Il fatto è che la biondina, parlando di corsa, si è persa nel bosco (come dicevi qui).
Poi aggiungiamoci che ora fa parte di un'associazione a delinquere finalizzata alla corsa difficoltosa (definizione ardita inventata da te ora) formata da Ironbatta (anch'esso abbastanza nuovo a queste avventure), dal veterano Alberto (ma questo è di un'altra categoria) e da Stefano, con tanto di gruppo WhatsApp, allora quest'anno è lecito aspettarsi una serie di corse trail molto diverse tra loro in tema di distanze, altimetrie, fondo e ambiente circostante.
Con questa compagnia, il 2018 trail è cominciato piuttosto presto per lei, con il Winter Trail del Parco a San Michele di Morfasso (PC) organizzato dal gruppo dei Lupi dell'Appennino il 28/01/2018. Si tratta di 19 km e 1.000 md+ con un bel freschetto, ma fortunatamente la neve importante che ha caratterizzato questa seconda parte dell'inverno non era ancora arrivata.
Dopo questo antipasto invernale, in questo post vuoi parlare soprattutto della gara del 8 aprile scorso: Trail della Scarpa a Bobbio (PC), 35 km 2070 md+ (nientemeno).
Tantissimi dubbi dei giorni prima, tanto che si è iscritta all'ultimo solo alla mattina della gara, perchè era da sola, perchè ultimamente non aveva fatto allenamenti lunghi più di venticinque chilometri, perchè un dislivello simile non l'aveva mai affrontato.
Ma alla fine si è convinta e, dopo alcuni mesi, vi siete presi il lusso di uscire di casa tutti e tre all'alba per passare una giornata insieme a fare le cose che vi piacciono di più (e si, perchè sfortunatamente cose banali come una domenica intera fuoriporta sono ancora molto difficili da organizzare per la vostra famiglia).
La giornata è buona: fa freschino e c'è un po' d'aria, ma per correre c'è il clima giusto.
E la biondina alle 9 parte insieme ad altri 100 concorrenti per le montagne della Val Trebbia.
C'è da sottolineare che per affrontare al meglio questa prova, la biondina si è preparata dal punto di vista dell'attrezzatura in modo impeccabile, con (oltre allo zainetto, le borracce e il telo termico obbligatorio) l'aggiunta del nuovo acquisto dei bastoncini in alluminio con il sistema di ripiegamento e chiusura, che si vedono nella prossima foto infilati negli spallacci dello zaino.
Partita la biondina te, il Luca e Billy avete passato una splendida mattina passeggiando sul ponte gobbo, lungo le stradine sterrate attorno al paese, nel letto del Trebbia e giocando a pallone. E all'una vi siete concessi il lusso enorme di un pranzo tipico piacentino con salumi, gnocco fritto, pisarei e fasò e tortelli verdi (te poi ti sei strafogato mangiando anche buona parte della porzione di tuo figlio).
Poi siete andati ad attendere la biondina all'arrivo per permettere a Luca e a Billy di percorrere con lei gli ultimi trecento metri prima del traguardo nel chiostro dell'abbazia di San Colombano.
Cronometro a 6 ore e 18 minuti, e classifica che dice 11 su 15 donne. Che se da un lato parliamo di un tempo elevato per percorrere quei chilometri per come siete abituati a pensarla voi runner di pianura, per lei è un risultato che non la soddisfa e di cui si lamenta.
Ecco, su quanto sia mezzo pieno o mezzo vuoto il calice amaro della soddisfazione agonistica degli amatori attempati (quali voi siete), ci sarebbe un sacco di roba da dire e un sacco di punti di vista da analizzare. Ti prendi l'appunto mentale di riparlarne con un post dedicato (certo, con i tuoi tempi ...), ma per adesso dici solo che non sei d'accordo con lei e che consideri ottimo in una gara di questo tipo anche solo l'averla finita entro il tempo limite.
Alla fine di una splendida giornata, che il Luca ti ha confessato essere stata molto apprezzata, la biondina ti ha raccontato di splendidi boschi, di viste mozzafiato sulla valle del Trebbia della terrazza naturale di Brugnello (se ne vede un piccolo scorcio nel video dell'organizzazione realizzato con il drone), di salite faticose aiutandosi con i bastoncini e di discese affrontate con calma e male ai quadricipiti.
Anche questo è #passionetrail
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