Ritorni alle distanze considerevoli nel triathlon (in previsione dell'appuntamento) con la partecipazione ad un medio che è a metà tra un allenamento importante e la gara da tirare per soddisfazione personale.
Alla fine una gara ottima, sotto molti punti di vista.
Posto ed organizzazione.
Location non proprio vicinissima (circa 160 km) e partenza della gara alle 8, e quindi, come tutte le altre volte, partenza da solo alle quattro di notte di domenica mattina per poter essere pronto all'apertura della zona cambio.
Ma stavolta è andato tutto bene (non come due anni fa) e sei rimasto piacevolmente colpito dalla bellezza del posto. Il piccolo lago è un incanto, e la struttura che vi ha accolto è ottima: sarebbe stata una perfetta giornata anche per moglie e figlio, tra passeggiate, percorso avventura, piscina e tutto il resto.
La giornata alla fine è stata molto fredda in acqua, molto ventosa in bici e assolata in corsa.
Ma se anche l'acqua era fredda con la muta non si stava male, e il lago era pulito e completamente calmo.
Ma se anche hai pedalato spesso controvento, te lo sei proprio goduto questo percorso fondamentalmente piatto e incorniciato dalle Alpi vicinissime ed innevate.
Ma anche se hai corso sotto il sole, e ti sei scottato il coppino, il percorso in mezzo al parco (quasi un trail) da ripetere quattro volte è stato stimolante.
Alla fine poi menzione d'onore al personale dell'organizzazione, composto quasi interamente da ragazzi giovani. Epico in questo senso il ristoro in corsa in cui tutti ti incitavano e con la musica a palla cantavano e ballavano.
Risultato sportivo
Per riscontro cronometrico e sensazioni durante e dopo la gara, questo è stato il triathlon medio che ti ha dato più soddisfazioni della tua carriera.
Il nuoto niente da dire. E' qualche mese che ti alleni da solo in piscina (non segui più il corso dei masters) e stai puntando sull'allungamento della distanza e sul solo stile libero. Certo, è un allenamento più noioso rispetto al corso di prima, ma senti che sei sulla strada giusta. Infatti in gara non sei mai andato in affanno e hai affrontato i tuoi quasi due chilometri in scioltezza e uscendo dall'acqua con ancora tantissimo margine a livello di resistenza. Passo 1'49" per 100m.
In bici è stato l'esordio della tu nuova crono, e 32,8 km/h di media con tutto quel vento e 600md+, sono un ottimo risultato, visto che si sta parlando di 80 km. Una cosa da sottolineare e di cui eri molto preoccupato fino a qualche mese fa, è che il passaggio da una bici normale a quella da crono non ti ha dato fastidio. Pensi di aver trovato una buona posizione, che ti permette di fare tanti chilometri in spinta senza stancarti molto a livello di schiena, e si sa quanto questo sia importante in gare endurance.
La corsa era un percorso a bastone da ripetere quattro volte. Tracciato che sembra banale, ma il fondo quasi totalmente non asfaltato e 100md+ in totale lo hanno reso insidioso. Bene: non hai mai camminato! Neanche per bere ai ristori, hai corso per tutti i 20 km ad un passo che è si diminuito, ma che mediamente si è piazzato a 4'56" al km.
Tempo totale 4h 38'.
La classifica dice 89° su 232 assoluto; 18° su 56 categoria M2.
E le gambe ti dicono: dai, se vuoi ne abbiamo ancora un po'.
Cosa puoi volere di più?
Compagnia
E dopo anni di gare da solo, sia a livello di compagnia nella giornata, che a livello di atleti amici in gara, stavolta della tuo seppur piccola squadra eravate in tre a gareggiare.
Tra l'altro tutti e tre con il fikissimo body nuovo con la scritta Pianeta Acqua, il cognome e la scritta ITA, proprio come i pro.
Federico è una vecchia conoscenza, che ha partecipato con te anche ad altre due gare (il tuo esordio nel medio e l'olimpico di due anni fa). Triatleta di lungo corso, che ha già esordito nella distanza lunga e che tra due mesi va ad Amburgo per l'IM.
L'altro pazzo è Andrea, finora ottimo nuotatore master e forte runner che quest'anno ha deciso di esordire nel triathlon e, dopo aver partecipato (come tutte le persone normali) alla distanza sprint di Andora, ha deciso di esagerare e correre un medio due settimane dopo. Tra l'altro con il tempo pazzesco di 4h30'.
Belle le sensazioni (nuove per te, almeno nel triathlon) di avere qualcuno che ti ritira il pettorale il giorno prima, di salutare ed incitare in gara qualcuno della tua squadra, di chiacchierare all'arrivo e condividere birra e pasta party.
Dopo questa gara, hai nuovi elementi per impostare il tuo allenamento in previsione della distanza lunga.
