Sottotitolo: una storia di braccialetti.
Il braccialetto verde del villaggio vacanze, il braccialetto bianco di ricovero in ER e per sfondo un elettrocardiogramma. L'immagine dell'inizio dell'anno nuovo!
Tre giorni prima di Natale ti sei ammalato e hai passato antivigilia e vigilia chiuso in casa con febbre debole e mal di gola.
Poi è passata e hai trascorso Natale e Santo Stefano in tranquillità con la famiglia.
Un po' di tosse, ma che vuoi che sia ... te sei un atleta! E, passato qualche giorno di riposo, prima di capodanno sei comunque riuscito a non restare fermo, e qualche bella uscita di corsa non troppo impegnativa e qualche sessione di rulli te la sei concessa. Hai provato anche ad andare in piscina, ma la tosse persistente non va d'accordo con la respirazione subacquea e dopo solo mezz'ora di minimaster, hai dovuto abbandonare la vasca.
Ma che c'è di meglio di un po' d'aria sana di mare in inverno per far stare meglio i polmoni malati? Infatti già due mesi fa avevate prenotato quattro giorni a Loano per svernare e sei partito con le scarpe da running in valigia.
Della vacanza parlerai a breve in un post dedicato, ma qui devi sottolineare che non solo non hai mai usato le Asics, ma addirittura la tosse ha continuato ad aumentare fino ad arrivare domenica sera a trasformarsi in febbre. Quindi lunedì, invece di goderti la giornata per intero sulla spiaggia come avevate preventivato, sei dovuto tornare a casa per andare al pronto soccorso. Anche piuttosto preoccupato, perchè oltre alla tosse e alla febbre, ti eri svegliato con un forte dolore al torace che diventava una pugnalata ogni volta che tossivi (ogni 30 secondi).
Questa se ti va bene è una polmonite, ma se ti va male ci aggiungiamo anche una pleurite. Pensavi.
Lunedì è giorno di ponte e visto che i medici sono tutti a fare la settimana bianca, al pronto soccorso di Lodi alle due di pomeriggio c'è il delirio. Invece ti sembra andare abbastanza bene, e in due ore e mezza ti fanno l'elettrocardiogramma (che se uno arriva e dice di avere dei dolori al torace, è il minimo che si merita) la lastra ai polmoni, la visita, e ti dimettono con una diagnosi di polmonite. Antibiotici, antinfiammatori per il dolore al costato (sembra essere un dolore muscolare dovuto al troppo tossire) e lastra da rifare tra una settimana. Non ti sei fatto neanche dare i giorni di malattia, che in due giorni di riposo magari la febbre non ritorna e mercoledì vai a lavorare!
Sembra tutto finito abbastanza bene, ma mentre appena rientrato a casa ti stai preparando un the caldo, suona il telefono e il dottore del ER ti dice che devi ritornare perchè il cardiologo, dopo aver visto l'ECG, vuole fare degli approfondimenti.
...
Cioè, ti telefonano dall'ospedale e, mentre tu soffri di dolori lancinanti al costato, ti dicono che il cardiologo ti vuole fare delle altre analisi.
Anche piuttosto urgentemente.
...
Cioè ...
Torni piuttosto turbato (non eri solo, al tuo fianco c'è stato tutto il tempo la biondina) e si ricomincia con le attese infinite. Di nuovo ECG, prelievo del sangue, ma poi devi aspettare su una scomoda sedia di sala d'aspetto tra tosse, dolori e febbre che sale. La cardiologa ti visita solo dopo le dieci di sera, e dopo un'attenta anamsesi che comprende anche un ecocardiogramma, si convince anche lei che probabilmente l'onda T negativa nell'ECG non è dovuto ad ischemia. Solo che ti vuole tenere in osservazione tutta la notte per ripetere gli esami.
In effetti ti rilasciano solo alle dieci del mattino dopo.
Ora sei a casa più tranquillo, e i giorni di malattia fino a lunedì te li sei fatti dare più che per la polmonite, per lo spavento di queste ultime ore.
Devi aver fatto molto il cattivo nel 2014, perchè la befana nella sua notte ti ha portato un saccone enorme di carbone.
... ma ora che ci pensi, il carbone non è marrone e non ha quell'odore di letame ...
