domenica 16 gennaio 2011

Elogio del no

E' normale che le parole che i bambini imparino per prime siano quelle più semplici, più corte, formate da due sillabe, anzi, meglio una sola sillaba.
Infatti si comincia con mamma, papà, cacca, nonno, ciao-ciao, nonna (questa è già più difficile, perché le due sillabe sono diverse tra loro, bisogna concentrarsi di più).
E naturalmente si e no.
Queste ultime due sono parole molto facili da pronunciare, ma il fatto di imparare ad usarle correttamente è un grosso passo in avanti verso l'interazione di se con il mondo circostante.
Spesso sono accompagnate dal corrispondende gesto della testa e, per il no, a volte anche con il tipico gesto negativista del dito indice.
Ma il bimbo su queste due semplici parole ha imparato anche un'altra cosa molto importante: tra le due il no è quella che ti mette in una posizione di vantaggio.
Con un no ti spicci, con un si ti impicci.

Deve aver imparato questo perché a qualsiasi domanda tu gli rivolgi, la prima risposta sarà sempre un convinto e perentorio no.

Poi successivamente può anche ripensarci e risponderti si, se gli conviene.

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