lunedì 29 aprile 2013

XXVI Marcia a Badia - Badia Pavese (PV) 28/04/2013


Al culmine di una settimana piuttosto impegnativa dal punto di vista sportivo (lunedì 10km corsa, martedì 2,6km nuoto, mercoledì 10km corsa, giovedì 77km bici, venerdì 2,5km nuoto, sabato riposo), domenica mattina sei ritornato alle care e vecchie corse campestri.
Si tradisce il comitato lodigiano FISP per espatriare nel pavese in un territorio che nei dintorni è discretamente conosciuto per via della strada arginale del Po, luogo di simpatiche scampagnate generalmente in mountain bike quando la bici diventa svago non impegnativo.
Infatti circa metà del percorso lungo della campestre si è svolto lungo il grande fiume, mentre la prima metà era su strade sterrate nella campagna pavese tra risaie, prati e boschi di pioppi.

Tipo questi

Ma andiamo con ordine.
Le previsioni per la giornata parlano di una tendenza nuvolosa per la mattina e rapido peggioramento con temporali in agguato nel pomeriggio. Incrociando le dita te e la biondina decidete di giocare la carta campestre invece di rimanere sul più rassicurante asfalto autoctono. E con voi, alla sette di mattina, c'è anche la zia stordita che vuole ricominciare a correre seriamente.
Il tuo problema appena partiti è che, a causa delle previsioni, sei partito troppo coperto mentre invece fa capolino anche un tiepido sole e dopo pochi chilometri ti ritrovi a correre con il cappello pesante in mano e la maglia a maniche lunghe legata in vita. Che l'estremamente elegante maglia intima nera senza maniche ti dà quel nonsochè di trucido.

Decidi di percorrere tutto tracciato insieme alla biondina senza badare ai tempi. Una bella passeggiata senza farsi assillare dal garmin. E infatti tra una chiacchera e una pozzanghera, passano i 12 km in compagnia della zia stordita prima che le nostre strade si dividano, perchè lei ha optato per 14 totali mentre voi puntate al giro lungo dei 25 (che poi saranno 23).
La seconda parte è un po' deludente per la biondina che accusa una serie di problemi come dolori alla caviglia, al ginocchio, quadricipiti intorpiditi e una generale mancanza di forze. Costringendovi a percorrere lunghi tratti camminando.
E' la classica giornata down del corridore che ciclicamente, per una serie di motivi, arriva a colpire tutti. E in questi casi non puoi fare nient'altro che farla finita alla svelta, recuperare e far tesoro anche di queste "cotte".

Organizzazione buona, percorso ben studiato, anche se avresti preferito una maggiore importanza al tratto lungo il Po, e buona affluenza.
Manifestazione promossa.

domenica 28 aprile 2013

Seridò

Il titolo del post potrebbe sembrare il nome di un piatto tipico piemontese, o del nuovo modello della Toyota. Invece è stata una bella avventura che la tua famiglia ha vissuto recentemente.

Il giorno dopo il 25 aprile era venerdì e, visto che ti sei concesso il ponte lavorativo, nei giorni precedenti immaginavi di fari un bel giro in bici da corsa o una ristoratrice gita da qualche parte a gustarti la primavera. Ma la primavera l'hai sentita al telefono l'altro giorno e ti ha detto che si trova bene in ferie (anche se non ti ha voluto dire dov'è in questo momento) e di venire dalle tue parti ad annoiarsi non ne ha la più pallida idea. Il risultato è stata un'altra giornata fredda, nuvolosa e piovigginante.
Per far divertire un po il bimbo e per svoltare un pomeriggio che altrimenti si sarebbe risolto in un ipermercato, la biondina ne è venuta fuori con questa proposta di una gita alla fiera/festa/esposizione/nonsapresticomealtrodefinirla chiamata SERIDO' in quel di Montichiari (BS).
Per noi non è proprio la strada dell'orto (come si dice dalle tue parti), ma il bimbo ha ottimizzato i tempo di spostamento facendosi un bel pisolino ed alla fine sei stato molto contento di esserci andato.