Ma soprattutto hai una nuova medaglia di cui andare particolarmente fiero.
Alla fine una gara ottima, sotto molti punti di vista.
Posto ed organizzazione.
Location non proprio vicinissima (circa 160 km) e partenza della gara alle 8, e quindi, come tutte le altre volte, partenza da solo alle quattro di notte di domenica mattina per poter essere pronto all'apertura della zona cambio.
Ma stavolta è andato tutto bene (non come due anni fa) e sei rimasto piacevolmente colpito dalla bellezza del posto. Il piccolo lago è un incanto, e la struttura che vi ha accolto è ottima: sarebbe stata una perfetta giornata anche per moglie e figlio, tra passeggiate, percorso avventura, piscina e tutto il resto.
La giornata alla fine è stata molto fredda in acqua, molto ventosa in bici e assolata in corsa.
Ma se anche l'acqua era fredda con la muta non si stava male, e il lago era pulito e completamente calmo.
Ma se anche hai pedalato spesso controvento, te lo sei proprio goduto questo percorso fondamentalmente piatto e incorniciato dalle Alpi vicinissime ed innevate.
Ma anche se hai corso sotto il sole, e ti sei scottato il coppino, il percorso in mezzo al parco (quasi un trail) da ripetere quattro volte è stato stimolante.
Alla fine poi menzione d'onore al personale dell'organizzazione, composto quasi interamente da ragazzi giovani. Epico in questo senso il ristoro in corsa in cui tutti ti incitavano e con la musica a palla cantavano e ballavano.
Risultato sportivo
Per riscontro cronometrico e sensazioni durante e dopo la gara, questo è stato il triathlon medio che ti ha dato più soddisfazioni della tua carriera.
Il nuoto niente da dire. E' qualche mese che ti alleni da solo in piscina (non segui più il corso dei masters) e stai puntando sull'allungamento della distanza e sul solo stile libero. Certo, è un allenamento più noioso rispetto al corso di prima, ma senti che sei sulla strada giusta. Infatti in gara non sei mai andato in affanno e hai affrontato i tuoi quasi due chilometri in scioltezza e uscendo dall'acqua con ancora tantissimo margine a livello di resistenza. Passo 1'49" per 100m.
In bici è stato l'esordio della tu nuova crono, e 32,8 km/h di media con tutto quel vento e 600md+, sono un ottimo risultato, visto che si sta parlando di 80 km. Una cosa da sottolineare e di cui eri molto preoccupato fino a qualche mese fa, è che il passaggio da una bici normale a quella da crono non ti ha dato fastidio. Pensi di aver trovato una buona posizione, che ti permette di fare tanti chilometri in spinta senza stancarti molto a livello di schiena, e si sa quanto questo sia importante in gare endurance.
La corsa era un percorso a bastone da ripetere quattro volte. Tracciato che sembra banale, ma il fondo quasi totalmente non asfaltato e 100md+ in totale lo hanno reso insidioso. Bene: non hai mai camminato! Neanche per bere ai ristori, hai corso per tutti i 20 km ad un passo che è si diminuito, ma che mediamente si è piazzato a 4'56" al km.
Tempo totale 4h 38'.
La classifica dice 89° su 232 assoluto; 18° su 56 categoria M2.
E le gambe ti dicono: dai, se vuoi ne abbiamo ancora un po'.
Cosa puoi volere di più?
Compagnia
E dopo anni di gare da solo, sia a livello di compagnia nella giornata, che a livello di atleti amici in gara, stavolta della tuo seppur piccola squadra eravate in tre a gareggiare.
Tra l'altro tutti e tre con il fikissimo body nuovo con la scritta Pianeta Acqua, il cognome e la scritta ITA, proprio come i pro.
Federico è una vecchia conoscenza, che ha partecipato con te anche ad altre due gare (il tuo esordio nel medio e l'olimpico di due anni fa). Triatleta di lungo corso, che ha già esordito nella distanza lunga e che tra due mesi va ad Amburgo per l'IM.
L'altro pazzo è Andrea, finora ottimo nuotatore master e forte runner che quest'anno ha deciso di esordire nel triathlon e, dopo aver partecipato (come tutte le persone normali) alla distanza sprint di Andora, ha deciso di esagerare e correre un medio due settimane dopo. Tra l'altro con il tempo pazzesco di 4h30'.
Belle le sensazioni (nuove per te, almeno nel triathlon) di avere qualcuno che ti ritira il pettorale il giorno prima, di salutare ed incitare in gara qualcuno della tua squadra, di chiacchierare all'arrivo e condividere birra e pasta party.
Dopo questa gara, hai nuovi elementi per impostare il tuo allenamento in previsione della distanza lunga.
Ma soprattutto hai una nuova medaglia di cui andare particolarmente fiero.