venerdì 8 luglio 2016

Gruppo Estivo

D'estate, quando eri piccolo, te andavi in colonia.
O almeno, tu per qualche anno l'hai chiamato così. Poi ti hanno insegnato che si diceva Grest, che è la contrazione di GRuppo ESTivo.
Hai cominciato nell'estate tra la terza e la quarta elementare e non hai più smesso. I primi anni a giocare spensierato nei cortili e nelle sale del castello di San Colombano (quando l'oratorio della parrocchia era in quelle aree degne di altri utilizzi più dignitosi), poi come animatore nelle nuove strutture parrocchiali, quando hai finito le scuole medie.
Hai dei bei ricordi di quei primi anni tra cui in ordine sparso: l'uscita settimanale in piscina, il ghiacciolo della merenda, i tornei di squadra in cui eri sempre l'ultimo ad essere scelto, il foulard/bandana con il colore della tua squadra di appartenenza, l'anno in cui la tua squadra ha vinto e ti sei portato a casa un bellissimo pallone Tango, le gite in bicicletta, la volta che ti hanno rubato la bicicletta seminuova, la festa di chiusura.

Quest'anno, per la prima volta, è toccato al bimbo.


Naturalmente quando gli hai detto che alla fine della scuola non poteva starsene tutto il giorno in casa sul divano a guardare la televisione, lui che è pigro in maniera patologica al grest non ci voleva andare. Avete dovuto convincerlo nominando i suoi amici che ci andavano, condendo il tutto con una buona dose di minacce.
E come volevasi dimostrare, gli è piaciuto moltissimo.
Soprattutto i primi giorni era entusiasta e tornava a casa sì stanco, ma con un carico di adrenalina che non si esauriva fino a sera tarda.
Ha giocato, ha cantato, ha pregato, ha ballato e si è divertito. Tu lo hai portato una volta sola alla mattina, ma l'atmosfera appena varcata la soglia dell'oratorio era fenomenale: le ultime hits radiofoniche a tutto volume e bambini contenti dappertutto, sembrava di essere ad un villaggio vacanze!
Dopo la prima settimana in cui tutto andava bene, ha avuto una crisi, e un paio di giorni ha inscenato una crisi di mammite/papite: pianto dirotto al momento del distacco. Questo aspetto del suo carattere, questa sua sensibilità accentuata che gli crea a volte dei problemi a stare senza la sua famiglia, limita lui e lascia perplesso te.
Comunque, a parte questi piccoli intoppi, il grest è durato tre settimane, ma avrebbero dovuto essere molte di più, sia per lui che per voi.

Segnalazione speciale per la serata di chiusura. e' stata una bella festa con un casino di gente ed una atmosfera gioiosa. Il clou è stata la rappresentazione teatrale dei ragazzi in cui hanno inscenato la storia di Ulisse (il viaggio, l'avventura, il "si misero in cammino", ...) in una versione scanzonata e divertente, intervallata anche dai balletti delle bambine. Peccato per il pessimo apparato tecnico audio, che ha impedito di apprezzare buona parte della recitazione. Ma oh, siamo in un oratorio, non si può pretendere troppo ...


Il bimbo ha partecipato impersonando uno dei marinai della ciurma di Ulisse, ed il suo amico Ale era uno dei ciclopi amici di Polifemo. Eccoli prima del debutto nei loro vestiti e trucchi di scena.


Anche se più che un marinaio, può essere scambiato per un credibilissimo cavaliere Jedi.


Ciliegina sulla torta: la sua squadra, i blu, è arrivata prima nella classifica dei giochi a squadre del grest. Niente coppe, medaglie o altro, ma la proclamazione di don Mario e la gioia seguente, resteranno nella memoria del bimbo come uno dei momenti più felici di quest'estate.

A te invece resterà impressa la bella atmosfera che aleggiava sia durante il grest, ma soprattutto la sera della festa. I ragazzi più grandi e soprattutto gli animatori sono fantastici: giovani, belli, simpatici e allegri.
I tipici bravi ragazzi dell'oratorio. Ma non di quelli noiosi, bensì i ragazzi che sanno divertirsi stando insieme in modo costruttivo.
Quello che forse eri anche tu in gioventù e quello che vorresti diventasse tuo figlio.

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