martedì 2 agosto 2011

Una montagna (e un lago) di divertimento

Fine settimana lungo in montagna.
Da quando avevo 12 anni sono sempre andato in montagna d'estate. Prima coi campi scuola dell'oratorio (prima o poi ne parleremo) poi anche da solo o con la biondina, foss'anche per pochi giorni.
Ma da qualche anno si evitavano le alte vette, perchè con un bimbo piccolo si preferisce andare al mare.
Quest'anno invece abbiamo osato prenotare un alberghetto via internet in montagna incrociando le dita contro il maltempo.
I parametri per la ricerca della località erano solamente due: altituidine non elevata (a malincuore questo escludeva la mia amata Cervinia) e prezzo medio-basso per l'albergo.
La scelta è caduta su Molveno (TN), ridente cittadina affacciata sull'omonimo lago nel comprensorio di Andalo - Fai della Paganella. Lago talmente bello da sembrare finto.
... in tutti i luoghi e in tutti i laghi ...
Per l'albergo abbiamo trovato su booking un albergo a tre stelle che offriva da venerdì 29 luglio a lunedì 1 agosto una camera all'ultimo piano (quindi mansardata con travoni in legno a vista) con vista lago.

Questo è quello che vedevo dal balcone della camera.
Non mi sembrava vero!
Albergo ottimo, per quanto possiamo averlo vissuto noi che uscivamo alle nove di mattina e tornavamo alle sei di sera solo per doccia e pappa, poi uscivamo di nuovo in paese. Il tempo è stato buono: essendo in montagna non dovevamo aspettarci sole tutto il tempo, ed alla fine, a parte brevi temporali di cinque minuti l'uno, siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo (e a scottarci la fronte).
Il bimbo è stato sulla seggiovia, sulla bidonvia e sulla funivia. Ma soprattutto è stato nello zaino sulla schiena del padre che arrancava in salita su sentieri impervi (con il mal di schiena che mi ero portato da casa).
Ha mangiato in baita e, dopo essersi addormentato ciondoloni nello zaino, ha fatto il sonnellino del pomeriggio sui prati.
Ho costruito una specie di tenda con il giubbotto
per proteggerlo dal sole e dal vento.
Ma sembra una puntata del serial del nascondino.
Sono contento di essere ritornato a fare trekking come anni fa, anche se su distanze minori e sentieri meno impegantivi, ma la minore lunghezza del percorso è stata bilanciata del carico della prole sulle spalle.
Questa ottima foto su almeno quattro piani
di profondità l'ha scattata la biondina
Ci sarebbero un sacco di altre cose da dire su questa minivacanza (sono in preparazione almeno altri due post a riguardo), ma sintetizziamo dicendo che era la cosa giusta, al momento giusto, nel posto giusto.

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