Una serie di capannoni (e anche un bel pezzo di area all'aperto) in cui è concentrato tutto quello che un bimbo di età compresa tra i 2 e i 10 anni può desiderare e un genitore può approvare tranquillamente. E quest'ultima frase esclude giochi elettronici, giochi pericolosi e giochi eticamente discutibili. Tutti divertimenti semplici, educativi e low-tech, che avrebbero passato l'esame critico anche della nonna più bacchettona e conservatrice.


Una prima parte era dedicata ai disegni (pennarelli, acquerelli, ecc), ai collage, alla creta, e a tutte quelle attività creative che però non è che attirino molto un bimbo ipercinetico.
... O quantomeno non attirano molto se nel capannone a fianco ci sono I GONFIABILI!!!
Un bel castello per saltarci dentro ...
... una giungla con gli animali da prendere a cazzotti ...
... un galeone dei pirati da scalare ...
... un dinosauro da cui scivolare, ma soprattutto ...
... BATMAN!!!!!!

Un altra area che ha avuto un successone sia per il bimbo ma soprattutto per la mamma e il papà è stata quella dello sport. Da lodare l'idea bellissima di alcune associazioni che hanno permesso ai piccoli (magari quelli un po più grandicelli o con un po più di pazienza rispetto al bimbo) di approcciarsi alla specialità. In questo caso c'erano stand di nordik walking, tiro con l'arco, scherma e ippica.
Ma come dicevi il bimbo è più istintivo e preferisce attività più immediate quali il basket ...

... il golf...

... il salto in alto ...


... e il momento più emozionante per due malati di corsa come te e la biondina: i cento metri piani!


Menzione speciale per tutte quelle aree con i giochi creativi che al bimbo sono piaciute come da carrellata che segue.
Trattori a pedali ...
... pista per le biglie
(le biglie vanno lanciate come spiderman fa con la ragnatela) ...
... banconi degli attrezzi di vari tipi ...
... e costruzioni per tutti i gusti.

Ma l'attrazione che ha avuto più successo con il bimbo che tu non avresti mai immaginato è stato il teatro dei burattini.

Verso il tardo pomeriggio, prima di andare a casa, stavi cercando qualcosa di tranquillo da far fare al bimbo in modo da evitare di farlo uscire tutto sudato dai capannoni. Senza crederci poi tanto vi siede seduti tutti allo spettacolo dei burattini, con il timore che dopo dieci minuti il bimbo fosse già in sbattimento per andare sui gonfiabili.
Invece si è divertito tantissimo: ha partecipato allo spettacolo assieme a tutti gli altri bambini cantando, urlando, battendo le mani a tempo quando era necessario e soprattutto ridendo di quelle stupende risate di gusto che soltanto i bambini felici sanno fare.

In un'era di parchi di divertimento ipertecnologici e multiadrenalinici, questa fiera ti è sembrata una occasione di divertimento semplicemente perfetta.

lunedì 22 aprile 2013

Il terrore sulla gioia


La prima è già scoppiata da alcuni secondi, si vede il fumo lì sulla destra.
Circa duecento metri più indietro (diciamo al 42° km) è scoppiata in questo momento la seconda.
Bill è a terra circondato da alcuni agenti e dai fotografi. A lui è andata bene: al di là della profonda ferita nell'anima, gli è rimasta solo una sbucciatura al ginocchio.
In basso a sinistra si vede anche l'arrivo del maratoneta-triatleta-eroe Dick Hoyt e del figlio disabile Rick. Storia che da sola meriterebbe ben più di un post, anzi diresti un monumento.

Al di là di queste due note di colore (che lo sono solo con il senno di poi), questa che riporti sopra (e che tutti avranno visto per un bel po' di volte in tutti i siti internet di informazione e non solo) è forse la più efficace rappresentazione moderna del caos e del terrore.
Semplicemente googolando si trovano foto molto più shockanti di quegli attimi tremendi: pozzanghere di sangue sul marciapiede, arti amputati, persone sdraiate e svenute con le gambe che assumono angolature innaturali e raccapriccianti. Ma è inutile spingere il pedale dello splatter, tanto quello che volevi rappresentare si è capito.

