venerdì 15 aprile 2011

Emozioni - Dylan Dog

Ne ho già parlato.
Ma mi preme chiarirlo ancora una volta: il fumetto non è una cosa da bambini.
Non lo è nella misura in cui uno non considera roba da bambini la letteratura, il cinema, la musica e tutto il resto.
Se ne potrebbe fare un discorso di qualità, ma in questa maniera si rafforza il parallelismo tra fumetto e arte figurativa in generale.
Partiamo quindi con inserire i fumetti nell'angolo Emozioni, partendo dal primo fumetto che non fosse il settimanale di Topolino che abbia mai acquistato. E che peraltro continuo ad acquistare ancora adesso.
Dylan Dog.

Perchè continuo a comprarlo ancora adesso? E' ancora come circa vent'anni fa?
Data la struttura seriale rigorosa di un prodotto simile, la qualità generale di 25 anni di storie è necessariamente e banalmente altalenante. Anzi, leggendo qua e la forum e interventi di chi lo segue, sembra che la forza, l'evocatività e il sentimento delle prime storie di Sclavi siano andati via via scemando.
E in effetti, tranne rari casi (Recchioni, Barbato e pochi altri) spesso quando ho finito un albo non provo più quel turbamento di quand'ero ragazzino.
Però ci sono affezionato, e per me comprare l'albo mensile e tutti gli speciali che escono durante l'anno è un appuntamento irrinunciabile.
E ancora adesso escono ogni tanto alcune storie che divertono e che stupiscono il bambino che c'è in me.

Prendiamo ad esempio i primi cento numeri (per non esagerare) e cerchiamo di rievocare dei momenti veramente emozionanti tramite le copertine:

N.26
Probabilmente la migliore copertina di sempre.

N. 30
Albo memorabile per due motivi: i disegni di Castellini e le citazioni
dei film di Nicholson (Shining e Qualcuno volò sul nido del cuculo)

N. 34
Se nel buio tutto tace, sentirai Mana Cerace,
arrivar senza rumore, con il passo del terrore.
Sguardo cieco e riso torvo, l'han sepolto e non è morto.
Uno due, tre e quattro ha gli artigli come un gatto,
tre e quattro,cinque e sei fossi in te io scapperei,
sei e sette, otto e nove vorrei tanto essere altrove.
Ma se il buio ancora dura, possiam solo aver paura,
che soltanto può la luce ammazzar Mana Cerace!
Uno due,due e tre questa volta tocca a te,
quattro cinque, cinque e sei è la morte proprio lei.

N. 56
Il primo albo in assoluto comprato da me: maggio 1991.
Per i numeri precedenti ho successivamente recuperato le ristampe.

N. 74
Marina e la giovinezza di Dylan

N. 83
Tipico esempio di "Horror della porta accanto"

N. 100
... e Dylan se ne và a bordo del suo galeone.
... e con questo ho tralasciato Morgana, il gatto Cagliostro, Kim, i vampiri, il negozio Safarà, la Zona del Crepuscolo, i conigli rosa, ... e solo nei primi 100 numeri della serie regolare.

Lunga vita all'horror italiano.
... e poi, giuda ballerino, dove lo trovate un altro eroe dei fumetti che suona il clarinetto come il sottoscritto?

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