Il braccialetto verde del villaggio vacanze, il braccialetto bianco di ricovero in ER e per sfondo un elettrocardiogramma. L'immagine dell'inizio dell'anno nuovo!
Tre giorni prima di Natale ti sei ammalato e hai passato antivigilia e vigilia chiuso in casa con febbre debole e mal di gola.
Poi è passata e hai trascorso Natale e Santo Stefano in tranquillità con la famiglia.
Un po' di tosse, ma che vuoi che sia ... te sei un atleta! E, passato qualche giorno di riposo, prima di capodanno sei comunque riuscito a non restare fermo, e qualche bella uscita di corsa non troppo impegnativa e qualche sessione di rulli te la sei concessa. Hai provato anche ad andare in piscina, ma la tosse persistente non va d'accordo con la respirazione subacquea e dopo solo mezz'ora di minimaster, hai dovuto abbandonare la vasca.
Ma che c'è di meglio di un po' d'aria sana di mare in inverno per far stare meglio i polmoni malati? Infatti già due mesi fa avevate prenotato quattro giorni a Loano per svernare e sei partito con le scarpe da running in valigia.
Della vacanza parlerai a breve in un post dedicato, ma qui devi sottolineare che non solo non hai mai usato le Asics, ma addirittura la tosse ha continuato ad aumentare fino ad arrivare domenica sera a trasformarsi in febbre. Quindi lunedì, invece di goderti la giornata per intero sulla spiaggia come avevate preventivato, sei dovuto tornare a casa per andare al pronto soccorso. Anche piuttosto preoccupato, perchè oltre alla tosse e alla febbre, ti eri svegliato con un forte dolore al torace che diventava una pugnalata ogni volta che tossivi (ogni 30 secondi).
Questa se ti va bene è una polmonite, ma se ti va male ci aggiungiamo anche una pleurite. Pensavi.
Lunedì è giorno di ponte e visto che i medici sono tutti a fare la settimana bianca, al pronto soccorso di Lodi alle due di pomeriggio c'è il delirio. Invece ti sembra andare abbastanza bene, e in due ore e mezza ti fanno l'elettrocardiogramma (che se uno arriva e dice di avere dei dolori al torace, è il minimo che si merita) la lastra ai polmoni, la visita, e ti dimettono con una diagnosi di polmonite. Antibiotici, antinfiammatori per il dolore al costato (sembra essere un dolore muscolare dovuto al troppo tossire) e lastra da rifare tra una settimana. Non ti sei fatto neanche dare i giorni di malattia, che in due giorni di riposo magari la febbre non ritorna e mercoledì vai a lavorare!
Sembra tutto finito abbastanza bene, ma mentre appena rientrato a casa ti stai preparando un the caldo, suona il telefono e il dottore del ER ti dice che devi ritornare perchè il cardiologo, dopo aver visto l'ECG, vuole fare degli approfondimenti.
...
Cioè, ti telefonano dall'ospedale e, mentre tu soffri di dolori lancinanti al costato, ti dicono che il cardiologo ti vuole fare delle altre analisi.
Anche piuttosto urgentemente.
...
Cioè ...
Torni piuttosto turbato (non eri solo, al tuo fianco c'è stato tutto il tempo la biondina) e si ricomincia con le attese infinite. Di nuovo ECG, prelievo del sangue, ma poi devi aspettare su una scomoda sedia di sala d'aspetto tra tosse, dolori e febbre che sale. La cardiologa ti visita solo dopo le dieci di sera, e dopo un'attenta anamsesi che comprende anche un ecocardiogramma, si convince anche lei che probabilmente l'onda T negativa nell'ECG non è dovuto ad ischemia. Solo che ti vuole tenere in osservazione tutta la notte per ripetere gli esami.
In effetti ti rilasciano solo alle dieci del mattino dopo.
Ora sei a casa più tranquillo, e i giorni di malattia fino a lunedì te li sei fatti dare più che per la polmonite, per lo spavento di queste ultime ore.
Devi aver fatto molto il cattivo nel 2014, perchè la befana nella sua notte ti ha portato un saccone enorme di carbone.
... ma ora che ci pensi, il carbone non è marrone e non ha quell'odore di letame ...
Massimo mi dispiace veramente tanto.. ma ora la priorita' e' rimettersi con calma.. e senza fretta...So che per noi non e' facile.. ma meglio guarire al meglio...... IN BOCCA AL LUPO....
RispondiElimina