martedì 7 agosto 2012

7° Campus Triathlon - Parma 05/08/2012

Erano anni che ci pensavo.
Più precisamente da quando, tre anni fa, ho cominciato ad andare a nuoto regolarmente due volte alla settimana per dare sollievo alla mia schiena martoriata dai tanti chilometri di corsa.
Finalmente ce l'ho fatta.

SONO UN TRIATLETA!

Cominciamo subito con un ringraziamento: se non avessi conosciuto, tramite la zia stordita, il buon Bako (questo è il suo post), forse ero ancora qua ad aspettare l'occasione giusta e a raccontarmi che magari, forse, probabilmente, l'anno prossimo.
E invece no.
Perché le pazziate, se sei da solo non trovi il coraggio di farle, ma se invece le condividi con qualcuno, metà del lavoro è fatto.

Era già qualche mese che stavo organizzando, ma per scaramanzia non ne avevo ancora scritto sul blog. Mesi in cui avevo diminuito i chilometri di corsa, aumentato le uscite in bici (soprattutto cercando di lavorare sulla velocità) e iniziato ad andare a nuotare in pausa pranzo nella piscina da 50 metri.
Mesi in cui prendevo coscienza dei miei tempi assoluti, ma in cui avevo la grossissima incognita di come avrei affrontato le due fasi di transizione nuoto/bici e bici/corsa. Diciamo che alla vigilia pensavo di valere un tempo compreso tra 1h 20' e 1h 15'.
E alla fine come è andata?
Partiamo dall'inizio e facciamo la telecronaca differita di una giornata lunghissima ma piena di soddisfazione.

Partenza alle 7 da Lodi a casa di Bako e viaggio tranquillo (in una giornata comunque da bollino nero) fino a Parma. La prima ora la passiamo tra ritiro pacco gara e perlustrazione del campus e della piscina. Con la speranza in fondo all'anima che il meteo si dimostri clemente, visto che il cielo si era coperto.
Ore 9 apertura della zona cambio, e qui l'ansia comincia a salire: avrò pensato a tutto? non ho dimenticato qualcosa? non è che nel momento più importante mi incarto in qualcosa e perdo tempo prezioso solo perché non ho pensato a quel particolare?

Lo zen e l'arte della preparazione del T1

Alle 10 chiude la zona cambio e i giudici ci cacciano. E qui comincia un periodo di noia e tedio, accompagnati da pessimismo e fastidio. Sì perché essendo la frazione a nuoto in piscina, i circa 300 partecipanti sono stati divisi in batterie: prima batteria donne, seconda atleti top e via via gli altri fino alla nona batteria: quella degli amatori; la mia.
E non ti passa più, perché nel frattempo il cielo si era completamente sgombrato e la temperatura era salita a livelli infernali. E intanto vedi la batteria di quelli forti, con gente che nuota sul serio e escono dalla piscina in 8 minuti. E ti deprimi.
Ma l'attesa alla fine finisce e, all'una e un quarto circa, parte anche la nostra batteria dei neofiti.
Nella piscina da 25 metri siamo in sette per corsia (praticamente una tonnara) ma a parte l'agitazione del momento che mi fa scordare addirittura di far partire il cronometro, mi sembra di essermela cavata abbastanza bene, e esco dalla piscina come secondo della mia corsia, dopo alcune manate involontarie che dai e ricevi nelle fasi di sorpasso e virata.
Usciti dalla piscina devi correre per circa 200 metri bagnato a piedi nudi cercando di non scivolare per arrivare in zona cambio e prepararsi per la bici. Nell'ordine bisogna togliere cuffia e occhialini, indossare maglietta, casco, occhiali, calze e scarpini. Per poi correre un centinaio di metri con la bici in mano e le scarpe con i tacchetti. Deve essere una sensazione molto simile a quella che provano le donne quando camminano con il tacco dodici.

La frazione in bici è una di quelle in cui la scia è consentita, ma quando parti nell'ultima batteria le possibilità di trovare un treno a cui attaccarti sono pari a quelle che hai di trovare un onesto in parlamento. E quindi, in perfetta solitudine, comincio a spingere sui pedali e le gambe rispondono bene, tanto che mi porto su medie di tutto rispetto e punte oltre i 40 km/h. Supero molti atleti, e addirittura uno mi si attacca alla ruota, e molto onestamente mi chiede se può approfittare, anche se di darmi il cambio non se ne parla. Evabbè.
Ritornati alla base altro cambio, scarpe da corsa e via per quella che pensavo la frazione con meno problemi: la corsa. Cosa vuoi che sia per un maratoneta correre 5 km? Bè, in condizioni normali è praticamente una passeggiata, ma alle 2 dell'inizio agosto è stata una sofferenza. C'erano alcuni passaggi in mezzo a strade sterrate al sole in cui mi ha abbandonato la voglia di vivere. Per fortuna c'erano gentilissimi ragazzi dell'organizzazione che, a richiesta, ti colpivano con secchiate d'acqua (attività che, secondo me, regala anche alcune soddisfazioni). Ma alla fine anche in questa frazione ho superato alcune persone e recuperato molte posizioni.

All'arrivo ero stordito e felicissimo.
E assetato.

Indossare un numero ti da' la carica,
ma se te lo tatuano ...
Visto l'orario, io e Bako abbiamo deciso di prendercela con comodo e quindi ristoro, sistemazione delle bici, doccia bella fresca di una lunghezza vergognosa e, lusso infinito, un ottimo e gigante piatto di pasta alla premiazione.
E le sorprese non sono ancora finite, perché mentre mangiavamo tranquilli, sentiamo lo speaker che annuncia il terzo posto tra gli amatori del mio collega, che si guadagna pacco premio e la foto sul podio. EVVAII!

A casa con calma su internet rilevo i miei tempi:
nuoto + T1: 16' 03"
bici + T2: 31' 26"
corsa: 21' 13"
Totale: 1h 08' 42"

Tempone che alla vigilia mi sarei solo sognato, a quarantadue secondi da Bako e quindi al quarto posto tra gli amatori (su 34), 26° nella mia categoria di età (su 50) e 155° assoluto (su 318).
Spettacolare!

Considerazioni finali: un triathlon sprint, anche se è più breve, è molto più faticoso di una mezza maratona, ma anche molto più divertente.
Ci riproverò sicuramente, e l'obbiettivo è di aumentare le distanze.

Un'altro punto a favore della multidisciplina: le ragazze del triathlon sono mediamente notevoli!

Niente da fare: anche nello sport, meglio in tre!


EDIT: sul blog del Gruppo Ciclistico Amatoriale a.s.d. Sant'Angelo Edilferramenta, si può leggere anche un mio post alternativo sulla gara. A questo indirizzo.

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