mercoledì 6 agosto 2014

Marcia tra boschi e castelli - Momeliano di Gazzola (PC) 02/08/2014

La campestre di sabato sera non ti era ancora capitata.
Di solito per le corse organizzate (intendi non gli allenamenti) te e la biondina cercate di fare toccata e fuga il più in fretta possibile, per non pesare eccessivamente sulla disponibilità dei nonni con il bimbo. Ma quest'occasione era troppo ghiotta: uscire in compagnia dei nonni e del bimbo, lasciarli soli un'oretta intanto che correte e poi passare il resto della serata insieme anche ad altre persone in una festa di paese.
Il paese della corsa è una piccola frazione sulle prime colline della val Trebbia, di cui fino ad una settimana fa non sapevi neanche della sua esistenza, ma stimolati dal tuo gruppo podistico che è anni che si presenta alla manifestazione, decidete di passare un sabato sera diverso.


Partenza alle 18 e la gente non è tantissima. Della tua società siete solo in otto, metà dei quali camminerà il percorso corto da cinque chilometri, mentre voi due con Angelo e Giancarlo correrete il percorso lungo. Ma come hai detto anche da altre parti, raramente ad una campestre ti metti a tirare il tempo. Anzi, di solito preferisci goderti il paesaggio e la compagnia. Tanto più se come questa volta il paesaggio era degno di nota: dopo tante strade di campagna piatte e noiose, un bel percorso nervoso e con dei panorami molto belli. E quindi avete corso da soli te e la biondina, fermandovi a tutti i ristori, ad ammirare il panorama e a farsi anche i selfie (ma quelli non li metti qui perchè vi sono venute le facce da scemi).




Ma l'immagine più bella della corsa purtroppo non è diventata una foto. Correndo in salita, con da una parte i filari di viti e dall'altra un boschetto, sentite un fruscio tra i cespugli e ad un tratto, ad un metro dalla biondina, dalla boscaglia scappa un animale probabilmente infastidito da tutta questa gente e si mette a correre tra le vigne. Solo che se capita dalle tua parti l'animale in questione può essere una lepre, un fagiano o, se sei particolarmente fortunato, una volpe. In questo caso si è trattato di un capriolo!!

Circa nove chilometri e poco più di 200 metri di dislivello, una buona corsa con le nuvole che continuavano a girare intorno ma che vi hanno graziato. In compenso un'afa mostruosa che ti ha fatto arrivare praticamente da strizzare. Fortunatamente una bella doccia gelata ti ha permesso poi di goderti la serata e la mangiata di pisarei e faṡö (pronuncia: [pisa'ʁe:j efa'zø] o [pisaʁ'e:j efa'zœ]), salumi tipici e torta casereccia. Con l'ortrugo.

Prima di iniziare la serata danzereccia (ma voi con il lissio non è che andate molto d'accordo), c'è stata la premiazione dei gruppi podistici presenti e anche voi, che pure eravate pochini, siete rientrati nei primi venti e, come tradizione, l'organizzazione vi ha omaggiato di una coppa ricordo.
E siete andati te e il bimbo a ritirarla.
Al bimbo non sembrava vero. Sembrava avesse vinto la medaglia d'oro alle olimpiadi e, quando poi il presidente gli ha detto che quella coppa poteva tenerla lui, ha passato tutta sera ad abbracciarla, a fare le prove di come si alza al cielo, a lucidarla con il fazzoletto.
Temevi volesse portarsela anche a letto.
Fortunatamente si è limitato a appoggiarla nella sua cameretta.

Papà, mettiamola su quel mobile. Però poi dobbiamo lasciare lo spazio per quelle che vincerò l'anno prossimo ...


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