Premessa: in una strada in cui passa spesso il bimbo c'è una agenzia funebre e un giorno la mamma, incalzato dalle domande, ha dovuto cercare di spiegargli a cosa servisse quel "camion strano" che era parcheggiato davanti.
La conversazione riportata qui sotto è avvenuta l'altra sera prima di andare a dormire e ha bisogno di alcune spiegazioni banali per renderla meno criptica, ma soprattutto ha bisogno di una riflessione per tutto il sottinteso che si porta dietro.
Dopo che abbiamo fatto una partita con il tablet nel lettone grosso insieme a voi, poi vado a dormire nel mio lettino da solo.
Si, bene. E' un ottima idea!
No ... beh ... però ho paura che vengono gli animali cattivi ...
Gli animali cattivi!??!? Ma non esistono gli animali cattivi.
Si, ma io ho paura che mi uccidono!
Ma no! Ma perchè ti uccidono?
Sì, perchè io l'altro giorno ho visto vicino alla salita il camion dei morti!
Ultimamente, per una serie di coincidenze, il bimbo è entrato in contatto abbastanza di frequente con la morte. Intendiamoci: niente di tragico. Non stai parlando di esperienze dirette in famiglia, ma frasi sentite dai grandi, film con scene che gli fanno sorgere domande, la morte di uno dei cani da caccia. Tutte cose che lì per lì sembrano non interessargli, sembra che gli scivolino addosso, ma che scavano nel suo inconscio e che lasciano poi buchi grandi che tu devi mettere in sicurezza.
Come ci ha suggerito pedagoga/confidente/psicologa/insegnate dell'asilo annalisaportapazienza, queste scoperte portano poi anche a insicurezze che tu non riesci a collegare direttamente a queste circostanze. Ad esempio i recenti capricci per andare all'asilo sono il modo di esorcizzare la sua paura dell'abbandono, figlia illegittima della paura della morte.
Il tuo compito ora è quello di trasmettere serenità.
E le paure svaniranno come la notte al sorgere del sole.
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