Ora verresti sottolineare la sfumatura ancora più tremenda che assume la situazione per via del momento contingente.
Per te e per molti altri che hanno provato, l'arrivo di una maratona è una delle sensazioni più belle e intense che si possono sperimentare*. Uno dei motivi principali deve essere il fatto che dopo uno sforzo così intenso e prolungato, all'arrivo sei emotivamente stravolto e vulnerabile. A te le tre volte che hai superato la linea gialla sull'asfalto ti è venuto il magone, sia le volte in cui stavi fisicamente bene, sia le volte in cui stavi per crollare. Per altri le sensazioni sono ancora più intense: hai visto gente piangere sconvolta o ridere nervosamente e convulsamente. Ma soprattutto hai visto gente felice, che si abbraccia con l'amico con cui ha corso tutto il tempo o con il perfetto sconosciuto con cui ha condiviso solo gli ultimi cento metri (nonostante si sia tutti sudati e puzzolenti).

Quindi alla fine, che siano di natura musulmana, cecena, ideologica interna agli USA, frutto di follia o chissà cos'altro, queste bombe resteranno per te l'attentato allo spirito di gioia della maratona, e per questo ancora più odiose e vigliacche.



*Specifica: una delle sensazioni più belle e intense che si possono provare con i vestiti addosso! (scusate, ma non ce la fai a restare serio troppo a lungo)

venerdì 19 aprile 2013

Quattro


Oggi, bimbo, voglio spiegarti com'è stato il nostro primo incontro, di cui si festeggia il quarto anniversario. 

Non ho tantissima esperienza nel campo (e comunque quella poca che avevo è talmente lontana nel tempo che è praticamente inutile) ma mi pare di aver capito che nel rapporto con una ragazza ci sono alcune fasi da passare prima di arrivare all'amore.
Prima ti incontri, ti presenti, ti frequenti, poi c'è la fase della conoscenza reciproca. Nei casi più fortunati questa fase di conoscenza può essere molto breve e sfociare direttamente in amore con quello che viene definito il colpo di fulmine. O più probabilmente prima di innamorarti di una donna la devi conoscere, scoprire, vedere se va bene per te e se può essere la tua compagna per un pezzo più o meno lungo della strada che stai percorrendo.

Ma con te, bimbo mio, è stato diverso.
Quando ti ho visto la prima volta non era una situazione ideale. Eravamo tutti e due stanchi e sconvolti. Io erano 48 ore che praticamente non dormivo e, seppur non fossi direttamente interessato, ero sconvolto dai dolori e dalla fatica che tua madre stava affrontando con una forza e uno spirito di cui allora non la credevo capace ma che merita tutta la mia ammirazione imperitura. Tu invece avevi appena affrontato il viaggio più difficile della tua vita. Un viaggio breve, di pochi centimetri, ma forse il tuo viaggio più importante, il più pericoloso, il primo.
Fatto sta che la prima volta che ti ho visto tu eri sporco, urlavi, avevi la testa deforme e avevi un colorito che non sembrava molto sano.
Eppure l'incontro è stato fulminante.
Ti ho amato immediatamente e illimitatamente, come non è possibile amare altro.

Ed oggi che compi quattro anni quell'amore che ho provato allora è ancora presente.
E' cambiato; ora ha una natura più razionale e non è più a senso unico.

Non ridere di me, ma fino a qualche tempo fa pensavo che l'amore puro e incondizionato non potesse esistere tra due persone. Ma in effetti tu mi hai insegnato che esiste, ed è quello di un padre per suo figlio.

giovedì 11 aprile 2013

Pillole di saggezza 7


Cavaliere
Quando sei all'asilo nel salone comune, con tutti gli altri bimbi, giochi con gli amici piccoli della tua età?
No papà, io gioco con i maschi grandi.
E che gioco fate?
Facciamo le corse e i maschi grandi ogni tanto giocano a prendere le femmine.
E tu cosa fai? Anche tu giochi a rincorrerle?
No, io le salvo!

