venerdì 10 ottobre 2014

Vent'anni dopo (2)

Grazie a Facebook, sei riuscito a riallacciare contatti con alcuni dei tuoi compagni degli anni spensierati e sgarzolini delle superiori.
In questi casi il sentire comune consiglierebbe di evitare la rimpatriata. E in linea di principio il consiglio è anche condivisibile.
Se non vi siete visti per vent'anni, forse un motivo ci sarà stato. Quei ragazzi divertenti di allora, adesso potrebbero essere diventati degli insopportabili PDF (precisini della fungia), o dei tristoni insoddisfatti. Di solito è gente che hai incontrato per caso in una classe a quattordici anni, non sono degli amici che ti sei scelto tu per condivisione di interessi, sentimenti e vita. Ma nel tuo caso con questa gente hai veramente qualcosa in comune che va oltre al percorso scolastico, e quindi (al di là di quello che hai continuato a vedere anche al di fuori della scuola ed è amico a tutti gli effetti anche ora) si decide che rincontrarsi non sarà una serata pacco.

E così è stato. Per due volte.
E ieri sera la terza.

Però stavolta l'aura era leggermente diversa rispetto alle serate precedenti.
Scemata (non esaurita, quello mai) l'ubriacatura da ... ma ti ricordi quella di matematica, oppure ... e quella volta che quello di estimo ti ha spedito dal preside, o anche ... e quella volta che hai corso per tutto il corridoio in mutande (true story), si entra più a fondo nelle cose della vita. Nelle vicende e nei percorsi che, partendo dalla maturità (esame di) o da quel pezzo di università fatto insieme, portano al compimento di questi giovani uomini con i capelli grigi (alcuni letteralmente, altri solo metaforicamente).

... e ti ritrovi con l'expat del gruppo (fino ad oggi senior architect in uno studio di un'archistar londinese ma in procinto di iniziare una nuova vita "al di là della pozzanghera" (NY)) a parlare di identità, di opportunità estere, di paternità, di globalizzazione e di drum'n'bass.

... e ti ritrovi con l'amico storico a parlare di separazione matrimoniale consensuale, di crediti formativi, di fatture inevase, di condizionamenti ambientali inconsci e di MotoGP.

... e ti ritrovi con l'altro amico recuperato da poco a parlare di doppia figliatura, di datori di lavoro stronzi (al limite dell'illegale), di organizzazione oraria famigliare, di opportunità lavorative traballanti e di scooteroni a tre ruote.


E' stata una di quelle serate molto piacevoli e divertenti, ma che sanno anche arricchirti.

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