Hai passato il sabato pomeriggio sulla pista di atletica del tuo paese per correre, così come riportato in questo post.
Ma la domenica mattina avevi già nostalgia, e allora ci sei ritornato.
Solo che invece delle Asics, hai indossato la Cervélo.
Nella foto sopra (scattata presumibilmente dai piani alti del vicino ospedale qualche minuto prima delle 9,30) si coglie il colpo d'occhio di circa 1700 ciclisti intruppati nelle griglie di partenza nella pista di atletica in attesa della partenza della granfondo di Sant'Angelo Lodigiano. Là in mezzo, e più precisamente nella prima griglia (quella delle donne, dei top runner e degli iscritti alle società organizzatrici), c'eravate anche te e la biondina.
Premessa fondamentale: a differenza dell'anno scorso, quando si è corso a giugno, stavolta la preparazione atletica (soprattutto la tua) era un po' carente. I chilometri percorsi dopo lo stop invernale erano vergognosamente pochi e quindi, invece di implementare il target e le aspettative, si è dovuto optare per un downsizing e correre il percorso corto senza velleità di classifica (chiariamo, le possibilità di classifica per te sono pari a zero, per la biondina forse ...), ma solo come passeggiata salutare.
La partenza, con questo sistema delle griglie nella pista di atletica e dell'uscita con un collo di bottiglia, non è stata traumatica come l'ultima volta, e pur partendo tra i primi non sei stato travolto dall'orda barbara (è solo invidia la tua) di quelli che vanno veloce. Hai affrontato la prima parte del percorso, piatta e agevole ma con un asfalto a tratti devastato, con relativa tranquillità e senza quella paura che avevi provato l'anno scorso di volare per terra alla prima buca per colpa del gruppone compatto.
Ma dal punto di vista agonistico avete cominciato maluccio. La biondina non era molto in forma, e hai dovuto abbandonare la ruota di gruppi abbastanza promettenti perchè lei non riusciva a ingranare oltre i 30-32 km/h di media, che di solito riesce a tenere.
Poi arrivati alle colline, com'è come non è, la ragazza si è sciolta ed è tornata sui suoi ritmi soliti. Niente di eccezionale, ma comunque dignitosi per dei cicloamatori come voi.
Passate le due salite d'ordinanza e dopo un ristoro in cui hai spazzolato un piatto di ananas disidratato (speciale!!) comincia una gara nuova: discesa a manetta e trenta chilometri a tirare. Tirare prima la biondina, poi piano piano tutti gli altri ciclisti che siete riusciti a raccattare andando a 34-35 km/h. Tanto che a cinque chilometri dalla fine siete arrivati in una quindicina di persone, ma all'ultimo strappetto la compagnia vi ha abbandonato e te e la biondina siete arrivati al traguardo quasi in solitaria.
Dopo 2 ore e venti minuti, media di circa 30 km/h. Qui il riassunto.
Alla fine sei soddisfatto: buone sensazioni per essere ad inizio stagione e la consapevolezza che puoi avere un buon passo in pianura. Cose che ti saranno utilissime per le gare di triathlon che hai in serbo per quest'anno.
E poi la sorpresa del giorno dopo: la biondina è arrivata terza di categoria DonneB (maggiore di 40 anni, praticamente le tardone) su nove partecipanti.
Una volta di più è chiaro che in famiglia l'unica che sale sui podi è lei ...
Ma la domenica mattina avevi già nostalgia, e allora ci sei ritornato.
Solo che invece delle Asics, hai indossato la Cervélo.
Nella foto sopra (scattata presumibilmente dai piani alti del vicino ospedale qualche minuto prima delle 9,30) si coglie il colpo d'occhio di circa 1700 ciclisti intruppati nelle griglie di partenza nella pista di atletica in attesa della partenza della granfondo di Sant'Angelo Lodigiano. Là in mezzo, e più precisamente nella prima griglia (quella delle donne, dei top runner e degli iscritti alle società organizzatrici), c'eravate anche te e la biondina.
E' stata anche l'occasione per far esordire la divisa della nuova squadra! |
La partenza, con questo sistema delle griglie nella pista di atletica e dell'uscita con un collo di bottiglia, non è stata traumatica come l'ultima volta, e pur partendo tra i primi non sei stato travolto dall'orda barbara (è solo invidia la tua) di quelli che vanno veloce. Hai affrontato la prima parte del percorso, piatta e agevole ma con un asfalto a tratti devastato, con relativa tranquillità e senza quella paura che avevi provato l'anno scorso di volare per terra alla prima buca per colpa del gruppone compatto.
Ma dal punto di vista agonistico avete cominciato maluccio. La biondina non era molto in forma, e hai dovuto abbandonare la ruota di gruppi abbastanza promettenti perchè lei non riusciva a ingranare oltre i 30-32 km/h di media, che di solito riesce a tenere.
Poi arrivati alle colline, com'è come non è, la ragazza si è sciolta ed è tornata sui suoi ritmi soliti. Niente di eccezionale, ma comunque dignitosi per dei cicloamatori come voi.
Il lungo serpentone sui tornanti collinari. |
Dopo 2 ore e venti minuti, media di circa 30 km/h. Qui il riassunto.
Alla fine sei soddisfatto: buone sensazioni per essere ad inizio stagione e la consapevolezza che puoi avere un buon passo in pianura. Cose che ti saranno utilissime per le gare di triathlon che hai in serbo per quest'anno.
E poi la sorpresa del giorno dopo: la biondina è arrivata terza di categoria DonneB (maggiore di 40 anni, praticamente le tardone) su nove partecipanti.
Una volta di più è chiaro che in famiglia l'unica che sale sui podi è lei ...
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