venerdì 2 marzo 2012

No grazie, cammino da solo

Inverno abbastanza atipico quello appena passato. Dopo un inizio con giornate di nebbia come non se ne vedevano da anni, c'è stato un tempo non troppo freddo e asciutto.
Poi c'è stato un febbraio infame con neve e freddo siberiano.

Sono bastate quindi un paio di giornate calde e soleggiate, e non abbiamo potuto resistere alla tentazione di uscire a farci un giro in collina nel nostro percorso preferito nella terra di mezzo (anche perchè è quello più vicino a casa nostra).

Come l'altra volta mi sono portato lo zaino portabimbo e una buona dose di pazienza, nella consapevolezza che continua a crescere e a pesare di più, rassegnandomi a una bella sudata con il bimbo in spalla.
Invece non ne ha voluto sapere e si è fatto tutta la passeggiata a piedi, in parte camminando e in parte correndo dietro alla Lulù.
Stiamo parlando di circa due chilometri e mezzo su e giù per la collina.

Questa vitalità e energia del bimbo ci ha stupito, ma non troppo.
Non dimentichiamoci che è figlio di due sportivi amanti della natura e delle passeggiate all'aria aperta, ma, soprattutto, ancora prima di nascere ha percorso quelle colline nella pancia della sua mamma centinaia di volte, anche durante gli ultimi mesi.

Per la cronaca, due belle giornate all'aperto a fare i fighi sono state sufficienti a fregarci e a fare ammalare sia la biondina che il bimbo. Raffreddore, tosse e febbre.
Sportivi della mutua!

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