venerdì 8 giugno 2012

Il mistero della lingua al prosciutto

Primo atto.
Un giorno il bimbo, giocando in cortile, si avvicina a Lara, uno dei nostri cagnoloni da caccia, che stava ansimando per il caldo, e ridendo si gira verso di noi e dice: guarda, ha la lingua come una fetta di prosciutto cotto!
La prima reazione di noi genitori è stata quella di guardarci in faccia e scoppiare a ridere.
Ma dove ha scovato una metafora così simpatica?
Alla fine solita reazione: il bimbo è un figo assoluto e ha una fantasia che spacca!

Secondo atto.
Un giorno il bimbo è a giocare a casa di un suo amico della sua stessa età (solo due mesi di differenza) e sono in cortile con i cagnoloni dell'amico a calciare il pallone.
Ad un certo punto l'amico guarda il cane e esclama: guarda, ha la lingua come una fetta di prosciutto cotto!
Alla mamma, presente alla scena, spunta un punto di domanda luminoso al neon dieci centimetri sopra alla testa.

Epilogo.
Un giorno il bimbo sta guardando uno dei suoi cartoni animati preferiti su rai yoyo (Sam il pompiere, responsabile della passione del bimbo per la categoria, come già esplicitato qui e qui) e, svogliatamente, sul divano ci sono anche io a condividere questo altissimo momento di televisione.
Fate conto che siamo talmente addicted che il nome di uno dei protagonisti (Norman Price, il bambino che combina sempre guai) è diventato a casa nostra sinonimo di casinista.
Bene, qui c'è tutta la puntata, per chi ha voglia.
Per chi invece ha meglio da fare, qua sotto c'è un piccolo estratto della parte incriminata.



Morale della favola.
Quando qualcuno (come anche il sottoscritto) ve la mena su quanto è intelligente il proprio figlio, su quanto Ah guardi signora mia che fantasia ha sto ragazzo, diffidate.
Chiariamo, non è certo stupido.
Semplicemente, come tutti i bimbi della sua età, è attento a quello che vede e molto sveglio.

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