venerdì 24 febbraio 2012

Emozioni - Nathan Never I

Nei primi mesi del 1991 comparvero in quarta di copertina degli albi di Dylan Dog (che avevo cominciato da poco a seguire) alcune immagini fantastiche, con situazioni e soggetti assolutamente fantascentifici. Erano la pubblicità di un nuovo personaggio che stava per essere pubblicato da lì a pochi mesi.
Qual'è il segreto della Fratellanza Ombra?
Qual'è il tragico segreto dei biodroidi?
Quali minacce si celano negli abissi di una città del futuro?
Che enigma nasconde un'astronave abbandonata nello spazio?
Nathan Never lo sa!

In quegli anni internet non esisteva, e tutto quello che potevo sapere sulla nuova serie è quello che veniva scritto nei redazionali di Dylan Dog e, appunto, in queste pubblicità.
Forse anche per quello mi crebbe sulla spalla una scimmia dalle dimensioni di king-kong.
Due delle mie passioni letterarie di sempre, i fumetti e la fantascienza, in edicola contemporaneamente per una nuova serie che avrei potuto seguire dalla nascita, e non in ritardo a spizzichi e bocconi come avevo fatto finora con le saghe letterarie che mi piacevano.
 Quando poi uscì il numero uno fu un vero e proprio colpo.

A onor del vero una delle copertine meno riuscite di Castellini
In un solo albo c'erano uno dei miei disegnatori preferiti di DD, con tavole di una dinamicità mai vista, ambientazioni a cavallo tra Blade Runner e i romanzi cyberpunk di Gibson e Sterling, ma soprattutto le tre leggi della robotica di Asimov.
Successivamente ho letto alcune delle storie a fumetti biù belle di sempre e alcuni cicli narrativi degni di essere ricordati (fratellanza ombra, tecnodroidi, Raven/Gabriel, ecc).
Una delle cose che mi piacquero di più della serie era la stretta continuity, che non è certo una novità per il fumetto, ma  lo era per me che fino ad allora avevo letto solo disney (dove la continuità era presente solo in rarissimi casi) e DD (che ha forse qualche saga ricorrente, ma non c'è un evoluzione costante del personaggio).
E quindi questa cosa del passato di Nathan, del come Legs è entrata in agenzia, dell'evoluzione del rapporto con la figlia Ann, della stretta relazione tra psicometabiosi, fratellanza ombra, ultra sapiens e Gabriel mi ha sempre gasato un casino.
E ora, a distanza di più di vent'anni da quelle pubblicità, dopo una delle saghe più belle e coinvolgenti (la guerra dei mondi), si ritorna all'inizio con una rivoluzione totale di tutta la serie (che si stà concludendo proprio in questi mesi) che attendo con ansia.
Ma, anche se ora c'è internet e qualche notizia in anteprima gira, poco si sà di quello che stà succedendo, e l'hype cresce potente oggi come allora.

Che fine ha fatto Sigmund?
Che succederà ora a Kay?
L'agenzia Alfa ora che ruolo avrà?
... oggi come allora, solo Nathan Never lo sa!

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