisfatto della tua performance, e ti sei riconfermato nella precisa metà classifica, generale e di categoria.
Ti porti a casa una bella sudata, una maglietta fichissima, una scottatura su coppino e spalle e un bel pomeriggio di sport.
Niente, stai rivalutando il tuo progetto di fare poco triathlon quest'anno.
Grandeee! Mi stai facendo venir una gran voglia di provare un triathlon! A settembre magari ne provo uno... very easy però!
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