In inverno è auspicabile una diminuzione del carico di allenamento.
Alcuni ciclisti amici ti hanno detto che dicembre, gennaio e febbraio le uscite in bici servono solo a far girare la gamba e ad evitare che il tuo culo dimentichi la forma della sella. Quindi pochi chilometri per volta e pedalata facile con ritmi alti. Addirittura qualcuno ti ha detto che in inverno è meglio mettere su qualche chilo, che ti servirà in primavera nella fase di carico.
Anche per la corsa stesso discorso: se non hai appuntamenti importati alla fine dell'inverno, nei mesi freddi prenditela comoda, e evita carichi troppo impegnativi.
Questo serve sia dal punto di vista fisico (che l'allenamento deve essere sempre ciclico, se cerchi di essere sempre al top della forma non puoi migliorare, e prima o poi ti rompi) e dal punto di vista mentale (altrimenti uccidi le motivazioni e ti fai andare in odio qualcosa che ti piace tantissimo).
Ma stavolta hai esagerato.
L'anno scorso hai avuto il tuo picco di forma in tarda estate, con le punte del tiathlon olimpico di Cesenatico e del PB nella mezza di Pavia.
Poi hai mollato.
Ti sei detto: da qui fino a Natale solo scarico. Solo allenamenti non troppo impegnativi, qualche giorno di riposo in più, e mangia tutti i dolci che ti pare. Dopo le vacanze di Natale penseremo a progettare la prossima stagione.
L'idea era: con i primi di gennaio maggiore attenzione al cibo e, dopo aver individuato gli obbiettivi stagionali, stesura di una road-map per arrivare nella miglior forma possibile a far fare una brutta figura al te stesso dell'anno scorso.
E invece agli inizi di febbraio sei ancora fermo al palo. Dopo tre settimane abbondanti di riposo assoluto hai provato qualche giorno fa a nuotare e a fare timide uscite run quando il meteo te lo permette (ad esempio una domenica mattina, invece della solita uscita alle 7,30, hai optato per una più calda corsettina alle 11).
La polmonite che ti ha colpito a cavallo del cambio anno sembrava stesse migliorando, ma dopo qualche giorno la tosse ha continuato a peggiorare fino a diventare febbre venerdì sera. Sei andato dal dottore e, come temevi, ci sei ricascato. Nuovo giro di antibiotici e via andare.
Sei sicuro che tra poco migliorerà e potrai ricominciare ad allenarti come serve.
Ma ti fa specie che, a conti fatti, quella dell'anno scorso dopo l'operazione al ginocchio è stata una convalescenza meno complicata.
Il bonus.
Visto che servono anche stimoli e autogratificazioni in momenti complicati come questo, ecco a voi il tuo nuovo fiammante (anche se comprato usato) Garmin 910xt.
Il tuo vecchio 205 funziona ancora bene (lo alternerai al nuovo entrato), ma ora hai un satellitare che funziona anche in acqua. Non puoi dirti triatleta se ti manca uno strumento come questo ...
Alcuni ciclisti amici ti hanno detto che dicembre, gennaio e febbraio le uscite in bici servono solo a far girare la gamba e ad evitare che il tuo culo dimentichi la forma della sella. Quindi pochi chilometri per volta e pedalata facile con ritmi alti. Addirittura qualcuno ti ha detto che in inverno è meglio mettere su qualche chilo, che ti servirà in primavera nella fase di carico.
Anche per la corsa stesso discorso: se non hai appuntamenti importati alla fine dell'inverno, nei mesi freddi prenditela comoda, e evita carichi troppo impegnativi.
Questo serve sia dal punto di vista fisico (che l'allenamento deve essere sempre ciclico, se cerchi di essere sempre al top della forma non puoi migliorare, e prima o poi ti rompi) e dal punto di vista mentale (altrimenti uccidi le motivazioni e ti fai andare in odio qualcosa che ti piace tantissimo).
Ma stavolta hai esagerato.
L'anno scorso hai avuto il tuo picco di forma in tarda estate, con le punte del tiathlon olimpico di Cesenatico e del PB nella mezza di Pavia.
Poi hai mollato.
Ti sei detto: da qui fino a Natale solo scarico. Solo allenamenti non troppo impegnativi, qualche giorno di riposo in più, e mangia tutti i dolci che ti pare. Dopo le vacanze di Natale penseremo a progettare la prossima stagione.
L'idea era: con i primi di gennaio maggiore attenzione al cibo e, dopo aver individuato gli obbiettivi stagionali, stesura di una road-map per arrivare nella miglior forma possibile a far fare una brutta figura al te stesso dell'anno scorso.
E invece agli inizi di febbraio sei ancora fermo al palo. Dopo tre settimane abbondanti di riposo assoluto hai provato qualche giorno fa a nuotare e a fare timide uscite run quando il meteo te lo permette (ad esempio una domenica mattina, invece della solita uscita alle 7,30, hai optato per una più calda corsettina alle 11).
La polmonite che ti ha colpito a cavallo del cambio anno sembrava stesse migliorando, ma dopo qualche giorno la tosse ha continuato a peggiorare fino a diventare febbre venerdì sera. Sei andato dal dottore e, come temevi, ci sei ricascato. Nuovo giro di antibiotici e via andare.
Sei sicuro che tra poco migliorerà e potrai ricominciare ad allenarti come serve.
Ma ti fa specie che, a conti fatti, quella dell'anno scorso dopo l'operazione al ginocchio è stata una convalescenza meno complicata.
Il bonus.
Visto che servono anche stimoli e autogratificazioni in momenti complicati come questo, ecco a voi il tuo nuovo fiammante (anche se comprato usato) Garmin 910xt.
Il tuo vecchio 205 funziona ancora bene (lo alternerai al nuovo entrato), ma ora hai un satellitare che funziona anche in acqua. Non puoi dirti triatleta se ti manca uno strumento come questo ...
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