Una supercazzola
Premessa: mentre siamo in macchina tutti e tre il bimbo spesso parte per la tangente e non la smette di parlare, saltando di palo in frasca.
... perché se uno deve fare la cacca, la può fare senza bisogno della peretta, perché poi sennò gli viene il male di pancia e quindi bisogna mangiare tanta frutta e verdura, non solo la carne e il salamino o troppa cioccolata, ma solo dopo cena prima di andare a dormire ma non subito, prima dobbiamo giocare con la WII o a fare la gara di lotta come ho fatto oggi con i miei amici nel salone all'asilo ...
...
... comunque questo è solo un consiglio, eh papà.

Affetto
Premessa: una sera eravate solo te e il bimbo sul divano e lo stavi strapazzando di coccole e di baci.
Ma papà, perché continui a darmi tutti questi baci?
Perché ti voglio bene bimbo!
... ah, allora baciami pure!

lunedì 8 aprile 2013

12xmezz'ora FIASP Borghetto 06/04/2013


Hai una collezione a casa di magliette tutte uguali: bianche di cotone con lo stemma del FIASP e la scritta 12xmezz'ora. Le uniche cose che cambiano sono la data e la località in cui viene fatta.
Ad esempio l'anno scorso era San Giuliano Milanese, nel 2011 era Lodi e nel 2010 era Casalpusterlengo. Quest'anno Borghetto Lodigiano.

Per la prima volta non si è corso sulla classica pista di atletica, ma in un percorso circolare all'interno del bel parco pubblico cittadino. Che secondo te è una cosa ottima, soprattutto per la visibilità dell'evento che non viene relegato, come al solito, in un campo sportivo in periferia, ma nel centro del paese. Così c'è molta più gente che può passare per caso e (dopo essersi chiesti ma chi sono questi matti) interessarsi alle nostre associazioni.


Due parole sulla performance: 17 giri pari a sette km netti in 30 minuti e 50 secondi; media buona ma non eccezionale. Diamo la colpa al percorso che non agevolava la velocità vista la sua disomogeneità, con un paio di piccoli dossi e due curve a gomito. La biondina non era in forma smagliante come si è dimostrata ultimamente e si è dovuta accontentare di 5,3 km. Anche la performance totale della squadra non ha raggiunto i livelli di due anni fa quando siamo arrivati terzi assoluti, ma allora c'erano atleti di altra caratura nella squadra, e poi alla fine l'ottavo posto su 31 non ti sembra poi tanto male.

La parte divertente della giornata l'ha, ovviamente, fornita il bimbo che ha passato l'ora in cui i genitori correvano a giocare con i nonni nel parchetto all'interno dell'anello di gara, ma soprattutto a fare il tifo.
Mentre stava correndo la mamma poi la aspettava seduto su una panchina sul bordo della pista e dopo un paio di giri in cui incitava e dava il cinque, non ce l'ha fatta a starsene seduto e tutte le volte che passava correva qualche metro assieme a lei.
Ad una velocità folle che ti fa ben sperare per il futuro atletico del sangue del tuo sangue.

venerdì 5 aprile 2013

Gara di lotta

Ne avevi già parlato qualche tempo fa: uno dei giochi preferiti del bimbo da fare alla sera in casa è la gara di lotta. E' il più maschile e testosteronico dei giochi: picchiarsi con calci, pugni, rotolamenti per terra e ribaltamenti, il tutto condito con urla belluine.

