Rispetto a qualche anno fa, in cui riportavi fedelmente qui sul blog le impressioni su tutte le corse campestri a cui partecipavi, ultimamente hai lasciato correre /risateregistrate. Un po' perchè alla fine le hai fatte tutte quelle del tuo circondario, e non è che c'è sempre qualcosa di interessante da riportare, e un po' anche perchè sei diventato più pigro nello scrivere.
Ma della corsa di domenica scorsa, è necessario parlare.
Non tanto perchè è quella del tuo paese organizzata dal tuo gruppo podistico, non tanto perchè è l'unica a cui non sei mai mancato da quando hai cominciato a correre (qui per leggere degli anni passati) non tanto per la performance sportiva, ma per quanto c'è stato sia prima che dopo.
Il prima.
Te e la biondina non partecipate attivamente alle attività extrasportive del gruppo. Andate raramente alle riunioni e generalmente vi disinteressate agli aspetti "politici" della vita associativa. Lo sapete, è un atteggiamento un po' troppo comodo, ma la giornata ha solo 24 ore, e sono troppo poche anche quelle. Ma stavolta almeno uno in famiglia ha dato un contributo più attivo, e mentre te eri alla partita del campionato di calcio del bimbo (hanno PAREGGIATO!!!! Arriverà a breve anche la prima vittoria), la biondina (con la zia stordita) è andata ad aiutare la logistica della manifestazione.
C'era da preparare il materiale per i ristori intermedi, i cartelli segnalatori, il banchetto per le iscrizioni, il ristoro finale (con il risotto alla salsiccia e raspadüra) e i cesti gastronomici come premio per i gruppi più numerosi. Ma soprattutto preparare le confezioni alimentari che rappresentavano il riconoscimento individuale per i partecipanti.
Ancora una volta sei ammirato dal lavoro volontario fatto da un sacco di persone.
Finiti questi impegni, tutta la famiglia è andata a farsi una passeggiata rilassante nella terra di mezzo, che praticamente è la parte del percorso della corsa che passa nel bosco in collina. Un po' per fare una passeggiata, un po' per controllare i segnali del tracciato.
Elettrizzante è stato l'incontro con un esemplare notevole degli abitanti di quei boschi:
Un bel milò (nome che dalle tue parti si da al Biacco) di oltre un metro che avete trovato stecchito al centro del sentiero.
Come sempre ti capita quando vedi quelle bestie immonde dei rettili senza zampe, sei rabbrividito e hai fatto qualche passo indietro. Hai lasciato che fosse la biondina a spostarlo dal sentiero con in ramo.
Il durante.
Basta solo una foto.
Il dopo.
Visto che la vostra corsa di 20 km l'avete finita presto (siete partiti alle 6,40), come avevate promesso al bimbo siete tornati a casa a prenderlo e, dopo una rapida doccia, siete ritornati alla partenza per rifare il giro corto (6 km). Avete dovuto inseguirlo a passo svelto o corricchiando mentre lui pedalava entusiasta tra le stradine di campagna.
Ma della corsa di domenica scorsa, è necessario parlare.
Non tanto perchè è quella del tuo paese organizzata dal tuo gruppo podistico, non tanto perchè è l'unica a cui non sei mai mancato da quando hai cominciato a correre (qui per leggere degli anni passati) non tanto per la performance sportiva, ma per quanto c'è stato sia prima che dopo.
Il prima.
Te e la biondina non partecipate attivamente alle attività extrasportive del gruppo. Andate raramente alle riunioni e generalmente vi disinteressate agli aspetti "politici" della vita associativa. Lo sapete, è un atteggiamento un po' troppo comodo, ma la giornata ha solo 24 ore, e sono troppo poche anche quelle. Ma stavolta almeno uno in famiglia ha dato un contributo più attivo, e mentre te eri alla partita del campionato di calcio del bimbo (hanno PAREGGIATO!!!! Arriverà a breve anche la prima vittoria), la biondina (con la zia stordita) è andata ad aiutare la logistica della manifestazione.
C'era da preparare il materiale per i ristori intermedi, i cartelli segnalatori, il banchetto per le iscrizioni, il ristoro finale (con il risotto alla salsiccia e raspadüra) e i cesti gastronomici come premio per i gruppi più numerosi. Ma soprattutto preparare le confezioni alimentari che rappresentavano il riconoscimento individuale per i partecipanti.
Ancora una volta sei ammirato dal lavoro volontario fatto da un sacco di persone.
Finiti questi impegni, tutta la famiglia è andata a farsi una passeggiata rilassante nella terra di mezzo, che praticamente è la parte del percorso della corsa che passa nel bosco in collina. Un po' per fare una passeggiata, un po' per controllare i segnali del tracciato.
Elettrizzante è stato l'incontro con un esemplare notevole degli abitanti di quei boschi:
Un bel milò (nome che dalle tue parti si da al Biacco) di oltre un metro che avete trovato stecchito al centro del sentiero.
Come sempre ti capita quando vedi quelle bestie immonde dei rettili senza zampe, sei rabbrividito e hai fatto qualche passo indietro. Hai lasciato che fosse la biondina a spostarlo dal sentiero con in ramo.
Il durante.
Basta solo una foto.
Angelo, Max, Mario, Mario, Giuseppe e voi due |
Il dopo.
Visto che la vostra corsa di 20 km l'avete finita presto (siete partiti alle 6,40), come avevate promesso al bimbo siete tornati a casa a prenderlo e, dopo una rapida doccia, siete ritornati alla partenza per rifare il giro corto (6 km). Avete dovuto inseguirlo a passo svelto o corricchiando mentre lui pedalava entusiasta tra le stradine di campagna.
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