Queste considerazioni derivano dalla lettura di un post che consiglio di leggere con attenzione, e si allacciano ad altri concetti che avevo già espresso in queste pagine altre volte.
L'amore, così come altri sentimenti umani quali la pietà o la compassione, riesci a trasmetterlo (non insegnarlo) a tuo figlio solo per osmosi.
Il suo corpo è una membrana osmotica dove la concentrazione di sensazioni presente nel mondo esterno con cui è a contatto, passa al suo essere più intimo.
Sta a noi genitori fare in modo che l'ambiente in cui il suo sentire è immerso sia il più possibile pregno di valori buoni e positivi.
In modo tale che, quando sarà grande, diventi lui una sorgente di amore e gioia.
Cosa di cui il mondo non smetterà mai di avere bisogno.
PS:
Oramai l'elenco dei post che parlano di genitorialità sentimentale (neologismo piuttosto impegnativo, a dire la verità) stanno diventando troppi per continuare con il riassunto delle puntate precedenti. Allora ho aggiunto un'etichetta apposita.
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