Il parchetto come palestra di vita.
Il bimbo, non andando all'asilo, non ha molti momenti di interazione con altri bambini, o per lo più sono situazioni sempre controllate, dove ci sono bambini e bambine che conosce con la presenza dei genitori, suoi e degli altri.
Il parchetto è invece il posto in cui deve dividere lo spazio e le attenzioni con altri bambini.
Ma cosa succede quella volta che incontra un bimbo un po' più grande di lui e un po' più aggressivo?
Ieri era su un'altalena piuttosto alta con tanti altri nani e una bimba (in verità non tanto più grande di lui) molto aggressiva, che spintonava e strattonava tutti. Ad un certo punto, forse perché il bimbo non la lasciava passare, questa gli ha tirato i capelli, l'ha pizzicato e gli ha tirato le orecchie fino a farlo spostare.
Lui è come suo papà: un bonaccione fin anche un po' tontolone. Le ha prese senza fiatare e si è messo a piangere disperato senza muoversi fino a quando sono andato a recuperarlo.
A questo punto la biondina ha deciso che è il momento di insegnargli a non farsi mettere i piedi in testa e ha cominciato un lavaggio del cervello per renderlo capace di affrontare i bimbi cattivi.
Ora se gli chiedi: Ma se al parchetto i bimbi ti fanno male, tu cosa gli fai?
La risposta è: calcio e pugno!!!
Sensei biondina ha insegnato la legge del pugno:
COLPIRE PER PRIMI! COLPIRE FORTE! SENZA PIETA'!
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