domenica 9 dicembre 2018

Crossfit

Il tuo anno migliore, atleticamente parlando, ad oggi è il 2017.
Due 70.3 fatti discretamente, un olimpico a cannone, due granfondo molto veloci, uno sprint, una mezza maratona ottima, e la tua migliore prestazione in assoluto sulla maratona.
Tanta roba.
E, analizzando la stagione, ti sei convinto che uno dei motivi di quel picco di forma, sia stato il tuo allenamento invernale, quando hai inserito nella tua routine il crosswim e lo spinning in palestra.

Alla luce di questa tua convinzione, e in previsione di quell'appuntamento, hai deciso che anche quest'inverno il tuo allenamento subirà delle modifiche, e più precisamente due sedute di palestra alla settimana per rinforzare, stabilizzare, potenziare e migliorare.


Alla palestra Area23 del tuo paesello ti eri già iscritto nel tardo cretaceo, appena sposato, prima di decidere che il futuro era il triathlon e di abbandonare i pesi per le vasche in piscina.
Allora andavi, senza troppi risultati, a sollevar manubri (o far finta di pedalare sulla spinbike guardando i culi delle ragazze che facevano i corsi di zumba), oggi vai a fare principalmente crossfit.

Due appuntamenti alla settimana da 50 minuti (che tu fai precedere da almeno un'altra mezz'oretta di allenamento cardio) in gruppo con l'istruttore (numero massimo per corso 18 persone, ma quando c'è sold-out è davvero un casino) a spingere, alzare, tirare, saltare, sollevare, eccetera ecceterone. In una parola: a sudare.

Luca il lunedì e Leonora il giovedì, in questi primi due mesi di crossfit hanno trasformato la tua vecchia carcassa da quella massa informe e molliccia che era, in una macchina da guerra (sort of).
Ora sai cos'è un burpees, una military press, un super-hollow, un L-sit, un jumping-jack, e il tuo bagaglio culturale delle cose inutili si è ampliato enormemente.

All'inizio l'impatto è stato molto, molto duro per te. Affrontare un nuovo sport è stato come ripartire da zero. Certo, avevi resistenza, ma in quanto a forza (escluse le gambe) stavi a zero: piegamenti sulle braccia non pervenuti, addominali fatti male, trazioni alla sbarra impossibili e flessioni inguardabili.
A chi ti chiedeva come stava andando il corso, tu rispondevi che era in parte frustrante, e che questa idea di fare palestra è stata per te un bel bagno di umiltà. Non stai esagerando: un bagno di umiltà perchè sei abituato agli sguardi stupiti ed ammirati di quelli a cui racconti delle tue avventure sportive nell'endurance, che ti fanno sentire un mezzo superman, ma in una sala con altri ragazzi a far flessioni, ti accorgi che sei solo l'ultimo dei cretini.

C'è da dire che ora ti stai prendendo un po' di soddisfazioni, e pur essendo uno dei più vecchi del gruppo, adesso stai comodamente nella media. E là dove non arrivi con la forza, sopperisci con la grinta, che in quanto a resistenza e voglia di sudare, 'sti ragazzini hanno solo da imparare.

Sei convinto che questa tua incursione del mondo della palestra ti potrà portare un po' di forza e stabilità, cose che ti saranno poi utilissime dalla primavera dell'anno prossimo quando si comincerà ad aumentare i carichi di lavoro.
Per ora però è una bella esperienza: divertente, stimolante e utile a capire i tuoi limiti fisici e a spostarli un briciolino più in là.

Nessun commento:

Posta un commento