Ecco una panoramica degli stili di combattimento e delle mosse speciali (naturalmente mutuate dai suoi eroi dei cartoni animati) che vengono utilizzate dal bimbo sul tatami del tappeto davanti al divano:

BEN TEN
Il cartone animato che passa (tra gli altri) Boing ha quel non so che di fantascienzo che lo fa piacere discretamente anche al papà. Ma la parte migliore non è tanto il combattimento di per sé, ma i lisergici mostri alieni in cui si trasforma il protagonista e il modo di transizione. Quindi più che uno stile di combattimento si tratta di un continuo urlare nomi di bestie improponibili (gigante, fangofiammante, tigre, ...) e di trasformazioni fatte toccando un ipotetico orologio magico (omnitrix) e girare su se stessi. Una cosa tipo questa:



GORMITI
Stranamente quando hai parlato dei cartoni di Boing ti sei dimenticato il principe del merchandising. Ti basta dire che a casa tua stà insidiando il primato di Saetta Mc Queen. Ma il bimbo ora conosce a memoria tutti i nomi delle creature dell'isola di Gorm e il suo idolo è Lord Agrom che combatte i cattivi con la sua arma: il rock hammer. E quindi mimare di chiavare un martellone sulla testa del suo papà è una delle mosse preferite della lotta.



DRAGON BALL
Se ad un certo punto invece di prenderti a schiaffi il bimbo si ferma in una posa plastica urlando come per caricarsi l'energia, è tutta colpa di Goku. Sì, perchè stà per colpire con la sua onda energetica:

OOOONDAAA ......
... ENERGETICAAAAAAA !!!!!!!


... E questo è l'arsenale del bimbo.
Ma nulla può contro di te!
Perchè lui avrà anche a disposizione una serie di mosse molto ampie, ma a te ne basta una.
Il fatto che mette il bimbo in difetto è che lui ha visto molti cartoni animati, ma non il migliore. Il vero anime di combattimento assoluto, il cartone definitivo fonte di puro momento emozione, non lo passano su Boing.

... niente può sconfiggere la scuola di HOKUTO!

lunedì 1 aprile 2013

VII Marcia del latte - Borgo S. Giovanni 01/04/2013

Cominciamo dalla fine. Come l'ultima volta, anche stamattina il bimbo è stato accompagnato dai nonni all'arrivo della nostra campestre. E' una bella emozione vedere l'entusiasmo con cui ti corre incontro quando ti vede e ti chiede: papà, hai vinto? hai corso velocissimo?
Ma hai il dubbio che il motivo principale per il quale viene all'arrivo è il ristoro finale.
Bimbo, andiamo a bere qualcosa al ristoro?
Io non ho sete, io voglio mangiare ...
D'accordo, magari c'è la torta al cioccolato.
Ma io non voglio la torta, voglio il panino col salame!


Appuntamento del giorno di pasquetta rispettato anche quest'anno, possibilità resa piuttosto complicata alla vigilia dal tempaccio infame che sta colpendo questa primavera. Un susseguirsi di giornate fredde, ventose e piovose intervallate da bellissime giornate di sole a 18 gradi. Così come è successo a pasqua e ne avevamo approfittato per passare il pomeriggio passeggiando in collina e giocando al campo dai nonni.
Comunque ...
Ci siamo ritrovati come al solito in un bel gruppo alla partenza che poi, a seconda delle aspettative di ognuno, delle condizioni fisiche, dell'allenamento atteso e di altri fattori, si formano i gruppetti. Tu hai corso con la biondina, il max e un pezzo con la zia stordita, che lei ha fatto solo tredici kilometri, mentre noi venti.
Il percorso aveva circa metà su asfalto e metà su sterrato, fortunatamente non uno sterrato estremo che altrimenti il fondo sarebbe stato impraticabile.

Sembra strano dirlo, ma a volte alcuni passaggi sulle
rive del Lambro possono pure essere suggestivi.

La corsa l'hai apprezzata molto anche perchè, come avevi già detto, i posti li conosci tutti perfettamente per lavoro. Puoi dire con precisione: le proprietà dei singoli campi, la profondità della falda in qualsiasi punto, dove passano i confini comunali e i nomi degli enti gestori dei singoli fossi attraversati.

Un'altra delle particolarità della manifestazione è senza dubbio l'apprezzato premio finale. Una borsa con un curioso mix di prodotti per l'igiene personale (profumi, deodoranti e docciaschiuma - che vogliano dirci qualcosa?) e prodotti alimentari di una cascina del posto. Già stasera hai cenato con latte intero e una generosa fetta di colomba pasquale.