venerdì 4 maggio 2012

Emozioni - Guns n' Roses

Alla fine degli anni '80 avevo circa 15 anni ed ero un ragazzo di campagna ingenuo e sempliciotto. Ma quindici anni sono anche, per tutti i giovani del mondo, gli anni della ribellione adolescenziale. Per tutti tranne che per me. Perchè io ribelle non lo sono mai stato. Sempre bravo a scuola, sempre educato con tutti, le uniche mie uscite erano all'oratorio e andavo agli incontri dell'associazione cattolica.

Eppure c'è stato un periodo in cui (penso posso collocarlo attorno all'estate dell'89), a chi non mi conosceva, in alcuni momenti sarei potuto sembrare tutt'altro tipo di ragazzo. Me ne andavo in giro per il paese con un ciao modificato con la marmitta gianelli che faceva un casino d'inferno (e non andava comunque una mazza), ma soprattutto indossavo un giubbotto di jeans con cucita sul retro una enorme (teneva tutta la schiena) e clamorosa toppa dei Guns N' Roses. Quella con i due revolver e le rose:

Tipo questa

Era l'anno successivo all'uscita di Appetite For Destruction ed ero convinto di aver ascoltato il disco rock definitivo. A dire la verità è una definizione che ancora oggi regge.

Ho consumato la cassetta nel mio piccolo stereo portatile e nel mio primo walkman. Nella mia allora classe delle superiori c'era una specie di fanclub e addirittura una mia compagna si dichiarava innamorata pazza di Axl. Qualche anno dopo arrivò Use You Illusion I & II che, se fossero stati un album unico con il meglio dei due volumi sarebbe potuto essere un pilastro della musica, ma così imbastardito di tracce eterogenee è diventato nella mia personale visione solo una manciata di bellissime canzoni (esempio: November Rain ultimate rock ballad IMHO) annacquate in un brodino insipido.

Poi?
... poi niente.
I Guns sono il fulgido esempio di chi ha classe e tecnica da vendere, e in effetti se la vende in cazzate.
Mi sembra di aver capito che quei geni che hanno creato due album enormi e poi si sono persi hanno avuto due grossi problemi (strettamente legati uno all'altro): le dipendenze di alcol e droghe (di più o meno tutti i componenti) e la follia di Axl.
Che il fatto che in un gruppo ci sia un padre padrone è cosa abbastanza normale (vedi J Key), ma in questo caso il protagonismo era di quelli negativi e quindi l'egocentrismo (seppur aiutato dal talento) se non supportato dalla determinazione diventa un limite.

Ma io a quei Gn'R gli voglio bene e l'altro giorno ho fatto ascoltare l'assolo di Sweet child o' mine al bimbo, mentre facevamo air guitar.

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